Info su volo Papale verso SYD


Se il tuo "famme sta zitto....!!!" stava come polemica su sperchi ti vorrei ricordare che;

Tutto quanto fatto da AZ per il Papa viene profumatamente pagato dalla Santa Sede, dai giornalisti che ci salgono a bordo ecc ecc...

Poi ricordati sempre che c'è un ritornop di immagine che vale molto di più di una bella serie di pubblicità televisive ecc ecc.... Senza considerare che le telecamere di TUTTO il mondo sono puntate su quell'aereo ecc ecc

...vedo dalla situazione attuale della compagnia che non ha portato bene tutta questa pubblicita' come dici tu.
 
...pubblicita' per un modello di aereo, bello e maestoso, ma che quasi tutte le compagnie di bandiera hanno in flotta, e non solo quelle di bandiera, comunque, come ho gia' altre volte chiesto, se gentilmente si potessero avere i costi totali di questo viaggio, o in generale, la ripartizione delle spese, e gli accordi tra le parti.
 
Ricordo di avere letto su altro forum che tutto è regolarmente pagato dal Vaticano, ed i giornalisti a bordo dell'aereo papale pagano regolare biglietto!
Se non erro, per il volo papale negli Usa di qualche tempo fa, il costo pro capite si aggirava sui 3000 - 4000 euro!

Trovato: airbusfamilydriver su MD80.it ne ha parlato!
Chiedete delucidazioni a lui!
 
Ultima modifica:
Invito tutti gli utenti a moderare i toni ed a evitare inutile polemiche ragionando su fanta-scenari e supposizioni che poco hanno a che vedere con la realtà.

Grazie
 
Ricordo di avere letto su altro forum che tutto è regolarmente pagato dal Vaticano, ed i giornalisti a bordo dell'aereo papale pagano regolare biglietto!
Se non erro, per il volo papale negli Usa di qualche tempo fa, il costo pro capite si aggirava sui 3000 - 4000 euro!

Trovato: airbusfamilydriver su MD80.it ne ha parlato!
Chiedete delucidazioni a lui!
Mi sembra che sia normale, per i Paesi normali (non le repubbliche delle banane:p), che i voli di questo tipo abbiano passeggeri paganti a bordo (giornalisti e tecnici media, ad es.)
Questo per evitare speculazioni politiche (e non) di favoreggiamenti.
Se non sbaglio anche i (pochi) giornalisti che sono ammessi sull'Air Force One pagano una tariffa di poco superiore a quella normale (non so se J o Y, forse J? forse +10%) proprio per evitare che qualcuno urli poi al favoritismo e inizi specualzioni infinite.
Idem per quelli che volano "sull'aereo stampa" al seguito dell'Air Force One(che poi mi sembra parta poco prima).
 
Il fatto che sia un veicolo promozionale non è del tutto corretto perché il papa non è universalmente amato, anzi, da molte persone è odiato anche a causa delle sue idee.
 
Il fatto che sia un veicolo promozionale non è del tutto corretto perché il papa non è universalmente amato, anzi, da molte persone è odiato anche a causa delle sue idee.

..."odiato" mi pare una parola grossa, al limite possono non essere condivise le idee, si possono avere approcci differenti ai temi religiosi ma il valore della figura del Santo Padre è universalmente apprezzata e riconosciuta.
 
..."odiato" mi pare una parola grossa, al limite possono non essere condivise le idee, si possono avere approcci differenti ai temi religiosi ma il valore della figura del Santo Padre è universalmente apprezzata e riconosciuta.

Non mi trovi d'accordo. La figura di questo papa è da molte parti (anche italianissime) odiata. Non ho usato questo verbo a caso.
 
Diciamo pure che del Papa come figura, interessa veramente poco agli utenti di questo forum. Nel bene come nel male.

Invito pertanto tutti quanti a ritornare in-topic, discutendo del viaggio papale e basta.
 
Io penso che molto difficilmente il Papa sganci un solo eur per i suoi viaggi all'estero ed invece paghi come al solito lo Stato italiano( non ci credo neanche se mi fanno vedere le fatture, perche' sarebbero false). D'altra parte quando il Papa usa gli elicotteri o gli aerei dell'AMI, la stessa si fa pagare il biglietto?
Lo Stato fa pagare il biglietto agli ospiti che viaggiano sugli aerei di Stato?
Lo Stato paga alla Santa Sede e a tutte le parrocchie d'Italia tutto, compresa la carta igienica.
Ricordatevi che i politici italiani sono servi della Chiesa, senno come fanno a prendere i voti, quelli elettorali intendo.
Solo in Italia si vedono Presidenti del Consiglio e Ministri della Repubbica baciare le mani del Papa nelle visite ufficiali.
 
