Gli aeroporti pugliesi si preparano ad ospitare il traffico mondiale (di Franco Giuliano)
di FRANCO GIULIANO
BARI - Gli aeroporti di Bari e di Brindisi, a partire dalla prossime ore, (quasi certamente dalla mattinata di domani, secondo le ipotesi e gli annunci dall'Ente nazionale dell'Aviazione civile, quando anche lo scalo di Roma dovesse chiudere) potrebbero diventare gli unici scali aperti d'Europa, in grado di ospitare aerei provenienti da rotte intercontinentali, dagli Stati Uniti, e dalle altre aree del Sud del mondo.
L'Enac regionale - secondo quanto conferma il direttore dell'Ente Antonio Lattarulo - ha già allertato, in previsione di questa sempre più probabile ipotesi, la società di gestione di Aeroporti di Puglia.
Nella nota l'Enac ha chiesto ad Adp di mettere in atto tutte le azioni operative al fine di ospitare il traffico proveniente da altri aeroporti, perchè congestionati, o penalizzati dall'evolversi della situazione legata alla nube vulcanica che sta interessando l'Europa e il Nord dell'Italia.
La notizia è stata confermata dal direttore generale di Aeroporti di Puglia, Marco Franchini, il quale ha già allertato tutte le strutture operative e sanitarie dei due scali pugliesi.
«Da un punto di vista tecnico e operativo - dice alla Gazzetta il direttore generale di Adp - è stata predisposta una task force per assistere i passeggeri in arrivo sugli scali di Bari e Brindisi al fine di coordinare le operazioni di handeling e di assistenza alle nuove compagnie aeree e la riprotezione via superficie con pullman dei passeggeri verso le località di destinazione».
«La prima ondata - aggiunge il direttore di Adp - dovrebbe interessare un flusso proveniente dal Mar Rosso (circa 800 passeggeri) nella giornata di domani».
«La speranza in realtà - continua il direttore -è che si possa normalizzare la situazione, ma se, come sembra stando alle ipotesi degli esperti, lo stallo dovesse perdurare, la nostra piattaforma aerortuale sarebbe l'unica porta di ingresso d'Europa per i voli provenienti da America, Africa e Asia. Un flusso di passeggeri che secondo alcune stime, potrebbe raggiungere le 5mila unità. Un numero di passeggeri che metterebbe a dura prova l'intera sistema ma che ne testerebbe l'efficienza. I nostri aeroporti, infatti, sono in grado di processare 8mila passeggeri al giorno».
In funzione di questa ipotesi Aeroporti di Puglia ha allertato tutto il personale a disposizione. «Trattandosi di voli in arrivo il servizio prevederebbe preliminarmente di smistamento dei bagagli e di gestione dell'attività di riprotezione sugli autobus. Ma non è eslcuso che si possa pensare di organizzare con le stesse compagnie un vero e proprio ponte aereo anche per le partenze. Non è escluso che le grandi compagnie, atterrando nei nostri scali si possano anche organizzare per poi ripartire pieni. Questo vorrebbe dire che su Bari dovrebbe crearsi anche un flusso di passeggeri che arrivano su gomma per poi imbarcarsi sugli aerei. Restano solo delle ipotesi, ma noi ci stiamo attrezzando».
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