"La piccola Malpensa non riesce ancora a riprendere quota"


Beh non mi sembra ci siano commenti fuori norma nel blog sopra citato (al quale, peraltro, non sono iscritto).
In uno si dice che parte dei voli sugli hub europei sono stati persi da TRN anche per effetto dell'apertura di Malpensa 2000, che mi sembra un dato di fatto.
Senza fare paragoni tra le due strutture che, del resto, sarebbero improponibili.

Lo scalo in primis non è in stallo, in secondo luogo bisogna considerare che senza hub carrier non si può pretendere di ritornare in un batter d'occhio ai livelli pre de-hub, in terzo la questione Linate è sufficientemente pesante per poter evitare di leggere caxxte del tipo "se BA e KL vanno a LIN"... KLM è grazie alla cxara AF che ha chiuso TRN... per BA lasciate ogni speranza o voi ch'entrate: nel caso dovesse chiudere su MXP gli slot andrebbero per ben'altre tratte e la clientela torinese continuerebbe a volare con le tratte offerte tutt'ora nonché LHI e U2 se han voglia di spostarsi a MXP. Fuffa.
 
Alfieri, che ho avuto il piacere di conoscere, è uno dei pochissimi giornalisti di cui si può dire che
  1. conosce bene i problemi di Malpensa e
  2. scrive quello che pensa e non quello che a qualcuno farebbe comodo che scrivesse
I titoli non sono quasi mai del giornalista e non starei a spaccare il capello in quattro sui contenuti non perfetti al 100%, la sostanza è quella descritta: Malpensa non è più un hub e non c' è un piano UFFICIALE della politica per far sì che ritorni hub il più velocemente possibile. SEA fa quel che può, non potendo disturbare il manovratore a Palazzo Marino e nessun politico parla chiaro alla popolazione, dicendo che un hub e tanti voli intercontinentali diretti farebbero bene all' economia della regione, ma per averli sono necessari sacrifici, ad esempio riguardo al comodo Linate.
 
esatto....chissà se mai SEA verrà privatizzata e in quel caso, quali potrebbero esserne le conseguenze per le sorti di MXP e LIN
 
Alfieri, che ho avuto il piacere di conoscere, è uno dei pochissimi giornalisti di cui si può dire che
  1. conosce bene i problemi di Malpensa e
  2. scrive quello che pensa e non quello che a qualcuno farebbe comodo che scrivesse
I titoli non sono quasi mai del giornalista e non starei a spaccare il capello in quattro sui contenuti non perfetti al 100%, la sostanza è quella descritta: Malpensa non è più un hub e non c' è un piano UFFICIALE della politica per far sì che ritorni hub il più velocemente possibile. SEA fa quel che può, non potendo disturbare il manovratore a Palazzo Marino e nessun politico parla chiaro alla popolazione, dicendo che un hub e tanti voli intercontinentali diretti farebbero bene all' economia della regione, ma per averli sono necessari sacrifici, ad esempio riguardo al comodo Linate.

Nessuno si accolla quest'onere perché sa che inevitabilmente ci sarebbe una perdita di voti...
 
No vi prego. Adesso ricominciamo con la storia che il giornale e' torinese e l'aeroporto e' in provincia di VA e quindi ci sono i complotti...ora pure tra padani vi fate la guerra?

Io in generale credo che la realta' stia sempre nel mezzo.
Non sta nel catastrofismo descritto nell'articolo, ma neanche negli annunci trionfalistici di Bonomi, che dice che ormai tutto e' alle spalle e che a mxp hanno recuperato tutto (a dirla tutta lo diceva gia' dal maggio 2009).

Certo che i dati Assaeroporti parlano chiaro e piu' di mille articoli.
C'era chi gia' due anni fa prevedeva una chiusura sopra i 20 mln, come se i passeggeri fossero bruscolini e anzi "che si spicciasse Alitalia ad andarsene che cosi' li recuperiamo prima tutte queste orde di pax". "Sganci gli slot che sono tutti li' che scalpitano per arrivare"

Evidentemente si sbagliava.

La situazione la conosciamo e siamo sazi di rimetterla in pentola. Senza hub carrier e con Linate aperto è già un trionfo essere arrivato dove si è giunti. Il resto rimane ciancia da bar
 
Grosso modo l'articolo non dice cose inesatte, ma sono le dichiarazione che mi lasciano interdetto: come può LIN influire sulla mancata apertura di un volo intercontinentale da parte di LHI? Mi sfugge il nesso.

Tornare sull'annosa questione di LIN è davvero spinoso. Che poi, diciamocela tutta, senza offesa, ma è un problema milanese. Esistono esempi di city airport che convivono tutt'oggi con hub (mi viene in mente LCY vs LHR). Anzi c'è chi vuole chiudere gli aeroporti addossati alle città (vedi CIA). Ma qui è pure inutile pensare di ridurre i voli o altro, perché la tentazione è dietro l'angolo. Qualcuno si prenda di coraggio e chiuda definitivamente quell'aeroporto e lo riconverta in un parco pubblico in una città in cui gli spazi verdi scarseggiano (anche se è più probabile una ghiotta cemetificazione). Ne guadagneranno tutti in salute. È inutile gloriarsi di essere la città dell'Expo2015 se ancora non si riescono a risolvere problemi simili, pensando che l'unica preoccupazione è riuscire a strappare a Orio la possibilità di intitolare l'aeroporto a Caravaggio (sperando non si rivolti nella tomba).

La verità è che se non ci fossero problemi, non si potrebbero fare le campagne elettorali con relativi eroi a cui regalare una poltrona su cui addormentarsi serenamente.