I dettagli dell'offerta Air France su Alitalia


Ma che titolo ha un governo dimissionario, alla cui ex maggioranza mancano anche Di Pietro e la Sinista Arcobaleno di decidere chicchessia? Figuriamoci tutte queste illegalita'.

E questa sarebbe ordinaria amministrazione?

Qui andra' avanti con cause legali fino al 2050.......
 
da La Stampa del 3/2/2008



Prato: «Due miliardi per non aver chiuso Linate»
LUIGI GRASSIA
Saltato ogni far play, volano gli stracci in tribunale: Alitalia sta approntando una contro-richiesta di risarcimento danni alla Sea, la società che gestisce gli scali di Malpensa e Linate. Se verrà provocata a farlo, la compagnia di bandiera andrà in tribunale per farsi dare dalla Sea una cifra compresa fra 1,5 e 2 miliardi di euro, quindi superiore al miliardo e 200 milioni che la stessa Sea intende chiedere all’Alitalia per il trasferimento a Roma Fiumicino di quasi tutti i voli intercontinentali Alitalia e per il depauperamento che ne deriva a Malpensa.

Ieri il presidente di Alitalia, Maurizio Prato, ha spiegato che la compagnia «è andata a Malpensa quando era prevista la chiusura di Linate che invece non c’è stata». Linate ha sottratto passeggeri a Malpensa aumentando anche i costi di Alitalia nello scalo di Varese. Negli ultimi dieci anni, accusa Prato, «Alitalia ha lamentato attraverso le perdite del suo bilancio gli utili della Sea», e di questo adesso vuole essere risarcita. E sullo spostamento dei voli da Malpensa, Prato sottolinea che «era noto sin dal 30 agosto quando il cda ha approvato il piano illustrato anche alle Camere
 
Roma, 17 mar. - (Adnkronos/Ign) - Arriva anche il via libera del Tesoro all'offerta di Air France. Dopo il cda di Alitalia e in attesa che a pronunciarsi, domani, siano i sindacati, la proposta francese incassa il disco verde del primo azionista dell'ex compagnia di bandiera. Una decisione, questa, formalizzata al termine di una riunione del Cdm che ha ascoltato un'informativa del ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, in cui il ministro ha espresso "l'impegno ad aderire alle offerte pubbliche di scambio e di acquisto da parte di Air France per la totalità dei titoli detenuti dal ministero stesso".

Il numero uno di Via XX Settembre ha sintetizzato ai colleghi i contenuti di un'offerta che è ridimensionata sia nel prezzo che nelle garanzie sul piano operativo ed occupazionale, rispetto alle indicazioni preliminari formulate dalla compagnia francese prima di Natale. Viene specificato che "gli impegni assunti non saranno vincolanti nel caso in cui uno o più soggetti lancino un'offerta pubblica concorrente migliorativa e il ministero accetti tale offerta. Cio' al fine di tutelare i principi di trasparenza e non discriminazione previsti dalla normativa sulle privatizzazioni e in linea con la disciplina delle offerte pubbliche".

Il via libera arriva dopo che la Commissione Ue aveva fatto sapere che l'Alitalia non avrebbe potuto più beneficiare di nuovi aiuti pubblici. Alitalia "non può più beneficiare di aiuti di Stato", ha infatti detto Michele Cercone, portavoce del commissario Ue ai Trasporti Jacques Barrot. Bruxelles ha dunque spiegato che non possono essere accettati "interventi che non rispettino il principio dell'investitore privato".

Intanto, sale la tensione dal fronte sindacale. Per Cgil Cisl e Uil l'irritazione è palpabile, in vista del confronto di domani con la compagnia e Air France: "Mi auguro che ci siano margini per una trattativa. Se non ci fossero ne prenderemmo atto", sintetizza per tutti il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, tornando a denunciare la scarsa trasparenza dell'operazione ed il ruolo assolutamente marginale riservato ai sindacati. La proposta formalizzata da Air France pone anche delle rigide condizioni da soddisfare entro il 31 marzo. Le più rilevanti riguardano l'impegno del Tesoro a conferire le proprie azioni all'ops che sarà lanciata, arrivato oggi; la concessione di un prestito ponte da 300 mln da restituirsi subito dopo l'aumento di capitale; il raggiungimento di un accordo con i sindacati, sia per Az Fly che per Az servizi; un passo indietro di Sea sul fronte del contenzioso aperto per il risarcimento danni di 1,25 mld o, in alternativa, una soluzione proposta dal Tesoro che scarichi Alitalia dei rischi connessi all'azione legale.