Solo perche' non credo che il Papa paghi per i suoi viaggi dovrei essere pieno di quali pregiudizi, non lo so, verso chi?
Non ho mai detto che i voli papali non siano un gran bello spot per Alitalia. Altro buon motivo per non far pagare il Papa. Offre Alitalia in cambio della pubblicita' che ne riceve.
Come fanno tutte le aziende coi loro testimonial.
 
Hai mai visto un giornalista sportivo pagareun biglietto allo stadio?
Io no, semplicemente perche' loro vanno li per lavorare e sono quindi accredidati dalle loro testte ed entrano gratis.
Cosi i giornalisti che seguono il Papa. Visto che il Papa viaggia certo con aerei non piccoli con tanto posti vengono ospitati sullo stesso volo.
Queste si chiamano pubbliche relazioni.
 
Hai mai visto un giornalista sportivo pagareun biglietto allo stadio?
Io no, semplicemente perche' loro vanno li per lavorare e sono quindi accredidati dalle loro testte ed entrano gratis.
Cosi i giornalisti che seguono il Papa. Visto che il Papa viaggia certo con aerei non piccoli con tanto posti vengono ospitati sullo stesso volo.
Queste si chiamano pubbliche relazioni.

Parlare con cognizione di causa sarebbe meglio...

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Il papa viaggia con un piccolo seguito in USA.
I 101 passeggeri sull’aereo papale

di Barbara Marino/ 09/04/2008 (www.Korazym.org)



L’elenco dei passeggeri che accompagnano papa Benedetto XVI negli Stati Uniti d’America, dal 15 al 21 aprile 2008. Seguito papale di 30 persone e 70 persone indicate dalla Sala Stampa della Santa Sede. Con il Santo Padre: 101, appunto.

[...]

Oltre ai membri del Seguito papale, faranno parte del Volo papale altre 70 persone, indicate dalla Sala Stampa della Santa Sede, tra cui l’assistente del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede (Vik van Brantegem, tra i "veterani" del team dei viaggi apostolici, in servizio dall’aprile del 1985) e altri quattro funzionari della Santa Sede (un redattore e un fotografo de L’Osservatore Romano e due ulteriori operatori del Centro Televisivo Vaticano, il sig. Simone Coali e il dott. Alessandro Di Bussolo ). Tra i giornalisti si contano sei fotoreporter: i fotografi delle agenzie fotografiche AFP, ANSA, AP, Reuters e Sipa (Vicenzo Pinto, Ettore Ferrari, Pierpaolo Cito, Massimiliano Rossi e Gregorz Galazka) e la fotografa di Famiglia Cristiana e della Catholic Press Photo, Alessia Giuliani. Ci saranno poi 23 operatori di testate radiotelevisive (9 cameramen, 1 producer, 13 corrispondenti televisivi e 5 radiofonici), in rappresentanza delle Agenzie AP e Reuters, della televisione statunitense Univision Network, del TG5 Mediaset (Marina Ricci Buttiglione), della Rai (Giuseppe De Carli e Vincenzo Romeo), della messicana Televisa (Valentina Alazraki), di Telepace (mons. Guido Todeschini), di Sat2000 (Cristiana Caricato), di SKY TG24 (Stefano Paci), di Radio Cope (Paloma Gomez Borrero) dalla Spagna, della tedesca ZDF (Jürgen Erbacher), della neerlandese KRO (Lucas A. Augustinus Fens), della televisione nazionale polacca TVP (Urszula Ewa Rzepczak), del Radiogiornale Rai, della BBC News Radio, della portoghese Radio Renascença (Aura Vistas Miguel), di RCN Colombia (Nestor Augusto Ponguta Puerto), e dei network statunitensi ABC e FOX. Torna a viaggiare anche il direttore di VSN - Vatican Service News, padre Jarek Cielecki.

Tra gli altri 31 redattori troviamo giornalisti dall’Italia, dagli USA (National Catholic Reporter, The Washington Post, The New York Times, The Star-Ledger, Los Angeles Times), dalla Germania, dalla Francia, dalla Spagna, dalla Gran Bretagna, dal Messico, in rappresentanza di 11 agenzie, 15 quotidiani, 4 periodici e un sito Internet (il tedesco Spiegel Online).

