Italianità


billypaul

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3 Ottobre 2006
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Se la pallina è verde, di fronte al computer
In questi ultimi giorni ho fatto alcune riflessioni: cosa si può chiedere ad una compagnia aerea italiana, quali requisiti può avere e che livelli può raggiungere?
Io credo innanzitutto che non si può chiedere ad una qualsiasi aviolinea italica di raggiungere i livelli delle altre grandi compagnie estere.
Aziende come AF, LH, BA e KL da sempre hanno tratto notevole profitto dal tessuto etnografico dei paesi in cui operavano, determinato dall'alto numero di immigrati di qualsiasi nazionalità. Questo ci fa capire come mai hanno ragione di esistere tratte come CDG-BJM o LHR-HYD e come mai hanno un notevole LF. Altre come Iberia e TAP hanno puntato forte sull'essere un ponte immaginario tra gli ex paesi colonizzatori e le ex colonie di qualche secolo fa verso Sud America e Brasile.
Le compagnie asiatiche come intuibile, hanno avuto successo perchè hanno puntato tutto sulla quantità e sulla notevole propensione al muoversi dei popoli che servivano.
A questo aggiungiamo un Autorità Dell'Aviazione Civile non proprio difensivista nei confronti degli attacchi delle compagnie estere come le varie U2 e FR.

Con questo dove voglio arrivare?
Bene credo che una compagnia italiana a questo punto debba puntare tutto sul suo essere "tipicamente" italiana.
Evitando le battute del caso, devono risaltare le qualità che il nostro popolo ha dimostrato negl'anni...umanità, cordialità verso il prossimo, raffinatezza, eleganza, classe, inventiva, ospitalità.
Dal punto di vista più tecnico significa basare un'ipotetica rete di collegamenti internazionali verso le destinazioni più concorrenziali puntando tutto sul "Made In Italy".
Aerei con configurazioni di alto livello (non voglio intendere per forza sedili leopardati firmati Just Cavalli...), servizi di bordo esclusivi nelle classi first e business e di grande qualità in quelli economy. Catering di prim'ordine, eleganza e raffinatezza nelle salette lounge, cura particolare della "divisa" e della formazione comportamentale di equipaggi e front-line.
A questo aggiungere scelte razionali in campo tecnico e pratico e un settore marketing che faccia proprio leva sui servizi tipicamente italiani.
Un business man giapponese deve preferire questa nostra "Azienda dei Sogni" rispetto alla Jal, che magari ha più frequenze verso FCO o MXP ma che non ha lo stesso standard qualitativo e cura del cliente come invece dovrebbe essere.
Voi che ne dite?
 
perfettamente daccordo con te.....ma attualmente con che compagnia potrebbe avverarsi questo?
Con Alitalia che sta diventando franco-olandese?
Con Airone che di tratte intercontinentali ne farebbe ben poche o peggio le compagnucole che conosciamo tutti?
 
Citazione:Messaggio inserito da peppi

perfettamente daccordo con te.....ma attualmente con che compagnia potrebbe avverarsi questo?
Con Alitalia che sta diventando franco-olandese?
Con Airone che di tratte intercontinentali ne farebbe ben poche o peggio le compagnucole che conosciamo tutti?

Alitalia deve cercare di mantenere la sua identità ma non sarà facile ora che entrerà in orbita AF
Air One volendo ha i mezzi per poterlo diventare, ma manca di esperienza e sull'intercontinentale non ha un grande know-how.
Il progetto Mi-Ma di Eurofly non era malaccio dal punto di vista dell' "italianità", ma aveva come difetto quello di rivolgersi ad una clientela troppo esclusiva, così tanto che diversi tra loro preferirebbero un jet-privato (visto che se lo possono permettere).
Se con le stesse idee avessero reso il volo più accessibile a tutti, con tariffe più economiche, eventualmente avrebbe potuto riscuotere più successo.
 
