I dettagli dell'offerta Air France su Alitalia


L' investimento previsto da AF, tra azioni, obbligazioni e ricapitalizzazione si aggira sui 1.700 milioni di euro.
Non poco, considerato che l' attuale valore di Borsa di Air France-KLM si aggira sui 4.700 milioni, quella di Lufthansa 7.000 milioni, Iberia e easyJet circa 2.000.
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce
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Gli aiuti di Stato non sono mica solo il prestito ponte ... sono la blindatura dei bilaterali, il matentimento dell Service, la garanzia contro la causa SEA ... [:301][:301]
Mi autoquoto perché arrivata la conferma di quanto dicevo, dirattamente da Bruxelles:


Alitalia: Ue fissa i paletti e consiglia di dialogare con Bruxelles

Il Sole 24 Ore Radiocor - Bruxelles, 17 mar - Il messaggio della Commissione europea e' molto chiaro: non c'e' piu' spazio per misure pubbliche a sostegno dell'Alitalia a meno che l'Italia non dimostri che si comporta effettivamente come un investitore privato operante in una economia di mercato. Nel momento in cui per Alitalia si mette in cantiere una linea di credito del Tesoro o una garanzia pubblica per ottenere un prestito e grava l'incertezza sulla richiesta di risarcimento danni da parte della Sea per 1,25 miliardi, l'indicazione e' che Bruxelles non dara' via libera a interventi che si configurano come aiuti di stato, cioe' a condizioni privilegiate. Non e' una novita', questa, giacche' molte volte nelle scorse settimane l'esecutivo europeo ha ribadito che il capitolo degli aiuti pubblici alla ristrutturazione e' da tempo morto e sepolto in base al principio 'one time last time'. Alitalia ne ha gia' goduto tra il 1996 e il 2001. Poi nel 2004 ci fu l'aiuto al salvataggio, un prestito ponte di 400 milioni di euro, ma si tratto' di un salvataggio per evitare il fallimento e preparare la ristrutturazione. Che cosa vuol dire in concreto 'principio dell'investitore privato'? Non solo che vanno rispettate le condizioni di mercato per i prestiti con congrui tempi di rimborso, ma anche che altri interventi, per esempio quello per tacitare eventualmente la Sea, non si configurino come aiuti di stato. In generale, le misure devono trovare una giustificazione in termini di 'convenienza' per chi le decide e qualsiasi investitore privato si muove in una logica di profitto. Nel caso di Alitalia, pero', si puo' parlare solo di limitazione dei danni non di profitti. Senza quei trecento milioni di euro l'acquirente non compra e se non compra l'azionista pubblico perde tutto. E' anche su tali aspetti "qualitativi" che si concentreranno le discussioni con la Commissione europea. Il problema e' che, a quanto informano fonti comunitarie, finora non e' stato avviato alcun dialogo e questo, per Bruxelles, non e' un buon segnale. Di qui l'invito di oggi: e' interesse di tutti che Italia e Commissione Ue "lavorino insieme" gia' in questa fase per evitare brutte sorprese se dovessero emergere dubbi sul rispetto delle norme sugli aiuti di stato, lungaggini, tortuose procedure formali antitrust. Il contrario di quanto e' necessario. Delle misure urgenti di sostegno finanziario si occupera' il vicepresidente della Commissione Ue Jacques Barrot: e' francese e questo in teoria potrebbe facilitare tutto. Ma e' meglio essere prudenti perche' su questa materia la concorrenza e' molto agguerrita e pronta a ricoprire Bruxelles di ricorsi. Della fusione, invece, si occupera' la commissaria alla concorrenza Neelie Kroes per la quale, al momento, non esiste formalmente alcun dossier Af-Klm-Alitalia. Si aspetta la notifica.
17-03-08 15:26:07
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

L' investimento previsto da AF, tra azioni, obbligazioni e ricapitalizzazione si aggira sui 1.700 milioni di euro.

un conto è l'investimento un altro il prezzo d'acquisto.
Solamente 1 mld serviranno per la ricapitalizzazione.
Il prezzo teorico d'acquisto è di circa 150/200mln di Euro, il valore di AZ è negativo.
 
