La Repubblica: intervista al sindaco Moratti


goafan

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"Non si può decidere a Parigi come viaggeranno gli italiani"

Sconvolgente che il governo abbia lasciato in mano ad Air France il filo delle trattative

ETTORE LIVINI
MILANO - «Il governo faccia di Alitalia quello che vuole. Air France, Air One. Io non interferisco. Ma Palazzo Chigi deve riprendere le redini della politica dei trasporti del paese. Non si può decidere a Parigi come si muoveranno gli italiani. Serve un ok alla moratoria entro poche ore. Altrimenti Malpensa vivrà un 2008 da incubo». Per il sindaco di Milano Letizia Moratti non sono giorni semplici. Siamo alla volata finale per l´Expo 2015, c´è stato l´incidente di giovedì in centro città. Ma in cima alla pila dei dossier sulla sua scrivania c´è ancora quello di Malpensa. «Perché? Semplice. Non c´è più tempo. Il governo deve agire subito».
Intanto Air France ha frenato su Alitalia. Contenta?
«No. I tempi si allungano e senza decisioni immediate la crisi Sea si aggrava. Alitalia da fine marzo ridurrà di due terzi i suoi voli da Milano. E il time out di Parigi ci lascia in un limbo che non fa che peggiorare la situazione».
Ha visto i conti Alitalia? Perde un milione al giorno, è a corto di liquidità. Forse l´addio a Malpensa è una mossa obbligata, a Milano la compagnia sostiene di perdere 200 milioni l´anno...
«È una falsità. Perché a Malpensa si addebitano costi impropri. Alitalia trasferisca piloti e hostess a Milano, evitando di affittare 300 camere d´hotel a notte e vedrà che i conti tornano. Alla Magliana ci accusano anche di aver poche destinazioni intercontinentali, solo 17. Altra bugia. Da Malpensa ci sono 77 rotte a lungo raggio. Le 17 sono quelle di Alitalia che non può imputare a noi le sue debolezze».
Padoa-Schioppa non è andato giù leggero. Ha detto che Malpensa soffre per Linate e che è un problema del Nord solo all´8%, la cifra dei passeggeri che partono da qui per altri continenti. Ha ragione?
«La Bocconi dà altre cifre: dal nord partono su tratte intercontinentali 12.772.363 passeggeri l´anno di cui 8.668.154 da Malpensa. Su voli diretti sono partiti in 8 milioni di cui più di 6 da qui. Malpensa quindi è un problema del nord all´81%, non all´8%. Se si toglie l´hub si bruceranno 10,6 miliardi di Pil al 2015, 15mila posti di lavoro con 4,5 miliardi di mancato introito per lo stato. Linate? Siamo pronti da tempo a ridimensionarlo».
E allora? Cosa si può ancora fare adesso?
«Una sola cosa. La moratoria. La stessa che Air France ha garantito ad Amsterdam per Klm. Trovo sconvolgente che l´esecutivo abbia lasciato in mano a Parigi il filo delle trattative. È di una gravità istituzionale incredibile. Certo bisogna salvare Alitalia. Ma non dobbiamo delegare a Spinetta le scelte sugli slot e su quali trattati bilaterali rinegoziare. Così dipendiamo da decisioni di una compagnia che fa gli interessi suoi e non del sistema Italia».
Air One è una soluzione?
«Non interferisco con le scelte di imprenditori e banche così come non giudico quelle di Air France. Ma Roma deve separare il destino di Alitalia da quello di Malpensa. Parigi non vuole la moratoria? Gli venga fatto uno sconto. Con quello che perderebbe il paese ridimensionando lo scalo non sarà un problema sacrificare 200 milioni all´anno per tre anni. Capisco i problemi di Alitalia, ma non si può risolvere un problema aprendone un altro».
Oggi (ieri per chi legge, ndr) ha incrociato Padoa Schioppa e Prodi a Piazza Affari. Ci sono novità sul tavolo Milano?
«Niente. E sono sconvolta. Ad aprile scorso ci avevano assicurato che saremmo stati consultati. Abbiamo spedito lettere, telegrammi, l´altro giorno sono rientrata apposta in anticipo da New York. Inutile. Abbiamo avuto solo una convocazione tardiva e negli ultimi giorni nessuno si è fatto vivo».
Se la chiamassero adesso cosa chiederebbe oltre alla moratoria?
«L´impegno a rinegoziare 25 bilaterali per non cancellare Milano dalla mappa dei cieli mondiali e un rilascio graduale degli slot».
Ma Alitalia li ha già liberati, in fondo come chiedevate voi...
«Li riprenda già dalla stagione estiva. Tanto in ogni caso su Air France non si decide prima di allora».
Cosa succederà adesso alla Sea?
«Chiuderà l´anno con 25 milioni di perdite invece che 50 milioni di utile. E purtroppo ho dovuto dare mandato all´azienda per avviare un piano di ristrutturazione. Spero che Roma ci garantisca almeno gli stessi ammortizzatori sociali previsti per Alitalia. Ma abbiamo anche aumentato gli investimenti 2008 a 140 milioni».
Qualcuno vi accusa di esservi mossi tardi. Dice che Berlusconi è stato assente dalla partita. E che il Nord non ha messo sul piatto un euro per Alitalia. Ha niente da rimproverarsi?
«Guardi, le confesso che negli ultimi giorni ho provato a fare un esame di coscienza. E mi dispiace. La risposta è no. In questa partita c´è un unico protagonista che non ha rispettato il suo ruolo istituzionale: il governo». (La Repubblica)

