Hedging sul carburante


purtie

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4 Giugno 2015
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Leggo spesso in questo thread di perdite milionarie a causa degli Hedge sul petrolio. Per come funziona il trading in aziende che operano nel mercato delle commodity l'hedge è uno strumento di copertura del rischio che va a compensare le perdite su una posizione fisica opposta o a limitarne i guadagni. Siccome non mi aspetto che Alitalia faccia, come alcune grosse banche di investimento, trading puramente speculativo sul petrolio la posizione complessiva coperta dagli hedge sarà sempre <= della posizione fisica acquistata per far volare gli aerei. Data questa situazione l'hedge, se sommato alla posizione fisica, non può generare perdita, ma al massimo ridurre il guadagno.

Mi spiego meglio sotto con numeri fittizi:

Supponiamo che nel 2014 acquisto 100,000 barili a 100 USD con delivery nel 2016 per un costo complessivo di 100.000x100=10 Milioni USD
Lo stesso giorno copro 50,000 barili a 100 USD con un hedge in vendita (posizione opposta rispetto al fisico)

Se nel 2016 il prezzo del barile è 50 euro mi ritroverò con il seguente Profit & Loss (PL) sulle 2 posizioni:
Posizione Fisica: 100,000 barili Buy @ 100 USD ad un prezzo di mercato 2016 di 50 portano ad un PL di (50-100)*100,000= -5 milioni USD
Posizione Finanziaria (Hedge): 50,000 Barili Sell @ 100 USD con Mkt Price 2016 di 50 USD generano PL = (100-50)*50,000= +2,5 Milioni USD

La mia perdita complessiva sarà dunque di 2,5 Mio USD che sarebbe stata di 5 Mio USD se non avessi avuto le coperture. E' quindi errato sostenere che sono gli hedge a generare le perdite, ma bensì è più corretto dire che c'è stata un'attività di trading (composta di approvvigionamento del fisico e coperture finanziarie) fatta in maniera errata.

Qualcuno sa un po' meglio come funziona l'attività di approvvigionamento del carburante in Alitalia (o in altre aziende Areonautiche)? E' un'attività di trading vera e propria composta di acquisti e vendite (con eventuale chiusura e riapertura della posizione fisica in caso di perdite) o si limita all'acquisto del fisico e alla relativa copertura?
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Leggo spesso in questo thread di perdite milionarie a causa degli Hedge sul petrolio. Per come funziona il trading in aziende che operano nel mercato delle commodity l'hedge è uno strumento di copertura del rischio che va a compensare le perdite su una posizione fisica opposta o a limitarne i guadagni. Siccome non mi aspetto che Alitalia faccia, come alcune grosse banche di investimento, trading puramente speculativo sul petrolio la posizione complessiva coperta dagli hedge sarà sempre <= della posizione fisica acquistata per far volare gli aerei. Data questa situazione l'hedge, se sommato alla posizione fisica, non può generare perdita, ma al massimo ridurre il guadagno.

Mi spiego meglio sotto con numeri fittizi:

Supponiamo che nel 2014 acquisto 100,000 barili a 100 USD con delivery nel 2016 per un costo complessivo di 100.000x100=10 Milioni USD
Lo stesso giorno copro 50,000 barili a 100 USD con un hedge in vendita (posizione opposta rispetto al fisico)

Se nel 2016 il prezzo del barile è 50 euro mi ritroverò con il seguente Profit & Loss (PL) sulle 2 posizioni:
Posizione Fisica: 100,000 barili Buy @ 100 USD ad un prezzo di mercato 2016 di 50 portano ad un PL di (50-100)*100,000= -5 milioni USD
Posizione Finanziaria (Hedge): 50,000 Barili Sell @ 100 USD con Mkt Price 2016 di 50 USD generano PL = (100-50)*50,000= +2,5 Milioni USD

La mia perdita complessiva sarà dunque di 2,5 Mio USD che sarebbe stata di 5 Mio USD se non avessi avuto le coperture. E' quindi errato sostenere che sono gli hedge a generare le perdite, ma bensì è più corretto dire che c'è stata un'attività di trading (composta di approvvigionamento del fisico e coperture finanziarie) fatta in maniera errata.

