Lufthansa annuncia oggi il suo piano per Austrian

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Cesare, perchè quando ti vengono poste delle domande imbarazzanti anzichè rispondere (o non rispondere, se non ne hai voglia) prendi e cancelli i tuoi messaggi, rendendo illeggibile il thread? Vorrei ricordarti che questo modo di fare è espressamente vietato dal regolamento, prima ancora che risultare antipatico a quanti leggono e non comprendono più il senso dei messaggi.
 
Christoph Franz, numero uno del gruppo, ha confermato la "preparazione" del passaggio di AUA a Tyrolean e un'iniezione di 140 milioni di EUR. Nel 2011 il deficit di Austrian è stato di 62 milioni di EUR.
 
Ma LH non era quella che trasformava in oro ogni compagnia che toccava e che sviluppava il multi hub?

Alla fine con OS e SN (anche se non controllata al 100%) non sta mica andando bene, BMI l'ha dovuta vendere a BA, insomma va ridimensionata questa fama di saper far funzionare le compagnie partner ed il multihub.

Si però LHI è stata un successo! :)
 
In pratica cosa significa questa rifondazione sotto Tyrolean? ci saranno rotte tagliate? aerei nessi a terra? inoltre Tyrolean ha solo regional in flotta, gli aerei di os passeranno sotto questo aoc?
 
Ma LH non era quella che trasformava in oro ogni compagnia che toccava e che sviluppava il multi hub?

Alla fine con OS e SN (anche se non controllata al 100%) non sta mica andando bene, BMI l'ha dovuta vendere a BA, insomma va ridimensionata questa fama di saper far funzionare le compagnie partner ed il multihub.

Piuttosto direi che sono le compagnie parti del gruppo a dover sfruttare le cosiddette sinergie. Se non sono capaci... Il multi hub Francoforte/Monaco/Zurigo funziona benissimo, mi pare.
 
Ciao,

Mi sembra un po' estremista questo commento,


Su OS c'e sempre stata una discreta influenza politica che per molti anni l' ha usata come pseudo passatemi il termine .. "carrozzone pubblico"

Di SN non c'è mai stato un vero controllo

BMI sono d'accordo, non ha funzionato.

Rimangono pero' swiss e Air dolomiti che vanno alla grande per non parlare di altre sussidiarie come LSG, LH technick che generano utili su utili.
Il gruppo e' seduto su una valanga di equity e se consideriamo che sono Europei e non medio orientali, la cosa e' ancora più' da elogiare.

Il Multihub inoltre e' una realtà. Innegabile. Considera che Vienna e' ( anche per questioni storiche) l' unico vero Hub dell' est Europa, seguito da Monaco e Francoforte.

Insomma ... Direi che invece quello che toccano diventa quasi tutto oro.

Saluti
Non direi estremista, direi posto per essere sprono alla riflessione.

Alla fine il grande successo di LH è Swiss.

Austrian non funziona, SN non è nè carne nè pesce, BMI un fallimento, LHI avevo sorvolato per decenza, insomma in ottica di compagnie acquisite/partner l'unica che si salva è Swiss.
Air Dolomiti, il settore low cost ecc... non sono attività indipendenti e si esula dal ragionamento che più volte è stato riproposto che qualsiasi compagnia che entrava sotto l'ala dell'impero tedesco diventava una gallina dalle uova d'oro.

Anche il discorso hub, alla fine VIE era già hub per l'est europa e rischia di perdere questa peculiarità ed essere ridimensionato con la crisi di Austrian, BRU si porta dietro i collegamenti con l'Africa di SN ma alla fine non è cambiato nulla rispetto a prima, su MXP addirittura hanno abiurato tutto e deciso di succhiare tutto il possibile verso la Germania come hanno sempre fatto, aggiungi che MUC e FRA si svilupperanno alla fine vedrai che sostanzialmente rimangoni i soliti 3 hub del gruppo con gli altri che diventano poco più di focus city, insomma non questo successone come a volte alcuni vogliono far credere.

Insomma, bravi sulla Germania, meno bravi fuori...
 
