Iran: aerei e dintorni dopo il trattato sul nucleare.


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Il futuro dei cieli di Teheran



Era il 1970 quando IranAir concludeva l’acquisto dei suoi Boeing 747 e intavolava trattative per comprare i Concorde, jet supersonici fiori all’occhiello della tecnologia dell’epoca. Con l’avvento della rivoluzione islamica, nel 1979, la corsa allo sviluppo tecnologico dell’Iran subì un brusco arresto, in gran parte dovuto all’imposizione di sanzioni da parte della comunità internazionale. Le cose però ora potrebbero cambiare: L’accordo internazionale sul nucleare iraniano, e la conseguente progressiva riduzione delle sanzioni imposte a Teheran, con ogni probabilità apriranno nuovi scenari.


L’ interesse degli investitori internazionali


Il mercato iraniano, nonostante le sanzioni, frutta quasi 400 miliardi di dollari l’anno per le aziende occidentali. Dato ben presente negli uffici di molte società fuori dall’Iran che, nonostante tutto, hanno fatto di Teheran una delle mete più gettonate per i loro affari. Molti infatti sono stati i viaggi fatti per assicurarsi le migliori condizioni contrattuali, e tanti i settori coinvolti: dal mondo della information technology (IT) a quello bancario e finanziario. In prima linea c’è anche il settore dell’aviazione commerciale: una delle clausole contenute negli accordi internazionali siglati quest’estate sancisce espressamente come una delle condizioni sia «l’acquisto di nuovi aeromobili e la fornitura di materiali di ricambio».


Inoltre lo sviluppo dell’aviazione commerciale rappresenta di per sé il volano per far ripartire tantissimi settori industriali: da quello manifatturiero, a quello dei servizi, dall’hospitality al turismo. Teheran non sembra voler perdere tempo: nel corso dell’estate appena trascorsa il governo ha organizzato un evento, il joint comprehensive plan of action, che ha visto la partecipazione di imprese internazionali e locali orientate a favorire lo sviluppo del settore aeronautico e del turismo.


L’ Iran sarà il prossimo mercato di riferimento: serviranno 400 aerei nei prossimi 5 anni


Abbas Akoundi, ministro dei trasporti iraniano, ha stimato che l’Iran avrà bisogno di circa 400 aerei nei prossimi 5 anni, annunciando che «ci sono trattative con Airbus e Boeing per l’acquisto di nuove macchine». Gli ha fatto eco il Ceo di IranAir, Farhad Parvaresh: «IranAir avrà bisogno di 100 nuovi aerei sia wide body che narrow body».


Acquisti che sembrano davvero necessari, visto che gli attuali mezzi in servizio cadono letteralmente a pezzi: molti di questi vecchi aerei, con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, necessitano disperatamente di pezzi di ricambio.


L’avanzata età media della flotta, associata alla cronica mancanza di parti di ricambio, ha reso l’aviazione iraniana una delle più pericolose al mondo. Secondo l’agenzia di stampa IRNA (Islamic Republic News Agency), dal 1990 in poi si sono registrati ben 200 incidenti con conseguenze mortali per oltre 2000 persone. Molti dovuti proprio alla cattiva manutenzione dei velivoli.


Nel 2011 il Comandante Houshang Shahbazi, divenuto famoso per aver evitato una tragedia facendo atterrare il suo Boeing 727 senza il carrello anteriore, denunciò più volte l’inadeguatezza della manutenzione, causata sopratutto dall’embargo imposto dagli USA, che impedisce di acquistare pezzi di ricambio originali per la riparazione dei velivoli.


Shabazi sosteneva che questo tipo di misure fossero profondamente ingiuste, arrivando ad accusare gli USA di violazione dei diritti umani.


La situazione é migliorata dopo che lo scorso anno a Ginevra, in seguito alla firma di un accordo preliminare, Boeing e General Electric hanno ricevuto il consenso da parte del ministero del Tesoro USA a fornire alcuni pezzi di ricambio a Teheran. Qualche mese dopo, la medesima concessione venne rilasciata anche ad Airbus.


Un vasto mercato interno


Mohammad Khodakarahi, presidente dell’autorità aeronautica iraniana, ha più volte sottolineato la vivacità del mercato interno, che può contare su un bacino di oltre 20mila passeggeri quotidiani per le tratte interne e di circa 6mila per quelle internazionali.


Inoltre, nonostante le sanzioni, l’intero comparto dell’aviazione civile ha registrato un incremento del 6% annuo, che potrebbe superare il 10% quando e se verranno rimosse definitivamente le sanzioni.


Attualmente i voli domestici in Iran sono in mano a tre compagnie: IranAir, Mahan Air e Iran Aseman airlines, che da sole detengono oltre la metà della flotta disponibile di aeromobili in Iran (attualmente composta da circa 215 aeroplani).