Proprio questi rigidi paletti hanno suscitato più di un malumore all'interno del governo. Due gli aspetti più controversi, le ricadute sul piano dell'occupazione e il destino di Malpensa. Già in mattinata il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ha espresso tutto il suo "disappunto come ministro e come cittadino nel prendere atto dell'offerta avanzata da Air France per l'acquisto di Alitalia'', sottolineando come la proposta francese sia "finalizzata unicamente al profitto proprio dell'offerente, che rappresenta un danno per la Compagnia, per le maestranze e per tutto il Paese''.

Un invito a fare i conti con la realtà è arrivato invece dal ministro per le Politiche Comunitarie, Emma Bonino. "Alitalia è nelle condizioni in cui si trova. Non abbiamo la possibilità di fare la voce grossa con i francesi. Forse avremmo dovuto dichiarare tempo fa il fallimento, questa era l'alternativa", ha replicato alle rimostranze di Di Pietro.

Dal fronte sindacale, intanto, il malumore è tangibile. "Domani è il giorno della verità in cui saremo messi in condizione di avere elementi per esprimere un giudizio. Prendere o lasciare non e' mai la tattica migliore per un sindacato. Per questo non chiediamo tempo ma margini per una trattativa. Se non ci fossero ne prenderemmo atto", spiega il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. E a chi gli chiedeva di eventuali iniziative di sciopero in caso di fumata nera dell'incontro di domani con Maurizio Prato, presidente di Alitalia e Jean Cirille Spinetta, ad di Aif France, risponde: "Noi abbiamo le spalle larghe, sia per sostenere un accordo sia per dire che non ci sono le condizioni. Abbiamo forza per assumerci una responsabilita' chiara di un si' o un no con tutte le conseguenze che queste soluzioni comportano".

Parole non diverse da quelle impiegate dal leader della Cisl, Raffalele Bonanni per commentare l'offerta Air France: "Air France acquista quasi gratis Alitalia. Spero ci sia la possibilità di fare una trattativa vera", dice il numero uno della Confederazione di via Po. "In caso contrario hanno cominciato da soli, finiscano da soli", aggiunge ribadendo il fatto che delle modalità di vendita di Alitalia il sindacato "non sappia nulla, sia all'oscuro di tutto".

Ma di una cosa è invece sicuro il leader della Uil, Luigi Angeletti: "che i sindacati non regaleranno con il proprio sì il via libera all'offerta di Air France-Klm. Dicono mangia la minestra o salta dalla finestra', ma non è mica detto che bisogna sempre per forza mangiare la minestra, se è avvelenata".

Giudizio sostanzialmente sospeso invece quello che arriva dal presidente designato di Confindustria, Emma Marcegaglia che preferisce invece concentrare l'attenzione sulla necessità di evitare lo smantellamento di Malpensa profilato dal piano Spinetta. "L'attuale piano, cosi' com'e', produce una grossa riduzione di voli da Malpensa e quindi credo ci vorrebbe o una moratoria o qualche intervento che lasci spazio a Malpensa per ritrovare altre compagnie che vogliano volare dall'aeroporto lombardo", spiega da Belluno.

"E' importante infatti che non si vada ad uno smantellamento dei voli del Nord di Malpensa perche' questo sarebbe un danno molto pesante per il Nord Italia", ribadisce. Intanto, come ampiamente prevedibile visto il prezzo previsto dall'offerta di Air France, il titolo registra un brusco calo a Piazza Affari, dopo diverse sospensioni per eccesso di ribasso e il mancato ingresso in contrattazione in mattinata, con un calo teorico del 40%. Il bilancio finale ha visto le azioni della compagnia di bandiera in calo del 26,76% a quota 0,3911 euro e dopo aver toccato un minimo di 0,3305. Sono passati di mano, attraverso 7.200 contratti, 44,5 milioni di pezzi, pari al 3,2% del capitale.
 
Fossero seri,aspetterebbero l'elezione del nuovo Governo...nn siamo nella fase politica idonea a prendere decisioni..
 