Qualcuno sa un po' meglio come funziona l'attività di approvvigionamento del carburante in Alitalia (o in altre aziende Areonautiche)? E' un'attività di trading vera e propria composta di acquisti e vendite (con eventuale chiusura e riapertura della posizione fisica in caso di perdite) o si limita all'acquisto del fisico e alla relativa copertura?

Se ti leggi il bilancio 2015 potrai rilevare che i contratti di edging in essere hanno un valore mark to market negativo per circa 370 mln.

Questo significa che negli esercizi dal 2016 in poi la società genererà perdite di 370 mln superiori rispetto all'ipotesi in cui non avesse stipulato alcun contratto di edging.
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Se ti leggi il bilancio 2015 potrai rilevare che i contratti di edging in essere hanno un valore mark to market negativo per circa 370 mln.

Questo significa che negli esercizi dal 2016 in poi la società genererà perdite di 370 mln superiori rispetto all'ipotesi in cui non avesse stipulato alcun contratto di edging.

Essendo Alitalia un'azienda areonautica la sua posizione sul fisico sarà positiva (acquista), mentre l'hedge, per definizione avrà una posizione negativa. Se vedi come viene calcolato il PL, per definizione nel momento in cui una posizione positiva genera una perdita una posizione negativa genera un guadagno (se effettuate correttamente). Se dunque l'hedge ha generato 370 mio di perdita, la posizione fisica ne deve aver generati almeno altrettanti di guadagno (considerando sempre che la posizione sul fisico sia superiore alla posizione sul finanziario).


Ora la mia domanda è: come avviene il processo di approvigionamento e relativo hedge del carburante in un'azienda areonautica? E' un processo di puro acquisto e relativa copertura con derivati come in tante aziende energivore (cartiere, acciaierie) o è una vera attività di trading fatta da un trading floor interno composta di acquisti vendite e con un vero reparto di Risk Management?
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Essendo Alitalia un'azienda areonautica la sua posizione sul fisico sarà positiva (acquista), mentre l'hedge, per definizione avrà una posizione negativa. Se vedi come viene calcolato il PL, per definizione nel momento in cui una posizione positiva genera una perdita una posizione negativa genera un guadagno (se effettuate correttamente). Se dunque l'hedge ha generato 370 mio di perdita, la posizione fisica ne deve aver generati almeno altrettanti di guadagno (considerando sempre che la posizione sul fisico sia superiore alla posizione sul finanziario).



Ora la mia domanda è: come avviene il processo di approvigionamento e relativo hedge del carburante in un'azienda areonautica? E' un processo di puro acquisto e relativa copertura con derivati come in tante aziende energivore (cartiere, acciaierie) o è una vera attività di trading fatta da un trading floor interno composta di acquisti vendite e con un vero reparto di Risk Management?
Sono normali operazioni di acquisto a termine con regolamento in contanti anziché in natura. Acquisto oggi X barili a Y dollari al barile, a termine incasso (o pago) la differenza fra Y e il corso spot della commodity (Z). Se il prezzo scende devo versare la differenza fra Y e Z, se sale incasso la differenza fra Z e Y. Sono contratti banalmente semplici.
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Non mi quadra. Le LC adottano il modello delle basi diffuse e hanno un elevato rapporto volato/servizio, mentre per le compagnie hub&spoke i tempi "morti" dipendono dalla necessità di coordinare le ondate di arrivi e partenze. Almeno questa è la teoria, poi ovviamente ci possono essere le eccezioni.

ragionamento che mi piace molto, soprattutto nell'ammissione che questa è la teoria perchè poi ci sono le eccezioni e gli adeguamenti alla teoria,pure!
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Leggo spesso in questo thread di perdite milionarie a causa degli Hedge sul petrolio. Per come funziona il trading in aziende che operano nel mercato delle commodity l'hedge è uno strumento di copertura del rischio che va a compensare le perdite su una posizione fisica opposta o a limitarne i guadagni. Siccome non mi aspetto che Alitalia faccia, come alcune grosse banche di investimento, trading puramente speculativo sul petrolio la posizione complessiva coperta dagli hedge sarà sempre <= della posizione fisica acquistata per far volare gli aerei. Data questa situazione l'hedge, se sommato alla posizione fisica, non può generare perdita, ma al massimo ridurre il guadagno.