Secondo Rob Morris, capo dei consulenti del sito specializzato flightglobal.com: «la modernizzazione della flotta avrà un valore complessivo di 18 miliardi di dollari e potrebbe rendere l’Iran molto più vicino agli standard internazionali. Se le compagnie aeree locali saranno in grado di sostenere l’entrata in flotta dei nuovi modelli – prosegue Morris – avranno l’opportunità di risparmiare sui costi di gestione, in particolare su quelli di esercizio e su quelli legati al consumo del carburante, aumentando così sensibilmente l’efficienza dei processi produttivi».


Opportunità per le imprese occidentali


«L’Iran utilizzerà le aziende occidentali per operare il suo rilancio – sostiene Leon Manoucherians, redattore capo della rivista Iran Aviation, che continua – Fin dal 1979 le compagnie aeree iraniane hanno preferito acquistare Boeing, Lockeed, McDonnelDouglas invece dei modelli di fabbricazione russa, considerati pericolosi vista la quantità di incidenti che li hanno visti coinvolti. Tutti i maggiori operatori aerei iraniani, dunque, si convertiranno a prodotti occidentali».


Va però ricordato che la compagnia russa Sukhoi, in occasione dell’ultimo Dubai Air show, ha proposto la vendita di cento SSJ100 a vettori iraniani, ventilando inoltre la possibilità di far produrre direttamente alle aziende iraniane parte dei componenti del velivolo, mettendo così un possibile freno alla negative conseguenze che ci sarebbero nell’eventualità di un mantenimento delle sanzioni occidentali.


Se da un lato dunque si cominciano a vedere le prime prove di collaborazione, dall’altro tutti gli operatori in gioco sono consapevoli della fragilità delle intese raggiunte.


flyorbitz.com
 
Teheran acquista 114 Airbus - E in questo nuovo scenario geopolitico arriva anche l'annuncio, tutto economico, di una mega commessa dell'Iran: acquisterà 114 Airbus (azienda europea). Lo ha annunciato il ministro dei trasporti di Teheran, precisando che l'accordo raggiunto entrerà in vigore appena verranno revocate le sanzioni. Secondo l'agenzia ufficiale iraniana Irna, il ministro Abbas Qakhondi ha detto che i primi aerei sono attesi entro il 20 marzo, per iniziare a sostituire i velivoli iraniani ormai troppo vecchi. L'Iran si era detto pronto ad acquistare diversi aerei da 400 posti nel prossimo decennio.


http://www.tgcom24.mediaset.it/mond...on-usa-e-acquisti-in-ue_2154884-201602a.shtml
 
Vabbe' l'IRNA fa sembrare l'ANSA una agenzia di libera stampa.
Piuttosto, quale societa' finanziaria garantisce la transazione, che ammonta a XX milioni di dollari?
 
Io non ho capito cosa voglia dire "L'Iran compra 114 aerei". Chi li compra? Iran Air? Il governo iraniano? Un po' tutte le compagnie del paese (che effettivamente vantano flotte datate)?
Sarebbe come scrivere "L'Italia comprerà 100 Boeing".....
 
La notizia è ripresa anche dal WSJ:

http://www.wsj.com/articles/iran-pl...from-airbus-once-sanctions-removed-1452975657

Iran will buy 114 civilian aircraft from Airbus Group SE after the removal of sanctions on the country, Transport Minister Abbas Akhoundi told state media on Saturday. Iran will buy 114 civilian aircraft from Airbus Group SE after the removal of sanctions on the country, Transport Minister Abbas Akhoundi told state media on Saturday.
...
The purchase of Airbus planes would be the first step in a renovation of national carrier Iran Air, Mr. Akhoundi told the semiofficial Tasnim news agency, more than tripling the size of its fleet.

Airbus on Saturday said that once sanctions are eased, it could enter into business with Iranian airlines in compliance with all international laws. It wouldn’t address whether it was negotiating with Iran about potentially striking a deal, citing its policy not to discuss talks with existing or potentially new customers.

Mr. Akhoundi promised to invest more than $20 billion in new planes in the next decade during a visit to the Paris Air Show last year. In April, Iran’s Civil Aviation Organization had said the country would need up to 500 new planes in that period.

But many of the most-popular Airbus jet models are sold out years in advance, and if Iran has placed an order, it may have to wait some time to receive its planes.

A quanto riportato dal WSJ, il ministro dei trasporti avrebbe indicato l'intenzione di acquistare questi vettori per triplicare la flotta di Iran Air. Airbus ovviamente non ha commentato, ma l'articolo giustamente suggerisce che ci vorranno anni prima di ricevere gli aeroplani eventualmente ordinati.
 
Bravo, Runway, il tuo ragionamento ha senso e ci hai preso. Qui si parla di un mix A320 e A340 nuovi e usati, prime consegne a luglio: http://skift.com/2016/01/17/end-of-iran-sanctions-heralds-big-airbus-buy-for-iran-air/. Vedremo se sono proprio i 340 di Swiss.