CIAO
_goa
 
> Qualcuno vi accusa di esservi mossi tardi. Dice che Berlusconi è stato assente dalla partita. E che il Nord non ha messo sul piatto un euro per Alitalia. Ha niente da rimproverarsi?
«Guardi, le confesso che negli ultimi giorni ho provato a fare un esame di coscienza. E mi dispiace. La risposta è no. In questa partita c´è un unico protagonista che non ha rispettato il suo ruolo istituzionale: il governo». (La Repubblica)


La Moratti non fa che tirare l'acqua al suo mulino quando l'acqua non c'è più.

Prima di tutto dimentica chi, in questo momento, ha il coltello nelle mani: se ad AF girano i cabasisi può mollare tutto in un attimo e aspettare tranquillamente che AZ vada in tribunale.

Sulla questione Linate - Malpensa, cosa facevano il Comune di Milano e SEA quando si doveva limitare Linate ai voli per Roma e lasciare il resto a Malpensa? I loro interessi.
Sorry, to late for cry.
 
Non sono mai stato un sostenitore della Moratti, ma stavolta mi tocca difenderla:
è sindaco dal 2006, prima c'era quel cxxxne di Albertini, con le sue visioni stravaganti in tema di trasporti (non solo aeroportuali, ricordate il supercommissario?).
Da quando è stata eletta in SEA è cambiata l'aria, notevolmente.

Poi ricordiamo che al tempo è stato fatto fuori un ministro (Burlando) per far saltare il ridimensionamento di LIN e lo spostamento della navetta su CIA.

Poi che il Berlusca e la destra in 5 anni di governo non abbiano fatto nulla per il Nord, per AZ e per MXP è sotto gli occhi di tutti.
 
Alitalia solo a ROMA e a MILANO che si scannano tutte le altre...
D'altronde rispecchia anche un paese una cosa così.
 
Citazione:Messaggio inserito da micky87

Citazione:
Poi che il Berlusca e la destra in 5 anni di governo non abbiano fatto nulla per il Nord, per AZ e per MXP è sotto gli occhi di tutti.

quoto....

Io quoto un po' meno,
diciamo che evitare di provocarne il fallimento sia già una cosa eccezionale, per un paese ingessato come è stata l'Italia ostaggio dei No-Tutto (no ponti, no nucleare, no strade, no porti, no rigassificatori...) degli ultimi trent'anni.
Ecco una bella sintesi di Cereti sulle origini del fallimento:

< D. Che cosa avrebbe dovuto fare il Governo italiano per non perdere quell’occasione?
R. Per prima cosa avrebbe dovuto evitare le tre crisi governative registratesi durante quella legislatura, in ognuna delle quali si inserì la richiesta di chiudere Malpensa.