Questa della causa per la mancata chiusura di LIN e' una notizia di un mese e mezzo fa, pietosamente nascosta sotto multipli veli, che il cavaliere riesuma per farci divertire.

Questa cosa supera tutte le barriere del ridicolo, e' come se lo stupratore ti chiedesse i danni perche' gli utilizzi abusivamente il pixello.
 
Citazione:Messaggio inserito da Charlotte

Fossero seri,aspetterebbero l'elezione del nuovo Governo...nn siamo nella fase politica idonea a prendere decisioni..
ciao charlotte
air france ha posto come condizione essenziale per il proseguio della trattativa sia l'ok dell'attuale governo che del prossimo
 
Se per questo basta che una delle condizioni poste non si verifichi o non si possa fare, anche tra parecchio tempo, e va tutto a monte. Per come l'hanno formulata.
 
Ricordo che tra le condizioni previste c'è anche l'impegno del governo italiano in nome e per conto dei diversi gestori aeroportuali a non aumentare le tasse negli aeroporti e per i soli voli operatati da AZ/AF/KLM. Richiesta sicuramente anticostituzionale e che verrebbe subito cassata dall'antitrust.
 
Citazione:Messaggio inserito da Cesare.Caldi

Ricordo che tra le condizioni previste c'è anche l'impegno del governo italiano in nome e per conto dei diversi gestori aeroportuali a non aumentare le tasse negli aeroporti e per i soli voli operatati da AZ/AF/KLM. Richiesta sicuramente anticostituzionale e che verrebbe subito cassata dall'antitrust.
non mi pare che l'antitrust abbia mai cassato il fatto che az a mxp pagava tariffe forfettarie inferiori agli altri operatori[:301][:301]
 
Dal Sole 24 ore:

Alitalia, da Air France un'offerta umiliante. Forse sarebbe stato meglio lasciarla fallire
di Gianni Dragoni

17 marzo 2008

Carta straccia. La proposta finale di Air France-Klm per la privatizzazione dell'Alitalia tratta come carta straccia le azioni della malconcia compagnia italiana, valutate appena dieci centesimi l'una secondo l'offerta in concambio di titoli Air France, fortemente peggiorativa rispetto alla proposta preliminare. E di carta straccia è probabilmente anche l'immagine dell'Italia vista da Parigi, come da molte altre capitali mondiali.

Certo, il traccheggiare sulla privatizzazione, i ritardi che la politica e i sindacati hanno inflitto anche a un serio tentativo di privatizzazione come quello condotto nell'ultimo anno e mezzo, non hanno favorito la presentazione di un'offerta soddisfacente negli aspetti economici. Se fosse stata venduta ancora sei mesi fa, le condizioni probabilmente sarebbero state migliori. Ma adesso i creditori incalzano l'Alitalia, il fallimento sarebbe questione di pochi mesi se non arrivassero risorse fresche.

E anche nel versante industriale, oltre ai 2mila esuberi, resta l'incertezza sui 5mila lavoratori di terra di Az Servizi che verranno parcheggiati nel limbo di Fintecna, utilizzata come se fosse un'agenzia pubblica di reimpiego. Nel momento in cui il Governo si accinge a dare l'addio alla compagnia in volo verso Parigi, sorge l'interrogativo se, viste le umilianti condizioni poste da Air France, non sarebbe stato preferibile lasciar fallire la compagnia per poi tentare una rinascita su basi più piccole, ma più sane.

Questo breve articolo credo riassuma perfettamente la situazione.
Ciao
 
già da tempo vi erano questi suggerimenti...ipotesi ...ma certo gli accordi sottobanco delex governo hanno portato alla soluzione più umiliante e svilente per la compagnia
 
Citazione:Messaggio inserito da Cesare.Caldi

Ricordo che tra le condizioni previste c'è anche l'impegno del governo italiano in nome e per conto dei diversi gestori aeroportuali a non aumentare le tasse negli aeroporti e per i soli voli operatati da AZ/AF/KLM. Richiesta sicuramente anticostituzionale e che verrebbe subito cassata dall'antitrust.

ma comse fa il governo e l'italia intera a farsi ricattare in questo modo???

indipedentemente da cosa possano pensare i diretti interessati (piloti etc che chiaramente hanno da pensare a mantenere il posto di lavoro e che hanno le lorp ragioni)

da italiano mi sento mortificato!!!

