La nuova era di ITA Airways nel gruppo LH


Lufthansa puo' esercitare la sua call per salire al 90% di Ita in tre finestre.
La prima e' ottobre 2025.
La seconda e' giugno 2026.
La terza e' gennaio 2027.
E' stato gia' ampiamente dichiarato dal gruppo tedesco che a ottobre di quest'anno Lufthansa non esercitera' la sua opzione d'acquisto.
Le motivazioni di tale scelta sono anch'esse arcinote poiche' piu' volte enunciate dallo stesso Spohr in diverse occasioni.
Appuntamento quindi al prossimo anno per vedere se Lufthansa decidera' di salire al 90% di Ita.
Per il restante 10% infatti il gruppo Lufthansa ha un ulteriore arco temporale fino al 2029.

A naso, per me l'opzione passerà anche dall'espansione di Fiumicino. Quando ci saranno tutti i cantieri pronti a partire credo eserciteranno l'opzione.
 
Piano industriale Ita
I sindacati: “Nessun
confronto con noi”

- Probabilmente si aspettavano 1 aereo di lungo raggio all'anno ma non che il numero medio di aerei rimanesse sui 100 come ora quindi con una sforbiciata sugli aerei di medio-corto raggio -

Abbiamo appreso con stupore da notizie di stampa che in data odierna il cda di Ita Airways avrebbe approvato il piano industriale della compagnia per il periodo 2026-2030, senza che sia mai stato in alcun modo attivato il previsto confronto di merito con le organizzazioni sindacali che rappresentano gli oltre 5.000 lavoratori che, con il loro sacrificio e la loro professionalità, hanno permesso all’azienda di decollare”.

Così in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo, Anpac e Anp esprimono la loro perplessità sull’approvazione del nuovo Piano industriale di Ita, a loro dire passato in cda senza nessun incontro preparatorio con le parti sindacali. “Riteniamo questa l’ennesima grave mancanza di rispetto da parte del management verso i lavoratori, che va ad aggiungersi alla lentezza ed inconcludenza con la quale sta procedendo la trattativa sul rinnovo del Ccnl, scaduto il 31 dicembre scorso, nonché gli improduttivi tavoli di confronto sulle innumerevoli criticità gestionali”.

Inoltre, proseguono le organizzazioni sindacali nella loro nota congiunta, “le informazioni di stampa sul piano industriale, qualora confermate, delineano un progetto debole che porterebbe Ita Airways ad avere in flotta circa 100 aeromobili nel 2030, cioè poche unità in più di quanto già in essere oggi. Non si capisce quindi con quali aeromobili sarebbe possibile mantenere le promesse di ampliamento del network di medio e, soprattutto, di lungo raggio”.

Un piano che, secondo i sindacati, sarebbe quindi rinunciatario, con pochi investimenti, poco o nessuno sviluppo, poca crescita dell’occupazione e, soprattutto, nessun coinvolgimento e condivisione da parte del personale che dovrebbe realizzarlo, che attende vanamente e da mesi risposte sul futuro occupazionale e sul rinnovo dei contratti.

“Ci pare evidente - concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo, Anpac e Anp - che senza un radicale cambio di passo da parte di azionisti e management, la ripresa delle attività sindacali dopo la franchigia estiva imposta dalla legge sugli scioperi nei servizi essenziali, ci vedremo costretti ad attivare tutte le azioni e iniziative sindacali necessarie che apriranno inevitabilmente, una nuova stagione di conflitto”.


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Piano industriale Ita
I sindacati: “Nessun
confronto con noi”

Abbiamo appreso con stupore da notizie di stampa che in data odierna il cda di Ita Airways avrebbe approvato il piano industriale della compagnia per il periodo 2026-2030, senza che sia mai stato in alcun modo attivato il previsto confronto di merito con le organizzazioni sindacali che rappresentano gli oltre 5.000 lavoratori che, con il loro sacrificio e la loro professionalità, hanno permesso all’azienda di decollare”.

Così in una nota Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo, Anpac e Anp esprimono la loro perplessità sull’approvazione del nuovo Piano industriale di Ita, a loro dire passato in cda senza nessun incontro preparatorio con le parti sindacali. “Riteniamo questa l’ennesima grave mancanza di rispetto da parte del management verso i lavoratori, che va ad aggiungersi alla lentezza ed inconcludenza con la quale sta procedendo la trattativa sul rinnovo del Ccnl, scaduto il 31 dicembre scorso, nonché gli improduttivi tavoli di confronto sulle innumerevoli criticità gestionali”.