Copio ed incollo una vecchia notizia dell' 11/01/2012
dal sito : http://www.ttgitalia.com
Lufthansa impone ad Austrian un taglio urgente ai costi
Lufthansa ha imposto alla controllata Austrian Airlines di tagliare i costi prima di attuare il piano di rinnovamento e upgrading della flotta. Il vettore austriaco vorrebbe sostituire 11 Boeing 737 impiegati nel medio-raggio con 7 Airbus 319 e 320, ma attualmente non può finanziarli con le proprie risorse. "Lufthansa è preparata a sostenere Austrian in questa operazione, a patto che riduciamo, prima di tutto, i nostri costi", ha detto Jaan Albrecht, ceo di Austrian, assumendo l'impegno di ridurre le spese per lo staff e di tagliare alcune rotte per risparmiare fino a 200 milioni di euro nel 2012 e arrivare al profitto. Dopo aver chiuso il 2010 con una perdita operativa di 66 milioni di euro, il vettore chiuderà l'esercizio 2011 con un saldo negativo. Austrian Airlines deve affrontare l'aumento del costo del carburante e i problemi della nuova regolamentazione europea sulle emissioni. "Dobbiamo lavorare insieme - ha esortato Albrecht - per risolvere i nostri problemi strutturali".
Saluti

Gli aerei da sostituire sono 2 Boeing 737-600 , 2 B737-700 e 7 B737-800 (di cui 1 Lauda).
 
Piuttosto direi che sono le compagnie parti del gruppo a dover sfruttare le cosiddette sinergie. Se non sono capaci... Il multi hub Francoforte/Monaco/Zurigo funziona benissimo, mi pare.
Ma il concetto di multi-hub era visto in ottica di aggiungere VIE, MXP e BRU, a 3 ci arriverebbe tranquillamente e senza tanti problemi anche un pronosticato gruppo AF-KL-AZ o magari con una ulteriore acquisizione anche IAG che attualmente ha LHR e MAD e ne necessiterebbe uno verso l'est europa.

Fra l'altro i 3 hubs di LH sono molto vicini fra loro e con una integrazione e uno sviluppo mirato le altre due alleanze potrebbero metterli in difficoltà sfruttando una migliore distribuzione geografica dei propri hub.
 
Dal forum dell' ORF (Radiotelevisione austriaca): "Emirates" pronta a ... dare un futuro ai piloti di AUA non interessati al nuovo (peggiore) contratto di lavoro di Tyrolean. In forum di lingua tedesca si accenna poi all'eventuale ridimensionamento dell'aeroporto di Vienna-Schwechat definito ora "sovraddimensionato". Vedremo...
 
Concordo con Farfallina nel ritenere sopravvalutata la capacità del gruppo LH di funzionare il sistema multihub: fra hub e focus city LH conta FRA, MUC, ZRH, VIE, BRU, DUS, BER (LHR in cessione). I primi tre funzionano e sono evidentemente bene integrati, gli altri sono un mix eterogeneo che, per il momento, LH fatica a far funzionare: fatica, in particolare, il modello multi-brand (piuttosto che multi-hub, visto che i tre hub principali comunque funzionano e bene, è la sovrapposizione del resto a essere un po' confusa).
Immagino che per OS sia di grande aiuto il fallimento di Malev, uno dei principali concorrenti in Europa orientale; DUS rimarrà sostanzialmente un focus city secondario, almeno per adesso, dopo la rinuncia a un'espansione in questo momento difficile; BER is up for grabs. Da capire anche quanto contribuirà il progetto SCORE (obiettivo: risparmio annuo di 1,4 miliardi), con la prescritta esasperazione delle sinergie all'interno del gruppo, a rendere profittevoli le singole unità del gruppo: OS beneficerebbe sicuramente molto di una riduzione dei costi, vista la scala tutto sommato limitata del vettore.
 
Non direi estremista, direi posto per essere sprono alla riflessione.

Alla fine il grande successo di LH è Swiss.

Austrian non funziona, SN non è nè carne nè pesce, BMI un fallimento, LHI avevo sorvolato per decenza, insomma in ottica di compagnie acquisite/partner l'unica che si salva è Swiss.
Air Dolomiti, il settore low cost ecc... non sono attività indipendenti e si esula dal ragionamento che più volte è stato riproposto che qualsiasi compagnia che entrava sotto l'ala dell'impero tedesco diventava una gallina dalle uova d'oro.

Anche il discorso hub, alla fine VIE era già hub per l'est europa e rischia di perdere questa peculiarità ed essere ridimensionato con la crisi di Austrian, BRU si porta dietro i collegamenti con l'Africa di SN ma alla fine non è cambiato nulla rispetto a prima, su MXP addirittura hanno abiurato tutto e deciso di succhiare tutto il possibile verso la Germania come hanno sempre fatto, aggiungi che MUC e FRA si svilupperanno alla fine vedrai che sostanzialmente rimangoni i soliti 3 hub del gruppo con gli altri che diventano poco più di focus city, insomma non questo successone come a volte alcuni vogliono far credere.

Insomma, bravi sulla Germania, meno bravi fuori...