ILSOLE24ORE.COM
Da Roma a Parigi, viaggio obbligato
di Gianni Dragoni

16 Marzo 2008

Settantacinque euro a testa in media per ogni italiano, fino ai neonati. È la tassa occulta dell'Alitalia, con il suo corredo di disservizi e di perdite senza fine, per le ricapitalizzazioni fatte negli ultimi 15 anni dallo Stato, che ha versato 4,3 miliardi di euro per tenere in piedi questa fucina di debiti. L'obolo dovrebbe cessare con l'arrivo di Air France-Klm, anche se l'offerta finale di Parigi è dura da digerire. Un'offerta finora poco trasparente e decisamente meno friendly di quella preliminare del 6 dicembre, quando c'era ancora la concorrenza di Air One con Intesa Sanpaolo.
Eppure, l'offerta di Jean-Cyril Spinetta è l'unica concreta che è stata presentata per la Cenerentola dei cieli. Pochi avrebbero immaginato che la prima aviolinea mondiale per fatturato (23 miliardi di euro nell'ultimo bilancio, con 890 milioni di utile netto) si sarebbe impegnata quando, il primo dicembre 2006, il Governo Prodi ha annunciato la privatizzazione.
La proposta «italiana» di Carlo Toto, sulla quale molti si sono appassionati, si è auto-eliminata il 17 luglio 2007, quando il coraggioso imprenditore abruzzese, rimasto solo in gara, si è ritirato poche ore prima di fare l'offerta vincolante. Toto ha incolpato il ministero dell'Economia di non avergli concesso tempo sufficiente «per la sottoscrizione dei necessari accordi sindacali». Chiedeva 90 giorni, gliene davano 45.
Spinetta ha indicato in tutto 15 giorni – entro il 31 marzo o l'offerta scade – per avere tutte le risposte al suo piano, da quelle del Governo all'intesa con i sindacati, condizioni sospensive dell'offerta. Come mai allora per Toto erano pochi 45 giorni? Il ritiro va probabilmente spiegato con altre ragioni. Un'ipotesi è che non avesse la copertura finanziaria dalle banche al suo fianco, come ha poi fatto notare il ministro Tommaso Padoa-Schioppa. Un'alternativa credibile sarebbe stata Lufthansa, più gradita al "fronte del Nord" per l'interesse dichiarato su Malpensa. Ma all'alba del 6 dicembre i tedeschi hanno ripiegato: «Ci saremmo rovinati il rating». Forse avevano capito che la partita ormai era dei francesi. Pochi giorni dopo, Lufthansa ha comprato il 19% di una low cost negli Stati Uniti, Jet Blue, per 305 milioni di dollari. Una morale per i politici e altri stakeholder che da anni si curano dell'Alitalia, probabilmente più per ottenere favori o il privilegio della «Freccia alata» che non per risanarne i conti e il servizio: nessuna compagnia o investitore al mondo era tenuto a preoccuparsi dell'Alitalia. «È un miracolo», ha detto il presidente Maurizio Prato, se c'è un gruppo affidabile che ha presentato un'offerta vera.
Chi non preferirebbe avere un'aviolinea di bandiera con cervello in Italia, tanti voli intercontinentali diretti (anziché via Parigi) e un piano di assunzioni, anziché 2mila esuberi e 5mila lavoratori nel limbo di Fintecna?
Ma questa prospettiva nessuno l'ha garantita. Nessun imprenditore o banca italiani hanno messo i fondi necessari. E se non spunterà qualcuno – ipotesi improbabile – prima che Air France lanci l'Ops, allora meglio lasciare quel che resta di Alitalia nelle mani sicure di Air France, che può dare una prospettiva a 12mila posti di lavoro italiani più dei tanti appelli all'«italianità».
Con mestizia, un'altra azienda italiana va a un padrone francese, dopo Fiat Telettra (venduta ad Alcatel) e Fiat Ferroviaria (Alstom), Alenia Spazio (Alcatel, poi Thales), Bnl (Bnp Paribas).
 
Prima della presentazione dell'offerta SEA aveva stimato la perdita di posti di lavoro in 900 unità, corretto?
Oggi a fronte della presentazione (dismissione cargo) e del nuovo scenario legato a VE (non aggiudicazione della gara) quali possono essere le ulteriori perdite di posti di lavoro?

Ciao
Alex
 
Citazione:Messaggio inserito da italex88

Prima della presentazione dell'offerta SEA aveva stimato la perdita di posti di lavoro in 900 unità, corretto?
Oggi a fronte della presentazione (dismissione cargo) e del nuovo scenario legato a VE (non aggiudicazione della gara) quali possono essere le ulteriori perdite di posti di lavoro?

900 è il numero di lavoratori Sea e Sea Handling che tra 10gg andranno in Cassa Integrazione (ci sarebbe da aggiungere i vari catering, società di pulizie, negozi e l'indotto).
Ulteiori perdite in Sea non ne vedo: VE per il momento rimane basata a Mxp così come anche il Cargo; se AZ Cargo andasse via domani altri vettori si sfregano le mani. Al massimo sono i dipendenti di Alha che rischiano grosso.
 
Citazione:Messaggio inserito da Bibbi

se non gli fai un'altra flebo il paziente rischia di morire prima di arrivare in sala operatoria per l'amputazione.

