INFRASTRUTTURE : Il piano aeroporti del Ministro Passera


Ad Albenga tirano un sospiro di sollievo per il nuovo piano

il “Panero” non è a rischio, “garanzie con la concessione Enac”
http://www.ivg.it/2012/08/piano-aeroporti-tagli-per-gli-scali-minori-il-panero-non-e-a-rischio-garanzie-con-la-concessione-enac/

L'importante è avere le idee chiare:
"Il sedime aeroportuale ha un’estensione complessiva
di 164 Ha e si affaccia con la pista di volo sul mar
Tirreno; è delimitato ad Ovest dal porto di Voltri, a Nord
dall’abitato di Sestri Levante e dalla zona industriale
delle acciaierie Riva a Est."
http://www.enac.gov.it/repository/C...45000/CAP_01_Atlante_Aeroporti-NO_IIparte.pdf pag 70.
Comunque, la previsione di 1300000 opasseggeri per GOA nel 2015 è già stata ampiamente superata l'anno scorso.
 
In teoria basterebbe il potenziamento della ferrovia che mi pare anche l'investimento più economico (se così si può dire di 250 mln di questi tempi) ma come dici tu ormai sono troppi anni che se ne parla. Viterbo a queste condizioni non esisterà mai per la gioia di Ryanair ad oggi praticamente unica compagnia di un aereoporto comodissimo per i romani.

poco più a nord c'è Perugia, con un aeroporto nuovo già costruito con una pista di 2800metri, con una ferrovia ( la Terontola-Foligno ) che passa a pochi metri ( basterebbe il raddoppio ) e la E45, che sta dimostrando già ora nel suo piccolo le sue potenzialità che senso ha viterbo visto gli alti costi?
 
Sarò un idiota... ma l'aeroporto di ancona dovrebbe rimanere aperto anche per passeggeri. Cavolo che sia solo rimini aperto per i passeggeri me sembra una cavolata. Boh
Bo, by un ignorante in materia!
 
Aeroporto Sanzio 'declassato' dal Governo: solo cargo
RazionalizzazioneCommenti
Il Piano del ministro Passera non prevede il traffico passeggeri

di Alessandra Pascucci

L'aeroporto 'Raffaello Sanzio' di Ancona (Antic)Ancona, 23 agosto 2012 - Dal Governo è in arrivo una mazzata sull’assetto infrastrutturale delle Marche. In base al Piano degli aeroporti, appena consegnato al ministro Corrado Passera, l’aeroporto Raffaello Sanzio resterebbe operativo solo per l’attività cargo. Il destino dello scalo marchigiano è scritto sul documento che guiderà il Governo nel razionalizzare le spese del settore aeroportuale e che dovrà essere adottato entro due mesi.

Se per il Piano degli aeroporti è strategica solo l’attività cargo (connessa con quella di porto e interporto), il segmento passeggeri (620.525 nel 2011) non potrà più beneficiare di finanziamenti statali e potrà sopravvivere solo con il sostegno di Regione, enti locali e soci privati. Il Piano, approntato dal Ministero insieme all’Enac in base a ricerche di OneWorks, Kpmg e Nomisma, prevede che dei 60 aeroporti oggi attivi in Italia ne restino solo 40, da ridurre ulteriormente a 33.

Lungo la costa adriatica, tra Venezia e Bari, tabula rasa: nelle intenzioni del Governo non resteranno operativi altri aeroporti, fatta eccezione per Rimini, che manterrà la vocazione di traffico turistico e charter. Ulteriori informazioni potrebbero arrivare venerdì, quando il Piano approderà al Consiglio dei Ministri, ma intanto si rincorrono gli interrogativi sull’eventuale sopravvivenza dell’aeroporto Sanzio in assenza di sostegno dello Stato. Marco Morriale, direttore di Aerdorica (la società di gestione dell’Aeroporto delle Marche) ha più volte ribadito che il Sanzio da anni non riceve contributi statali, da quando cioè vennero realizzati i Terminal Arrivi e Partenze, costati 18milioni di euro per accogliere fino a 1,5 milioni di passeggeri.

