Incidente A330 Air France Rio-Parigi 01/06/2009

  • Autore Discussione Autore Discussione Edo75
  • Data d'inizio Data d'inizio

Non ci voleva proprio.
Comunque ragazzi, è veramente in inutile provare a "buttare" delle ipotesi, è davvero inutile.
Prima speriamo che questi aerei riescano a ritrovare l'aereo e preghiamo tutti che ci sia qualcuno ancora in vita. Non sappiamo la causa, non sappiamo cosa sia successo e tra tutto non c'è neanche una foto fin quando i soccorsi non arriveranno sul luogo. Aspettiamo almeno stasera e domani mattina dovremmo sapere di più. E' anche inutile parlare della gabbia di Faraday Lens ecc.ecc., non è detto che un fulmine abbia colpito l'aereo e rotto l'impianto elettrico. Chi ci dice che non ci sia stato ditching?
E' ancora troppo presto.
Un solo pensiero...sperando che qualcuno lì sia ancora vivo.

Vero, tra l'altro ribadisco che ACARS manda in continuo messaggi automatici di anomalie di bordo (ne ho visti a bizzeffe), quindi potrebbe anche non esserci alcuna relazione tra il messaggio di corto circuito elettrico riportato dai media e la causa dell'incidente.
 
Ma se veramente fosse stata una forte turbolenza (ipotesi chiaccherata sul forum), quest'ultime possono essere così severe da fare perdere il controllo di un'aereo o addirittura romperlo??

Fine a che punto sono progettati per resistere??

ho visto le foto di un B52 a cui era stata portata via la deriva a causa di una forte turbolenza, ma credo si fosse infilto in un uragano o qualcosa del genere!

Vero, tra l'altro ribadisco che ACARS manda in continuo messaggi automatici di anomalie di bordo (ne ho visti bizzeffe), quindi potrebbe anche non esserci alcuna relazione tra il messaggio di corto circuito elettrico riportato dai media e la causa dell'incidente.

Quoto!
 
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Finalmente qualcuno che lo dice chiaramente!
...
Come quasi tutti gli incidenti gravi non credo che, neanche in questo caso, ci sia una sola causa, ma una catena di eventi complessa.

Un gran numero di 330 vola in estremo oriente, in aree dove le tempeste tropicali sono di casa, ma finora sono ritornati tutti a casa; così come non si può spiegare il tutto con un eventuale cedimento strutturale a causa delle forti turbolenze, perché con l'ausilio del radar-meteo si dovrebbero evitare.

"Scomparire" non è certo quello che ci si aspetta di veder accadere ad un w.b. di una major europea, anzi della compagnia aerea più grande del mondo.
Incidenti di questo tipo, in piena crociera, sono qualcosa che si sperava di veder relegato negli annali dell'aviazione; purtroppo non è così.

Oggi è un giorno davvero triste per l'aviazione e non solo per i 200 e passa morti, ma anche per le peplessità di chi resta.
 
(ASCA) - Roma, 1 giu - Alitalia fornira' piena collaborazione ad Air France e all'unita' di crisi della Farnesina per la scomparsa sull'Atlantico dell'aereo Air France partito da Rio de Janeiro e diretto a Parigi. ''In relazione alla scomparsa del volo Air AF 447 Rio de Janeiro - Parigi, Alitalia - si legge nella nota - comunica di aver allertato le proprie strutture in modo da poter fornire piena collaborazione al partner Air France e all'Unita' di Crisi della Farnesina''.

''Eventuali richieste di informazioni da parte di familiari e parenti di passeggeri del volo - prosegue Alitalia - vanno indirizzate ai seguenti numeri forniti da Air France 0033.1.5702.1055 (per chi chiama al di fuori della Francia), 0800.800.812 (per chi chiama dalla Francia), 0800.881.2020 (per chi chiama dal Brasile). Il numero fornito da Air France per le richieste di informazioni da parte di giornalisti e' 0033.1.4156.5600''.
 
Come quasi tutti gli incidenti gravi non credo che, neanche in questo caso, ci sia una sola causa, ma una catena di eventi complessa.

