GDS surcharge just part of wider digital strategy at Lufthansa
Lufthansa Group has a lot more on its mind when it comes to technology than just getting tangled in battles with travel agencies and Global Distribution Systems. The company gave some early indications this week during its Q3 2015 earnings call about the impact of its newDistribution Cost Charge (DCC). The group has faced “some headwind” since its introduction in September in markets outside of Germany, but “no change” in booking volumes in Lufthansa’s domestic market, Spohr claims, with any shift in patterns being offset by an increase in direct bookings. But Lufthansa clearly sees the GDS surcharge part of a bigger overhaul of its digital capability, which includes distribution, web, fares and pricing and more. During the earnings call with analysts, CEO and chairman of the executive board, Carsten Spohr discussed how “innovation” at Lufthansa is expected to take a variety of forms in the years ahead. First of all is the much-discussed DCC, which it puts under the banner of Content 2.0 and sitting alongside its wider strategy to have what it says is greater flexibility over how it sells ancillary revenues to passengers. Then comes the strategy to introduce new “modular fare options”, essentially new types of branded fares that include bundled and unbundled ancillary products. Lufthansa will also overhaul its existing booking classes (yes, 26 at the moment) and head down the route of “real-time dynamic pricing”, all to be handled by a new revenue management system. And, finally, a new website to handle all of its airline brands (Lufthansa, Eurowings, Austrian Airlines, Swiss Airlines).
Spohr, Lufthansa, chiede scusa alle adv
Dal palco dell’assemblea Gbta riunitasi a Francoforte nei giorni scorsi, infatti, il numero uno del colosso tedesco dei cieli fa un esplicito mea culpa verso i dettaglianti. “Non siamo stati all’altezza di fornire immediatamente un servizio consono alle richieste del mercato – spiega Spohr -, ma ci stiamo lavorando”.
Il pensiero corre subito alla politica di drastico abbassamento delle commissioni deciso da Lh lo scorso mese di giugno, contestuale alla scelta di applicare la fee da 16 euro su tutte le prenotazioni via gds. E invece no.
Le scuse di Spohr rivolte ai dettaglianti riguardano il servizio fornito alle agenzie attraverso il portale di prenotazione diretto: “Non siamo ancora nelle condizioni perfette di darvi l’interfaccia di cui avete bisogno – sono le parole di Spohr rivolte agli agenti, stando a quanto riporta biztravel, la rivista dedicata al bt di Fvw -: dobbiamo migliorare la nostra tecnologia, perché sappiamo quali sono le vostre esigenze. Avremmo dovuto lanciare un servizio immediatamente migliore, ma lo stiamo potenziando”.
Oltre a questo, le scuse del numero uno di Lh riguardano anche i disagi che le adv hanno dovuto affrontare nelle settimane scorse, a seguito degli scioperi che hanno messo a terra una raffica di aerei al giorno.
Nessuna marcia indietro, invece, rispetto alla scelta della fee di 16 euro per i gds: “È un costo aggiuntivo che pagano soltanto i dettaglianti che scelgono quello specifico canale”. E nel futuro, Spohr ritiene che sarà questa la tendenza che si imporrà sul mercato, una visione sostenuta anche dai numeri. Le cifre che infatti vengono messe in luce, stando a quanto riporta il portale buyingbusinesstravel, parlano di un load factor medio a livello di gruppo dell’83 per cento. Segno che la strada imboccata non sembra per ora avere conseguenze. TTG
