L'UNIONE SARDA - Trasporti e infrastrutture: Dal 2002 prezzi saliti del 50 per cento 01.02.2011
Sarà che il carburante costa caro e sarà anche che sono passati nove anni dal battesimo della continuità territoriale, ma le tariffe aeree per i residenti nell'Isola sono saliti un po' troppo. L'aumento dei prezzi dei biglietti dal 2002 a oggi è stato superiore al 50 per cento, con automatismi che non sembrano rispecchiare l'effettiva crescita del costo della vita. AUMENTI SENSIBILI Non ci vuole tanto per rendersi conto che la conquista iniziale si sia annacquata, soprattutto nel momento in cui il sistema dei trasporti aerei ha cambiato faccia, con l'avvento massiccio delle compagnie low cost e la concorrenza spietata tra i vettori nazionali. I numeri chiariscono il concetto. Il 31 dicembre 2001, il giorno in cui è decollato il primo volo Cagliari-Roma con la tariffa agevolata, il biglietto Alitalia (di sola andata) costava 34 euro di base più 10,60 euro di tasse aeroportuali e supplementi vari. Un costo totale di 44,60 euro a persona. Una prenotazione fatta in questo momento, invece, racconta una storia ben più costosa. Lo stesso volo Cagliari-Roma sulla stessa compagnia (Alitalia) costa 67,81 euro: la quota del trasporto è salita a 49 euro, mentre le tasse sono arrivate a 18,81 euro. L'aumento complessivo del biglietto è pari al 52 per cento. L'aumento è sensibile anche sulla rotta Cagliari-Milano. All'inizio del 2002 un volo di andata costava 53,20 euro (42,60 destinati alla compagnia, 10,60 per le tasse). Ora la linea da Elmas a Linate viaggia sui 77,81 euro, con 59 euro di costo di trasporto e 18,81 di «tasse e supplementi». Anche in questo caso il rincaro lascia il segno, anche se è leggermente inferiore: si calcola un più 45,7 per cento. LE TASSE A far lievitare i biglietti dei passeggeri sardi contribuiscono non poco le tasse aeroportuali, che hanno fatto registrare in nove anni un aumento da capogiro, passando per esempio, sul Cagliari-Roma, da 10,60 euro iniziali agli attuali 18,81. L'aumento in nove anni è del 77 per cento. Costa di più la rotta inversa (Roma-Cagliari), perché le tasse sono pari a 22,83 euro, tanto che il biglietto residente completo costa 71,83 euro (contro i 67,81 della tratta contraria). Nel 2002 quelle tasse aeroportuali erano fissate a 13,41 euro: la crescita è stata così del 70 per cento. LA STORIA La continuità territoriale è nata a braccetto con l'entrata in scena dell'euro, a cavallo tra il 2001 e il 2002, dopo anni di trattative politiche, sgambetti tra le compagnie e difficoltà di ridisegnare la mappa dei voli. Le tariffe agevolate hanno cambiato la storia della mobilità dei sardi, che hanno finalmente cominciato ad affacciarsi oltretirreno senza prosciugarsi le tasche. I primi voli sono partiti da Olbia a Natale, il 31 dicembre è decollato il primo aereo in continuità sulla linea Cagliari-Roma. Nei primi mesi è stato un percorso a ostacoli per via delle battaglie legali delle compagnie escluse dalle rotte. Il primo bando avevo messo in piedi le tariffe agevolate solo nei collegamenti fra i tre aeroporti sardi (Cagliari, Olbia, Alghero) con Roma (Fiumicino) e Milano (Linate). ESCALATION CONTINUA All'inizio i costi netti (senza tasse) dei voli erano di 34 euro per Roma e 42,60 per Milano. Dopo due anni c'è stato il primo rincaro: 39 euro per Roma, 49 per Milano. Nell'autunno del 2005 è entrata in scena la nuova mappa delle continuità territoriale. Non solo Roma e Milano, ma anche i principali aeroporti della Penisola (tutti collegati con Cagliari, qualcuno in meno con Olbia e Alghero). Le tariffe scontate sono state applicate anche sui voli per Bologna, Firenze, Torino, Napoli, Verona, Palermo. Puntuale il ritocco verso l'alto, con il passaggio da 39 a 45 euro per Roma e da 49 a 55 per Milano (la quota 55 è stata fissata anche per i collegamenti con gli altri aeroporti). Nuovo ritocco nel 2008: 49 euro per Roma, 59 per Milano. Ora è in arrivo il nuovo giro di valzer.
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