Alitalia, Prato prende tempo su piano, convoca sindacati
mercoledì, 1 agosto 2007 6.40
di Giselda Vagnoni
ROMA, 1 agosto (Reuters) - Il nuovo presidente di Alitalia (AZPIa.MI: Quotazione, Profilo) Maurizio Prato, incaricato ieri sera dal Tesoro di trovare un compratore dopo il flop della gara per la cessione del suo pacchetto di maggioranza, ha deciso di prendere tempo per la stesura del nuovo piano industriale e di incontrare in primis i sindacati.
Il consiglio di amministrazione di stamattina ha infatti rimandato al 30 agosto l'approvazione delle linee guida del piano industriale che, in attesa di un nuovo "padrone", dovrebbe assicurare la continuità di una azienda segnata nel 2006 da un rosso di 626 milioni di euro.
Il rinvio è stato deciso "per consentire al presidente i necessari approfondimenti", ha spiegato Alitalia in una nota.
L'approvazione delle linee guida del nuovo piano erano già state all'ordine del giorno dei cda del 20 e del 27 luglio.
In borsa i titoli della compagnia aerea, molto brillanti negli ultimi giorni, segnano in chiusura un calo del 7,14% a 0,8240 in un mercato in netta flessione.
Di recente Alitalia ha comunicato al Tesoro, azionista al 49,9%, che nell'ambito del piano industriale potrebbe risultare opportuno realizzare un aumento di capitale per la copertura delle perdite e il ripristino di condizioni sostenibili di equilibrio finanziario.
Se questo fosse il caso si entrerebbe tra le ipotesi per le quali la legge italiana consente una deroga all'obbligo di opa totalitaria in caso di superamento del 30% del capitale.
Una opa totalitaria potrebbe comunque avvenire a condizioni diverse da quelle attuali dal momento che è in via di recepimento la direttiva Ue sulle Opa, in base alla quale non sarà più necessario lanciare un'offerta sulla base della media del prezzo di mercato con quello pagato per l'acquisto del controllo ma in base al prezzo pagato a chi cede il controllo.
SINDACATI SODDISFATTI NOMINA PRATO
Prato, ex capo di Fintecna, la finanziaria pubblica che controlla la maggioranza della società in cui sono confluite le attività di Alitalia non legate al volo, dovrà comunque agire in fretta per cercare di bloccare l'emorragia di liquidità e non far perdere valore alla compagnia.
Alitalia ha già denunciato perdite superiori a un terzo del capitale e ieri ha comunicato di avere disponibilità e crediti a breve per poco più di 600 milioni a fronte di un indebitamento netto di 1,052 miliardi.
Per questo il comunicato del Tesoro ha invitato l'ex manager Iri a individuare "tempestivamente" soggetti industriali e finanziari disponibili ad acquisire il controllo della società.
Spetterà poi all'azionista valutare "con piena disponibilità" le modalità tecniche di cessione del controllo proposte.
Il compito di Prato potrebbe essere significativamente semplificato da una posizione non ostile dei sindacati.
In mattinata il segretario generale della Filt-Cgil, Fabrizio Solari, si è detto soddisfatto per la nomina di Prato, "persona informata sui fatti e quindi in grado di essere immediatamente operativa".
Prato ha ricambiato l'attenzione convocando tutte le sigle sindacali per domani alle 17,00.
Secondo una fonte sindacale però contatti informali con i rappresentanti dei lavoratori sono cercati in questi giorni anche da Air France (AIRF.PA: Quotazione, Profilo) e Lufthansa (LHAG.DE: Quotazione, Profilo).
La decisione del Tesoro (che dopo il fallimento della gara da lui indetta non avrebbe potuto condurre in proprio una trattativa privata), riporta infatti i riflettori sulle grandi compagnie europee che hanno disdegnato la gara.
La prima indagata è Air France, fin dal 2002 legata ad Alitalia da un accordo commerciale e da uno scambio azionario del 2%. Fu proprio dopo il vertice italo-francese di Lucca del 24 novembre, in cui si registrò una certa freddezza sull'operazione di integrazione tra i due gruppi, che il Tesoro decise di procedere con la gara. La posizione ufficiale della compagnia francese è sempre stata "nessun interesse per Alitalia alle condizioni attuali". Come dire se le condizioni cambiano...
Altro potenziale interlocutore Lufthansa il cui direttore finanziario, Stephan Gemkow, settimana scorsa non ha escluso un interesse per Alitalia. L'ingresso nella gara della compagnia tedesca scatenerebbe una vera e propria gara competitiva con AirOne alla quale l'alleato tedesco toglierebbe spazio vitale in casa.
Il gruppo italiano dell'imprenditore abruzzese Carlo Toto era sembrato a un passo dalla vittoria della gara per Alitalia dopo essere rimasto praticamente l'unico in gara. In questa nuova fase le possibilità del gruppo, che in un anno fattura quanto ha perso Alitalia nel 2006, sembrano meno favorevoli.
Tra i possibili interlocutori di Prato anche il fondo Tpg (TPG.N: Quotazione, Profilo) e la russa Aeroflot (AFLT.MM: Quotazione, Profilo) che hanno detto di essere disponibili a riaprire la partita qualora cambiassero le condizioni di vendita.