...nel frattempo il rapporto si interruppe perché gli olandesi ci rimproveravano il mancato decollo di Malpensa, la scarsità dei collegamenti e l’assenza della privatizzazione, che c’eravamo impegnati a varare entro una certa data. Allora l’Iri inviò al Governo il piano di privatizzazione che doveva essere approvato dal Parlamento, ma Rifondazione Comunista si oppose minacciando di far cadere il Governo. >
 
Citazione:Messaggio inserito da billie-joe

Non sono mai stato un sostenitore della Moratti, ma stavolta mi tocca difenderla:
è sindaco dal 2006, prima c'era quel cxxxne di Albertini, con le sue visioni stravaganti in tema di trasporti (non solo aeroportuali, ricordate il supercommissario?).
Da quando è stata eletta in SEA è cambiata l'aria, notevolmente.

Poi ricordiamo che al tempo è stato fatto fuori un ministro (Burlando) per far saltare il ridimensionamento di LIN e lo spostamento della navetta su CIA.

Poi che il Berlusca e la destra in 5 anni di governo non abbiano fatto nulla per il Nord, per AZ e per MXP è sotto gli occhi di tutti.

Lo spostamento della navetta su CIA sarebbe stato ingiustificabile: se a Milano non sono in grado di decidere cosa fare tra MXP ed FCO perchè mai si sarebbe dovuto riproporre lo stesso dilemma a Roma, tra FCO e CIA?
 
Citazione:Messaggio inserito da TG945

Lo spostamento della navetta su CIA sarebbe stato ingiustificabile: se a Milano non sono in grado di decidere cosa fare tra MXP ed FCO perchè mai si sarebbe dovuto riproporre lo stesso dilemma a Roma, tra FCO e CIA?


Questo incubo si protrae da più di dieci anni .
Leggendo l'intervista si vede che l'autocritica non è un pane quotidiano , i danni e colpe son sempre di qualcun altro .

Anche per quanto riguarda le proprie incapacità .
 
Citazione:Messaggio inserito da billie-joe

Scusa ma quello che dici si riferisce alla legislatura precedente (Xxxxx - cxx).

Appunto.
Ma sul forum (e sulla stampa) si legge un messaggio si e l'altro no che "il governo Y non ha fatto nulla per Az", mentre viene fatto passare sotto silenzio il fatto che la coalizione X ha ammazzato Az (che la tanto sospirata "alleanza" l'aveva GIA' TROVATA e ATTUATA dieci anni addietro, prima che "i salvatori" mandassero tutto a gambe all'aria!).

Il ribaltamento completo della realtà. E continua.
Per i sordi, e per quelli con l'anello al naso di di cds e repubblica e giornaloni "autorevoli ed imparziali", ripeto: la tanto agognata e necessaria alleanza internazionale, Az l'aveva già trovata, ma è stata fatta fallire da un governo italiano eletto grazie al faccione del più abile e famoso "privatizzatore" nazionale.
Il tutto nemmeno dieci anni fa, mica ai tempi delle guerre puniche, eh?
 
Citazione:Messaggio inserito da CBM206Appunto.
Ma sul forum (e sulla stampa) si legge un messaggio si e l'altro no che "il governo Y non ha fatto nulla per Az", mentre viene fatto passare sotto silenzio il fatto che la coalizione X ha ammazzato Az (che la tanto sospirata "alleanza" l'aveva GIA' TROVATA e ATTUATA dieci anni addietro, prima che "i salvatori" mandassero tutto a gambe all'aria!).

Il ribaltamento completo della realtà. E continua.
Per i sordi, e per quelli con l'anello al naso di di cds e repubblica e giornaloni "autorevoli ed imparziali", ripeto: la tanto agognata e necessaria alleanza internazionale, Az l'aveva già trovata, ma è stata fatta fallire da un governo italiano eletto grazie al faccione del più abile e famoso "privatizzatore" nazionale.
Il tutto nemmeno dieci anni fa, mica ai tempi delle guerre puniche, eh?

Fammi un favore, usa i nomi e meno parabole, tanto e' un forum pubblico. Cosi' capisco anche io quello che vuoi dire. Lasciamo Alta quota a Concorde che ogni tanto si lancia in pezzi biblici di difficile interpretazione per chi non è dei dodici. Pare pero' che non possa fare diversamente in alcuni casi.
Ma se ti ci metti anche tu, il mio Parkinson peggiora!
:D
 
Citazione:Messaggio inserito da Nonno Salt

Fammi un favore, usa i nomi e meno parabole, tanto e' un forum pubblico. Cosi' capisco anche io quello che vuoi dire.

