Adesso chiedere al Sindaco di regolare il traffico tra gli scali o emanare modifiche al decreto Bersani 2 mi sembra esagerato ed alquanto impossibile.
Per chi se lo fosse dimenticato ora spetta all'Enac la prossima mossa, nel Ottobre 2005 Vito Riggio chiese al fronte politico milanese (con dichiarazioni di fuoco contro Linate sui vari quotidiani minacciando la chiusura n.d.r.) d'essere d'accordo sulla riduzione del traffico trovando pero' freddezza ed opposizioni (In quel momento nacque l' urlo giu' le mani da Linate presso la stessa Camera di Commercio di Milano dove poche settimane fa' si sottolineo' quella presa di posizione come un grande errore.)
Vito Riggio inveii pesantemente (allora cosi come lo scorso Novembre) sulla questione LIN dato che per far dertificare lo scalo si ricorse all'assunzione di responsabilita' da parte della SEA dato che l'ENAC chiese a Sea l'interramento del V.Le Forlanini in relazione alla testata 18L. per permettere di realizzare una RESA identica a quella in testata 36R e non quella da 90 metri pro-forma.
Dopo quelle tensioni solo la Regione Lombardia inizio' a sposare l'idea che gl iinteressi privati-affaristici su LIN in realta' stavano minando l osviluppo aeroportuale dell' Hub di Malpensa e parte della stessa Alitalia.
Da parte di Albertini, sino ad allora ferreo difensore di Linate l'allora Assesssore ai trasporti del Comune di MI, G. Goggi ebbe nuovamente il mandato per discutere con Roma sulla faccenda (mandando sulle furie Bencini specialmente dopo gli interventi di Goggi sul Corriere dimostrando di trattare la faccenda in sordina) dato che l'Enac in quei momenti iniziava a prendere in mano le 3 criticita' sui cui mettere mano e cioe' Ciampino, Linate e Capodichino anche in virtu' dei nuovi limiti imposti dalla comunita' europea per cio' che concerne scali in zone particolarmente urbanizzate.
Riggio chiese (Novembre 2005 e Novembre 2006), per evitare ulteriori tensioni che i politici milanesi-lombardi facessero fronte comune presentandosi uniti con delle proposte di riduzioni, al contrario, dopo Ciampino sara' l'Enac a decidere.
Goggi continuo' a lavorare dietro le quinte sino alla fine del mandato della giunta Albertini (e non solo..), oggi il fronte politico e' compatto a partire dai 3 proprietari di SEA, Comune, Provincia e Regione cosi come dalla presidenza SEA e parte del mondo commerciale ed industriale del Nord Ovest, dalle Regioni Piemonte e Liguria e dalle Camere di Commercio di Milano,Varese e Novara.
Enac, dopo aver regolamentato Ciampino ora ha l'appoggio politico per poter procedere, l'intervento della Moratti, in realta' il secondo oltre a quanto gia affermato da Edoardo Croci, ass. ai trasp. del ccom di MI, e' stata una risposta interna alla sua coalizione dato che a Milano contro una riduzione di Linate sono rimasti il vicesindaco e La Russa, pochi rispetto a prima...
I tavoli ed i confronti spesso possono sembrare vani o superficiali, lo sono se non portano a nulla dio fatto (non in termini di opere dirette ma decisioni politiche).
Anche il pressing e l'attenzione con notizie veritiere e non faziose perpetuato da alcuni di Voi di Aviazione Civile hanno dato spunto a riflessioni e decisioni, certo i tempi non sono veloci come noi vorremmo ma come disse Marcogiov giorni fa' il vento e 'comunque cambiato, ora sta' ai players coglierne l'oppurtunita'.