Tra gli italiani ci sono Luigi Accattoli del Corriere della Sera, Elisa Pinna dell'ANSA, Franca Giansoldati de Il Messaggero, Salvatore Mazza di Avvenire, Marco Politi de La Repubblica, Iacopo Scaramuzzi di Apcom, Andrea Tornielli de il Giornale, Giacomo Galeazzi de La Stampa, Alberto Bobbio di Famiglia Cristiana, Ignazio Ingrao di Panorama.

Negli USA i 101 arriveranno dall'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Roma-Fiumicino all'aeroporto dell’Andrews Air Force Base con un aereo B777 Alitalia dopo un volo di 7.216 km della durata di 10 ore, con un fuso orario di 6 ore. Il trasferimento da Washington a New York di 330 km sarà effettuato il 18 aprile con lo stesso aereo, con un tempo di volo di un'ora. Fatto inconsueto: anche il viaggio di ritorno dall'aeroporto internazionale John Fitzgerald Kennedy di New York all'aeroporto di Roma-Ciampino, sarà effettuato con lo stesso aereo dell’Alitalia, con un tempo di volo di 8 ore e 15 minuti. Costo del biglietto aereo, tasse incluse, è di circa Euro 3.200,00.

Viaggiare "da papi" non sarebbe possibile senza l’equipaggio dell’aereo papale (tre piloti, il personale di bordo, il personale tecnico e della sicurezza, e una assistente per i trasferimenti aerei, l’efficiente e sempre gentile dott.ssa Stefania Izzo). L’organizzazione di un Volo papale richiede una preparazione di diversi mesi. L’attività è coordinata dalla direzione Relazioni Esterne e Comunicazione che fa da collegamento tra la Santa Sede e tutte le funzioni aziendali coinvolte: Operazioni di terra e Alitalia Airport, Sicurezza, Servizi di Bordo, Operazioni di Volo, Coordinamento Operativo, Manutenzione Aeromobili. Molte ore prima del volo i cuochi sono già al lavoro per preparare i pasti che saranno serviti a bordo, poi seguono le ispezioni degli artificieri e il rifornimento del carburante. A due ore dalla partenza, piloti e assistenti di volo sono già a bordo pronti ad effettuare un ulteriore controllo prima di accogliere il papa e il suo seguito su un volo che è sempre non solo impeccabile ma anche molto cordiale. Col viaggio negli USA siamo a quota 121 per i viaggi internazionali dei papi.

La collaborazione tra Alitalia e Santa Sede per i viaggi papali risale a quel lontano 4 gennaio 1964, quando un DC8 portò Paolo VI (9 viaggi internazionali) in Terra Santa. Sono seguiti i 104 viaggi internazionali di Giovanni Paolo II e gli 8 finora (USA incluso) di Benedetto XVI. E per questo per un papa dei tempi moderni, viaggiare è diventato necessario, una condicio sine qua non per diffondere la Parola in ogni angolo del mondo. Viaggiare è nel DNA di un pontificato moderno, l’altra faccia di una santità che, in attesa di misurarsi coi cieli, non rinuncia a solcarli. E l’aereo è indispensabile. È stato con Giovanni Paolo II che i viaggi pastorali e apostolici sono divenuti un modo nuovo e abituale di comunicare e di incontrare i popoli in tutti i continenti, opera apostolica del "papa pellegrino" iniziata il 25 gennaio 1979 in Santo Domingo e proseguita fino al 14 agosto 2004 a Lourdes, per complessivamente un milione e 200 mila chilometri percorsi in volo. E la quarantennale fiducia della Santa Sede nella compagnia di bandiera italiana si ripete adesso con papa Benedetto XVI.

Per Ulisse, il giornale di bordo dell’Alitalia, Giuseppe De Carli ha chiesto come viaggia un papa e come si viaggia da papi, a padre Federico Lombardi, S.I. direttore della Sala Stampa della Santa Sede. "Sugli aerei dell’Alitalia si viaggia molto bene non solo se si è papi - ha detto - ma anche in generale. Quando i viaggi sono più lunghi si attrezza la parte anteriore dell’aereo in modo tale che il papa possa avere uno spazio relativamente riservato in cui viaggiare con i suoi più stretti collaboratori. Quando i viaggi sono più brevi, in Italia o in Europa, allora non ci sono particolari modifiche nella disposizione dei posti. Dicevamo che la parte anteriore è più protetta rispetto al resto dell’aereo dove trovano posto il seguito e i giornalisti".