Ma se ti ci metti anche tu, il mio Parkinson peggiora!
:D
Non userò nomi perchè non voglio fare (e reputo scorrettissimo chi agisce così) impropria propaganda politico-elettorale, bensì esclusivamente ristabilire la verità storica dei fatti.

Quella verità troppo spesso taciuta e nascosta dalla stampa nazionale di proprietà di gruppi industriali e lobby di potere che vanno notoriamente a braccetto con quegli stessi "governi salvatori" e "liberalizzatori" che hanno doppiamente affossato il progetto Az-Klm-Mxp, sia bloccando la privatizzazione di Az che mantenendo i monopoli bilaterali a favore di Fco.
Per non parlare poi del blocco delle infrastrutture di Malpensa, in periodi in cui l'economia andava a gonfie vele, non dimentichiamolo!
Questo quanto fatto dall'amministrazione Gialla, che pur governando in periodi in cui la borsa godeva di incrementi a due cifre, è riuscita a far scappare il socio originario di Az che oggi (o ieri...?) vorrebbe riproporgli, ma non più a condizioni di parità come in origine.
Ma a fronte di tutto ciò, almeno a sentir l'andazzo comune sul forum, la colpa sarebbe di chi ha ereditato quel fallimento, e per di più dopo l'11/11/01 !

Allora i casi sono 2:
o qui siamo tutti diciottenni, che dal '98 al 2001 si occupava solo di soldatini,
oppure c'è un deficit di memoria (pilotato e/o interessato ?) SPAVENTOSO.
 
@CBM206

A proposito di deficit di memoria, una rinfrescata sul primo responsabile dei fatti tra '99 e 2001:


(Corriere della Sera del 4 dicembre 1999)
Linate perde altri 31 voli. Albertini: il governo deve salvarlo

Tra sette giorni scatta il primo trasloco. Trasferiti a Malpensa anche trecento dipendenti Sea Linate perde altri 31 voli. Albertini: il governo deve salvarlo Ancora un conto alla rovescia per il futuro di Linate. Si sapra' solo tra un mese se il Forlanini e' destinato a ospitare soltanto la navetta Milano - Roma o se potra' ambire a un ruolo di "aeroporto europeo", secondo i piani dell' amministrazione. Tutto dipendera' dagli effetti dei primi interventi per salvaguardare l' ambiente disposti dal governo. Intanto il primo trasloco si fara' , come richiesto dal ministro dei Trasporti, Treu. Quanto alla seconda tranche, il sottosegretario Luca Danese sembra darlo per scontato. E a bloccarlo potrebbero non bastare le insistenze del ministro dell' Ambiente, Edo Ronchi, che ieri ha sottolineato che il secondo trasferimento "e' stato sospeso". "E' importante - ha insistito anche il sindaco Albertini - che venga rispettata la contestualita' fra il trasferimento della seconda tranche a Malpensa e l' attivazione del city airport". PRIMA TRANCHE. Tra sette giorni 31 voli, oggi in tabellone all' aeroporto di Linate, saranno trasferiti alla Malpensa. In tutto 62 movimenti al giorno con destinazione europea. Secondo i dati forniti dalla Sea con questo trasferimento verranno traghettati all' "hub" del 2000 circa due milioni di passeggeri all' anno (sei milioni e 600 mila quelli del Forlanini di oggi). Ecco la mappa dei voli che dalla prossima settimana saranno trasferiti allo scalo varesino: sette con destinazione Amsterdam (tre Klm e quattro Alitalia); tre per Birmingham (British Airways); nove per Francoforte (sei Lufthansa e tre Alitalia); sette per Londra (quattro British Airways e tre Alitalia); tre per Madrid (Iberia); due per Parigi (Alitalia, mentre tre voli Air France saranno trasferiti allo scalo di Bergamo). SECONDA TRANCHE. Definita anche la mappa dei voli per i quali il trasloco sarebbe previsto per il prossimo 15 gennaio. Ma in questo caso il condizionale e' d' obbligo. L' avvio della seconda fase e' stata infatti subordinata agli esiti di un nuovo monitoraggio ambientale. Pronti al trasloco restano in ogni modo ancora 20 voli, 40 movimenti in tutto tra decolli e atterraggi. Si tratta di sette voli per Bruxelles (tre Sabena, tre Alitalia e un volo Virgin); uno per Atene (Olympic); tre per Vienna (Austrian Airlines). Mentre tra i voli nazionali Alitalia: un volo per Torino, due per Napoli, Bari, Palermo e Catania. Altri 10 voli (tre Meridiana e sette AirOne) verranno invece probabilmente dirottati su Orio al Serio. IL PERSONALE. Insieme a voli e passeggeri dal prossimo 15 dicembre verranno trasferiti da Linate a Malpensa anche 300 dipendenti della Sea. Ieri e' stata raggiunta un' intesa tra la direzione della societa' e i sindacati Cgil e Uil. Non ha invece firmato la Cisl.


