Il disastro ecologico di Malpensa


E' veramente scandaloso, disgustoso che sotto tiro ci sia sempre e solo Malpensa.
 
con tutti i problemi che ha l'Italia....

.....ci mancava solo qualche imbecille del Ministero dell'Ambiente per sparare sta cazzata di livello mondiale.
Ma come si fa a dire certe follie? Perchè non ci dicono chi è il loro pusher? Cominciamo ad eliminare Ministeri...Ministri...auto blu....voli di stato finti...ecc....staremo tutti meglio!
 
E' veramente scandaloso, disgustoso che sotto tiro ci sia sempre e solo Malpensa.
è in provincia di Varese, e solo lì puoi trovare il solerte funzionario del Corpo Forestale dello Stato che stende il rapporto in doppia veste.
ma sti boschi di Quintavalle dove stanno di preciso? qualcuno è in gradi di postare una google map?
ma solo a me pare strano che solo i boschi del signore siano "bruciati"? o ce ne sono altri?
 
Come mai Fiumicino e Linate o Tessera non sono disastri ecologici? E Capodichino, in mezzo alla città?

Visto che gli aerei sono gli stessi, probabilmente quando vanno negli altri aereoporti d'Italia e d'Europa commutano in modalita' elettrica, mentre bruciano kerosene solo su Malpensa.

Magari qualche esperto in ingegneria aereospaziale potrebbe chiarire.
 
Semplice consierazione:
se "ATTORNO" all'aeroporto ci sono 4 volte più decessi per malattie alle vie respiratorie,allora chi ci lavora in aeroporto?????
No perchè se cosi fosse le società di gestione rinnoverebbero una volta l'anno l'intero personale di piazzale per decessi!!!!!!!!!!!!!!!!
Al solito secondo alcuni Malpensa dovrebbe chiudere come aeroporto e si attaccano a tutto....
 
Immagino tu abbia letto la ricerca scientifica citata e sia un esperto del settore:

"Vicino allo scalo le morti per malattie respiratorie sono 4 volte in più che nel resto della provincia......i livelli di idrocarburi superano la soglia consentita e sono addirittura cinque volte superiori rispetto a quelli del casello di Melegnano (A1), il più trafficato d’Italia....indagine epidemiologica della Asl della Provincia di Varese condotta nei comuni intorno allo scalo varesino. Lo studio ha analizzato i dati clinici di 12 anni (1997-2009) e ha registrato un aumento della mortalità per malattie respiratorie del 54,1% ...."

Cerchiamo di essere obiettivi. A prescindere dal fatto che sia nato prima l'aeroporto rispetto alle abitazioni circostanti (che potevano non esserci) e che per Malpensa siano stati effettuati studi appositi mentre per altri aeroporti no, dagli studi emergono dati incontrovertibili (la scoperta dell'acqua calda, ma messa nero su bianco): i grandi aeroporti sono un problema grave per chi vi abita vicino (umani, animali e vegetali).

No, non sono un esperto del settore, ma ho una formazione scientifica e quello che riporti mi lascia ancora grandissimi dubbi: in statistica esiste un test (chi quadro) che da informazioni rispetto alla attendibilità di una staistica. Poi occorre considerare anche alcuni aspetti: cosa significa "vicino" 20 metri, 10 chilometri?
Dati gli enormi interessi a smantellare Malpensa, pretendo una informazione esuariente e, se si citano ricerche scientifiche, la completezza delle informazioni date.
È chiaro che gli aerei di un aeroporto generano scarichi in grande quantità, ma con 500 movimenti al giorno superano gli scarichi della vicina autostrada con decine di migliaia di veicoli in movimento?
Non pretendo risposta da te, ma la vorrei da chi accusa solo Malpensa.

buon lavoro,
Gbaru
 
un mio amico ha comprato un appartamento a casorate sempione..sotto il corridoio di salita degli aerei.....a parte tutti i discorsi..l edificio è stato costruito nel 2008...quindi ?
mio papà ha ereditato da mio nonno dei boschi propio dietro la pista di motocross....li gli aerei sopratutto cargo sfiorano le piante....ma sono tutte belle verdi e rigogliose...anzi...il comune mi manda lettere di solleciti per tagliarle...che si nutrino di cherosene?chissà...
 
