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E' giusto che Ripepe cerchi anche altre compagnie aeree.
Il segretario nazionale simeca (sindacato medici aeroporti) Domenico Miceli condivide le rimostranze fatte dal presidente della Sacal Eugenio Ripepe, condividendo anche il contenuto della lettera inviata al ministro Matteoli per lamentare la diminuzione drastica dei voli Alitalia, da e per Roma, dall'aeroporto di Lamezia, a partire dallo scorso 25 novembre.
«Ed è giusto aggiunge Miceli - che Ripepe cerchi altre compagnie per ripristinare un giusto trasporto aereo per Roma». «Ancora un 'altra penalizzazione per la Calabria - sottolinea Miceli -per Prodi eravamo la figlia prediletta, per Berlusconi la terra promessa» «La verita' - aggiunge - è che siamo "il profondo sud" dove tutto ci scorre addosso come la penalizzazione del trasporto aereo, treni da terzo mondo e l'autostrada sa-rc, un vera tragedia». «Per quanto riguarda il trasporto aereo - osserva - e' necessaria una programmazione seria che razionalizzi e metta in rete i tre aeroscali calabresi, magari diversificando le rotte e, ma ottimizzando le potenzialità di Crotone e di Reggio Calabria».
«Certo lo scalo lametino - sottolinea - deve essere considerato il capo fila del trasporto aereo perchè ha le potenzialità, le risorse , le caratteristiche e ha dimostrato, nonostante alcuni passaggi difficili, di potersi confrontare con altri scali nazionali per numero di collegamenti e per avere superato il milione di passeggeri ed avere collegato la Calabria a tutto il mondo».
«Una programmazione quindi - aggiunge - che punti fortemente sulla internalizzazione dell'aeroporto di lamezia, che tenga anche conto degli altri scali calabresi».
«Aver avviato rapporti con Luftansa è una valida prospettiva - osserva Miceli -ma sarebbe più allettante se si potesse attivare una pianificazione a prezzi competitivi e con servizi standard di qualità».
«Intanto – afferma Miceli – si potrebbero ridurre le tasse aeroportuali che vanno alla società di gestione».
Fonte: gazzettadelsud.it
Mancava la voce ufficiale dei medici aeroportuali che dessero la loro ricetta manageriale sul come fare un network e soprattutto gestionale in merito alle tasse aeroportuali.
Se non erro a pagare i medici aeroportuali non sono proprio le società di gestione?
Chi manca ancora all'appello?