Il diffondersi del virus Ebola in Africa : sospensioni delle compagnie aeree


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diciamo che per ora ad Accra si tutelano in questo modo, molti indossano anche mascherine ed i controlli su vaccini (foglio giallo) e gente con febbre sono più rigidi. Il problema rimane sempre Lagos dove non so che misure si usino, l'ultima volta ci son passato per imbarcarmi il 31 giugno (sempre con AZ), data nella quale la Nigeria non aveva ancora nessun caso di Ebola.

Complienti per il 31 giugno non era per caso il 38 luglio degli squallor:dubbio::D
 
La storia del malato di ebola in Texas: http://www.ilpost.it/2014/10/02/ebola-duncan-texas/

Le autorità liberiane hanno spiegato che per raggiungere il Texas Duncan ha volato dalla Liberia a Bruxelles, in Belgio. Lì è salito su un volo United Airlines che lo ha portato a Washington, dove ha poi preso un aereo per arrivare a Dallas, la destinazione finale del suo viaggio. È quindi entrato in contatto con decine di persone sui tre voli, ma le probabilità che abbia potuto contagiare qualcuno sono estremamente basse.

Secondo voi è meno contagioso di quello che si pensa oppure stanno giocando con il fuoco?
 
Non penso stiano esagerando. Il ceppo di ebola ha una mortalità altissima e un fattore di diffusione che non permette l' autoestinzione della malattina. Per di piu in africa le condizioni igienico-sanitarie sono precarie e gli aerei permettono una diffusione intercontinentale delle malattie.
Purtroppo non parliamo assolutamente di tassi di mortalità comparabili alle comuni influenze.
 
Emirates Says Ebola Hitting Demand For Africa

October 2, 2014

Emirates' president Tim Clark said demand for flights to Africa from Asia has fallen due to concerns over the Ebola virus.
"There are indications that demand in the east is coming off a little bit because of the perception that Ebola is Africa-wide," Clark told an Africa-focused investment event in Dubai.
"There are segments of our business in China, Taiwan, Vietnam etcetera that are fairly cautious about what they are doing, but for every one of those we lose, we're filling with something else."
Emirates in August suspended flights to Guinea, where the Ebola outbreak originated, but has continued flying to other affected destinations. Clark said the airline was not considering halting any other African routes.
Emirates staff look for signs that passengers may be unwell, but otherwise the airline is not taking any other extra precautions for Ebola.
"We don't have armies of people as we had with the SARS virus for instance – that was a pandemic that was far greater than Ebola in its spreading contagion," Clark told reporters on the sidelines of the event.
"But we're not providing our crews with masks because it (Ebola) will be controlled."
Emirates flies to about 22 destinations in Africa, he said, predicting it could add another 10 to the continent by 2025 as well as raising the frequency of flights on some existing routes.
"We're looking at Mozambique," said Clark. "Where you see oil and gas discovery, (it) has got to be of interest for people like ourselves. We can connect the oil and gas human resource. We can connect the cargo into the oil and gas fields. A lot of the stuff travels by air. We're constantly looking for opportunities."

(Reuters)
 
«Ebola, servono garanzie sanitarie
anche per Linate e per Orio al Serio»


L’assessore regionale Mantovani: «Ebola, è necessario che il ministero della Salute intervenga anche a Linate e Orio al Serio perché dopo il provvedimento assunto dal Governo è previsto un sensibile aumento di passeggeri, anche in vista di Expo».

«Per questo il canale sanitario deve essere necessariamente realizzato se vogliamo che l’aeroporto rientri nei parametri di legge. Qui, a Linate, oggi questo non c’è. Anche il personale sanitario che qui opera è esiguo rispetto alle reali esigenze e questo per Regione Lombardia rappresenta un problema molto serio».

Così ha risposto ai giornalisti il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani in occasione della visita alla struttura sanitaria attiva all’interno dello scalo aeroportuale di Linate. «È assolutamente indispensabile rivedere l’organizzazione del servizio sanitario e la sua mission - ha aggiunto Mantovani - se vogliamo aprire l’aeroporto ai voli europei ed internazionali. La prevenzione è fondamentale, la sicurezza è la nostra parola d’ordine in un momento così complesso come evidenziato dall’Oms».

