Allora... ebbene sì... lo confesso... sono uno di quei supervisori che non fanno MAI anticipare o cambiare tariffe!!! .... Ahhh... adesso l'ho detto !!!!!
Scherzi a parte, purtroppo questo è un argomento di discussione piuttosto frequente con i clienti e l'obiezione standard del passeggero è: "ma fate partire gli aerei con i posti vuoti e mi scontentate" (...il tutto spesso condito da insulti, parolacce o dicendo "ah ma l'altra volta me lo hanno fatto.... ma vabbè!).
In realtà il motivo del negato cambio per le tariffe scontate è stato spiegato già da qualcuno: comprando un biglietto con una tariffa a 99€ non si può chiedere di avere gli stessi diritti di quanti hanno comprato un biglietto a 300€. Le classi tariffarie vengono infatti vendute sulla base di una previsione di guadagno. Se infatti, ad esempio, ho un aereo che contiene 100 posti, saranno messi in vendita 3 posti a 99€, 10 a 120€, 40 a 150€ ed il resto a tariffa intera (...ho banalizzato molto a puro titolo esemplificativo!).
Di tutto ciò si occupa il settore vendite e revenue management. Ora, se io allo scalo vanifico totalmente questo lavoro, anticipando e posticipando i passeggeri a mio piacimento, indipendentemente dalle tariffe pagate, rischio di fare volare aerei completamente in perdita.
Obiezione: perché le altre volte me lo hanno fatto?
Ovviamente, come supervisore, ho la possibilità di derogare in qualche modo ed entro certi limiti a tali regole. Ci sono dei colleghi che, per sgonfiare un volo in overbooking (...ergo... non litigare coi passeggeri!) fanno anticipare senza problemi. Oppure, se so che il volo successivo può avere dei problemi di puntualità, posso essere più indulgente nel far anticipare magari una famiglia con bambini.
Spero di essere stato chiaro nella mia, affrettata, spiegazione.
Due considerazioni a latere.
1) purtroppo è vero ciò che ha detto qualcuno di voi: la cortesia di una volta viene scambiata per diritto universalmente riconosciuto .... e così non è!
2) la risposta del collega supervisore è stata certamente affrettata e forse non proprio in linea con un livello minimo di garbo ma... forse intendeva dire "se devo fare una cortesia a lei, son costretto a farla a tutti gli altri", se si mette il tutto sul mero piano di cortesia.