Ma che fine farebbe, alla luce della riorganizzazione, il progetto di ristrutturazione della vecchia aerostazione, da trasformare in vetrina delle eccellenze marchigiane, e quello del mall, entrambi da finanziare con fondi europei? Quali spese, sin qui sostenute dallo Stato, graverebbero sui futuri finanziatori? Se venisse attuato il cosiddetto ‘federalismo aeroportuale’ (con Regione, enti locali e privati del territorio a gestire l’aeroporto senza contributi statali) le tasse di imbarco resterebbero ai gestori, che però dovrebbero sobbarcarsi anche altre spese sin qui sostenute dal Governo, come quelle per l’Enav e per i vigili del fuoco. Restano poi da chiarire altri aspetti, che solo l’adozione del decreto potranno precisare, come l’eventualità che lo Stato, cedendo a terzi la gestione dell’aeroporto, chieda in cambio il pagamento di una concessione.

fonte: Il resto del carlino edizione Ancona.

Al di la' dei localismi, e al di la' della fattibilita' di questo "piano" di riduzione del numero di aeroporti, e al di la' del sensazionalismo giornalistico, a me lo studio e l'analisi fatta dalle agenzie non ha mai ispirato granche'...si e' in pratica limitato a dividere gli aeroporti in base al numero di pax dichiarandone l'importanza solo in base a questo. Senza valutare gli stravolgimenti a livello geografico. Se Forli', Rimini, Ancona, Perugia e Pescara (che mi ci puo' stare siano troppi ora) dovessero "sparire", un abitante qualsiasi della fascia adriatica all'altezza di San Benedetto del Tronto ad esempio, a sud delle Marche, quante centinaia di Km dovrebbe fare per raggiungere l'aeroporto piu' vicino? Quale sarebbe l'aeroporto piu' "velocemente" raggiungibile? Bari? Roma? Bologna?...bah
 
Aeroporto Sanzio 'declassato' dal Governo: solo cargo
RazionalizzazioneCommenti
Il Piano del ministro Passera non prevede il traffico passeggeri

di Alessandra Pascucci

L'aeroporto 'Raffaello Sanzio' di Ancona (Antic)Ancona, 23 agosto 2012 - Dal Governo è in arrivo una mazzata sull’assetto infrastrutturale delle Marche. In base al Piano degli aeroporti, appena consegnato al ministro Corrado Passera, l’aeroporto Raffaello Sanzio resterebbe operativo solo per l’attività cargo. Il destino dello scalo marchigiano è scritto sul documento che guiderà il Governo nel razionalizzare le spese del settore aeroportuale e che dovrà essere adottato entro due mesi.

Se per il Piano degli aeroporti è strategica solo l’attività cargo (connessa con quella di porto e interporto), il segmento passeggeri (620.525 nel 2011) non potrà più beneficiare di finanziamenti statali e potrà sopravvivere solo con il sostegno di Regione, enti locali e soci privati. Il Piano, approntato dal Ministero insieme all’Enac in base a ricerche di OneWorks, Kpmg e Nomisma, prevede che dei 60 aeroporti oggi attivi in Italia ne restino solo 40, da ridurre ulteriormente a 33.

Lungo la costa adriatica, tra Venezia e Bari, tabula rasa: nelle intenzioni del Governo non resteranno operativi altri aeroporti, fatta eccezione per Rimini, che manterrà la vocazione di traffico turistico e charter. Ulteriori informazioni potrebbero arrivare venerdì, quando il Piano approderà al Consiglio dei Ministri, ma intanto si rincorrono gli interrogativi sull’eventuale sopravvivenza dell’aeroporto Sanzio in assenza di sostegno dello Stato. Marco Morriale, direttore di Aerdorica (la società di gestione dell’Aeroporto delle Marche) ha più volte ribadito che il Sanzio da anni non riceve contributi statali, da quando cioè vennero realizzati i Terminal Arrivi e Partenze, costati 18milioni di euro per accogliere fino a 1,5 milioni di passeggeri.

Ma che fine farebbe, alla luce della riorganizzazione, il progetto di ristrutturazione della vecchia aerostazione, da trasformare in vetrina delle eccellenze marchigiane, e quello del mall, entrambi da finanziare con fondi europei? Quali spese, sin qui sostenute dallo Stato, graverebbero sui futuri finanziatori? Se venisse attuato il cosiddetto ‘federalismo aeroportuale’ (con Regione, enti locali e privati del territorio a gestire l’aeroporto senza contributi statali) le tasse di imbarco resterebbero ai gestori, che però dovrebbero sobbarcarsi anche altre spese sin qui sostenute dal Governo, come quelle per l’Enav e per i vigili del fuoco. Restano poi da chiarire altri aspetti, che solo l’adozione del decreto potranno precisare, come l’eventualità che lo Stato, cedendo a terzi la gestione dell’aeroporto, chieda in cambio il pagamento di una concessione.

fonte: Il resto del carlino edizione Ancona.

