Leggo spesso in questo thread di perdite milionarie a causa degli Hedge sul petrolio. Per come funziona il trading in aziende che operano nel mercato delle commodity l'hedge è uno strumento di copertura del rischio che va a compensare le perdite su una posizione fisica opposta o a limitarne i guadagni. Siccome non mi aspetto che Alitalia faccia, come alcune grosse banche di investimento, trading puramente speculativo sul petrolio la posizione complessiva coperta dagli hedge sarà sempre <= della posizione fisica acquistata per far volare gli aerei. Data questa situazione l'hedge, se sommato alla posizione fisica, non può generare perdita, ma al massimo ridurre il guadagno.
Mi spiego meglio sotto con numeri fittizi:
Supponiamo che nel 2014 acquisto 100,000 barili a 100 USD con delivery nel 2016 per un costo complessivo di 100.000x100=10 Milioni USD
Lo stesso giorno copro 50,000 barili a 100 USD con un hedge in vendita (posizione opposta rispetto al fisico)
Se nel 2016 il prezzo del barile è 50 euro mi ritroverò con il seguente Profit & Loss (PL) sulle 2 posizioni:
Posizione Fisica: 100,000 barili Buy @ 100 USD ad un prezzo di mercato 2016 di 50 portano ad un PL di (50-100)*100,000= -5 milioni USD
Posizione Finanziaria (Hedge): 50,000 Barili Sell @ 100 USD con Mkt Price 2016 di 50 USD generano PL = (100-50)*50,000= +2,5 Milioni USD
La mia perdita complessiva sarà dunque di 2,5 Mio USD che sarebbe stata di 5 Mio USD se non avessi avuto le coperture. E' quindi errato sostenere che sono gli hedge a generare le perdite, ma bensì è più corretto dire che c'è stata un'attività di trading (composta di approvvigionamento del fisico e coperture finanziarie) fatta in maniera errata.
Qualcuno sa un po' meglio come funziona l'attività di approvvigionamento del carburante in Alitalia (o in altre aziende Areonautiche)? E' un'attività di trading vera e propria composta di acquisti e vendite (con eventuale chiusura e riapertura della posizione fisica in caso di perdite) o si limita all'acquisto del fisico e alla relativa copertura?
Mi spiego meglio sotto con numeri fittizi:
Supponiamo che nel 2014 acquisto 100,000 barili a 100 USD con delivery nel 2016 per un costo complessivo di 100.000x100=10 Milioni USD
Lo stesso giorno copro 50,000 barili a 100 USD con un hedge in vendita (posizione opposta rispetto al fisico)
Se nel 2016 il prezzo del barile è 50 euro mi ritroverò con il seguente Profit & Loss (PL) sulle 2 posizioni:
Posizione Fisica: 100,000 barili Buy @ 100 USD ad un prezzo di mercato 2016 di 50 portano ad un PL di (50-100)*100,000= -5 milioni USD
Posizione Finanziaria (Hedge): 50,000 Barili Sell @ 100 USD con Mkt Price 2016 di 50 USD generano PL = (100-50)*50,000= +2,5 Milioni USD
La mia perdita complessiva sarà dunque di 2,5 Mio USD che sarebbe stata di 5 Mio USD se non avessi avuto le coperture. E' quindi errato sostenere che sono gli hedge a generare le perdite, ma bensì è più corretto dire che c'è stata un'attività di trading (composta di approvvigionamento del fisico e coperture finanziarie) fatta in maniera errata.
Qualcuno sa un po' meglio come funziona l'attività di approvvigionamento del carburante in Alitalia (o in altre aziende Areonautiche)? E' un'attività di trading vera e propria composta di acquisti e vendite (con eventuale chiusura e riapertura della posizione fisica in caso di perdite) o si limita all'acquisto del fisico e alla relativa copertura?