«Noi abbiamo chiesto al Ministero - ha aggiunto Mantovani - di mettere in sicurezza gli aeroporti di Regione Lombardia. Come già più volte sottolineato dal Presidente Maroni, anche questioni che non dipendono da Regione Lombardia ci interessano, quando in discussione c’è il benessere dei Lombardi». «Vorrei, in particolare, che i nostri 4 aeroporti rappresentassero per i Lombardi una garanzia assoluta di serenità, anche dal punto di vista sanitario: oltre a Malpensa, dove il servizio è strutturato in modo esemplare, bisogna pensare a Linate, Orio al Serio e Montichiari, in modo da essere pronti non solo per l’emergenza di Ebola ma anche per Expo, che è in arrivo l’anno prossimo e richiamerà a Milano almeno 20 milioni di passeggeri da tutti i Paesi. Dobbiamo essere pronti a tutto».

«Tutti gli aeroporti dipendono dal Ministero - ha spiegato l’assessore ai giornalisti che chiedevano informazioni in merito alle competenze -. Con il dottor Germagnoli, responsabile ministeriale, è attiva una buona collaborazione con Regione Lombardia: abbiamo già medici in comando dalle nostre Asl e aziende ospedaliere».

L’assessore Mario Mantovani ha infine ricordato che «l’ospedale Luigi Sacco di Milano è il punto di riferimento per qualsiasi emergenza epideomiologica. Oltre alla gestione di eventuali pazienti affetti da virus Ebola, questa azienda è strutturata, organizzata e dotata delle risorse umane e tecnologiche necessarie per fronteggiare con livelli di altissima eccellenza anche altre emergenze come la Sars e il Bioterrorismo oppure tante altre patologie infettive. I Lombardi possono stare tranquilli».

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/ebola-servono-garanzie-sanitarieanche-per-linate-e-per-orio-al-serio_1083130_11/
 
oltre a Malpensa, dove il servizio è strutturato in modo esemplare, bisogna pensare a Linate, Orio al Serio e Montichiari, in modo da essere pronti non solo per l’emergenza di Ebola ma anche per Expo...

L'assessore pensa ch Expo sia un virus ancora piu' terribile di Ebola? ;) Scherzi a parte, se bisogna assicurare servizi a Linate, Bergamo e Brescia/Montichiari (dove un volo a rischio di Ebola lo vedono con il cannocchiale), allora bisognera' attrezzare presto anche Cuneo, Foggia e Crotone... sinceramente, se c'e' da preoccuparsi in Italia, a parte FCO e MXP, il posto piu' probabile dove una infezione potrebbe arrivare e' Lampedusa, e non con i voli di linea... (ovviamente non sto facendo allarmismo, ma e' semplice buon senso).
 
il posto piu' probabile dove una infezione potrebbe arrivare e' Lampedusa, e non con i voli di linea... (ovviamente non sto facendo allarmismo, ma e' semplice buon senso).

Ma neanche: dubito fortemente che un malato di ebola allo stadio più contagioso (cioè quello finale) riuscirebbe mai a percorrere la doppia traversata del deserto prima e del Canale di Sicilia poi. Lo stadio iniziale della malattia, invece, è per fortuna poco contagioso.
Insomma come si diceva nella prima pagina, questo è un virus talmente aggressivo che per alcuni versi si autoconfina. Inoltre i suoi canali di trasmissione sono praticamente incompatibili con lo stile di vita occidentale.
Le varie influenze aviarie sono invece ben più temibili, visto che la trasmissione per via aerea è una grana difficile da gestire.

Banalizzare un qualcosa che sta uccidendo 3-4.000 persone è sbagliato oltre che di cattivo gusto, ma attorno a questa epidemia sta montando una tra le peggiori campagne mass-mediatiche di sempre. E' una malattia terribile, ma che ha una capacità e velocità di diffusione non paragonabile alle influenze a cui siamo abituati. Il comunicato di Emirates è chiarissimo da questo punto di vista: prendiamo molte più precauzioni contro la SARS che contro ebola, perchè i canali di diffusione della prima sono molto più difficilmente arginabili rispetto alla seconda.
 