Swiss è un grande successo, forse il più grande successo di lufthansa, cresce senza farsi pestare i piedi da nessuno e se il gruppo non ha avuto molti problemi in questo momento di recessione economica è solo da ringraziare l'ottimo andamento della compagnia elvetica. Austrian dopo la radiazione del lungo raggio Airbus e la conseguente razionalizzazione del network non ha visto che un crollo abissale, non che la razionalizzazione non abbia fatto bene ma purtroppo il management non è capace di tirare su l'azienda; SN è rimasta quella di sempre, forse ora un po' meglio finanziariamente parlando, ma è sempre stata una realtà proiettata sul lungo raggio africano e qualcosa in USA per cui difficile fare di più. BMI è il caso più emblematico: già BA aveva smollato BMED a BMI nel 2007 ad un'azienda che giàn allora non sembrava molto florida ma godeva della fortunata coincidenza di operare a Heathrow, in uno scalo dove solitamente fai dei grandi, grandissimi soldi, il problema è sopravvivere nella sfrenata concorrenza di BA, VS che vede la regia di uno degli uomini più virtuosi e danarosi del Regno Unito, nonché la presenza della stragrande maggioranza di compagnie forti sullo scalo e forti a casa loro? Totale? Si è sfruttato male la possibilità di farsi sentire adeguatamente, portando, all'inevitabile assimilazione da parte di BA semmai l'antitrust giudicasse negativamente il ricorso.
LHI dovresti sapere perché non funzionava, il tuo amato Linate dovrebbe forse suggerirti qualcosa; DUS manterrà i suoi voli internazionali e intercontinentali, solo, in tale situazione, ha evitato di aprirne di nuovi verso NRT e DEL, così come ha posticipato a data da destinarsi l'entrata sulla MUC-MEX e su BER vedremo, i giochi devono ancora iniziare.
Il problema è che stiamo criticando chi almeno a casa sua (e anche del cugino) è bravo, quando si trovano tanti esempi, vicini e lontani, di aziende che neppure a casa loro riescono a sfruttare il potenziale mercato che possiedono.
 
Balor facile andare bene quando dietro hai la più forte economia europea ed un governo forte e lungimirante.
Sarebbe stato un delitto il contrario, fatto sta che dove hanno dovuto confrontarsi con condizioni non ideali non hanno portato a casa il risultato e ben che vada si sono accontentati di pareggini.
Inoltre tutte questa sbandierata indipendenza dall'impero tedesco e opportunità di sviluppo per tutti non si è verificata.

Per finire, se gli altri player/gruppi se la giocano bene e l'economia europea riparte mitigando la differenza fra gli altri stati affamati dalle politiche della Merkel e la Germania, LH può trovarsi accerchiata da player con hub meglio disposti geograficamente. Se gli altri ci arrivano e svilluppando le integrazioni e JV sfruttando le potenzialità dei propri hub ci sarà da ridere.
 
Il problema è che stiamo criticando chi almeno a casa sua (e anche del cugino) è bravo, quando si trovano tanti esempi, vicini e lontani, di aziende che neppure a casa loro riescono a sfruttare il potenziale mercato che possiedono.

Il punto in discussione è proprio la capacità di LH nella casa di altri; che in casa propria LH sia molto virtuosa è sotto gli occhi di tutti. Dopo tanto discutere di modello integrato multi-hub, di espansione non germano-centrica, di valorizzazione delle società controllate e dopo tanti elogi al riguardo, però, è lecito porsi qualche domanda in relazione al flop totale di BMI e LHI, all'andamento fortemente negativo di OS e alle prestazioni opache di SN.
Dopodiché chi vuol fare il tifoso può puntare il dito contro i governi cattivi, le circostanze economiche infelici, i city airport e tutto il resto (di sicuro in Italia e Austria ci sono sfide politiche importanti per il Konzern Lufthansa), ma chi vuol provare a valutare i modelli di sviluppo e i risultati di un'iniziativa economica deve guardare i numeri, non le scuse: il management di un'azienda deve conoscere i rischi delle proprie iniziative economiche prima di investire i soldi degli azionisti, deve misurare i rischi e avere almeno qualche idea di come mitigarli - se i risultati non arrivano è anche per colpa di preventivi sbagliati e gestione inefficace.
 
LHI dovresti sapere perché non funzionava, il tuo amato Linate dovrebbe forse suggerirti qualcosa

Per favore, on facciamo revisionismo della storia a neppure 6 mesi dalla chiusura; altrimenti tra 5 anni ci verrai a raccontare che LHI ha chiuso perché la notte qualcuno andava a sabotare gli aerei per renderne sempre 1 o 2 indisponibili ad operare.

LIN può essere stato un fattore, più o meno determinate, ma sicuramente non il solo.
Come dice kenadams, il management di un'azienda deve conoscere i rischi delle proprie iniziative economiche prima di investire i soldi degli azionisti, deve misurare i rischi e avere almeno qualche idea di come mitigarli - se i risultati non arrivano è anche per colpa di preventivi sbagliati e gestione inefficace.
E chi ha gestito LHI i compiti a casa non li ha fatti...
 