(Corriere della Sera del 26 febbraio 2000)
Linate riprende quota. Albertini: scelta opportuna per Milano

La decisione del governo soddisfa il Comune. Gli assessori Scalpelli e Lupi: la Sea non tentenni Linate riprende quota. Albertini: scelta opportuna per Milano Soddisfano il Comune e la Sea, non tranquillizzano del tutto la Provincia e i residui dubbi dello stesso Palazzo Marino, preoccupano Alitalia, contrariano i vettori stranieri, scoraggiano i coordinamenti anti-Forlanini: le linee guida del nuovo assetto di Linate sono ossigeno per lo scalo cittadino che pareva avviato a lenta eutanasia, ma nel contempo benzina sul fuoco di nuove polemiche. Qualcuna dichiarata, altre più in filigrana. Evidente è la soddisfazione del sindaco Gabriele Albertini per il fatto, come scrive al ministro dei Trasporti Pierluigi Bersani, che sia stata recepita la richiesta del Comune di «dispiegare pienamente» le potenzialità di Malpensa «pur valorizzando le funzioni di Linate come city airport»; nonché per la scelta «molto opportuna» di «accesso diretto a Milano da tutte le città del Sud e delle Isole, come da queste rivendicato». Ma anche se «non è più menzionata la limitazione a 10 slot orari di Linate», Albertini rimarca «che una reale messa in funzione dell' aeroporto secondo i dettami dello schema proposto non può avvenire con meno dei 20 slot l' ora attualmente garantiti a Linate». Forse, aggiunge Albertini, «il divieto di through- check-in, per le sole destinazioni extracomunitarie, poteva essere misura opportuna per sostenere lo sviluppo di Malpensa per il traffico intercontinentale». Fuor dalla lettera, però, Albertini non avrebbe deposto, anche in un colloquio telefonico con Bersani, le proprie perplessità sul ruolo attuale del ministro dell' Ambiente Edo Ronchi. E non a caso altrettante riserve (che sembrano risentire anche del recente scontro sul depuratore) si scorgono negli assessori Maurizio Lupi e Sergio Scalpelli allorché osservano che «il piano è buono, ma bisogna vedere se il governo manterrà le promesse». Dubbi che investono anche la Sea, che saluta «il quadro più certo entro il quale o perare», ma che dai due assessori viene invitata a «evitare tentennamenti» nel dimostrare «capacità decisionali e operative». Se il presidente del consiglio provinciale Roberto Caputo avverte «il pericolo» che ci possa essere per Malpensa «una polpetta avvelenata», la Cgil teme che il nuovo assetto, «in assenza di un tetto ai voli su Linate», ridimensioni Malpensa e produca «effetti negativi sull' occupazione». Ma quelli «letteralmente disperati» li si trova nel Coordinamento antirumore Linate, speculare a quelli anti-Malpensa e che pesca in un bacino (San Donato, San Giuliano, Peschiera Borromeo, Redecesio e Segrate) da 180 mila abitanti: «Il compromesso stava sui 2 milioni di passeggeri l' anno - protesta il promotore, l' avvocato Arturo Gioffredi - e invece rieccone 6-7 milioni, come oggi. Linate è fuorilegge, faremo ricorso al Tar».
 