Mi spiace Billy il MI-MA è stato fatto chiudere,o meglio spostare su MXP,dalle compagnie USA e da AZ perchè su LIN gli avrebbero portato via tutta la clientela migliore.Una volta portato su MXP il volo è morto.
 
Billy io non voglio fare polemica e sarei felice se in Italia potessimo avere 1 o più compagnie aeree degne di tale nome.
Ma tu veramente pensi che alcune delle qualità che tu hai richiamato: umanità, cordialità verso il prossimo, ospitalità facciano ancora parte della cultura italiana??
Io non credo proprio ed è per questo che i turisti stranieri, ma anche quelli italiani dotati di buon senso, spesso vanno altrove, pur essendo l'Italia un paese bellissimo.
La verità e che per fare un grande paese e quindi, fra l'altro, una grande compagnia aerea, dobbiamo cambiare totalmente la nostra mentalità. In particolare credo sia d'obbligo cancellare il nostro spiccato individualismo, campanilismo, provincialismo, materialismo, pressapochismo...... e tutto ciò che finisce con "ismo".
[:306]
 
Citazione:Messaggio inserito da billypaul

le qualità che il nostro popolo ha dimostrato negl'anni...umanità, cordialità verso il prossimo, raffinatezza, eleganza, classe, inventiva, ospitalità.
Il tuo ragionamento mi piace molto e lo condivido. Però ad oggi non credo sia più attuabile. Le qualità che hai indicato e che AVEVANO reso il popolo italiano famoso nel mondo fanno sempre meno parte dela nostra cultura e del nostro modo di vivere.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE

Citazione:Messaggio inserito da billypaul

le qualità che il nostro popolo ha dimostrato negl'anni...umanità, cordialità verso il prossimo, raffinatezza, eleganza, classe, inventiva, ospitalità.
Il tuo ragionamento mi piace molto e lo condivido. Però ad oggi non credo sia più attuabile. Le qualità che hai indicato e che AVEVANO reso il popolo italiano famoso nel mondo fanno sempre meno parte dela nostra cultura e del nostro modo di vivere.
Quoto al 100%
Purtroppo tutte queste qualità le abbiamo perse per strada. Speriamo di ritrovarle al più presto, altrimenti siamo destinati al declino. Anzi l'inizio di questa fase l'abbiamo già raggiunta.:(
[:306]
 
Citazione:Messaggio inserito da Rennet

Citazione:Messaggio inserito da I-VALE

Citazione:Messaggio inserito da billypaul

le qualità che il nostro popolo ha dimostrato negl'anni...umanità, cordialità verso il prossimo, raffinatezza, eleganza, classe, inventiva, ospitalità.
Il tuo ragionamento mi piace molto e lo condivido. Però ad oggi non credo sia più attuabile. Le qualità che hai indicato e che AVEVANO reso il popolo italiano famoso nel mondo fanno sempre meno parte dela nostra cultura e del nostro modo di vivere.
Quoto al 100%
Purtroppo tutte queste qualità le abbiamo perse per strada. Speriamo di ritrovarle al più presto, altrimenti siamo destinati al declino. Anzi l'inizio di questa fase l'abbiamo già raggiunta.:(
[:306]

In effetti c'è poco da criticare Alitalia, Air One e le altre...purtroppo periodi neri per l'industria ne capitano a tutti, ora tocca a noi. Anche moda e automobili non stanno passando un periodo splendido, stiamo vivendo per lo più di rendita..
 
