Hai mai visto un giornalista sportivo pagareun biglietto allo stadio?
Io no, semplicemente perche' loro vanno li per lavorare e sono quindi accredidati dalle loro testte ed entrano gratis.
Cosi i giornalisti che seguono il Papa. Visto che il Papa viaggia certo con aerei non piccoli con tanto posti vengono ospitati sullo stesso volo.
Queste si chiamano pubbliche relazioni.
Parlare con cognizione di causa sarebbe meglio...
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Il papa viaggia con un piccolo seguito in USA.
I 101 passeggeri sull’aereo papale
di Barbara Marino/ 09/04/2008 (
www.Korazym.org)
L’elenco dei passeggeri che accompagnano papa Benedetto XVI negli Stati Uniti d’America, dal 15 al 21 aprile 2008. Seguito papale di 30 persone e 70 persone indicate dalla Sala Stampa della Santa Sede. Con il Santo Padre: 101, appunto.
[...]
Oltre ai membri del Seguito papale, faranno parte del Volo papale altre 70 persone, indicate dalla Sala Stampa della Santa Sede, tra cui l’assistente del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede (Vik van Brantegem, tra i "veterani" del team dei viaggi apostolici, in servizio dall’aprile del 1985) e altri quattro funzionari della Santa Sede (un redattore e un fotografo de L’Osservatore Romano e due ulteriori operatori del Centro Televisivo Vaticano, il sig. Simone Coali e il dott. Alessandro Di Bussolo ). Tra i giornalisti si contano sei fotoreporter: i fotografi delle agenzie fotografiche AFP, ANSA, AP, Reuters e Sipa (Vicenzo Pinto, Ettore Ferrari, Pierpaolo Cito, Massimiliano Rossi e Gregorz Galazka) e la fotografa di Famiglia Cristiana e della Catholic Press Photo, Alessia Giuliani. Ci saranno poi 23 operatori di testate radiotelevisive (9 cameramen, 1 producer, 13 corrispondenti televisivi e 5 radiofonici), in rappresentanza delle Agenzie AP e Reuters, della televisione statunitense Univision Network, del TG5 Mediaset (Marina Ricci Buttiglione), della Rai (Giuseppe De Carli e Vincenzo Romeo), della messicana Televisa (Valentina Alazraki), di Telepace (mons. Guido Todeschini), di Sat2000 (Cristiana Caricato), di SKY TG24 (Stefano Paci), di Radio Cope (Paloma Gomez Borrero) dalla Spagna, della tedesca ZDF (Jürgen Erbacher), della neerlandese KRO (Lucas A. Augustinus Fens), della televisione nazionale polacca TVP (Urszula Ewa Rzepczak), del Radiogiornale Rai, della BBC News Radio, della portoghese Radio Renascença (Aura Vistas Miguel), di RCN Colombia (Nestor Augusto Ponguta Puerto), e dei network statunitensi ABC e FOX. Torna a viaggiare anche il direttore di VSN - Vatican Service News, padre Jarek Cielecki.
Tra gli altri 31 redattori troviamo giornalisti dall’Italia, dagli USA (National Catholic Reporter, The Washington Post, The New York Times, The Star-Ledger, Los Angeles Times), dalla Germania, dalla Francia, dalla Spagna, dalla Gran Bretagna, dal Messico, in rappresentanza di 11 agenzie, 15 quotidiani, 4 periodici e un sito Internet (il tedesco Spiegel Online).
Tra gli italiani ci sono Luigi Accattoli del Corriere della Sera, Elisa Pinna dell'ANSA, Franca Giansoldati de Il Messaggero, Salvatore Mazza di Avvenire, Marco Politi de La Repubblica, Iacopo Scaramuzzi di Apcom, Andrea Tornielli de il Giornale, Giacomo Galeazzi de La Stampa, Alberto Bobbio di Famiglia Cristiana, Ignazio Ingrao di Panorama.
Negli USA i 101 arriveranno dall'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Roma-Fiumicino all'aeroporto dell’Andrews Air Force Base con un aereo B777 Alitalia dopo un volo di 7.216 km della durata di 10 ore, con un fuso orario di 6 ore. Il trasferimento da Washington a New York di 330 km sarà effettuato il 18 aprile con lo stesso aereo, con un tempo di volo di un'ora. Fatto inconsueto: anche il viaggio di ritorno dall'aeroporto internazionale John Fitzgerald Kennedy di New York all'aeroporto di Roma-Ciampino, sarà effettuato con lo stesso aereo dell’Alitalia, con un tempo di volo di 8 ore e 15 minuti.