Al di la' dei localismi, e al di la' della fattibilita' di questo "piano" di riduzione del numero di aeroporti, e al di la' del sensazionalismo giornalistico, a me lo studio e l'analisi fatta dalle agenzie non ha mai ispirato granche'...si e' in pratica limitato a dividere gli aeroporti in base al numero di pax dichiarandone l'importanza solo in base a questo. Senza valutare gli stravolgimenti a livello geografico. Se Forli', Rimini, Ancona, Perugia e Pescara (che mi ci puo' stare siano troppi ora) dovessero "sparire", un abitante qualsiasi della fascia adriatica all'altezza di San Benedetto del Tronto ad esempio, a sud delle Marche, quante centinaia di Km dovrebbe fare per raggiungere l'aeroporto piu' vicino? Quale sarebbe l'aeroporto piu' "velocemente" raggiungibile? Bari? Roma? Bologna?...bah

Beh ma Forlì è da chiudere,anzi è chiuso,diventerebbe Rimini per i charter,Ancona per il cargo,e Pescara per i voli di linea.
Non c'è una chiusura se non per Forlì,praticamente RMN AOI e PSR sarebbe un unico aeroporto diviso.
 
Beh ma Forlì è da chiudere,anzi è chiuso,diventerebbe Rimini per i charter,Ancona per il cargo,e Pescara per i voli di linea.
Non c'è una chiusura se non per Forlì,praticamente RMN AOI e PSR sarebbe un unico aeroporto diviso.
la questione sarebbe questa però: io che abito vicino ad ancona sarei disposto ad andare a rimini o pescara per prendere un'aereo quando impiegherei poco tempo in più per arrivare a roma ed avere più connessioni?non la vedo tanto sensata...con la chiusura di AOI verrebbe lasciata scoperta una delle zone più abitate e più produttive del centro italia...non a caso a parte quest'anno che AOI è in declino a avuto sempre ottimi dati di riempimento con aeroporti di città importanti come roma e monaco x feeder ma soprattutto ottimi lf con stansted sempre intorno al 90%...sarà ma io vedrei meglio la chiusura di RMN visto che AOI e BLQ non si trovano a distanze siderali (210 km) mentre PSR e RMN distano 262 km...
 
Piano aeroporti Passera: 33 è il numero perfetto
Il ministro dello Sviluppo economico ha elaborato il programma con Enac, Oneworks, Nomisma e Kpmg. Tagliare l'inutile e costoso è il must


Le ricerche sono state condotte dai tre maggiori analisti italiani, OneWorks, Kpmg e Nomisma, ora il piano di revisione degli aeroporti italiani è sul tavolo del ministro Corrado Passera che lo ha redatto insieme all'Enac, e naturalmente si parla di ottimizzazioni.
Dei sessanta in attività ne chiuderanno la metà (33 resteranno, per la precisione), dicono i più disfattisti, una quarantina invece è il numero più ottimista.
Gran parte degli scali minori saranno dismessi o resteranno nelle mani degli enti locali che dovranno assorbirsi tutte le spese di gestione. Già dal consiglio dei Ministri di venerdì se ne potrebbe discutere. Dichiara Vito Riggio, presidente dell'Enac: "Con questo schema definitivo gli investitori avranno la certezza di poter decidere su cosa e quanto investire nel settore, mentre il Paese avrà modo di pensare a quali infrastrutture dovranno servire gli scali più importanti".
"Tutti gli altri aeroporti - aggiunge - passeranno agli enti locali che decideranno se vorranno impiegare soldi pubblici per tenerli in vita".
da Guidaviaggi.
 
"Tutti gli altri aeroporti - aggiunge - passeranno agli enti locali che decideranno se vorranno impiegare soldi pubblici per tenerli in vita".