Un gran numero di 330 vola in estremo oriente, in aree dove le tempeste tropicali sono di casa, ma finora sono ritornati tutti a casa; così come non si può spiegare il tutto con un eventuale cedimento strutturale a causa delle forti turbolenze, perché con l'ausilio del radar-meteo si dovrebbero evitare.

"Scomparire" non è certo quello che ci si aspetta di veder accadere ad un w.b. di una major europea, anzi della compagnia aerea più grande del mondo.
Incidenti di questo tipo, in piena crociera, sono qualcosa che si sperava di veder relegato negli annali dell'aviazione; purtroppo non è così.

Oggi è un giorno davvero triste per l'aviazione e non solo per i 200 e passa morti, ma anche per le peplessità di chi resta.

Tutto drammaticamente da quotare :sconfortato: :sconfortato: :sconfortato:

(ASCA) - Roma, 1 giu - Alitalia fornira' piena collaborazione ad Air France e all'unita' di crisi della Farnesina per la scomparsa sull'Atlantico dell'aereo Air France partito da Rio de Janeiro e diretto a Parigi. ''In relazione alla scomparsa del volo Air AF 447 Rio de Janeiro - Parigi, Alitalia - si legge nella nota - comunica di aver allertato le proprie strutture in modo da poter fornire piena collaborazione al partner Air France e all'Unita' di Crisi della Farnesina''.

Sta a vedere che ora mi chiamano....
 
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Vero, tra l'altro ribadisco che ACARS manda in continuo messaggi automatici di anomalie di bordo (ne ho visti a bizzeffe), quindi potrebbe anche non esserci alcuna relazione tra il messaggio di corto circuito elettrico riportato dai media e la causa dell'incidente.

Quoto. E' piuttosto comune, dopo gli incidenti, trasformare in causa una piccola anomalia che, magari, con l'incidente non aveva niente a che vedere. Aspettiamo - per le indagini c'è tempo.
 
Incidenti di questo tipo, in piena crociera, sono qualcosa che si sperava di veder relegato negli annali dell'aviazione; purtroppo non è così.

Oggi è un giorno davvero triste per l'aviazione e non solo per i 200 e passa morti, ma anche per le peplessità di chi resta.

quoto in pieno, al di là delle vittime, ai parenti delle quali esprimo le mie più sentite condoglianze, quello che rimane è l'assurdità di un wb di AF che in piena crociera scompare nel nulla.
 
Una domanda.. Ma in un kit di sopravvivenza della scialuppa non sarebbe più utile un telefono satellitare invece che la radio, che in molti posti è di difficile utilizzo per la distanza da terra?
Mi rendo conto che costa una dotazione del genere, ma di fronte alla sicurezza...
Magari anche un ricevitore gps per conoscere le coordinate esatte...

Non credo che sia una questione di costi, quanto piuttosto legata alla difficoltà di puntamento di un'antenna satellitare (specialmente su una zattera di salvataggio).
 
Analisi su Repubblica:

LO SCENARIO
Sull'Atlantico, senza poter dare allarmi
di CARLO CIAVONI


Un airbus Air France
ROMA - Carta aeronautica alla mano, l'A330 dell'Air France con 216 persone a bordo, atteso alle 11.10 allo Charles De Gaule, potrebbe essere precipitato grosso modo a un migliaio di chilometri al largo delle coste brasiliane, mentre stava attraversando un fronte intertropicale molto intenso, ma che - almeno al momento - non può essere considerato da solo la causa principale di quanto è accaduto.

E' questo, in sintesi, il risultato di una prima analisi di quello che appare come un disastro in pieno Atlantico di proporzioni gravissime. Pietro Pallini, pilota di voli intercontinentali e collaboratore di Repubblica, spiega: "Le rotte possibili da Rio de Janeiro verso il Nord Europa sono cinque o sei. Diciamo che quando si punta verso Parigi i valori di prua sono tra i più settentrionali, leggermente virati verso Est. In pieno oceano Atlantico non esiste copertura radar, grosso modo da quando si lascia la costa brasiliana, più o meno all'altezza di Recife o Fortaleza, il tratto di oceano da attraversare, prima di raggiungere le coste marocchine è lungo circa 1.800 chilometri. Durante questo intervallo - ha aggiunto Pallini - le comunicazioni radio avvengono solo in Hf, in onde medie, spesso suscettibili di interferenze e comunque complicate da possibili condizioni meteo avverse".