Di solito quando si parla di ambiente, tutti giustificano le loro scelte guardando quelle degli altri. Siamo tutti amici dell'ambiente e siamo tutti pronti ad additare le scelte sbagliate degli altri, ma se qualcuno osa mettere in discussione le nostre, ci inalberiamo subito e partiamo alla ricerca dell'esempio di chi fa peggio... è normale.

Che il trasporto aereo non sia ad impatto zero, è assodato. Ne abbiamo le prove. Quando il vulcano islandese ha costretto a terra gli aerei di mezza Europa per una settimana, la qualità dell'aria in molte città europee è migliorata. Se poi vogliamo fare il conto della "carbon footprint", che tanto va di moda, si scopre che un solo viaggio aereo all'interno dell'UE "pesa" sulla carbon footprint di un cittadino europeo circa tre volte gli imballaggi in plastica che lo stesso cittadino usa in un anno.

Questo non vuol dire che si debba far a meno di viaggiare in aereo. Sarebbe anacronistico. Nella nostra società moderna la mobilità individuale è uno dei pilastri della libertà. Tuttavia un paese moderno invece di fare proclami che non servono a niente, perchè non è con i proclami che si influenzano le scelte dei consumatori, fa scelte che orientano i consumatori verso comportamenti maggiormente virtuosi. Se parliamo di viaggi intercontinentali, non esiste alternativa al trasporto aereo, possiamo solo ridurne l'impatto migliorando l'efficienza degli aerei e degli aeroporti. Ma se parliamo di corto raggio, l'alta velocità ferroviaria dimostra di avere un impatto ambientale sicuramente inferiore e una flessibilità maggiore, per cui, anzichè avere un aeroporto ogni 50 Km, forse conviene puntare ad una rete ferroviaria efficiente che permetta agli abitanti di una regione di raggiungere comodamente e rapidamente l'aeroporto più vicino, dal quale partono voli per distanze più lunghe. Prendere l'aereo per fare 400-500 Km non ha senso, se è possibile realizzare un collegamento ferroviario ad alta velocità. Purtroppo da noi non attacca, tutti vogliono l'aeroporto sotto casa, ma nessuno sembra volere il treno. Io sogno un sistema integrato treno-aereo, in cui il biglietto è unico, e il treno ad alta velocità fa da federaggio per aeroporti di una certa dimensione. Ora, mi rendo conto che scrivere questo in un forum di appassionati di aviazione è come scrivere che il fumo fa male in un forum di appassionati di sigari cubani, ma io credo che la maturità delle persone passi anche dalla consapevolezza delle proprie scelte. Sparare su un aeroporto non ha senso, questi problemi si affrontano e si risolvono affrontandoli a livello di sistema e non di singolo aeroporto, e conciliando le esigenze di mobilità di un paese moderno con la necessità di assicurare uno sviluppo sostenibile anche per l'ambiente.
 
li gli aerei sopratutto cargo sfiorano le piante....ma sono tutte belle verdi e rigogliose...anzi...il comune mi manda lettere di solleciti per tagliarle...che si nutrino di cherosene?chissà...

Ma tuo papà ha piantato dei baobab vicino alla pista?
 
secondo me la soluzione al problema dell'inquinamento negli aeroporti è sicuramente quella dell'utilizzo dei biocarburanti... non avrebbe senso chiudere un aeroporto ora o danneggiare eccessivamente l'economia con limitazioni eccessive ai movimenti giornalieri... già con l'utilizzo del cherosene i moderni aerei del prossimo futuro come 787 350 e 320 NEO sono molto più ecologici, figuriamoci quando entreranno in servizio i biocarburanti... per ora MXP non si tocca!!
 
è in provincia di Varese, e solo lì puoi trovare il solerte funzionario del Corpo Forestale dello Stato che stende il rapporto in doppia veste.
ma sti boschi di Quintavalle dove stanno di preciso? qualcuno è in gradi di postare una google map?
ma solo a me pare strano che solo i boschi del signore siano "bruciati"? o ce ne sono altri?

forse è prima delle testate 35..dove ci sono le vecchie piste della II guerra mondiale...
alle spalle della zona dove si mettono gli spotters

proprio dove vado in bici..:sconfortato::sconfortato:
 
Di solito quando si parla di ambiente, tutti giustificano le loro scelte guardando quelle degli altri. Siamo tutti amici dell'ambiente e siamo tutti pronti ad additare le scelte sbagliate degli altri, ma se qualcuno osa mettere in discussione le nostre, ci inalberiamo subito e partiamo alla ricerca dell'esempio di chi fa peggio... è normale.