Costo del biglietto aereo, tasse incluse, è di circa Euro 3.200,00.
Viaggiare "da papi" non sarebbe possibile senza l’equipaggio dell’aereo papale (tre piloti, il personale di bordo, il personale tecnico e della sicurezza, e una assistente per i trasferimenti aerei, l’efficiente e sempre gentile dott.ssa Stefania Izzo). L’organizzazione di un Volo papale richiede una preparazione di diversi mesi. L’attività è coordinata dalla direzione Relazioni Esterne e Comunicazione che fa da collegamento tra la Santa Sede e tutte le funzioni aziendali coinvolte: Operazioni di terra e Alitalia Airport, Sicurezza, Servizi di Bordo, Operazioni di Volo, Coordinamento Operativo, Manutenzione Aeromobili. Molte ore prima del volo i cuochi sono già al lavoro per preparare i pasti che saranno serviti a bordo, poi seguono le ispezioni degli artificieri e il rifornimento del carburante. A due ore dalla partenza, piloti e assistenti di volo sono già a bordo pronti ad effettuare un ulteriore controllo prima di accogliere il papa e il suo seguito su un volo che è sempre non solo impeccabile ma anche molto cordiale. Col viaggio negli USA siamo a quota 121 per i viaggi internazionali dei papi.
La collaborazione tra Alitalia e Santa Sede per i viaggi papali risale a quel lontano 4 gennaio 1964, quando un DC8 portò Paolo VI (9 viaggi internazionali) in Terra Santa. Sono seguiti i 104 viaggi internazionali di Giovanni Paolo II e gli 8 finora (USA incluso) di Benedetto XVI. E per questo per un papa dei tempi moderni, viaggiare è diventato necessario, una condicio sine qua non per diffondere la Parola in ogni angolo del mondo. Viaggiare è nel DNA di un pontificato moderno, l’altra faccia di una santità che, in attesa di misurarsi coi cieli, non rinuncia a solcarli. E l’aereo è indispensabile. È stato con Giovanni Paolo II che i viaggi pastorali e apostolici sono divenuti un modo nuovo e abituale di comunicare e di incontrare i popoli in tutti i continenti, opera apostolica del "papa pellegrino" iniziata il 25 gennaio 1979 in Santo Domingo e proseguita fino al 14 agosto 2004 a Lourdes, per complessivamente un milione e 200 mila chilometri percorsi in volo. E la quarantennale fiducia della Santa Sede nella compagnia di bandiera italiana si ripete adesso con papa Benedetto XVI.
Per Ulisse, il giornale di bordo dell’Alitalia, Giuseppe De Carli ha chiesto come viaggia un papa e come si viaggia da papi, a padre Federico Lombardi, S.I. direttore della Sala Stampa della Santa Sede. "Sugli aerei dell’Alitalia si viaggia molto bene non solo se si è papi - ha detto - ma anche in generale. Quando i viaggi sono più lunghi si attrezza la parte anteriore dell’aereo in modo tale che il papa possa avere uno spazio relativamente riservato in cui viaggiare con i suoi più stretti collaboratori. Quando i viaggi sono più brevi, in Italia o in Europa, allora non ci sono particolari modifiche nella disposizione dei posti. Dicevamo che la parte anteriore è più protetta rispetto al resto dell’aereo dove trovano posto il seguito e i giornalisti".
"Il papa è uno dei pochi capi di stato che viaggia con i giornalisti al seguito - osserva De Carli -. È un gruppo variopinto ed eterogeneo (fotografi, cineoperatori, giornalisti di carta stampata, agenzie, tv e radio), c’è persino, tra i cameramen, anche un diacono permanente in forza al Tg1 della Rai. Non sono - domanda De Carli - una presenza un po’ ... ingombrante?". Risponde padre Lombardi: "Affatto. Il papa è attento ai giornalisti ed è grato del loro servizio. In ogni viaggio c’è un incontro con loro. Se breve, si risolve in un saluto e alla risposta ad alcune domande. Se lungo, penso al Brasile, allora si può avere una conversazione più ampia e libera di circa mezz’ora. Come lei sa, i viaggi sono preparati con molta cura in tutte le loro fasi e vengono studiati con una particolare attenzione e intensità".