Basta con l'accanimento terapeutico...!
Eutanasia.;););)
 
Il mercato dice: 2 acquirenti = concorrenza, 1 acquirente = Monopolio...Aveva ragione Toto, almeno il governo poteva, visto che dettava le regole, darla ugualmente ad AF ma fingendo una trattativa anche con AP per mantenere alto il prezzo più alto possibile, questi a carte non c'hanno mai giocato, cosi per sopravvevere AF dice...metteteci 250 - 300 milioni poi ve li ridò
 
Lunedì 17 Marzo 2008, 16:02

Alitalia: Fiorello e Baldini Intonano 'Resta Con Noi'

Roma, 17 mar. (Adnkronos) - Un coro sulle note di "Resta con noi". E' la trovata con cui Fiorello e Marco Baldini affrontano oggi il tema della vendita di Alitalia ad Air France nel corso della puntata di "Viva Radiodue". Fiorello e Baldini hanno intonato, con il pubblico, il celebre canto da chiesa con un testo scritto ad hoc: "Resta con noi Alitalia stasera/ resta con noi e non te ne andare/ Resta con noi non ci lasciar/ la Francia non deve comprar/ Chiedi di piu' non accettar/ la Gioconda ci devon ridar", hanno cantato Fiorello e Baldini sulle note di Enrico Cremonesi, in uno studio radiofonico trasformato in un grande coro. "Purtroppo la vendono -ha detto Fiorello - Come si fa a vendere la compagnia di bandiera?" e aggiunge scherzando "130 milioni sono i soldi contestati a Valentino Rossi per le tasse. Io a 120 l'avrei presa!", ha aggiunto poi lo showman riferendosi alla valutazione del capitale Alitalia da parte dei compratori francesi.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-ALEX

Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Lunedì 17 Marzo 2008, 12:11

Alitalia: Di Pietro; proposta umiliante, uccide Malpensa

ROMA (MF-DJ)--"Esprimo tutto il mio disappunto come ministro e come cittadino nel prendere atto dell'offerta avanzata da Air France per l'acquisto di Alitalia". Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro.

Essendo Di Pietro un Ministro e membro del Governo direi che avendo lo stesso dichiarato la sua contrarietà alla vendita di AZ ad AF e rileggendo quanto dettato da AF direi che viene meno una delle condizioni essenziali per la vendita e pertanto potrebbe già saltare tutto [:301]
le condizioni erano :
1) sì dei sindacati
2) sì del governo attuale
3) conferma del governo di "maggio"

il primo sì potrebbe arrivare se il governo promettera' ammortizzatori sociali per gli esuberi (sicuro).
il secondo che era gia' a maggioranza nel consiglio dei ministri vede ora prodi e padoa di parecchio meno "pesanti" politicamente rispetto alla precedente decisione di andare avanti con l'offerta af (dubbio).
il terzo una vera incognita , chiunque dovesse vincere visto cosa ha messo sul tavolo af (dubbisimo).
 
Mi sa tanto che è un'offerta fatta apposta per farsi dire di no...
Boh forse mi sbaglio?!?![:I][:I][:I]
 
Citazione:Messaggio inserito da I-ALEX

Citazione:Messaggio inserito da DL777

Mi sa tanto che è un'offerta fatta apposta per farsi dire di no...
Boh forse mi sbaglio?!?![:I][:I][:I]

col rischio che noi fessi italiani diciamo alla fine di Sì ;)

E' una proposta sconcertante. Davvero. [:0]
Io ero pro AF ma bisognerebbe avere la forza di rifiutarla, almeno in questi termini. Solo che questa forza non la vedo. [V]

Ciao
Massimo
 
Alitalia, Reguzzoni: governo e Cda sembrano ladri di polli

"Il comportamento del Consiglio d'amministrazione di Alitalia e del loro azionista, cioè il Governo italiano, è un comportamento da ladri di polli che agiscono nella notte, in silenzio, e facendo il contrario di quanto avevano promesso. Infatti, sia Alitalia che il governo di Prodi, oltre che la stessa Air France, avevano assicurato che le trattative sarebbero state sospese fino a quando si sarebbe insediato il nuovo governo...". Marco Reguzzoni, ex presidente della provincia di Varese, vicesegretario della Lega Lombarda e candidato della Lega alla Camera, boccia così il via libera del Cda di Alitalia all'offerta di Air France.
 
Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver

Alitalia, Reguzzoni: governo e Cda sembrano ladri di polli

"Il comportamento del Consiglio d'amministrazione di Alitalia e del loro azionista, cioè il Governo italiano, è un comportamento da ladri di polli che agiscono nella notte, in silenzio, e facendo il contrario di quanto avevano promesso. Infatti, sia Alitalia che il governo di Prodi, oltre che la stessa Air France, avevano assicurato che le trattative sarebbero state sospese fino a quando si sarebbe insediato il nuovo governo...". Marco Reguzzoni, ex presidente della provincia di Varese, vicesegretario della Lega Lombarda e candidato della Lega alla Camera, boccia così il via libera del Cda di Alitalia all'offerta di Air France.


per completezza io metterei anche la foto ;)


AZ20TAGLIA.jpg
 
Berti ha appena dichiarto a SkyTG24 che Anpac non darà il proprio benestare al piano AF se non verrà annullata la chiusura del settore cargo.

Commento personale: crew index.
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 17 mar - Il presidente
del Consiglio, Romano Prodi, ha chiesto alla Sea di ritirare
la richiesta di indennizzo da 1,250 miliardi all'Alitalia
come risarcimento per i danni subiti con l'abbandono di
Malpensa. Lo apprende Radiocor. La richiesta e' stata
avanzata "in modo fermo" da Prodi, ed e' la risposta ad una
delle condizioni poste da Air France-Klm nell'offerta su
Alitalia.