E' vero in caso di emergenza devi tornare nelle tue posizioni ma se per esempio avessero avuto relativamente poco tempo oppure l'emergenza fosse stata dovuta a turbolenze severe o a decompressione il discorso cambia ciao
Visto che poi il volo era quasi al 100% delle sua capacità, improbabile che gli A/V in caso di emergenza abbiano usato qualche posto libero.
Spero abbiano fatto un ammortamento bello veloce, altrimenti dovranno fare un bel write-off; la cifra non mi sembra molto elevata per un aereo di 5 anni.67,4 milioni è il valore assicurato attualizzato dell'A330.
L'indennizzo delle vittime non c'entra niente con questa cifra.
Spero abbiano fatto un ammortamento bello veloce, altrimenti dovranno fare un bel write-off; la cifra non mi sembra molto elevata per un aereo di 5 anni.
Alle vittime altro che ste cifre almeno un milione a testa (basti pensare alle RC auto)
...prevede un risarcimento massimo di 100.000 DSP (diritti speciali di prelievo)...
Dubito.
I risarcimenti ai passeggeri sui voli internazionali (che non comprendono stop negli USA) sono regolati da convenzioni internazionali, l'ultima delle quali é quella firmata nel 1999 a Montreal (vedere qui) e che prevede un risarcimento massimo di 100.000 DSP (diritti speciali di prelievo). Questa cifra é attribuita a titolo di risarcimento per il danno subito, senza necessitá di dimostrare dolo o negligenza. Se si cerca una compensazione superiore, bisogna dimostrare che esiste negligenza o dolo da parte della linea aerea, la quale puó difendersi dimostrando che la colpa puó essere attribuita a terze parti o che non c'era ragionevole modo per impedire gli eventi che hanno causato il danno.
Non sono un avvocato, ma da quello che mi ricordo dal mio esame di Air Law dovrebbe essere piú o meno cosí.
cosa che immediatamente fece un nugulo di avvocati usa
con il caso swissair
quattro giorni dopo partirono le prime cause per negligenza grave..a buoni conti
Leggendo questa cosa mi viene in mente una scena del film di Risi sul disastro di Ustica dove il liquidatore dell'assicurazione "svalutava" il valore della vita del marito a una signora con uno o due figli.
Il mio post verteva sul discorso morale del liquidatore che "svalutava" il valore della vita per abbassare il risarcimento, mi fido per il discorso normativo che mi è oscuro.A parte la finzione scenica, bisogna ricordare che le limitazioni della convenzione (quella di Varsavia del 1929, in vigore fino alla firma di Montreal nel 99)molto probabilmente non si applicavano ai passeggeri del disastro di Ustica, in quanto si applicano solamente ad itinerari internazionali, ovveri quegli itinerari in cui il biglietto del passeggero prevede una destinazione o una fermata in un paese diverso da quello di origine.
Quindi se io ho un biglietto MXP-FCO-EZE-FCO-MXP, la convenzione di Montreal si applica su tutte le tratte del mio itinerario, anche su quelle domestiche.
Se invece ho un biglietto LIN-OLB-LIN, la convenzione di Montreal non é applicabile, perché origine, destinazione e stop intermedio sono tutti nello stesso Paese, le cui leggi regoleranno le controversie a proposito di questo volo