Non mi pare che in Antonveneta abbiano parlato Olandese e ora in dialetto Toscano, smettiamo di diire stupidaggini sulla perdita dell'italianita' se arrivano i francesi come si faceva allora da 4 delinquenti.
 
citazione:
Billy io non voglio fare polemica e sarei felice se in Italia potessimo avere 1 o più compagnie aeree degne di tale nome.
Ma tu veramente pensi che alcune delle qualità che tu hai richiamato: umanità, cordialità verso il prossimo, ospitalità facciano ancora parte della cultura italiana??
Io non credo proprio ed è per questo che i turisti stranieri, ma anche quelli italiani dotati di buon senso, spesso vanno altrove, pur essendo l'Italia un paese bellissimo.
La verità e che per fare un grande paese e quindi, fra l'altro, una grande compagnia aerea, dobbiamo cambiare totalmente la nostra mentalità. In particolare credo sia d'obbligo cancellare il nostro spiccato individualismo, campanilismo, provincialismo, materialismo, pressapochismo...... e tutto ciò che finisce con "ismo".

Condivido completamente.
Purtroppo molti su questo forum incolpano solo la politica, ma il
vero problema dell'Italia sono gli Italiani!
I politici Italiani non sono certo eletti dai Francesi!!!!
 
Citazione:Messaggio inserito da billypaul

In questi ultimi giorni ho fatto alcune riflessioni: cosa si può chiedere ad una compagnia aerea italiana, quali requisiti può avere e che livelli può raggiungere?
Si può chiedere di volare dall' Italia!

AF ci racconta la frottola che nessun vettore può avere più di un hub, ma Spinetta non mente completamente, anche se dimentica di dire che ci sarà un unico vettore con tre marchi AF-KLM-AZ e due hub veri, CDG e AMS.

Ai gonzi che gli vendono AZ ha fatto credere che a FCO metterà un hub come CDG e AMS, ma è chiaro che quello di FCO non sarà un hub di portata continentale, ma un mini-hub che si manterrà con i point-to-point e i passeggeri da/per l' Italia Centrale e Meridionale verso una manciata di destinazioni intercontinentali. Il ricco traffico da/per il Nord Italia e per tutte le altre destinazioni passerà da CDG (ammetto, succede già adesso, la situazione cambia solo per i milanesi, ma allora che gliela vendiamo a fare?)

BNP Paribas ha comprato la BNL, ma non ha chiuso gli sportelli bancari in Italia, anzi! Air France invece compra Alitalia e chiude non un hub (chissenefrega), ma diminuisce drasticamente l' accessibilità della città economicamente più importante d' Italia, senza che di questo freghi che a chi controlla un po' di dipendenti para-pubblici in zona. Ma quali sono le conseguenze economiche?

Facciamo l' elenco delle città europee che ospitano le Borse dei rispettivi Paesi, le sedi delle rispettive società principali, le filiali delle multinazionali altrui:
  • Londra
  • Parigi
  • Francoforte
  • Milano
  • Zurigo
  • Amsterdam
  • Madrid
  • Vienna
  • Bruxelles
Vi ricorda qualcosa? E' pure l' elenco degli hub intercontinentali europei, con l' eccezione, dal 30 marzo, di Milano (e alla rovescia di Monaco). Vendere Alitalia a Air France senza condizioni, fingendo di credere che il traffico verrà spostato da Milano a Roma, anziché Parigi, vuol dire accettare di perdere l' unica città italiana che sta nella Champions League economica. No flame please, Roma non è un centro finanziario/economico rilevante, un posto per cui pesa al businessman che ci siano o no collegamenti diretti con gli altri equivalenti centri economico/finanziari del pianeta.

Guardando al resto del mondo, la storia non cambia: San Paolo (e non Brasilia), Toronto (e non Ottawa), Sydney, New York, Hong Kong, Dubai, Chicago, Shanghai, Singapore, Mumbai, Johannesburg, Los Angeles sono collegate l' una all' altra da voli diretti quotidiani. Avere un "hub" non è un lusso come avere lo stadio dove gioca la squadra che vince la Coppa Intercontinentale, ma una necessità per una città che vuole giocare in serie A e, dietro a lei, per il rispettivo sistema economico nazionale. Sempre no-flame, Roma non ha di questi problemi e soprattutto già ha i collegamenti necessari. Per il livello degli affari che si fanno a Roma, che ci siano uno o due voli quotidiani per Chicago cambia ben poco, che non ce ne sia alcuno da Milano cambia assai di più.

