Incendio in volo, atterraggio d'emergenza per il Milano-Brindisi


Biaros

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6 Novembre 2005
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Bari, Puglia.
BRINDISI - «La strumentazione ha immesso fumo, siamo costretti ad un atterraggio di emergenza». Alle parole del comandante il gelo è calato nei cuori dei 151 passeggeri. La nuvola nera che avanza dalla cabina di pilotaggio scatena paura, qualche lacrima, tante preghiere. Incubo ad alta quota nei cieli lombardi.

Era decollato dall’aeroporto Malpensa una decina di minuti prima, forse meno, l’Airbus 319 della compagnia EasyJet, quando a causa di un guasto al quadro elettrico la cabina di pilotaggio si è riempita di fumo. Momenti di panico sul velivolo diretto a Brindisi che è stato costretto ad un atterraggio di emergenza sulle stesse piste da cui era alzato in volo. È accaduto ieri mattina poco dopo le 10.

È una domenica di pioggia e vento. L’apparecchio prende quota con un’abbondante ora di ritardo: scarsa visibilità sulla pista a causa del maltempo. Trascorsi alcuni minuti, forse una decina, difficile dirlo con precisione, per chi era a bordo sono stati interminabili, i computer di bordo segnalano un guasto. Potrebbe trattarsi di un corto circuito. Un fumo nero si libera nella cabina di pilotaggio. Scatta la procedura d’emergenza. Il comandante prova a rassicurare i passeggeri che hanno diritto di sapere cosa accade. Li invita a fornirsi delle mascherine e a restare calmi.

Hanno professionalità ed esperienza i due piloti e sangue freddo. Ma non riescono a rincuorare le 151 persone che sono a bordo. Hostess e steward si prodigano in ogni modo, ma la paura serpeggia e cresce senza controllo. Nulla si può fare in simili casi che rassegnarsi al proprio destino. Più facile a dirsi che a farsi. Cinque soli minuti per scendere da diecimila metri a terra. Al momento dell’atterraggio, gli assistenti di volo si sistemano in prossimità degli scivoli pronti ad aprire i portelloni.

Prima che il panico prenda il sopravvento a bordo, il pilota riesce a riportare l’aereo sulla pista di decollo. Non ci sono feriti. A parte i due piloti, affaticati dalla tensione e, forse, con qualche problema di tossicità prodotto dal fumo che ha invaso la cabina, insieme a qualche passeggero maggiormente provato dalla terribile esperienza. Soccorsi subito, sono stati trasferiti nel più vicino ospedale dalle ambulanze intervenute sul posto.

Risolto il guasto, sottoposto l’intero apparecchio ad opportuni controlli e sostituito il personale di bordo, l’airbus è pronto a ripartire. Sono le 15 quando avviene il decollo da Malpensa, destinazione Brindisi. L’apparecchio toccherà terra, senza altri inconvenienti, se non qualche minuto di attesa per il traffico presente anche nei cieli, nell’aeroporto del Salento poco dopo le 17.
di VALERIA CORDELLA ARCANGELI


http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=310409&IDCategoria=1
 
In 10 minuti, forse anche meno, come dice la stessa giornalista poteva essere già alla quota di 10.000 metri?
Mi sembra comunque il tutto molto romanzato, anche se indubbiamente chi avrà vissuto l'esperienza potrà essersi sicuramente spaventato.
 
I piloti non possono aver detto ai passeggeri di dotarsi delle mascherine... semplicemente perché in caso di fumo a bordo mescolano lo stesso si mescolerebbe con l'ossigeno dei generatori...

Credibilitá di questo articolo: -10
 
Quoto Tienneti e aggiungo che nel caso le mascherine fossero state utilizzate, altro che Airbus pronto a ripartire nel giro di qualche ora... hai voglia a sostituire tutti i generatori di ossigeno e risistemare le mascherine!!
Credibilita' -20 (-10 piu' -10)
 
Quoto Tienneti e aggiungo che nel caso le mascherine fossero state utilizzate, altro che Airbus pronto a ripartire nel giro di qualche ora... hai voglia a sostituire tutti i generatori di ossigeno e risistemare le mascherine!!
Credibilita' -20 (-10 piu' -10)
non tenete conto di un fatto: è carnevale.
 
BRINDISI - «La strumentazione ha immesso fumo, siamo costretti ad un atterraggio di emergenza». Alle parole del comandante il gelo è calato nei cuori dei 151 passeggeri. La nuvola nera che avanza dalla cabina di pilotaggio scatena paura, qualche lacrima, tante preghiere. Incubo ad alta quota nei cieli lombardi.

Era decollato dall’aeroporto Malpensa una decina di minuti prima, forse meno, l’Airbus 319 della compagnia EasyJet, quando a causa di un guasto al quadro elettrico la cabina di pilotaggio si è riempita di fumo. Momenti di panico sul velivolo diretto a Brindisi che è stato costretto ad un atterraggio di emergenza sulle stesse piste da cui era alzato in volo. È accaduto ieri mattina poco dopo le 10.

