lezioni di finanza aziendale


caffettiera

Utente Registrato
7 Novembre 2005
3,139
0
0
.
la situazione alitalia ormai è un caso da studiare. consiglio (lo faccio anche io) a tutti gli studenti di economia aziendale, economia e commercio, ingegneria gestionale, di sfruttare la situazione al solo fine di studio. alitalia, e la sua crisi, è ormai una palestra che potrebbe risultare utile a molti che avranno intenzione di avviarsi sulla strada della gestione aziendale con particolare attenzione alla finanza. non capita tutti i giorni di assistere ad un lento fallimento di un'azienda di 20000 dipendenti, quotata e che ha avuto la funzione tra l'altro, per la storia di un paese, di concorrere alla redistribuzione del reddito.


situazione:

la semestrale si è chiusa con una perdita di 211 milioni e con una cassa di 506 milioni. le stime della direzione finanziaria di az per fine anno prevedono una perdita intorno ai 400 milioni e una cassa residua di 400, cioè soldi nel cassetto uguali alla perdita. risultato? liquidità azzerata.

cosa fare a questo punto per non portare subito i libri in tribunale? cosa fare per recuperare un pò di cassa? perchè questa è la domanda che un CFO (e un AD ovviamente) si porrebbe, avrebbe davanti, in particolar modo quando si sta percorrendo la strada della vendita per ricapitalizzare (cioè la soluzione principe)

si potrebbe "allargare" la voce debiti commerciali oppure svendere i singoli asset per fare un pò di cassa.

vediamo la prima: aumentare i debiti commerciali. cosa vuol dire? significa non pagare ancora di più i fornitori (alla faccia di crede che az stia pagando sea) con particolare accanimento su quelli che non sono nelle condizioni di bloccare l'operatività quotidiana del vettore (da escludere quindi eurocontrol, i percettori delle tasse di avvicinamento e terminale, le tasse aeroportuali, il carburante, in poche parole sono da escludere tutti quei soggetti che potrebbero, in caso di eccessivo mancato pagamento, bloccare gli aerei). seguendo questa strada si risparmierebbe un pò di contante. nel percorrerla occorre però considerare che a giugno, alitalia, per evitare il botto aveva già compensato le perdite di 211 milioni, per tre quarti (159 milioni) consumando liquidità e per un quarto (52 milioni) gonfiando appunto i debiti commerciali. seguirla tout court potrebbe quindi far girare le balle ai creditori portarli a denunciare in tribunale i mancati pagamenti innescando quel meccanismo di richiesta "totale" di rientro dai crediti che de facto porterebbe l'azienda dritta al fallimento.

a giugno, sempre per evitare il botto, per ridurre l'esposizione verso le banche di 140 milioni (soldi che dovevano obbligatoriamente essere restituiti) la direzione finanziaria aveva paro paro aumentato dello stesso importo il valore dei debiti verso fornitori (non pagandoli). era stato un pò frettoloso chi aveva giudicato positivo l'allegerimento della posizione finanziaria perchè questo era avvenuto non per effetto di una migliore gestione ma semplicemente per dei mancati pagamenti.


seconda strada: cedere asset. operazione rischiosa perchè in caso di fallimento, visto che la situazione az è stranota, le revocatorie scatterebbero immediatamente. quindi risulterebbe molto difficile trovare compratori dei beni aziendali

cosa resta da fare? ricapitalizzare, mettere soldi in cassa. ma chi lo farà conoscendo la situazione?


senza dire che c'è da svalutare la flotta, abbattere il capitale sociale e la quasi certa chiusura dei castelletti bancari.
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde
la semestrale si è chiusa con una perdita di 211 milioni e con una cassa di 506 milioni. le stime della direzione finanziaria di az per fine anno prevedono una perdita intorno ai 400 milioni e una cassa residua di 400, cioè soldi nel cassetto uguali alla perdita. risultato? liquidità azzerata.
Se la cassa residua è 400 come fai a dire che la liquidità è azzerata? 400 non è 0.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Citazione:Messaggio inserito da concorde
la semestrale si è chiusa con una perdita di 211 milioni e con una cassa di 506 milioni. le stime della direzione finanziaria di az per fine anno prevedono una perdita intorno ai 400 milioni e una cassa residua di 400, cioè soldi nel cassetto uguali alla perdita. risultato? liquidità azzerata.
Se la cassa residua è 400 come fai a dire che la liquidità è azzerata? 400 non è 0.

marco dai... la cassa è uguale alla perdita e con l'andazzo operativo di az, e rientri finanziari obbligatori, è bella che azzerata...
 