"Il papa è uno dei pochi capi di stato che viaggia con i giornalisti al seguito - osserva De Carli -. È un gruppo variopinto ed eterogeneo (fotografi, cineoperatori, giornalisti di carta stampata, agenzie, tv e radio), c’è persino, tra i cameramen, anche un diacono permanente in forza al Tg1 della Rai. Non sono - domanda De Carli - una presenza un po’ ... ingombrante?". Risponde padre Lombardi: "Affatto. Il papa è attento ai giornalisti ed è grato del loro servizio. In ogni viaggio c’è un incontro con loro. Se breve, si risolve in un saluto e alla risposta ad alcune domande. Se lungo, penso al Brasile, allora si può avere una conversazione più ampia e libera di circa mezz’ora. Come lei sa, i viaggi sono preparati con molta cura in tutte le loro fasi e vengono studiati con una particolare attenzione e intensità".
 
Hai mai visto un giornalista sportivo pagareun biglietto allo stadio?
Io no, semplicemente perche' loro vanno li per lavorare e sono quindi accredidati dalle loro testte ed entrano gratis.
Cosi i giornalisti che seguono il Papa. Visto che il Papa viaggia certo con aerei non piccoli con tanto posti vengono ospitati sullo stesso volo.
Queste si chiamano pubbliche relazioni.

Perché ti ostini a parlare e tra le righe giudicare di cose che non sai. Ci sono realtà in cui i giornalisti sono attirati con ogni mezzo e occasioni in cui i giornalisti e i loro editori vanno cercando l'accredito mesi prima. Tanto per parlare di sport come fai tu, pensi che alle olimpiadi i giornalisti vadano a spese degli organizzatori? Se lo credi sei male informato.
 
Perché ti ostini a parlare e tra le righe giudicare di cose che non sai. Ci sono realtà in cui i giornalisti sono attirati con ogni mezzo e occasioni in cui i giornalisti e i loro editori vanno cercando l'accredito mesi prima. Tanto per parlare di sport come fai tu, pensi che alle olimpiadi i giornalisti vadano a spese degli organizzatori? Se lo credi sei male informato.
Confermo e non solo loro.
Al di là dell'accredito (che poi rappresenta null'altro che l'ingresso gratuito e, più importante, l'accesso a certe zone), l'aèèprtp dell'organizzazione finisce lì (e comunque ha dei notevoli costi gestionali.
Il giornalista e gli addetti ai lavori, o meglio le loro aziende, se non free-lance. sostengono poi tutta una serie di spese realtive ai viaggi, agli spostamenti in loco, agli hotels, ai ristoranti.
Tanto per fare un esempio in moltissime situazioni devono pagarsi pure gli allacciamenti (e l'uso) delle connessioni telematiche. Questo soprattutto nell'era pre-internet/wirelss,adsl...
Insomma, per la località ospite diventano un importante fonte di ricavo (e guadagni) anche perchè sono consumatori di buon livello (business class, hotel a 3-4 stelle, anche 5, ristoranti di un certo tipo, pur non volendo generalizzare).
Quindi "l'accredito" non rappresenta tanto il "biglietto gratuito"quanto la possiblitòà di poter lavorare.
Quando pe run evento da weekend arrivi a spendere tra i 2 e 5000€, il risparmio sul ticket di tribuna (tanto per citare un "buon posto"da 2/500€ è irrilevante.
 
Ho da poco parlato con uno dei piloti coinvolti nel volo papale, il triplo AZ farà tutta una tirata fino a DRW (Darwin), in realtà la tappa è stata programmata solo per sicurezza, avrebbero potuto puntare anche direttamente su SYD!

FCO-DRW 7175 nm
FCO-SYD 8824 nm
 
Ho da poco parlato con uno dei piloti coinvolti nel volo papale, il triplo AZ farà tutta una tirata fino a DRW (Darwin), in realtà la tappa è stata programmata solo per sicurezza, avrebbero potuto puntare anche direttamente su SYD!

FCO-DRW 7175 nm
FCO-SYD 8824 nm

Aggiungo che il triplo non effettuerà il volo di ritorno, che dovrebbe essere con Qantas.

Non è da escludersi, invece, un volo speciale NRT-FCO con la prima sezione della J non vendibile causa della configurazione ad hoc prevista per i voli papali.