È una domenica di pioggia e vento. L’apparecchio prende quota con un’abbondante ora di ritardo: scarsa visibilità sulla pista a causa del maltempo. Trascorsi alcuni minuti, forse una decina, difficile dirlo con precisione, per chi era a bordo sono stati interminabili, i computer di bordo segnalano un guasto. Potrebbe trattarsi di un corto circuito. Un fumo nero si libera nella cabina di pilotaggio. Scatta la procedura d’emergenza. Il comandante prova a rassicurare i passeggeri che hanno diritto di sapere cosa accade. Li invita a fornirsi delle mascherine e a restare calmi.

Hanno professionalità ed esperienza i due piloti e sangue freddo. Ma non riescono a rincuorare le 151 persone che sono a bordo. Hostess e steward si prodigano in ogni modo, ma la paura serpeggia e cresce senza controllo. Nulla si può fare in simili casi che rassegnarsi al proprio destino. Più facile a dirsi che a farsi. Cinque soli minuti per scendere da diecimila metri a terra. Al momento dell’atterraggio, gli assistenti di volo si sistemano in prossimità degli scivoli pronti ad aprire i portelloni.

Prima che il panico prenda il sopravvento a bordo, il pilota riesce a riportare l’aereo sulla pista di decollo. Non ci sono feriti. A parte i due piloti, affaticati dalla tensione e, forse, con qualche problema di tossicità prodotto dal fumo che ha invaso la cabina, insieme a qualche passeggero maggiormente provato dalla terribile esperienza. Soccorsi subito, sono stati trasferiti nel più vicino ospedale dalle ambulanze intervenute sul posto.

Risolto il guasto, sottoposto l’intero apparecchio ad opportuni controlli e sostituito il personale di bordo, l’airbus è pronto a ripartire. Sono le 15 quando avviene il decollo da Malpensa, destinazione Brindisi. L’apparecchio toccherà terra, senza altri inconvenienti, se non qualche minuto di attesa per il traffico presente anche nei cieli, nell’aeroporto del Salento poco dopo le 17.
di VALERIA CORDELLA ARCANGELI


http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=310409&IDCategoria=1


These dicks.... direbbero i semiologi di scuola oxfordiana.
 
non tenete conto di un fatto: è carnevale.

è carnevale, appunto, e le mascherine ci stanno bene...
ma potrebbe essere anche il primo aprile, se uno pubblica certe cose:
"la paura serpeggia e cresce senza controllo"...
"Prima che il panico prenda il sopravvento a bordo"....
comunque meglio riderci sopra, visto come sono andate le cose...
 
Sicuramente il giornalista avrà scritto una serie di cavolate, ma non ho difficoltà a credere che, almeno fra i passeggeri, paura, e pure tanta, ci sia stata....
 
I piloti non possono aver detto ai passeggeri di dotarsi delle mascherine... semplicemente perché in caso di fumo a bordo mescolano lo stesso si mescolerebbe con l'ossigeno dei generatori...

Credibilitá di questo articolo: -10

ci ho pensato anche io! a meno che easyjet utilizza le maschere antigas invece che le maschere per l'O2....
 
l'articolo come del resto quasi tutti sono intrisi di elementi fuorvianti e poco credibili agli addetti del mestiere.
Però - indipendentemente dal tipo di guasto e di problema a bordo - si tratta comunque di un aeromobile che è forzato da un evento non prevedibile ad un atterraggio di emergenza. E sentirselo dire quando sei a bordo non è come leggerlo sul forum
 
l'articolo come del resto quasi tutti sono intrisi di elementi fuorvianti e poco credibili agli addetti del mestiere.
Però - indipendentemente dal tipo di guasto e di problema a bordo - si tratta comunque di un aeromobile che è forzato da un evento non prevedibile ad un atterraggio di emergenza. E sentirselo dire quando sei a bordo non è come leggerlo sul forum
ma è stata emergenza? o solo una normale diversion, molto molto romanzata?
io l'immagino così:
"signore e signori, a causa di un inconveniente tecnico siamo costretti a rientrare a malpensa. vi preghiamo di rimanere seduti con le cinture allacciate etc... etc...".
qualche tensione, indubbiamente, anche della strizza, certo.

Ma se leggi questo, sembra un atterraggio senza carrello, a motori spenti ed aereo distrutto a fine corsa nei prati.
Hanno professionalità ed esperienza i due piloti e sangue freddo. Ma non riescono a rincuorare le 151 persone che sono a bordo. Hostess e steward si prodigano in ogni modo, ma la paura serpeggia e cresce senza controllo. Nulla si può fare in simili casi che rassegnarsi al proprio destino. Più facile a dirsi che a farsi. Cinque soli minuti per scendere da diecimila metri a terra. Al momento dell’atterraggio, gli assistenti di volo si sistemano in prossimità degli scivoli pronti ad aprire i portelloni.

Prima che il panico prenda il sopravvento a bordo, il pilota riesce a riportare l’aereo sulla pista di decollo. Non ci sono feriti.
 
che sia stata una brutta esperienza è ovvio per chi era a bordo,però è veramente troppo romanzata.Sembra il tema delle medie: "descrivi un brutto episodio che hai vissuto"
 
e poi "cinque soli minuti per scendere da 10000 metri..." uao gravità zero!con gli oggetti fluttuanti nella cabina!
 
Al solito: sovente i giornalisti dimenticano di fare i giornalisti e la regola delle 5 'W'
When
Where
What
Who
Why

Quasi tutto il resto diventa 'romanzo'

Comunque ci sarà stata un bel pò di preoccupazione a bordo.