Ma neanche: dubito fortemente che un malato di ebola allo stadio più contagioso (cioè quello finale) riuscirebbe mai a percorrere la doppia traversata del deserto prima e del Canale di Sicilia poi. Lo stadio iniziale della malattia, invece, è per fortuna poco contagioso.
Insomma come si diceva nella prima pagina, questo è un virus talmente aggressivo che per alcuni versi si autoconfina. Inoltre i suoi canali di trasmissione sono praticamente incompatibili con lo stile di vita occidentale.
Le varie influenze aviarie sono invece ben più temibili, visto che la trasmissione per via aerea è una grana difficile da gestire.

Banalizzare un qualcosa che sta uccidendo 3-4.000 persone è sbagliato oltre che di cattivo gusto, ma attorno a questa epidemia sta montando una tra le peggiori campagne mass-mediatiche di sempre. E' una malattia terribile, ma che ha una capacità e velocità di diffusione non paragonabile alle influenze a cui siamo abituati. Il comunicato di Emirates è chiarissimo da questo punto di vista: prendiamo molte più precauzioni contro la SARS che contro ebola, perchè i canali di diffusione della prima sono molto più difficilmente arginabili rispetto alla seconda.

come non quotarti
 
Banalizzare un qualcosa che sta uccidendo 3-4.000 persone è sbagliato oltre che di cattivo gusto, ma attorno a questa epidemia sta montando una tra le peggiori campagne mass-mediatiche di sempre. E' una malattia terribile, ma che ha una capacità e velocità di diffusione non paragonabile alle influenze a cui siamo abituati. Il comunicato di Emirates è chiarissimo da questo punto di vista: prendiamo molte più precauzioni contro la SARS che contro ebola, perchè i canali di diffusione della prima sono molto più difficilmente arginabili rispetto alla seconda.

Non essendo nemmeno io un epidemiologo non mi pronuncio. Il fatto però che l'OMS/WHO (http://www.who.int/csr/disease/ebola/en/) abbia alzato l'allarme a livelli altissimi (Global Alert) mi dice che il problema è molto più serio di quel che si creda. Non credo ai media (e tanto meno a quelli italiani) ma anno OMS sì.

gBaru
 
Ebola diventa un problema molto molto serio quando se ne perde il controllo, se i governi stanziano i fondi necessari e sono disposti a fare le scelte opportune per contenere l'epidemia allora la stessa natura di Ebola aiuterà a contenerla come opportunamente spiegato già precedentemente.
 
Non essendo nemmeno io un epidemiologo non mi pronuncio. Il fatto però che l'OMS/WHO (http://www.who.int/csr/disease/ebola/en/) abbia alzato l'allarme a livelli altissimi (Global Alert) mi dice che il problema è molto più serio di quel che si creda. Non credo ai media (e tanto meno a quelli italiani) ma anno OMS sì.

gBaru

Più di 4.000 morti accertati vorrei pure vedere se non costituiscono un problema di cui l'OMS si deve occupare!

Il fatto però che l'unico contagio avvenuto fuori dall'Africa sia di un'infermiera che - a quanto pare - ha sbagliato a seguire i protocolli di sicurezza durante la cura di un paziente infetto la dice lunga.
E' un virus terribile, ma fortunatamente per noi non si attacca come l'influenza rispetto alla quale ha un meccanismo molto molto diverso.


[Mega_OT]
Mi spiegavano qualche anno fa, ai tempi dell'aviaria, che in questi casi la paura più grossa non è tanto la diffusione del contagio in sè, quanto il fatto che tramite il contagio di un gran numero di individui possa aumentare esponenzialmente la possibilità di una mutazione del virus. Nel caso del H5N1, questo era responsabile di un ceppo influenzale nemmeno troppo violento (la percentuale di decessi non ha mai preoccupato più di tanto), ma aveva il "difetto" di essere maledettamente contagioso. In parole povere, il problema mi fu descritto così: "è un virus che non ammazza facilmente ma che si trasmette con una velocità impressionante. Se durante l'epidemia dovesse mutare (perchè i virus purtroppo mutano) rimanendo veloce ma diventando anche mortale, allora sarebbe una strage". E' per questo che le epidemie vanno tenute sotto controllo e arginate. Ma nemmeno io sono un epidemiologo dunque mi sono semplicemente fidato.
[/Mega_OT]
 
Si, Aless, il mio riferimento sopra a Lampedusa, non era per dire che c'e' reale rischio di arrivo li, ma era per dire per sottolineare l'assurdita' di quanto detto dall'assessore lombardo, che parlava di Linate e Bergamo, che sono aereoporti dove davvero di voli a possibile rischio non ve ne sono (se non dopo connessioni, ma a quel punto tutto il mondo e' allo stesso livello di rischio)...
 
