La «first class» in volo? Passione italiana


rikki63

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28 Giugno 2007
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La «first class» in volo? Passione italiana

Abolire la business class per tagliare i costi? Non una buona idea per gli intervistati da Diners Club: il 23% non rinuncerebbe a comfort e piccoli agi

MILANO - Malgrado la crisi volare in «first class» è una passione a cui gli italiani non sanno rinunciare. Almeno è questo l'esito di un sondaggio online effettuato da Diners Club Italia sul proprio sito (www.dinersclub.it). Dai risultati emerge che gli italiani amano viaggiare ricercando l’ambiente più confortevole e rilassante e che neppure in tempi difficili l’11 per cento degli intervistati è disposto a rinunciare a stile e raffinatezza. Resiste, con il 12 per cento delle preferenze accordate anche la fascia dei viaggiatori in business class. Insomma, non sarebbe una buona idea quella di abolire la business class così come paventato nelle scorse settimane da alcune compagnie aeree nello sforzo di ridurre i costi.
Dai risultati del sondaggio emerge che la percentuale di chi vola per più di dieci volte l’anno (30%), alla volta di destinazioni per lo più internazionali (65%), preferisce regalarsi un’esperienza gratificante scegliendo l’ambiente di viaggio più confortevole. Il 71% dei viaggiatori che prediligono la first class è disposta a pagare anche un costo del biglietto nove volte superiore al prezzo medio per assicurarsi personale di cabina a propria disposizione, poltrone più comode nonchè dotate di telefono satellitare dalle quali si può tranquillamente partecipare a una conference call all’altro capo del globo. Volare in un ambiente arioso e spazioso che consenta di giungere a destinazione freschi e riposati sembra essere il lusso a cui non rinuncerebbero i facoltosi frequent-flyer italiani, mentre per il 14% del campione la priorità è rappresentata dai servizi delle lounge rooms dei principali scali aerei internazionali. Luoghi di comfort e relax disegnati dagli architetti più noti e dove, a qualsiasi ora, si può godere del privilegio di una cucina raffinata, farsi una doccia, rilassarsi con un massaggio o continuare a lavorare all’interno di un’ area completamente equipaggiata con postazioni a banda larga. Niente male, no?



13 agosto 2009

http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_13/volare_prima_classe_b7642984-8828-11de-94f5-00144f02aabc.shtml
 
La «first class» in volo? Passione italiana

Abolire la business class per tagliare i costi? Non una buona idea per gli intervistati da Diners Club: il 23% non rinuncerebbe a comfort e piccoli agi

MILANO - Malgrado la crisi volare in «first class» è una passione a cui gli italiani non sanno rinunciare. Almeno è questo l'esito di un sondaggio online effettuato da Diners Club Italia sul proprio sito (www.dinersclub.it). Dai risultati emerge che gli italiani amano viaggiare ricercando l’ambiente più confortevole e rilassante e che neppure in tempi difficili l’11 per cento degli intervistati è disposto a rinunciare a stile e raffinatezza. Resiste, con il 12 per cento delle preferenze accordate anche la fascia dei viaggiatori in business class. Insomma, non sarebbe una buona idea quella di abolire la business class così come paventato nelle scorse settimane da alcune compagnie aeree nello sforzo di ridurre i costi.
Dai risultati del sondaggio emerge che la percentuale di chi vola per più di dieci volte l’anno (30%), alla volta di destinazioni per lo più internazionali (65%), preferisce regalarsi un’esperienza gratificante scegliendo l’ambiente di viaggio più confortevole. Il 71% dei viaggiatori che prediligono la first class è disposta a pagare anche un costo del biglietto nove volte superiore al prezzo medio per assicurarsi personale di cabina a propria disposizione, poltrone più comode nonchè dotate di telefono satellitare dalle quali si può tranquillamente partecipare a una conference call all’altro capo del globo. Volare in un ambiente arioso e spazioso che consenta di giungere a destinazione freschi e riposati sembra essere il lusso a cui non rinuncerebbero i facoltosi frequent-flyer italiani, mentre per il 14% del campione la priorità è rappresentata dai servizi delle lounge rooms dei principali scali aerei internazionali. Luoghi di comfort e relax disegnati dagli architetti più noti e dove, a qualsiasi ora, si può godere del privilegio di una cucina raffinata, farsi una doccia, rilassarsi con un massaggio o continuare a lavorare all’interno di un’ area completamente equipaggiata con postazioni a banda larga. Niente male, no?



13 agosto 2009

http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_13/volare_prima_classe_b7642984-8828-11de-94f5-00144f02aabc.shtml

Considerato il committente del sondaggio, mi sarei meravigliato di leggere opinioni contrarie. Andare a chiedere ai clienti di Chez Maxime se preferiscono mangiare da Mc Donald's non darebbe risposte diverse, credo.
 
...ma, soprattutto, possiamo dire allora che la business class è bell’e che spacciata: Diners Club in Italia ha così pochi clienti che nel 2008 Citigroup (titolare del marchio) ha avviato la procedura di crisi aziendale per le attività di emissione e gestione delle carte. Insomma il 23% di una nicchia così piccola è veramente inifluente…
 
La crisi del prodotto di businnes class è evidente e normale visto il periodo di crisi in cui moltissime aziende tagliano quanto possibile.

Bisogna vedere se dopo la crisi si ritornerà a valori precedenti o se le aziende manterranno le impostazioni che si sono date attualmente.

Io vedrei bene un ampliamento del prodotto di tipo economy plus che potrebbe essere un buon punto di incontro fra le ragion economiche dell'azienda e il confort del viaggiatore.
 
Si stavo per dire anche io le stesse cose... Inoltre Diners ha un mercato veramente di nicchia al momento...