Che il trasporto aereo non sia ad impatto zero, è assodato. Ne abbiamo le prove. Quando il vulcano islandese ha costretto a terra gli aerei di mezza Europa per una settimana, la qualità dell'aria in molte città europee è migliorata. Se poi vogliamo fare il conto della "carbon footprint", che tanto va di moda, si scopre che un solo viaggio aereo all'interno dell'UE "pesa" sulla carbon footprint di un cittadino europeo circa tre volte gli imballaggi in plastica che lo stesso cittadino usa in un anno.

Questo non vuol dire che si debba far a meno di viaggiare in aereo. Sarebbe anacronistico. Nella nostra società moderna la mobilità individuale è uno dei pilastri della libertà. Tuttavia un paese moderno invece di fare proclami che non servono a niente, perchè non è con i proclami che si influenzano le scelte dei consumatori, fa scelte che orientano i consumatori verso comportamenti maggiormente virtuosi. Se parliamo di viaggi intercontinentali, non esiste alternativa al trasporto aereo, possiamo solo ridurne l'impatto migliorando l'efficienza degli aerei e degli aeroporti. Ma se parliamo di corto raggio, l'alta velocità ferroviaria dimostra di avere un impatto ambientale sicuramente inferiore e una flessibilità maggiore, per cui, anzichè avere un aeroporto ogni 50 Km, forse conviene puntare ad una rete ferroviaria efficiente che permetta agli abitanti di una regione di raggiungere comodamente e rapidamente l'aeroporto più vicino, dal quale partono voli per distanze più lunghe. Prendere l'aereo per fare 400-500 Km non ha senso, se è possibile realizzare un collegamento ferroviario ad alta velocità. Purtroppo da noi non attacca, tutti vogliono l'aeroporto sotto casa, ma nessuno sembra volere il treno. Io sogno un sistema integrato treno-aereo, in cui il biglietto è unico, e il treno ad alta velocità fa da federaggio per aeroporti di una certa dimensione. Ora, mi rendo conto che scrivere questo in un forum di appassionati di aviazione è come scrivere che il fumo fa male in un forum di appassionati di sigari cubani, ma io credo che la maturità delle persone passi anche dalla consapevolezza delle proprie scelte. Sparare su un aeroporto non ha senso, questi problemi si affrontano e si risolvono affrontandoli a livello di sistema e non di singolo aeroporto, e conciliando le esigenze di mobilità di un paese moderno con la necessità di assicurare uno sviluppo sostenibile anche per l'ambiente.

Approvo le tue considerazioni, purtoppo in italia si è solo capaci di fare all'armismo e terrore mediatico, però i cari sindaci sanno che il sedime di MXP risale ai primi del 900 e la naturale evoluzione era l'espansione ma hanno sempre concesso le edificazioni. Chi abita in zona non ditemi non sapeva passassero gli aerei sopra le teste....
pertanto che ora non rompano i cosidetti.
di sicuro non ce un sistema integrato ferrovia-aero che possa giovare a ridurre i disagi e mi sa purtroppo siamo ben lontani dall'averlo....
 
secondo me la soluzione al problema dell'inquinamento negli aeroporti è sicuramente quella dell'utilizzo dei biocarburanti... non avrebbe senso chiudere un aeroporto ora o danneggiare eccessivamente l'economia con limitazioni eccessive ai movimenti giornalieri... già con l'utilizzo del cherosene i moderni aerei del prossimo futuro come 787 350 e 320 NEO sono molto più ecologici, figuriamoci quando entreranno in servizio i biocarburanti... per ora MXP non si tocca!!

Si, sicuramente i biocarburanti potranno dare una mano, ma non risolveranno il problema, semplicemente perchè non ce ne saranno abbastanza. Già oggi abbiamo una discussione di carattere etico, ovvero se sia corretto sottrarre terreno alla coltivazione di cibo, quando non il cibo stesso, per destinarlo alla produzione di carburanti. La vignetta del bambino che muore di fame di fronte al tizio che sta rifornendo il suo veicolo e gli dice "mi dispiace non poterti dare da mangiare, ma il mio SUV ha bisogno di biodiesel" ha fatto il giro del mondo.

