«Ancora una volta ci tocca assistere, inermi e sconcertati, a decisioni unilaterali che riguardano il trasporto aereo nazionale e nello specifico quello che impatta sulla Calabria, disposte senza debito confronto tra le parti, senza preavviso, senza prospettare possibili o almeno temporanee alternative». Così Eugenio Ripepe commenta la decisione di Alitalia di sopprimere 6 voli per Fiumicino, lasciandone uno solo con partenza da Lamezia alle 6.45 e ritorno alle 22.30. E lo fa in una lettera aperta al ministro dei Trasporti Altero Matteoli.
Il presidente Ripepe visto che Alitalia s'è defilata per ristabilire le vecchie rotte e nuove voli annuncia che prenderà subito contatti con altre compagnie interessate, a cominciare dalla tedesca Lufthansa.
Dichiara la Sacal: «Definirei senza mezzi termini una vergogna i lunghi tempi in cui si è protratta la vicenda Alitalia. Fortemente penalizzanti sono le decisioni prese in splendida solitudine da Alitalia/Cai di dismettere 3 voli quotidiani, andata e ritorno, per Roma su 4 (oltre quello per Milano, direttrice servita comunque sufficientemente da altri vettori); decisione, che sommata alla raffica di cancellazioni disposte dal 10 novembre scorso fino a oggi, prevede per l'intero mese l'annullamento di ben 40 voli».
Per il presidente Ripepe «questa regione paga da tempo un pesante e finora irrisolto isolamento, un mortificante gap nel sistema dei trasporti, essendo tagliata fuori, di fatto, dai grandi progetti (e dai grandi benefici) di sviluppo e di modernizzazione. Non è certo difficile ricordare la tragica situazione autostradale nè tanto meno le difficoltà strutturali in cui versano i collegamenti ferroviari da e per la Calabria. Quest'ultima decisione di tagli, pur nella consapevolezza della necessaria rivisitazione del network, nei termini in cui è stata presa e (non) comunicata, riporta indietro il Paese di trent'anni, riproponendo appunto il film già visto delle economie cercate col taglio di rotte erroneamente e capziosamente valutate dalla compagnia come non fondamentali, non prioritarie (e che invece fondamentali e prioritarie sono, intanto per il fatto che a Lamezia il fattore di riempimento aereo di Alitalia è sempre stato eccellente) senza prendere invece direttamente per le corna i veri problemi (e i veri costi) sopportati, per troppo tempo e con troppa noncuranza, dal vettore (e quindi dal Paese)».
Ripepe: «I fattori chiave di successo di un vettore sul nostro scalo sono confermati e rientrano nelle logiche di un positivo risultato economico dell'impresa. Al contrario si assiste ad una pesante contrazione del numero dei voli. Abbiamo imparato in questa vicenda che gli imprenditori nazionali del trasporto aereo portano i bilanci in passivo per anni. Ciò in contrasto e in parallelo col rapido e inarrestabile successo delle compagnie "low cost" internazionali su tante rotte operate da Alitalia nel nostro Paese e ritenute improduttive dalla stessa compagnia di bandiera. E considerata la contestuale crescita di "carrier" importanti, come ad esempio Lufthansa, che pur in tempi di generale crisi hanno trovato sul mercato italiano nuovi e profittevoli spazi e che ora, guarda un pò, diventa Lufthansa Italia che si posiziona su Malpensa, da dove invece Alitalia/Cai è uscita. Di fronte a tutto ciò Sacal si è già attivata a tutto campo nel cercare di individuare nuovi vettori nazionali ed internazionali che possano sostituirsi ad Alitalia».