Ci sono diversi modi.
Ricapitalizzare o fare cassa col debito. Sia l'equity che il debito hanno un costo pero'.
E per ripagarlo bisogna produrre utili e cassa.
Il problema di Alitalia e' diventato finanziario, ma e' sempre stato economico ed in seguito anche patrimoniale.
In soldoni, Alitalia macina perdite (problema economico), e' costretta a vendere assets (o non acquisirne nuovi indispensabili - uno su tutti gli aerei di LR) - problema patrimoniale.
Il problema finanziario ne e' solo la conseguenza.
Tutto questo per dire che, anche se PER ASSURDO il Governo riuscisse a ricapitalizzare, il problema si ripresenterebbe puntualmente, come del resto e' sempre avvenuto negli ultimi 20 anni.
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde
marco dai... la cassa è uguale alla perdita e con l'andazzo operativo di az, e rientri finanziari obbligatori, è bella che azzerata...
Caspita, non tieni conto dei brillanti risultati che produrrà il piano Prato dal 30 marzo e soprattutto dei dividendi anticipati e straordinari che pagherà Volare con le fortune che guadagnerà con il brillante nuovo network da Malpensa [8D]
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Citazione:Messaggio inserito da concorde
la semestrale si è chiusa con una perdita di 211 milioni e con una cassa di 506 milioni. le stime della direzione finanziaria di az per fine anno prevedono una perdita intorno ai 400 milioni e una cassa residua di 400, cioè soldi nel cassetto uguali alla perdita. risultato? liquidità azzerata.
Se la cassa residua è 400 come fai a dire che la liquidità è azzerata? 400 non è 0.

marco dai... la cassa è uguale alla perdita e con l'andazzo operativo di az, e rientri finanziari obbligatori, è bella che azzerata...
prato la pensa diversamente
negli ultimi giorni ha dichiarato,anche in parlamento,come la liquidità nell'arco di piano rimarrà adeguata e che i problemi si avranno dalla fine 2009/2010
mi sembra che stia lavorando molto bene sulla vendita
aspetterei a parlare di fallimento del suo progetto
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde
marco dai... la cassa è uguale alla perdita e con l'andazzo operativo di az, e rientri finanziari obbligatori, è bella che azzerata...
Con il trend attuale la cassa durerà fino a primavera inoltrata, si può campare anche di più se si vende qualche asset, un po' di meno se i creditori perdono la pazienza e chiedono di rientrare o di pagare anticipatamente.

L'obiettivo di Prato è di vendere prima, cioè finchè la miccia non finisce. Poi ci sarà un bel botto, purtroppo.
 
Thread molto interessante.

Sapendo che la valutazione della flotta e quindi la patrimonializzazione dell'azienda è sopravvalutata, se fossi l'AD penserei ad evitare grane in caso di fallimento, ovvero svaluterei. Ma ciò porterebbe automaticamente la necessità di ricapitalizzare o portare i libri in tribunale.

Fare cassa aumentando i debiti finanziari è impossibile, non credo che le banche siano così sprovvedute: Alitalia non potrà mai ripagare nuovi debiti nè a medio nè a lungo termine, a meno che dietro non ci sia un forte acquirente che però per primo ricapitalizzi la società.
 
@ concorde

terra terra: la finanza aziendale prevede la netta distinzione tra il capitale circolante netto, ovvero
attivo corrente (principalmente crediti verso clienti, magazzino, anticipi a fornitori)
passivo corrente (principalmente debiti verso fornitori, debiti verso personale (tranne il tfr), debiti fiscali)
e le altre due voci fondamentali della finanza che sono la liquidità e i debiti finanziari, con le loro leve

quindi non è obbligatorio agire su attivo e passivo corrente per finanziare la società, diciamo che se la gestione operativa (piano industriale Prato) mi potesse dare una mano con la liquidità è meglio, o se ragionassi un po' di più con le banche sarebbe ancora meglio
 
Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR
...
Sapendo che la valutazione della flotta e quindi la patrimonializzazione dell'azienda è sopravvalutata, se fossi l'AD penserei ad evitare grane in caso di fallimento, ovvero svaluterei. Ma ciò porterebbe automaticamente la necessità di ricapitalizzare o portare i libri in tribunale.
...
Basta abbattere il capitale sociale e questo non incide sulla cassa (azione patrimoniale e non finanziaria).
I vari ratio con una E da qualche parte però volgerebbero al brutto.;)
 
Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR
E dopo i ratio anche i rating bancari, ecco che l'azione patrimoniale diventa anche finanziaria ;)
Questo nell'ipotesi che le banche non chiedano garanzie sui prestiti (come invece fanno, specie con AZ) oppure che non siano già al corrente della situazione di AZ.
 
Argomento se non vado errato apparso su altro thread. AZ scrive ai sindacati:

Spett.li

Presidenza
ANPAC

Presidenza
UNIONE PILOTI

Segreteria Nazionale
FILT
CGIL

Segreteria Nazionale
FIT CISL

Segreteria Nazionale
UILT
TRASPORTI

Segreteria Nazionale
UGL TRASPORTI

FILT CGlL Piloti

FIT
CISL Piloti

UILT TRASPORTI Piloti

UGL TRASPORTI Piloti

Spett.li RSA
sedi di ROMA e MILANO
ANPAC
UNIONE PILOTI
FILT CGIL Piloti
FIT CISL
Piloti
UIL TRASPORTI Piloti
UGL TRASPORTI Piloti

Spettabili
organizzazioni Sindacali ed Associazioni Professionali,

come noto e' ormai assai probabile un radicale mutamento di assetto azionario e/o di governance della Compagnia. In ogni caso e' necessaria e certa una re- impostatione delle strategie d'impresa volta a perseguire condizioni di equilibrio e positivita' nell'esercizio.

Tali cambiamenti si collocano in una insostenibile situazione economica e finanziaria, certificata dalle risultanze degli ultimi due anni e dell'anno in corso, che non consente una pianificazione delle attività nel medio periodo in assenza di soluzioni di continuita' nell'impostazione dell'azienda e dell'utilizzo dei fattori produttivi.

Ne deriva che e' nostro preciso dovere chiarire a tutte le spettabili organizzazioni sindacali ed associazioni professionali che qualora non si intervenga con drastiche
misure potra' essere compromessa la continuita' dell'azienda con conseguente dispersione delle pregiate risorse umane e tecnologiche.

Una corretta e responsabile gestione aziendale impone pertanto da subito l'individuazione di tutte le azioni di riequilibrio che siano in grado, anche incidendo sui trattamenti economici e normativi derivanti dall'applicazione di una pluralita' di accordi sindacali, di:
a) invertire la tendenza sopraindicata;
b) consentire ogni piu' ampia autonomia di decisione a chi dovra' condurre l'azienda nell'atteso ed indifferibile percorso di rilancio;
c) avviare in ogni caso un percorso di rilettura sistematica di tutti gli accordi sindacali coerente con l'attuale situazione della azienda e del mercato di riferimento.

Pertanto con la presente - anche in considerazione delle ragioni di disequilibrio sopra esposte e della conseguente necessita' di salvaguardare nell'interesse comune la continuita' aziendale

- Vi comunichiamo la nostra volonta' di disdettare con effetto dal 31 dicembre 2007, ultimo giorno di efficacia, tutti i contratti/accordi collettivi di qualsiasi livello essi siano, siano essi a termine od a tempo indeterminato, ora vigenti.

Ferma restando la generale disdetta di cui sopra, a titolo meramente indicativo vengono qui di seguito evidenziati i principali contratti/accordi coinvolti, con la precisazione che per i contratti/accordi piu' risalenti e sostituiti dalla successiva contrattazione collettiva la presente disdetta deve intendersi comunque riferita alle eventuali pattuizioni che dovessero risultare ancora oggi vigenti.

