La Lombardia chiede migliori collegamenti per Cina, Usa, India e Brasile
L'appello degli imprenditori per non essere tagliati fuori dal business
La Lombardia chiede migliori collegamenti verso Brasile, India, Cina, Costa Ovest degli Stati Uniti, Russia, ma anche Est Europa e Nord Africa, scrive Il Corriere della Sera. Adriana Sartor, vicepresidente di Confindustria Lombardia con delega all'internazionalizzazione, dalla pagine del quotidiano fa presente che "il problema è che i potenziali interlocutori stranieri scelgono i loro partner anche tenendo conto della facilità dei collegamenti". A risentirne anche i commercianti. Giorgio Montingelli, presidente delle associazioni di via dell'Unione del Commercio di Milano, fa presente che "da quando Alitalia ha tagliato i voli intercontinentali su Malpensa il giro di affari dei negozi sotto la Madonnina è stato pesantemente colpito. I russi non arrivano più, vanno a Roma e a Parigi". Ad essere toccata è anche la piccola azienda, piccoli e medi imprenditori sentono, infatti, la necessità "di un maggiore collegamento con il mondo", come sottolinea il presidente di Confapi, Paolo Galassi, che aggiunge: "Tutti hanno capito che da questa crisi si esce solo spingendo l'acceleratore dell'internazionalizzazione". Il problema è che gli affari sono spesso oltreoceano, però i voli diretti non ci sono.
Da Confindustria Lombardia si fa presente che le frequenze con Mosca sono state ridotte, per la Cina l'unica destinazione è Shanghai, ma "sarebbe necessaria almeno la connessione con Pechino. Per non parlare della cancellazione dei voli diretti Alitalia per Mumbai, Delhi, Buenos Aires, Osaka", osserva Adriana Sartor.
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L'appello degli imprenditori per non essere tagliati fuori dal business
La Lombardia chiede migliori collegamenti verso Brasile, India, Cina, Costa Ovest degli Stati Uniti, Russia, ma anche Est Europa e Nord Africa, scrive Il Corriere della Sera. Adriana Sartor, vicepresidente di Confindustria Lombardia con delega all'internazionalizzazione, dalla pagine del quotidiano fa presente che "il problema è che i potenziali interlocutori stranieri scelgono i loro partner anche tenendo conto della facilità dei collegamenti". A risentirne anche i commercianti. Giorgio Montingelli, presidente delle associazioni di via dell'Unione del Commercio di Milano, fa presente che "da quando Alitalia ha tagliato i voli intercontinentali su Malpensa il giro di affari dei negozi sotto la Madonnina è stato pesantemente colpito. I russi non arrivano più, vanno a Roma e a Parigi". Ad essere toccata è anche la piccola azienda, piccoli e medi imprenditori sentono, infatti, la necessità "di un maggiore collegamento con il mondo", come sottolinea il presidente di Confapi, Paolo Galassi, che aggiunge: "Tutti hanno capito che da questa crisi si esce solo spingendo l'acceleratore dell'internazionalizzazione". Il problema è che gli affari sono spesso oltreoceano, però i voli diretti non ci sono.
Da Confindustria Lombardia si fa presente che le frequenze con Mosca sono state ridotte, per la Cina l'unica destinazione è Shanghai, ma "sarebbe necessaria almeno la connessione con Pechino. Per non parlare della cancellazione dei voli diretti Alitalia per Mumbai, Delhi, Buenos Aires, Osaka", osserva Adriana Sartor.
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