BRINDISI - «La strumentazione ha immesso fumo, siamo costretti ad un atterraggio di emergenza». Alle parole del comandante il gelo è calato nei cuori dei 151 passeggeri. La nuvola nera che avanza dalla cabina di pilotaggio scatena paura, qualche lacrima, tante preghiere. Incubo ad alta quota nei cieli lombardi.
Era decollato dall’aeroporto Malpensa una decina di minuti prima, forse meno, l’Airbus 319 della compagnia EasyJet, quando a causa di un guasto al quadro elettrico la cabina di pilotaggio si è riempita di fumo. Momenti di panico sul velivolo diretto a Brindisi che è stato costretto ad un atterraggio di emergenza sulle stesse piste da cui era alzato in volo. È accaduto ieri mattina poco dopo le 10.
È una domenica di pioggia e vento. L’apparecchio prende quota con un’abbondante ora di ritardo: scarsa visibilità sulla pista a causa del maltempo. Trascorsi alcuni minuti, forse una decina, difficile dirlo con precisione, per chi era a bordo sono stati interminabili, i computer di bordo segnalano un guasto. Potrebbe trattarsi di un corto circuito. Un fumo nero si libera nella cabina di pilotaggio. Scatta la procedura d’emergenza. Il comandante prova a rassicurare i passeggeri che hanno diritto di sapere cosa accade. Li invita a fornirsi delle mascherine e a restare calmi.
Hanno professionalità ed esperienza i due piloti e sangue freddo. Ma non riescono a rincuorare le 151 persone che sono a bordo. Hostess e steward si prodigano in ogni modo, ma la paura serpeggia e cresce senza controllo. Nulla si può fare in simili casi che rassegnarsi al proprio destino. Più facile a dirsi che a farsi. Cinque soli minuti per scendere da diecimila metri a terra. Al momento dell’atterraggio, gli assistenti di volo si sistemano in prossimità degli scivoli pronti ad aprire i portelloni.
Prima che il panico prenda il sopravvento a bordo, il pilota riesce a riportare l’aereo sulla pista di decollo. Non ci sono feriti. A parte i due piloti, affaticati dalla tensione e, forse, con qualche problema di tossicità prodotto dal fumo che ha invaso la cabina, insieme a qualche passeggero maggiormente provato dalla terribile esperienza. Soccorsi subito, sono stati trasferiti nel più vicino ospedale dalle ambulanze intervenute sul posto.
Risolto il guasto, sottoposto l’intero apparecchio ad opportuni controlli e sostituito il personale di bordo, l’airbus è pronto a ripartire. Sono le 15 quando avviene il decollo da Malpensa, destinazione Brindisi. L’apparecchio toccherà terra, senza altri inconvenienti, se non qualche minuto di attesa per il traffico presente anche nei cieli, nell’aeroporto del Salento poco dopo le 17.
di VALERIA CORDELLA ARCANGELI
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=310409&IDCategoria=1
Era decollato dall’aeroporto Malpensa una decina di minuti prima, forse meno, l’Airbus 319 della compagnia EasyJet, quando a causa di un guasto al quadro elettrico la cabina di pilotaggio si è riempita di fumo. Momenti di panico sul velivolo diretto a Brindisi che è stato costretto ad un atterraggio di emergenza sulle stesse piste da cui era alzato in volo. È accaduto ieri mattina poco dopo le 10.
È una domenica di pioggia e vento. L’apparecchio prende quota con un’abbondante ora di ritardo: scarsa visibilità sulla pista a causa del maltempo. Trascorsi alcuni minuti, forse una decina, difficile dirlo con precisione, per chi era a bordo sono stati interminabili, i computer di bordo segnalano un guasto. Potrebbe trattarsi di un corto circuito. Un fumo nero si libera nella cabina di pilotaggio. Scatta la procedura d’emergenza. Il comandante prova a rassicurare i passeggeri che hanno diritto di sapere cosa accade. Li invita a fornirsi delle mascherine e a restare calmi.
Hanno professionalità ed esperienza i due piloti e sangue freddo. Ma non riescono a rincuorare le 151 persone che sono a bordo. Hostess e steward si prodigano in ogni modo, ma la paura serpeggia e cresce senza controllo. Nulla si può fare in simili casi che rassegnarsi al proprio destino. Più facile a dirsi che a farsi. Cinque soli minuti per scendere da diecimila metri a terra. Al momento dell’atterraggio, gli assistenti di volo si sistemano in prossimità degli scivoli pronti ad aprire i portelloni.
Prima che il panico prenda il sopravvento a bordo, il pilota riesce a riportare l’aereo sulla pista di decollo. Non ci sono feriti. A parte i due piloti, affaticati dalla tensione e, forse, con qualche problema di tossicità prodotto dal fumo che ha invaso la cabina, insieme a qualche passeggero maggiormente provato dalla terribile esperienza. Soccorsi subito, sono stati trasferiti nel più vicino ospedale dalle ambulanze intervenute sul posto.
Risolto il guasto, sottoposto l’intero apparecchio ad opportuni controlli e sostituito il personale di bordo, l’airbus è pronto a ripartire. Sono le 15 quando avviene il decollo da Malpensa, destinazione Brindisi. L’apparecchio toccherà terra, senza altri inconvenienti, se non qualche minuto di attesa per il traffico presente anche nei cieli, nell’aeroporto del Salento poco dopo le 17.
di VALERIA CORDELLA ARCANGELI
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=310409&IDCategoria=1