Una prima ipotesi, dunque, potrebbe essere quella che il comandante dell'A330, pur essendosi reso conto di una qualsiasi difficoltà, indotta da condizioni meteo o di tipo tecnico, non ha avuto modo di segnalare nulla o dare allarmi. Tra l'altro, nel punto dove si presume possa essere evvenuto l'incidente, il fronte intertropicale potrebbe aver reso particolarmente difficoltose le comunicazioni radio, già tutt'altro che semplici quando si attraversa l'oceano. "Dalle carte meteo però il fronte non sembra di quelli proibitivi. Tuttavia, solo i piloti del volo Air France si possono esser resi conto delle difficoltà che si sono trovati di fronte".

Il volo da Rio de Janeiro a Parigi percorre una delle cinque o sei possibili "autostrade" dell'aria che portano verso Nord e l'Europa e che incrociano diversi centri di assistenza al volo lungo la rotta. Lasciata la metropoli brasiliana, i piloti si mettono in contatto con il centro di Recife, per poi entrare sotto la giurisdizione del centro di controllo Atlantico (che si trova sempre in Brasile) per poi entrare sotto la copertura di Dakar, quindi dell'isola del Sal (Capo Verde), poi del centro delle Canarie, quindi di Casablanca, in Marocco, per entrare infine sotto il controllo dei centri europei spagnoli e francesi.

(1 giugno 2009) Tutti gli articoli di esteri
 
In mechanical backup ci si riesce pure, controlli l'aereo con motori pedali e trim...Ma ce l'aveva? Non conosco il 330, ma gl'ultimi 320 per esempio non hanno più il mechanical backup.
???? i nuovi non ce l'hanno??

il 330 ce l'ha eccome
non trovo riscontro nella manualistica sul fatto che i nuovi 320 (enhanced) non ce l'abbiano
 
Come quasi tutti gli incidenti gravi non credo che, neanche in questo caso, ci sia una sola causa, ma una catena di eventi complessa.

Un gran numero di 330 vola in estremo oriente, in aree dove le tempeste tropicali sono di casa, ma finora sono ritornati tutti a casa; così come non si può spiegare il tutto con un eventuale cedimento strutturale a causa delle forti turbolenze, perché con l'ausilio del radar-meteo si dovrebbero evitare.

"Scomparire" non è certo quello che ci si aspetta di veder accadere ad un w.b. di una major europea, anzi della compagnia aerea più grande del mondo.
Incidenti di questo tipo, in piena crociera, sono qualcosa che si sperava di veder relegato negli annali dell'aviazione; purtroppo non è così.

Oggi è un giorno davvero triste per l'aviazione e non solo per i 200 e passa morti, ma anche per le peplessità di chi resta.

Ti quoto in pieno...
Non sono un grande esperto di aviazione...Ma ho volato tanto (l'ultima volta la scorsa settimana su SEA con un 330 NW/DL) ed ho sempre pensato che i rischi in fase di crociera fossero nulli....
Secondo me è successo veramente qualche cosa di strano su quel volo.
 
(ASCA) - Roma, 1 giu - Alitalia fornira' piena collaborazione ad Air France e all'unita' di crisi della Farnesina per la scomparsa sull'Atlantico dell'aereo Air France partito da Rio de Janeiro e diretto a Parigi. ''In relazione alla scomparsa del volo Air AF 447 Rio de Janeiro - Parigi, Alitalia - si legge nella nota - comunica di aver allertato le proprie strutture in modo da poter fornire piena collaborazione al partner Air France e all'Unita' di Crisi della Farnesina''.

''Eventuali richieste di informazioni da parte di familiari e parenti di passeggeri del volo - prosegue Alitalia - vanno indirizzate ai seguenti numeri forniti da Air France 0033.1.5702.1055 (per chi chiama al di fuori della Francia), 0800.800.812 (per chi chiama dalla Francia), 0800.881.2020 (per chi chiama dal Brasile). Il numero fornito da Air France per le richieste di informazioni da parte di giornalisti e' 0033.1.4156.5600''.

http://corporate.alitalia.it/it/Images/pr_01_06_2009_tcm6-33683.pdf