Inoltre, proseguono le organizzazioni sindacali nella loro nota congiunta, “le informazioni di stampa sul piano industriale, qualora confermate, delineano un progetto debole che porterebbe Ita Airways ad avere in flotta circa 100 aeromobili nel 2030, cioè poche unità in più di quanto già in essere oggi. Non si capisce quindi con quali aeromobili sarebbe possibile mantenere le promesse di ampliamento del network di medio e, soprattutto, di lungo raggio”.

Un piano che, secondo i sindacati, sarebbe quindi rinunciatario, con pochi investimenti, poco o nessuno sviluppo, poca crescita dell’occupazione e, soprattutto, nessun coinvolgimento e condivisione da parte del personale che dovrebbe realizzarlo, che attende vanamente e da mesi risposte sul futuro occupazionale e sul rinnovo dei contratti.

“Ci pare evidente - concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo, Anpac e Anp - che senza un radicale cambio di passo da parte di azionisti e management, la ripresa delle attività sindacali dopo la franchigia estiva imposta dalla legge sugli scioperi nei servizi essenziali, ci vedremo costretti ad attivare tutte le azioni e iniziative sindacali necessarie che apriranno inevitabilmente, una nuova stagione di conflitto”.


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Si comincia 🤩
 
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Reactions: kenadams
Utile, EBIT o EBTDA? Così come presentata la notizia non è dato saperlo. Ho ovviamente anche il dubbio che 91 mio sia il risultato complessivo, di cui solo il 41% attribuibile a LHG.
Questo è il livello dell’informazione finanziaria in Italia

E' LH stessa che è generica nel riportare il dato. Leggendo l'interim report, invece, è scritto chiaro che LH pensa di acquisire la parte residua di ITA "in the coming year", quindi nel 2026.
 
Lufthansa Cargo amplia le rotte con Ita tra Italia e Asia

Dal primo settembre 2025 l’aeroporto di Roma Fiumicino dovrebbe beneficiare di un aumento della movimentazione delle merci, grazie all’avvio di nuovi servizi per l’Asia svolti da Lufthansa Cargo in collaborazione con Ita Airways. Lo ha annunciato la compagnia tedesca il primo agosto, precisando che i collegamenti dallo scalo italiano verso Delhi (India), Tokyo-Haneda (Giappone) e Bangkok (Thailandia) saranno gestiti e commercializzati sotto il prefisso Awb (Air Waybill) di Lufthansa Cargo.

Ciò segna un’evoluzione importante nella collaborazione tra le due compagnie, avviata ufficialmente nel giugno scorso con i primi voli operativi e preceduta a maggio dall’inizio della commercializzazione delle capacità di carico nella stiva belly d’Ita Airways sulle rotte dal Sud America verso Roma. Tradizionalmente meno utilizzato rispetto ad altri hub europei per i voli merci, l’aeroporto romano acquisisce ora una funzione chiave per i flussi logistici in arrivo dall’Asia, una delle aree a maggior intensità di traffico merci a livello globale.

In attesa delle necessarie autorizzazioni normative, Lufthansa Cargo prevede di estendere progressivamente la collaborazione a tutte le rotte continentali e intercontinentali operate da Ita Airways. Si tratta di un’espansione importante e una volta completata, l’accordo consentirà ai clienti del gruppo tedesco di accedere a una rete globale ancora più estesa, con un aumento stimato delle capacità di stiva commercializzate pari a quasi il 20%.




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Mi pareva che mancasse qualcosa. Questo è l'articolo del Sole come appariva ieri in tarda mattinata:

...agli effetti positivi dell’investimento nell’italiana ITA Airways, primo contributo finanziario positivo ai risultati del gruppo Lufthansa per 91 milioni di euro nel secondo trimestre, secondo il cfo Till Streichert nel corso di una press conference

e questa è la versione attuale:

agli effetti positivi dell’investimento nell’italiana ITA Airways, che per la prima volta ha contribuito per 91 milioni di euro ai risultati trimestrali del gruppo Lufthansa per operazioni di lease back e per la valuta, secondo il cfo Till Streichert nel corso di una call.

Se quanto scritto è corretto, il risultato sarebbe relativo al solo Q2 e oltre al cambio sarebbe stato influenzato dal lease back (suppongo preceduto dalla vendita) di uno o più aerei.