No vabbè dopo questa possiamo anche chiudere il forum.
Non ho parole.
I sindacati dove sono? Se la storia per come raccontata è vera, è gravissima.
Mi stupisco peraltro dei criteri coi quali siano stati scelti i membri del CdA di una società partecipata al 100% dal MEF, non si poteva proprio fare a meno precedente responsabile della comunicazione di Alitalia (!!).
Se veramente le cose sono cosi, la questione non è gravissima. Di più.
La scena della Serbelloni Mazzanti vien dal Mare che si lamenta per la cappelliera succede ogni singolo giorno sui voli. Se avessi un euro per ogni volta che sento il menagger italiano dire "Uè, dere is a berzonal compiùter" ogni volta che gli levano la borsettina con la targhetta "Put under the seat" (vale anche per altre nazionalità) potrei ritirarmi a Santo Domingo di fianco a Gaucci.
Ma ciò che rende gravissima la situazione è il messaggio che dà alla compagnia. Se a bordo c'è qualcuno di "importante" (la suddetta Serbelloni, il maestro di cerimonie del Sacro Ordine dei Templari di Rosazza, la tesoriera del circolo del bridge acrobatico di Codroipo) si obbedisce e basta, altrimenti si perde il posto. Beh, questo è l'atteggiamento che porta a farsi del male.
Mi direte: "Eeeeh, esagerato". Ma senza nemmeno fare esempi assurdi tipo quello della nazionale di hockey sovietica spalmatasi perchè Stalin Jr voleva che volasse, vorrei portare avanti l'esempio di una safety review che ho fatto tanto tempo fa, quando a Dubai la line maintenance montò una pompa per l'olio su GE-90 dimenticandosi i filtri. Il rischio, remoto ma comunque possibile, era quello di uno spegnimento del motore in volo, o peggio. C'era tutto un corollario di fattori contributivi, ma uno dei motivi principali per l'errore fu il fatto che i poveri ingegneri ricevettero qualcosa come 60 chiamate da parte di passenger services in meno di due ore, mentre lavoravano da soli a cambiare il pezzo (cosa che, diciamocelo, non è che facessero ogni mercoledì). Tutto questo perchè passenger services stava a sua volta ricevendo sonori coppini da parte dello staff dello sceicco Al-Evasor-Fiscal di Sharjah, prenotato in First per andare a Londra a
riciclare denaro guardare i suoi investimenti.
Ora, al momento sappiamo solo le cose a livello parziale, e siamo pur sempre il paese della colonna infame e del dàgli al potente, soprattutto se col doppio cognome e il pedigree... ma se veramente stanno così le cose, il messaggio è sbagliatissimo. A bordo comanda il personale (con le dovute misure, ovviamente, non è chi si possono prendere a schiaffi i clienti). Torno a dire, magari esagero, però se veramente è andata così... c'è poco da stare allegri.