Si, Aless, il mio riferimento sopra a Lampedusa, non era per dire che c'e' reale rischio di arrivo li, ma era per dire per sottolineare l'assurdita' di quanto detto dall'assessore lombardo, che parlava di Linate e Bergamo, che sono aereoporti dove davvero di voli a possibile rischio non ve ne sono (se non dopo connessioni, ma a quel punto tutto il mondo e' allo stesso livello di rischio)...

Assolutamente. Mi sono appoggiato al tuo discorso per divagare, non per smentirti. ;)
 
Si, Aless, il mio riferimento sopra a Lampedusa, non era per dire che c'e' reale rischio di arrivo li, ma era per dire per sottolineare l'assurdita' di quanto detto dall'assessore lombardo, che parlava di Linate e Bergamo, che sono aereoporti dove davvero di voli a possibile rischio non ve ne sono (se non dopo connessioni, ma a quel punto tutto il mondo e' allo stesso livello di rischio)...

Non sono affatto ' accordo, eccezion fatta per bergamo.

Un cittadino africano che, esempio, dalla guinea voglia venire a milano quasi sicuramente farà transito in un altro aeroporto europeo e credo che lufthansa, airfrance, iberia, BA, atterrino proprio a linate.

Difficile certo. Ma le strade per arrivare in aereo in italia, dall' africa, sono poche e portano tanto a malpensa quanto a linate.

E lo stesso discorso lo farei per altri aeroporti in cui sono presenti compagnie che fanno biglietto unico (per capirci non certo parma, ciampino, treviso) e nella cui città è presente una consistente comunità africana.
 
Non sono affatto ' accordo, eccezion fatta per bergamo.

Un cittadino africano che, esempio, dalla guinea voglia venire a milano quasi sicuramente farà transito in un altro aeroporto europeo e credo che lufthansa, airfrance, iberia, BA, atterrino proprio a linate.

Difficile certo. Ma le strade per arrivare in aereo in italia, dall' africa, sono poche e portano tanto a malpensa quanto a linate.

E lo stesso discorso lo farei per altri aeroporti in cui sono presenti compagnie che fanno biglietto unico (per capirci non certo parma, ciampino, treviso) e nella cui città è presente una consistente comunità africana.

Di solito si spera che un pax con la febbre a 40 e proveniente da un paese a rischio venga bloccato direttamente a MUC o CDG o AMS o LHR o etc, e non lasciato libero di bighellonare per un grande aeroporto interconinentale per ore, per poi essere imbarcato su di un altro volo verso un altro aeroporto e un altro paese.
Insomma sono i voli diretti che arrivano dalle aree a rischio il problema principale.
 
Di solito si spera che un pax con la febbre a 40 e proveniente da un paese a rischio venga bloccato direttamente a MUC o CDG o AMS o LHR o etc, e non lasciato libero di bighellonare per un grande aeroporto interconinentale per ore, per poi essere imbarcato su di un altro volo verso un altro aeroporto e un altro paese.
Insomma sono i voli diretti che arrivano dalle aree a rischio il problema principale.

Per dare un'idea, negli Stati Uniti hanno intensificato i controlli a JFK, EWR, IAD, ATL, IAH (e forse ORD? Non sono sicuro), in pratica dove entrano i voli diretti dall'Africa.

Ripeto il mio concetto di prima, se bisogna controllare LIN o BGY, allora perche' no VCE, CAG, BRI, etc. in fondo anche loro avranno i loro transiti, e le comunita' africane... poi ci sara' sicuramente chi chiede fondi appositi per fare controlli a CRV, CIY, CUF, etc. ed alla fine dall'emergenza internazionale, si arrivera' al solito magna-magna italiano (vedi fondi per la ricostruzione post-terremoti, post-mucca pazza, pre-G8, pre-grandi eventi, post-grandi eventi, post-alluvioni, post-incendi, etc. ogni occasione e' buona per fare casino con i fondi pubblici)