Detto questo, non sta in piedi nel 2008 il ragionamento che un hub debba restare a Milano perdendo soldi dei contribuenti, non succede più nemmeno a Kuala Lumpur. All' acquirente di Alitalia il Governo doveva chiedere di ristrutturare Alitalia e Malpensa in modo da garantire un' accessibilità intercontinentale economicamente sostenibile per l' unica città che abbiamo da giocare sullo scenario economico mondiale e il territorio circostante (il famoso Nord). Invece preferiamo "mantenere i livelli occupazionali" ad AZ Servizi, cosa molto strategica per il sistema Paese e allontaniamo Lufthansa dal tavolo delle trattative, preferendo la linea aerea statale del paese che continuamente e non a torto ci tratta da provincia vicina molle.

FIAT ferroviaria (Pendolino), elettricità, BNL, Intesa, Mediobanca, Generali, Alitalia, tutto è potenzialmente nelle fauci dei cugini transalpini. Con quali risultati? Guardate l' ATR, che nessuno ha aggiornato per anni e anni, che vive comunque un revival di vendite causa prezzo del petrolio... e che Air France fa mettere al Prato, con ottime ricadute d' immagine (se non lo usano i Francesi e gli Italiani che lo costruiscono...) perché è culturalmente irritante per chi pensa solo ad averlo più grosso (l' aereo, l' hub. il vettore).

Dopo un anno di inutili pensamenti il Governo italiano ha scelto di vendere Alitalia all' unico acquirente a cui non avrebbe mai dovuto venderla, alle condizioni che non avrebbe mai dovuto accettare, senza ottenere in cambio quello che avrebbe dovuto ottenere (aerei nuovi, un hub vero, magari pure a FCO, ma vero).

Complimenti!!!
 
La Borsa a Roma? Non è vero. C' erano borse locali dappertutto, da Genova a Trieste, ma non contavano proprio nulla, nemmeno sotto la romanitas del Duce. Basta andare a Milano e vedere quale banca sentì il bisogno di costruire la sua nuova sede vicino alla nuova sede della Borsa: il Banco di Roma, con tanto di lupa capitolina sulla facciata di simil-travertino.

L' economia bancaria si sta spostando a Roma? C' erano due banche, peraltro mediocri. BNL è stata venduta ai Francesi di BNP, che hanno applicato la loro tipica gestione centralista parigina. Quanto a Capitalia-Banca di Roma, ti cito Alessandro Profumo: "After the migration of the IT system, nothing will be left of Capitalia". La sede legale di UniCredit è stata spostata da Genova a Roma, ma è un po' come se AF la spostasse da Roissy alla Magliana per fare le assemblee annuali. Solo scena.

Quanto all' economia industriale, il peso di Roma è e resta quello che è, come testimonia il traffico cargo. Se parliamo di settore immobiliare è ovviamente un altro discorso.

Eviterei di scatenare un flame al riguardo. Ognuno fa il suo mestiere, Roma non è Milano, così come Washington non è New York. Il bisogno di voli intercontinentali diretti che ha Milano è molto superiore a quello di Roma. E oltre alla fuga di AZ, qui bisogna fare i conti con i bilaterali, con Linate, con i collegamenti che sono quello che sono perché da Roma non sono mai arrivati i soldi, cosa che molti spesso dimenticano quando dicono che Malpensa è irraggiungibile. Ah, dobbiamo fare i conti anche con l' ineffabile Vito Riggio e con il Governo, così lesto a impugnare la legge regionale, ma che da anni non trova nulla di male se Alitalia vola da Linate a Napoli 6 volte al giorno anziché le 2 consentite e annuncia che volerà a Madrid 3 volte anziché 2 come ora, quando il limite (fissato dallo Stato) è 1.