L'articolo parla anche di un generico interesse per A350 ed A380, oltre che per 737 e 777. Certo che riuscire a vendere il 380 sarebbe un bel colpo per Airbus, anche se sarebbe necessario un grosso lavoro infrastrutturale e professionale. Ma i passeggeri ci potrebbero essere.
 
Certo che riuscire a vendere il 380 sarebbe un bel colpo per Airbus, anche se sarebbe necessario un grosso lavoro infrastrutturale e professionale. Ma i passeggeri ci potrebbero essere.

Se fossi nel senior management di Iran Air, valutarei di replicare la strategia di TK, quindi NB come A32x e 737, anche usati, per aprire e sviluppare rotte.

Secondo molte fonti giornalistiche gli Iraniani dovrebbero aver messo le massi su un centinaio di miliardi di USD precedentemente congelati, e gli Iraniani stessi ne ammettono una trentina (nessuna voce fino ad ora su tutto l'oro che negli anni hanno accumulato). Ovviamente il trasporto aereo non sarà l'unica priorità in portafoglio, di settori da riammodernare e rivitalizzare ne avranno parecchi, ma al momento i fondi non gli dovrebbero mancare.
 
Bravo, Runway, il tuo ragionamento ha senso e ci hai preso. Qui si parla di un mix A320 e A340 nuovi e usati, prime consegne a luglio: http://skift.com/2016/01/17/end-of-iran-sanctions-heralds-big-airbus-buy-for-iran-air/. Vedremo se sono proprio i 340 di Swiss.

L'articolo parla anche di un generico interesse per A350 ed A380, oltre che per 737 e 777. Certo che riuscire a vendere il 380 sarebbe un bel colpo per Airbus, anche se sarebbe necessario un grosso lavoro infrastrutturale e professionale. Ma i passeggeri ci potrebbero essere.

Se sono i 340 di Swiss come potrebbe venderli Airbus? I 340 di LX non sono di Airbus, al massimo li vende direttamente LX all'Iran o ad un intermediario e Airbus non c'entra niente.

A380 ad Iran Air è fantaviazione al quadrato.
 
Non capisco perche la fretta di Iran Air di prendere sti aerei usati..soprattutto dei marcioni 340.Bisogna vedere in che condizioni siano.Tantovale mantenere bene uno/due anni gli attuali aerei aspettando di scegliere bene dei modelli nuovi.
 
Non capisco perche la fretta di Iran Air di prendere sti aerei usati..soprattutto dei marcioni 340.Bisogna vedere in che condizioni siano.Tantovale mantenere bene uno/due anni gli attuali aerei aspettando di scegliere bene dei modelli nuovi.

Se ordini oggi hai idea di quando ti consegnano? Ed hai idea di quanti anni hanno le macchine che stanno usando ora?
 
British Airways (UK) hopes to start flying to Tehran in the near future, after the lifting of sanctions against Iran.
 
Sono fondamentalmente d'accordo. Non capisco pero' il nesso fra la tua affermazione e l'apertura di Tehran da parte di BA

Gli inglesi e i francesi hanno cercato di affossare il negoziato sino all'ultimo giorno utile, nell'intento di non dispiacere i loro dante causa regionali. Avessero la coerenza di dichiararsi non interessati alle opportunità di business e di traffico del mercato iraniano, dato che fondamentalmente hanno sempre detto che gli iraniani sono di fatto dei criminali. Le loro compagnie furono tra le prime a chiudere i voli per Tehran, nonostante non ce ne fosse uno specifico obbligo e in costanza di un gran traffico.
 
Gli inglesi e i francesi hanno cercato di affossare il negoziato sino all'ultimo giorno utile, nell'intento di non dispiacere i loro dante causa regionali. Avessero la coerenza di dichiararsi non interessati alle opportunità di business e di traffico del mercato iraniano, dato che fondamentalmente hanno sempre detto che gli iraniani sono di fatto dei criminali. Le loro compagnie furono tra le prime a chiudere i voli per Tehran, nonostante non ce ne fosse uno specifico obbligo e in costanza di un gran traffico.

Grazie. Come dicevo sono fondamentalmente d'accordo sul "pecuniat non olet" (Anche se in questo caso mi sembra appropriato anche "Viva la Francia, Viva la Spagna basta che se magna")
 
In questo momento è un proliferare di pensieri in libertà. Sono in larga misura voci raccolte dagli iraniani, giustamente entusiasti per la fine dell'embargo (fine parziale, è bene ricordarlo), ma spesso non consapevoli delle reali possibilità.
Le sanzioni primarie degli Stati Uniti sono ancora in vigore, precludendo una buona fetta delle possibili operazioni con gli Stati Uniti, e un bel gruppetto di "nazisti dell'Illinois" è ancora alacremente al lavoro negli Stati Uniti, in Israele, in Arabia Saudita e nello stesso Iran per sabotare quanto più possibile l'accordo.
La possibilità che Iran Air si doti degli A380 è infine secondo me davvero remota, e la notizia credo sia più espressione della grandeur tipica degli iraniani che non di una valutazione tecnico-commerciale della compagnia.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.