- contratto collettivo 14 settembre 2004, cosi come definito, integrato ed attuato dalle successive intese con estensione della disdetta, ove necessario e ad ogni buon conto, a tutti i precedenti contratti e rinnovi del 21 luglio 1989, 13 aprile 1990,4 ottobre 1996, 1 luglio 1999, 29 marzo 2002;

- accordo 21.05.1997 sottoscritto da ANPAC, APPL, FILT CGIL, FIT CISL PILOTI, UILTRASPORTI,
ed UGLTRASPORTI ;

- accordo 12.09.1997 sottoscritto da ANPAC, APPL, ATV, FILT CGIL, FIT CISL ed UGLTRASPORTI ;

- accordo 08.04.1998 sottoscritto da ANPAC, APPL, FILT CGIL FIT CISL PILOTI, UILTRASPORTI,
ed UGLTRASPORTI ;

- accordo 04.11.1998 sottoscritto da ANPAC, APPL- FAPAC, FILT CGIL PILOTI, FIT CISL PILOTI, UILTRASPORTI, ed UGLTRASPORTI;

- accordo 14.01.2000 sottoscritto da ANPAC, APPL-FAPAC, FILT CGIL PILOTI, FIT CISL PILOTI, UILTRASPORTI PILOTI ed UGLTRASPORTI PILOTI;

- accordo 28.01.2000 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI Piloti, ed UGL Piloti ;

- accordo 09.02.2000 sottoscritto da FILT CGIL, FIT CISL, UILTRAPORTI, UGLTRASPORTI,ANPAC, UNIONE PILOTI, ATV, ANPAV, SULT;

- accordo 07.05.2001 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI, ed UGLTRASPORTI;

- accordo 01.08.2001 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI, ed UGLTRASPORTI;

- accordo 30.12.2004 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI, ed UGLTRASPORTI;

- accordo 18.02. 2005 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI, ed UGLTRASPORTI ;

- accordo 30.06.2005 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI, ed UGLTRASPORTI;

- accordo 08. 03. 2006 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI. FILT CGIL Piloti, FIT CISL
Piloti. UIL Trasporti Piloti, UGL T.A. Piloti;

- accordo 12.08.2005 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI, ed UGLTRASPORTI;

- accordo 12.10.2005 sottoscritto da FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, UGL TRASPORTI, ANPAC, UNIONEPILOTI ed ANPAV;

- accordo l6.03.2006 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI, ed UGLTRASPORTI;

- lettera Alitalia 20.04.2006 a ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UIL Trasporti Piloti ed UGL Trasporti Piloti;

- accordo 21.09.2006 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI Piloti ed UGLTRASPORTI Piloti;

- accordo 20.1 1.2006 sottoscritto da ANPAC e UILTRASPORTI Piloti;

- accordo 14.12.2006 sottoscritto da ANPAC, UNIONE PILOTI, FILT CGIL Piloti, FIT CISL Piloti, UILTRASPORTI Piloti ed UGLTRASPORTI Piloti.

Nella piena convinzione che durante il congruo periodo di preavviso sia possibile definire un nuovo assetto contrattuale complessivo in un proficuo e costruttivo clima di relazioni industriali, ci rendiamo fin d'ora disponibili ad avviare un confronto di approfondimento sui contenuti e sulla pianificazione dell'attività contrattuale che ci attende.

In mancanza di un'auspicabile intesa sui nuovi assetti contrattuali ribadiamo che, per effetto della presente comunicazione, tutti i contratti ed accordi collettivi oggi vigenti cesseranno di produrre ogni effetto dal 31 dicembre 2007 .

Distinti
saluti.

Linee Aeree Italiane S.p.A.
 
Citazione:Messaggio inserito da almetano

@ concorde

terra terra: la finanza aziendale prevede la netta distinzione tra il capitale circolante netto, ovvero
attivo corrente (principalmente crediti verso clienti, magazzino, anticipi a fornitori)
passivo corrente (principalmente debiti verso fornitori, debiti verso personale (tranne il tfr), debiti fiscali)
e le altre due voci fondamentali della finanza che sono la liquidità e i debiti finanziari, con le loro leve

quindi non è obbligatorio agire su attivo e passivo corrente per finanziare la società, diciamo che se la gestione operativa (piano industriale Prato) mi potesse dare una mano con la liquidità è meglio, o se ragionassi un po' di più con le banche sarebbe ancora meglio

escludendo il circolante, escludendo la ricapitalizzazione cosa resta? incrementare i debiti finanziari? ma la società è in una situazione di "prefallimento"...
 