Citazione:Messaggio inserito da Boeing747

@CBM206

A proposito di deficit di memoria, una rinfrescata sul primo responsabile dei fatti tra '99 e 2001:


(Corriere della Sera del 4 dicembre 1999)
Linate perde altri 31 voli. Albertini: il governo deve salvarlo

Tra sette giorni scatta il primo trasloco. Trasferiti a Malpensa anche trecento dipendenti Sea Linate perde altri 31 voli. Albertini: il governo deve salvarlo Ancora un conto alla rovescia per il futuro di Linate. Si sapra' solo tra un mese se il Forlanini e' destinato a ospitare soltanto la navetta Milano - Roma o se potra' ambire a un ruolo di "aeroporto europeo", secondo i piani dell' amministrazione. Tutto dipendera' dagli effetti dei primi interventi per salvaguardare l' ambiente disposti dal governo. Intanto il primo trasloco si fara' , come richiesto dal ministro dei Trasporti, Treu. Quanto alla seconda tranche, il sottosegretario Luca Danese sembra darlo per scontato. E a bloccarlo potrebbero non bastare le insistenze del ministro dell' Ambiente, Edo Ronchi, che ieri ha sottolineato che il secondo trasferimento "e' stato sospeso". "E' importante - ha insistito anche il sindaco Albertini - che venga rispettata la contestualita' fra il trasferimento della seconda tranche a Malpensa e l' attivazione del city airport". PRIMA TRANCHE. Tra sette giorni 31 voli, oggi in tabellone all' aeroporto di Linate, saranno trasferiti alla Malpensa. In tutto 62 movimenti al giorno con destinazione europea. Secondo i dati forniti dalla Sea con questo trasferimento verranno traghettati all' "hub" del 2000 circa due milioni di passeggeri all' anno (sei milioni e 600 mila quelli del Forlanini di oggi). Ecco la mappa dei voli che dalla prossima settimana saranno trasferiti allo scalo varesino: sette con destinazione Amsterdam (tre Klm e quattro Alitalia); tre per Birmingham (British Airways); nove per Francoforte (sei Lufthansa e tre Alitalia); sette per Londra (quattro British Airways e tre Alitalia); tre per Madrid (Iberia); due per Parigi (Alitalia, mentre tre voli Air France saranno trasferiti allo scalo di Bergamo). SECONDA TRANCHE. Definita anche la mappa dei voli per i quali il trasloco sarebbe previsto per il prossimo 15 gennaio. Ma in questo caso il condizionale e' d' obbligo. L' avvio della seconda fase e' stata infatti subordinata agli esiti di un nuovo monitoraggio ambientale. Pronti al trasloco restano in ogni modo ancora 20 voli, 40 movimenti in tutto tra decolli e atterraggi. Si tratta di sette voli per Bruxelles (tre Sabena, tre Alitalia e un volo Virgin); uno per Atene (Olympic); tre per Vienna (Austrian Airlines). Mentre tra i voli nazionali Alitalia: un volo per Torino, due per Napoli, Bari, Palermo e Catania. Altri 10 voli (tre Meridiana e sette AirOne) verranno invece probabilmente dirottati su Orio al Serio. IL PERSONALE. Insieme a voli e passeggeri dal prossimo 15 dicembre verranno trasferiti da Linate a Malpensa anche 300 dipendenti della Sea. Ieri e' stata raggiunta un' intesa tra la direzione della societa' e i sindacati Cgil e Uil. Non ha invece firmato la Cisl.


(Corriere della Sera del 26 febbraio 2000)
Linate riprende quota. Albertini: scelta opportuna per Milano