Intanto vengono cancellate tra pochi giorni le rotte OS per :

Sochi (Russia)
Goteborg (Svezia)
Donetsk (Ucraina)


more to come a quanto pare
 
Austrian Airlines receives capital for all-round renewal

• Lufthansa authorises capital injection of up to 140 million euros
• Work Programme gets green light on all committees
• More than 200 million euros for new aircraft and new cabin

Austrian Airlines was last night given the green light from Frankfurt for the Work Programme it presented in January. Parent company Lufthansa will support Austrian Airlines with a conditions-based capital increase of up to 140 million euros. The funds will be used to prepare the harmonisation of the medium-haul fleet and the consequent restructuring. As a part of this, a transition of the flying staff of Austrian Airlines to the collective agreements of Tyrolean Airways might take place. Nothing will change for the customer as a result: Austrian Airlines will also continue to be called Austrian Airlines after the restructuring phase, operating a fleet of 80 aircraft to 130 destinations worldwide. It is planned to convert the cabin of the company’s entire long-haul fleet of 10 aircraft over the winter. In total, 200 million euros will be invested over the next two years.

Austrian CEO Jaan Albrecht said the following: “We now have the capital needed to implement our plan. Austrian Airlines will continue to be the largest domestic airline, but in a more modern and competitive setting. Its new costs structure will provide the basis for further growth in the Lufthansa Group.”

An overview of the Work Programme:
In the past 8 weeks, a total of around 180 million euros in cost reductions or revenue increases has been identified. These include new agreements with partners, an adjusted route network and harmonization of the fleet. Most recently, there has also been confirmation from our politicians that location-related costs in Vienna will be reduced. These include reduction of the tax on flight tickets and the stockpiling of oil, as well as a new fare model with Vienna Airport. A better approach flight route into Vienna is also to be worked out in a working group with AustroControl. Charges for the licensing of pilots are to be reviewed again this year. With the help of a transition to group subsidiary Tyrolean, additional funds can be raised.

• Route network and fleet harmonisation: A new route network plan with a strategic orientation to our home market of Austria and strong Eastern European markets has been developed. In future, Austrian will fly to Sofia, Bucharest and Belgrade more often. A larger aircraft is to be deployed on the route to Tel Aviv. The routes to Gothenburg, Sochi and Donetsk will be cancelled. Austrian Airlines will increase the flights to London and Barcelona as well as intra-Austrian flights to Klagenfurt and Linz.

Preparations have been made for the removal from the fleet of eleven medium-haul aircraft of the type Boeing 737 and acquisition of seven mid-range Airbus A320 family. This would mean Austrian Airlines will have harmonized mid-range fleet of 29 Airbus. Retraining of the pilots will begin in March.

Starting in autumn, it is planned to completely convert the cabins of the 10 aircraft that make up Austrian’s long-haul fleet, adding new seats and an inflight entertainment system.

• Location: An agreement has been reached with Vienna Airport to secure the companies’ common future by strengthening transfer traffic and long-haul development. In total, the Vienna hub and long-haul product at the location should continue being built up. Good preconditions have also been created for doing this with the new Skylink Terminal, which will open its doors in June 2012. In the field of handling, too, potential savings have been identified, and the framework conditions for a longer-term agreement defined.

• Costs and revenues: By extending contracts and creating more favourable conditions for office items, building maintenance and car fleet reduction, substantial amounts running into millions of euros will be saved in the field of administration. On the revenue side, meanwhile, a range of measures is planned, including expansion of corporate customer business by means of cooperations with the Lufthansa Group.

• Staffing: Despite highly intensive and fair negotiations, it proved impossible to reach an agreement over the “Modernisation of Collective Agreements” work package for the flying staff. The measures discussed would not themselves have been sufficient to stop the automatic increase in costs from seven percent a year irrespective of the economic trend and success of the company. A transition is now being prepared to the subsidiary Tyrolean. With its cost level, Tyrolean offers a sustainable, forward-looking and competitive foundation.

Austrian Airlines
Austrian Airlines is Austria’s largest carrier and operates a global route network of round 130 destinations. In Central and Eastern Europe, the route network is particularly dense: With 46 destinations Austrian Airlines is the market leader throughout the region. Thanks to its favourable geographical location at the heart of Europe, the company’s hub at Vienna International Airport is the ideal gateway between East and West. Austrian Airlines is part of the Lufthansa Group, Europe’s largest airline group, and a member of the Star Alliance, the first global alliance of international airlines.

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