Così non serve a niente. Anzi ci costerà ancora di più, perché figuriamoci se i politici locali non faranno a gara pur di avere un aeroporto in giardino. Con tanti bei voli per Laapperanta.
E' come tagliare le tasse a livello nazionale e poi raddoppiare quelle locali.
 
la questione sarebbe questa però: io che abito vicino ad ancona sarei disposto ad andare a rimini o pescara per prendere un'aereo quando impiegherei poco tempo in più per arrivare a roma ed avere più connessioni?non la vedo tanto sensata...con la chiusura di AOI verrebbe lasciata scoperta una delle zone più abitate e più produttive del centro italia...non a caso a parte quest'anno che AOI è in declino a avuto sempre ottimi dati di riempimento con aeroporti di città importanti come roma e monaco x feeder ma soprattutto ottimi lf con stansted sempre intorno al 90%...sarà ma io vedrei meglio la chiusura di RMN visto che AOI e BLQ non si trovano a distanze siderali (210 km) mentre PSR e RMN distano 262 km...


quando le strade del quadrilatero saranno finite le marche potranno servirsi comunque di perugia
 
Ultima modifica:
se si guarda solo ed esclusivamente in un'ottica di aeroporti i ragionamenti si fanno in un certo modo; se si considera il fatto che poi occorre prendere il treno l'autostrada, l'intasamento ed il casino nei punti di arrivo (+ strade + treni + casini) se ne fanno degli altri. Ci sono studi anche su questi.
 
SARANNO QUESTI I 33 APT CHE SI SALVERANNO?

1)FIUMICINO
2)MALPENSA
3)VENEZIA


4)TORINO
5)GENOVA
6)LINATE
7) BERGAMO
8)BRESCIA(CARGO)
9) VERONA
10) TRIESTE
11)TREVISO
12) BOLOGNA
13) RIMINI
14) PISA
15) FIRENZE
16) ANCONA(CARGO ?)
17) PERUGIA
18) PESCARA
19)CIAMPINO
20) BARI
21) BRINDISI
22)NAPOLI
23) LAMEZIA
24) REGGIO CALABRIA
25) CROTONE
26) CATANIA
27) PALERMO
28) TRAPANI
29) CAGLIARI
30) OLBIA
31) ALGHERO
32) PANTELLERIA
33) LAMPEDUSA
 
la questione sarebbe questa però: io che abito vicino ad ancona sarei disposto ad andare a rimini o pescara per prendere un'aereo quando impiegherei poco tempo in più per arrivare a roma ed avere più connessioni?non la vedo tanto sensata...con la chiusura di AOI verrebbe lasciata scoperta una delle zone più abitate e più produttive del centro italia...non a caso a parte quest'anno che AOI è in declino a avuto sempre ottimi dati di riempimento con aeroporti di città importanti come roma e monaco x feeder ma soprattutto ottimi lf con stansted sempre intorno al 90%...sarà ma io vedrei meglio la chiusura di RMN visto che AOI e BLQ non si trovano a distanze siderali (210 km) mentre PSR e RMN distano 262 km...

Per popolazione,includendo la Romagna nel centro Italia,si avrebbe Roma,Firenze,Pescara,Perugia,Rimini,Ancona.
Premettendo che Roma e Firenze per ovvi motivi non possano chiudere,ci vuole una riorganizzazione degli altri 4.
Senza campanilismi Pescara rimane per motivi di lontananza e prettamente geografici,bisogna capire quanto Perugia sia sviluppabile,e se i soldi usati per la ristrutturazione siano sprecabili e sacrificabili.
Giusta l'idea di sacrificare RMN al posto di AOI,ma il problema è nel fatto che la Romagna ha già sacrificato Forlì e gli investimenti fatti tra russi etc... non so se potranno essere sacrificati,nonché parliamo di una zona altamente turistica.
AOI dal canto suo è un aeroporto regionale,e non so fino a che punto le Marche possano pensare di voler non avere un aeroporto,sapendo anche che dalle nostre parti l'alta velocità è un tabù.

Io mi avvarrei della proposta,unica società di gestione PSR AOI RMN e divisione dei compiti,infondo da Rimini e Vasto è una pseudo unica regione sotto tutti gli aspetti,e secondo me bisogna iniziare a ragione con queste visione d'insieme,se si vuole sopravvivere.
 
quando le strada del quadrilatero s.p.a saranno finite le marche potranno servirsi comunque di perugia

è vero anche che completate le strade del quadrilatero s.p.a. arriverei a roma anche in minor tempo...esempio semplice: devo andare a new york...adesso potrei fare AOI-FCO-JFK oppure AOI-MUC-JFK...un domani lo vedrei difficile un PEG-FCO data la distanza relativamente risicata quindi o a perugia arrivano feeder tipo BA-AF-LH-KL...oppure vado direttamente a roma...andrebbero riorganizzati anche a i voli...chiudendo AOI si chiuderebbe l'unico aeroporto con voli feeder del centro italia
 
Già lo avevo scritto, se la ferrovia Roma-Ancona fosse stata un minimo sviluppata ora non servirebbero ne Perugia ne Ancona come aeroporti