La decisione del governo soddisfa il Comune. Gli assessori Scalpelli e Lupi: la Sea non tentenni Linate riprende quota. Albertini: scelta opportuna per Milano Soddisfano il Comune e la Sea, non tranquillizzano del tutto la Provincia e i residui dubbi dello stesso Palazzo Marino, preoccupano Alitalia, contrariano i vettori stranieri, scoraggiano i coordinamenti anti-Forlanini: le linee guida del nuovo assetto di Linate sono ossigeno per lo scalo cittadino che pareva avviato a lenta eutanasia, ma nel contempo benzina sul fuoco di nuove polemiche. Qualcuna dichiarata, altre più in filigrana. Evidente è la soddisfazione del sindaco Gabriele Albertini per il fatto, come scrive al ministro dei Trasporti Pierluigi Bersani, che sia stata recepita la richiesta del Comune di «dispiegare pienamente» le potenzialità di Malpensa «pur valorizzando le funzioni di Linate come city airport»; nonché per la scelta «molto opportuna» di «accesso diretto a Milano da tutte le città del Sud e delle Isole, come da queste rivendicato». Ma anche se «non è più menzionata la limitazione a 10 slot orari di Linate», Albertini rimarca «che una reale messa in funzione dell' aeroporto secondo i dettami dello schema proposto non può avvenire con meno dei 20 slot l' ora attualmente garantiti a Linate». Forse, aggiunge Albertini, «il divieto di through- check-in, per le sole destinazioni extracomunitarie, poteva essere misura opportuna per sostenere lo sviluppo di Malpensa per il traffico intercontinentale». Fuor dalla lettera, però, Albertini non avrebbe deposto, anche in un colloquio telefonico con Bersani, le proprie perplessità sul ruolo attuale del ministro dell' Ambiente Edo Ronchi. E non a caso altrettante riserve (che sembrano risentire anche del recente scontro sul depuratore) si scorgono negli assessori Maurizio Lupi e Sergio Scalpelli allorché osservano che «il piano è buono, ma bisogna vedere se il governo manterrà le promesse». Dubbi che investono anche la Sea, che saluta «il quadro più certo entro il quale o perare», ma che dai due assessori viene invitata a «evitare tentennamenti» nel dimostrare «capacità decisionali e operative». Se il presidente del consiglio provinciale Roberto Caputo avverte «il pericolo» che ci possa essere per Malpensa «una polpetta avvelenata», la Cgil teme che il nuovo assetto, «in assenza di un tetto ai voli su Linate», ridimensioni Malpensa e produca «effetti negativi sull' occupazione». Ma quelli «letteralmente disperati» li si trova nel Coordinamento antirumore Linate, speculare a quelli anti-Malpensa e che pesca in un bacino (San Donato, San Giuliano, Peschiera Borromeo, Redecesio e Segrate) da 180 mila abitanti: «Il compromesso stava sui 2 milioni di passeggeri l' anno - protesta il promotore, l' avvocato Arturo Gioffredi - e invece rieccone 6-7 milioni, come oggi. Linate è fuorilegge, faremo ricorso al Tar».

[:304][:304][:304]
 
"Non si può decidere a Parigi come viaggeranno gli italiani"

Sconvolgente che il governo abbia lasciato in mano ad Air France il filo delle trattative

ETTORE LIVINI
MILANO - «Il governo faccia di Alitalia quello che vuole. Air France, Air One. Io non interferisco. Ma Palazzo Chigi deve riprendere le redini della politica dei trasporti del paese. Non si può decidere a Parigi come si muoveranno gli italiani. Serve un ok alla moratoria entro poche ore. Altrimenti Malpensa vivrà un 2008 da incubo».

Proprio non gli entra in testa che se AZ rimane a MXP, fallisce...e poi come fanno senza AZ ?

Intanto Air France ha frenato su Alitalia. Contenta?
«No. I tempi si allungano e senza decisioni immediate la crisi Sea si aggrava. Alitalia da fine marzo ridurrà di due terzi i suoi voli da Milano. E il time out di Parigi ci lascia in un limbo che non fa che peggiorare la situazione».
Ha visto i conti Alitalia? Perde un milione al giorno, è a corto di liquidità. Forse l´addio a Malpensa è una mossa obbligata, a Milano la compagnia sostiene di perdere 200 milioni l´anno...
«È una falsità. Perché a Malpensa si addebitano costi impropri. Alitalia trasferisca piloti e hostess a Milano, evitando di affittare 300 camere d´hotel a notte e vedrà che i conti tornano.

Ridicolo solo a pronunciarlo. Primo, nessuna azienda può costringere i dipendenti al trasferimento. Secondo, pure se fosse vero, 300 camere diviso 6 ( media comp.equipaggi) fa 50 equipaggi al giorno per 20 aerei...fantasia pura. 300 camere x 50 euro al giorno ( prezzo medio convenzionato con gli hotel )= 6000 euro al giorno, non 1 milione. La Moratti qui non sa quel che dice.