Citazione:Messaggio inserito da jtstream

Argomento se non vado errato apparso su altro thread. AZ scrive ai sindacati:

Spett.li

Presidenza
ANPAC

Presidenza
UNIONE PILOTI

Segreteria Nazionale
FILT
CGIL

Segreteria Nazionale
FIT CISL

Segreteria Nazionale
UILT
TRASPORTI

Segreteria Nazionale
UGL TRASPORTI

FILT CGlL Piloti

FIT
CISL Piloti

UILT TRASPORTI Piloti

UGL TRASPORTI Piloti

[...]

Distinti
saluti.

Linee Aeree Italiane S.p.A.

significa che dal primo gennaio 2008 in caso di mancato rinnovo si continuerà ad apllicare il contratto precedente,come si è sempre fatto e come diverse sentenze della cassazione hanno già stabilito in passato,anche in ambiti lavorativi non inerenti l'aviazione
 
In una società "normale" non si arriva nemmeno al punto in cui l' AD ammette pubblicamente che non sarà in grado di rimborsare un prestito obbligazionario. Meno ancora succede che il titolo in Borsa viaggi al di sopra dello zero, in tal situazione.
Ma AZ non è una società normale e l' esperienza di decenni è che ha sempre pagato pantalone, quindi i più non se ne preoccupano.
Bisognerebbe chiedersi quali miglioramenti genererà il piano Prato di ridurre voli senza licenziare, al netto del prevedibile insuccesso dell' espansione di Volare in brughiera.
 
Citazione:negli ultimi giorni ha dichiarato,anche in parlamento,come la liquidità nell'arco di piano rimarrà adeguata e che i problemi si avranno dalla fine 2009/2010</u>
mi sembra che stia lavorando molto bene sulla vendita
aspetterei a parlare di fallimento del suo progetto
Ma come, nel piano ha previsto crescere l'EBITDAR dal 2,6% dei ricavi nel 2006 ad un livello di +/- 11% nel 2010.

Qui si dice tutto ed il contrario di tutto. La bussola è impazzita ed amplifica il panico da disorientamento
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

In una società "normale" non si arriva nemmeno al punto in cui l' AD ammette pubblicamente che non sarà in grado di rimborsare un prestito obbligazionario. Meno ancora succede che il titolo in Borsa viaggi al di sopra dello zero, in tal situazione.
Ma AZ non è una società normale e l' esperienza di decenni è che ha sempre pagato pantalone, quindi i più non se ne preoccupano.
Bisognerebbe chiedersi quali miglioramenti genererà il piano Prato di ridurre voli senza licenziare, al netto del prevedibile insuccesso dell' espansione di Volare in brughiera.

marco, il piano schisano (piccolo, ma importante, particolare: prato, che non è fesso, il piano lo sta facendo presentare, portare avanti e negoziare da schisano lui lo ha condiviso ma non si assume la responsabilità dell'implementazione dello stesso perchè si sta occupando di altro secondo quanto prevede il mandato conferitogli dall'azionista...) è solo un piano per ottenere la certificazione lo ha dichiarato lo stesso AD infatti ha detto chiaramente che il piano non è ne di rilancio, ne di salvataggio, ma semplicemente di sopravvivenza e per di più sopravvivenza a termine!
prato, che ha il pregio di parlare chiaramente e di aver messo le mani avanti avvisando tutti che la procedura è dietro l'angolo, per quel poco che se ne intende lo sa benissimo che credere che l'operazione volare sia la soluzione è da babbei... ma lui lascia fare... lascia trafficare... fate... fate... fatevi le vostre pugnette... e poi vedremo...
 
Una parte del debito sono costi di handling landing e tasse.
Basta fare un bel write -off di quelli da parte di molte societa' di gestione , pubbliche o semi-pubbliche e si tira avanti fino al prossimo allarme...ovviamente ricontrattando i contratti esistenti se possibile.
Ci sono aeroporti che da VA avanzano ancora decine di milioni di Euro mentre AZ (mi dicono)paga regolarmente come mai??
...a qualche privato e' stato concesso con ottimi risultati da societa'all'epoca pubbliche..
Cmq hai ragione da vendere AZ e' un caso da studiare e far studiare ....bene e fino in fondo in qualche corso di finanza aziendale.
[:304]