La soluzione potranno essere i biocarburanti che vengono dagli scarti (e quindi non sottraggono risorse alla produzione di cibo), da biomasse non alimentari (come le alghe) o dagli scarti organici, ma in ogni caso non si arriverà mai a poter sostituire quelli di origine fossile, e devono fare i conti con applicazioni come le plastiche, che sono disposte a pagare di più per avere le stesse molecole.

Purtroppo, a differenza di altri mezzi di trasporto che possono essere alimentati con più fonti (come il treno, che usa energia elettrica che può arrivare da varie fonti) o, in futuro, le automobili e i veicoli commerciali, in un futuro abbastanza prossimo, non si può pensare all'uso del gas o dell'energia elettrica per alimentare un aereo (correggetemi se sbaglio). Infatti io credo che per applicazioni di questo tipo, più che le biomasse, quando il petrolio diventerà troppo costoso, torneranno in auge i processi per ricavare carburanti liquidi dal gas e dal carbone, magari utilizzando fonti di energia rinnovabili per alimentare i processi, che sono energeticamente molto intensivi.

Per quanto riguarda la mobilità e l'economia, come ho già detto, questi problemi non si affrontano certo chiudendo un aeroporto. E' necessaria una strategia di lungo periodo, a livello di paese, o ancor meglio di Unione Europea. E' necessario pensare a soluzioni di mobilità maggiormente sostenibili, il che non vuol dire rinunciare all'aereo tout court, ma offrire una alternativa (e io penso appunto al treno) per tutti quegli spostamenti per cui è possibile e sensato farlo.

E' come dire, una città non risolve il problema del traffico chiudendo dieci strade, ma lo può fare sviluppando un sistema di mezzi pubblici efficienti e veloci in modo tale che gli abitanti preferiscono usare i mezzi pubblici, perchè arrivano prima, spendono meno e non hanno lo stress e il costo del parcheggio, e usano la macchina solo per gli spostamenti verso fuori o quando necessario. Però la volta che un cittadino ha bisogno di andare in centro in macchina, sa che gli costa una cifra, ma sa di poterlo fare e lo fa solo perchè quella volta non può usare i mezzi (ad esempio perchè deve trasportare un oggetto voluminoso).

Inoltre sono convinto che in un paese civile la rete di trasporto pubblico debba servire appunto a garantire la migliore mobilità con il minore impatto ambientale, e quindi i vari tipi di trasporto pubblico non dovrebbero farsi la concorrenza, ma essere integrati in un unico sistema che permetta spostamenti veloci ed efficienti. In questo schema aerei ed aeroporti hanno una loro ragion d'essere, così come ce l'hanno i treni veloci, quelli locali, gli autobus e le navi. Magari questo vuol dire che, appunto, un hub dovrebbe contare sul federaggio del treno più che su voli di 300-400 Km.
 
il biodiesel è un emmerita strunzata....per noi sarà un giovamento ma moriranno di fame miglioni di bambini...guardate un po le guerre in africa...ma non quelle del nord..fate u po voi...
 
Perfetto Phormula, concordo al 300%.
Bisogna però cambiare:
- la mentalità della popolazione che brama al SUV per girare in città (salvo poi rimanere bloccato con un carroarmato4 route motrici
differenziale autobloccante antiskid antispin antipatic appena cadono 3mm di neve...);
- l'industria che deve smettere di produrre le attuali vetture e ricondizionarsi verso le alternative;
- i piani regolatori che devono prevedere una mobilità nuovamente a misura di uomo/bici, non può essere che per girare a piedi rischi la vita
o non trovi un marciapiede decente. I paesi di provincia erano strutturati per il carretto prima, la fiat 127 poi. Adesso non c'è spazio;
- i trasporti pubblici capillari, continui ed a basso costo. Prendere l'auto privata deve risultare così sconveniente (balzelli per entrare, parcheggiare, etc...)
che la gente la deve schifare.

J'aah faremo?
me sa de no, ed in primis è solo colpa nostra.