Alla Magliana ci accusano anche di aver poche destinazioni intercontinentali, solo 17. Altra bugia. Da Malpensa ci sono 77 rotte a lungo raggio. Le 17 sono quelle di Alitalia che non può imputare a noi le sue debolezze».

Bene: 77 meno 17 fa 60, ovvero a MXP rimangono 60 destinazioni intercontinentali, come e forse più di Parigi o Francoforte: di cosa si lamenta allora ? Il calo percentuale, 17 su 77, è del 25%, non certo un disastro.

Padoa-Schioppa non è andato giù leggero. Ha detto che Malpensa soffre per Linate e che è un problema del Nord solo all´8%, la cifra dei passeggeri che partono da qui per altri continenti. Ha ragione?
«La Bocconi dà altre cifre: dal nord partono su tratte intercontinentali 12.772.363 passeggeri l´anno di cui 8.668.154 da Malpensa.

Qui confonde mele e pere: PDS parla di passeggeri in percentuale, la Moratti in cifra assoluta. Inoltre la Moratti confonde l'intero nord con Milano: ad esempio, chi da Venezia va a Siydney parte dal Nord ma non passa a MXP

Su voli diretti sono partiti in 8 milioni di cui più di 6 da qui. Malpensa quindi è un problema del nord all´81%, non all´8%. Se si toglie l´hub si bruceranno 10,6 miliardi di Pil al 2015, 15mila posti di lavoro con 4,5 miliardi di mancato introito per lo stato. Linate? Siamo pronti da tempo a ridimensionarlo».

Da tempo ? Siamo pronti ? Si doveva fare dieci anni fa.

E allora? Cosa si può ancora fare adesso?
«Una sola cosa. La moratoria. La stessa che Air France ha garantito ad Amsterdam per Klm. Trovo sconvolgente che l´esecutivo abbia lasciato in mano a Parigi il filo delle trattative. È di una gravità istituzionale incredibile.

Ovvero, Parigi sta trattando direttamente con AZ ? Ma che dice ?

Certo bisogna salvare Alitalia. Ma non dobbiamo delegare a Spinetta le scelte sugli slot e su quali trattati bilaterali rinegoziare. Così dipendiamo da decisioni di una compagnia che fa gli interessi suoi e non del sistema Italia».

E quali interessi dovrebbe fare allora, e perché ?

Air One è una soluzione?
«Non interferisco con le scelte di imprenditori e banche così come non giudico quelle di Air France. Ma Roma deve separare il destino di Alitalia da quello di Malpensa.

E' esattamente quello che sta succedendo

Se la chiamassero adesso cosa chiederebbe oltre alla moratoria?
«...e un rilascio graduale degli slot».
Ma Alitalia li ha già liberati, in fondo come chiedevate voi...
«Li riprenda già dalla stagione estiva. Tanto in ogni caso su Air France non si decide prima di allora».

Eh si, certo, come al mercato ortofrutticolo


Cosa succederà adesso alla Sea?
«Chiuderà l´anno con 25 milioni di perdite invece che 50 milioni di utile. E purtroppo ho dovuto dare mandato all´azienda per avviare un piano di ristrutturazione. Spero che Roma ci garantisca almeno gli stessi ammortizzatori sociali previsti per Alitalia. Ma abbiamo anche aumentato gli investimenti 2008 a 140 milioni».
Qualcuno vi accusa di esservi mossi tardi. Dice che Berlusconi è stato assente dalla partita. E che il Nord non ha messo sul piatto un euro per Alitalia. Ha niente da rimproverarsi?
«Guardi, le confesso che negli ultimi giorni ho provato a fare un esame di coscienza. E mi dispiace. La risposta è no. In questa partita c´è un unico protagonista che non ha rispettato il suo ruolo istituzionale: il governo». (La Repubblica)


Questa è la mia lettura dell'intervista. Ditemi dove ho sbagliato, e non siate troppo cattivi :)

Fabiazzo
 
Citazione:Messaggio inserito da Fabiazzo
Questa è la mia lettura dell'intervista. Ditemi dove ho sbagliato, e non siate troppo cattivi

Fabiazzo
sul fatto che az non stia trattando con parigi direttamente
in realtà è proprio così dopo le decisioni del cda e del governo,è stato dato mandato a prato di trattare con parigi ed è quello che sta avvenendo
anche oggi lo stato maggiore az era a parigi