A.
 
Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver


non mi pare che l'antitrust abbia mai cassato il fatto che az a mxp pagava tariffe forfettarie inferiori agli altri operatori[:301][:301]
i prezzi dell' handling possono essere forfettari visto che esiste la concorrenza ma le tariffe di sea gestore sono uguali per tutti per legge. [:306]
 
Citazione:Messaggio inserito da frenchMXP
[i prezzi dell' handling possono essere forfettari visto che esiste la concorrenza ma le tariffe di sea gestore sono uguali per tutti per legge. [:306]

beh forse non conoscerò i dettagli dell'operazione che tu ora hai illustrato tecnicamente
ma il concetto che ho espresso era valido ovvero il fatto che az pagando a forfait pagava il 20% in meno degli altri operatori
notizia passata spesso anche sul forum
dove sta la notizia errata?
 
Ripetendo il mio appello alla moderazione in questa fase critica e cruciale per il paese e per un sacco di lavoratori direttamente od indirettamente coinvolti ( sia SEA che AZ ) da colpe non loro ( vedi dietrofront di d'alemiana memoria sullo spostamento dei voli da LIN a MXP che ha causato di fatto il fallimento del progetto hub ) mi sa tanto che i nostri dipendenti che si arrogano il diritto ma quasi mai il dovere di governarci stiano dando prova della loro migliore qualità: far confusione per cercare di rendere le acque più torbide possibile e non farci nè capire nè di vedere il vero scenario. Ogni giorno si dice tutto ed il suo contrario .
Persone dello stesso schieramento che dicono il contrario dei loro leader perchè sperano di essere rielette e compagnia bella.... che pietà.
In questo momento comunque mi sembra che il messaggio da parte del governo sia quello di dare contro a SEA, quindi alla Lombardia ed ai suoi 2 massimi esponenti ( Formigoni e Moratti ) chiedendo di ritirare la causa. La risposta logica dovrebbe essere no. A quel punto la trattativa può anche fallire ed il governo potrà tranquillamente dire che la colpa è dell'avversa parte politica che governa in Lombardia. Sarà strano ma da qualche giorno non ci sono commenti di Penati se non quello di mettere sul mercato SEA il che fra l'altro viste le attuali condizioni sarebbe follia.
Tutti gli attuali governanti ne uscirebbero, a loro ma non a mio giudizio, puliti dal punto di vista morale lasciando il cerino ai prossimi. AF ne uscirebbe dicendo che ha fatto tutto quello che poteva ma con la spada di Damocle del ricorso da 1,25 mld non poteva prendere AZ e così via.
Ma in che paese si possono fare delle richieste come quelle fatta stasera da prodi ( il minuscolo è voluto non per colore politico ma per scarso rispetto ).

Può anche essere fantapolitica, come al solito, ma mi sembra che si cerchino delle way out non richieste.

La sintesi comunque rimane che io faccio il tifo per quelli che lavorano seriamente nel settore del trasporto aereo e quelli a loro collegati a tutti i livelli. Se siamo arrivati fin qui, nel senso positivo del termine, lo dobbiamo a loro che in tutti questi anni si sono sbattuti in mezzo a mille incertezze e a mille malfunzionamenti del sistema.

Ciao a tutti
Alex

PS: mi mancano tanto i commenti di Concorde che in questo periodo sarebbero estremamente graditi ed importanti.
 
Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver

Citazione:Messaggio inserito da frenchMXP
[i prezzi dell' handling possono essere forfettari visto che esiste la concorrenza ma le tariffe di sea gestore sono uguali per tutti per legge. [:306]

beh forse non conoscerò i dettagli dell'operazione che tu ora hai illustrato tecnicamente
ma il concetto che ho espresso era valido ovvero il fatto che az pagando a forfait pagava il 20% in meno degli altri operatori
notizia passata spesso anche sul forum
dove sta la notizia errata?
ripeto, AF chiede che le tariffe aeroportuali (le tasse) siano differenti rispetto agli altri vettori dunque un'aiuto di Stato ecco dove sta lo scandalo! Diverso il discorso del prezzo dell'handling, che ogni operatore handling (e dunque non l'aeroporto) può far pagare quanto vuole al suo cliente.