Il presidente scrive al ministro anche come si sta muovendo: «Per esempio sono stati presi importanti e significativi contatti col direttore dell'aeroporto di Fiumicino Vitaliano Turrà, col quale in accordo con Adr (Aeroporti di Roma è la società che gestisce gli scali romano, ed è il maggior socio privato in Sacal, ndr), si sta cercando una soluzione per assicurare nuovi ed indispensabili collegamenti con la Capitale». Tutto questo con due finalità: mantenere in attivo il bilancio della società aeroportuale lametina e i livelli occupazionali.
fonte: gazzettadelsud.it
Il presidente Ripepe visto che Alitalia s'è defilata per ristabilire le vecchie rotte e nuove voli annuncia che prenderà subito contatti con altre compagnie interessate, a cominciare dalla tedesca Lufthansa.
Dichiara la Sacal: «Definirei senza mezzi termini una vergogna i lunghi tempi in cui si è protratta la vicenda Alitalia. Fortemente penalizzanti sono le decisioni prese in splendida solitudine da Alitalia/Cai di dismettere 3 voli quotidiani, andata e ritorno, per Roma su 4 (oltre quello per Milano, direttrice servita comunque sufficientemente da altri vettori); decisione, che sommata alla raffica di cancellazioni disposte dal 10 novembre scorso fino a oggi, prevede per l'intero mese l'annullamento di ben 40 voli».
Per il presidente Ripepe «questa regione paga da tempo un pesante e finora irrisolto isolamento, un mortificante gap nel sistema dei trasporti, essendo tagliata fuori, di fatto, dai grandi progetti (e dai grandi benefici) di sviluppo e di modernizzazione. Non è certo difficile ricordare la tragica situazione autostradale nè tanto meno le difficoltà strutturali in cui versano i collegamenti ferroviari da e per la Calabria. Quest'ultima decisione di tagli, pur nella consapevolezza della necessaria rivisitazione del network, nei termini in cui è stata presa e (non) comunicata, riporta indietro il Paese di trent'anni, riproponendo appunto il film già visto delle economie cercate col taglio di rotte erroneamente e capziosamente valutate dalla compagnia come non fondamentali, non prioritarie (e che invece fondamentali e prioritarie sono, intanto per il fatto che a Lamezia il fattore di riempimento aereo di Alitalia è sempre stato eccellente) senza prendere invece direttamente per le corna i veri problemi (e i veri costi) sopportati, per troppo tempo e con troppa noncuranza, dal vettore (e quindi dal Paese)».
Ripepe: «I fattori chiave di successo di un vettore sul nostro scalo sono confermati e rientrano nelle logiche di un positivo risultato economico dell'impresa. Al contrario si assiste ad una pesante contrazione del numero dei voli. Abbiamo imparato in questa vicenda che gli imprenditori nazionali del trasporto aereo portano i bilanci in passivo per anni. Ciò in contrasto e in parallelo col rapido e inarrestabile successo delle compagnie "low cost" internazionali su tante rotte operate da Alitalia nel nostro Paese e ritenute improduttive dalla stessa compagnia di bandiera. E considerata la contestuale crescita di "carrier" importanti, come ad esempio Lufthansa, che pur in tempi di generale crisi hanno trovato sul mercato italiano nuovi e profittevoli spazi e che ora, guarda un pò, diventa Lufthansa Italia che si posiziona su Malpensa, da dove invece Alitalia/Cai è uscita. Di fronte a tutto ciò Sacal si è già attivata a tutto campo nel cercare di individuare nuovi vettori nazionali ed internazionali che possano sostituirsi ad Alitalia».
Il presidente scrive al ministro anche come si sta muovendo: «Per esempio sono stati presi importanti e significativi contatti col direttore dell'aeroporto di Fiumicino Vitaliano Turrà, col quale in accordo con Adr (Aeroporti di Roma è la società che gestisce gli scali romano, ed è il maggior socio privato in Sacal, ndr), si sta cercando una soluzione per assicurare nuovi ed indispensabili collegamenti con la Capitale». Tutto questo con due finalità: mantenere in attivo il bilancio della società aeroportuale lametina e i livelli occupazionali.
fonte: gazzettadelsud.it