Mi spiego meglio sotto con numeri fittizi:

Supponiamo che nel 2014 acquisto 100,000 barili a 100 USD con delivery nel 2016 per un costo complessivo di 100.000x100=10 Milioni USD
Lo stesso giorno copro 50,000 barili a 100 USD con un hedge in vendita (posizione opposta rispetto al fisico)

Se nel 2016 il prezzo del barile è 50 euro mi ritroverò con il seguente Profit & Loss (PL) sulle 2 posizioni:
Posizione Fisica: 100,000 barili Buy @ 100 USD ad un prezzo di mercato 2016 di 50 portano ad un PL di (50-100)*100,000= -5 milioni USD
Posizione Finanziaria (Hedge): 50,000 Barili Sell @ 100 USD con Mkt Price 2016 di 50 USD generano PL = (100-50)*50,000= +2,5 Milioni USD

La mia perdita complessiva sarà dunque di 2,5 Mio USD che sarebbe stata di 5 Mio USD se non avessi avuto le coperture. E' quindi errato sostenere che sono gli hedge a generare le perdite, ma bensì è più corretto dire che c'è stata un'attività di trading (composta di approvvigionamento del fisico e coperture finanziarie) fatta in maniera errata.

Qualcuno sa un po' meglio come funziona l'attività di approvvigionamento del carburante in Alitalia (o in altre aziende Areonautiche)? E' un'attività di trading vera e propria composta di acquisti e vendite (con eventuale chiusura e riapertura della posizione fisica in caso di perdite) o si limita all'acquisto del fisico e alla relativa copertura?

Eccome se genera perdite. Lo hedge e' una scommessa. Scommetti su un certo andamento del prezzo del petrolio. Se ti va bene ci guadagni, se ti va male (per esempio prezzo in ribasso) ci perdi la camicia. Il petrolio pero' ha costi moderati da un po' di tempo. Sarei curioso di sapere quali sono i tempi di hedging nella strategia AZ
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Eccome se genera perdite. Lo hedge e' una scommessa. Scommetti su un certo andamento del prezzo del petrolio. Se ti va bene ci guadagni, se ti va male (per esempio prezzo in ribasso) ci perdi la camicia. Il petrolio pero' ha costi moderati da un po' di tempo. Sarei curioso di sapere quali sono i tempi di hedging nella strategia AZ

Sono d'accordo con te, se fai trading di derivati senza avere le spalle coperte da una posizione fisica. Il punto è che siccome il derivato e il contratto fisico hanno lo stesso sottostante il loro valore di mercato sale e scende con correlazione 1. Se dunque tu hai una posizione fisica in acquisto (positiva) di petrolio, perchè devi rifornire gli aerei, e ti copri con una posizione opposta in vendita (negativa) formata da derivati, la perdita sul fisico è compensata da un guadagno sul derivato in maniera proporzionale alla posizione coperta e viceversa (supponendo che siano fatti allo stesso prezzo).
Se quindi la copertura è fatta in maniera corretta essa copre dalla perdita sull'acquisto del fisico (magari fatto ai tempi in cui il petrolio era a 100 USD/barrel).

Ho quindi il forte sospetto che questa perdita sui derivati non sia dovuta semplicemente al mercato che è andato contro alla posizione, ma bensì da una posizione puramente speculativa (e quindi non di hedge) presa con derivati che ha generato il buco non essendo compensata da una posizione fisica. In alternativa potrebbe essere dovuta al fatto che non c'è in AZ una vera e propria attività di Trading, ma bensì segue il modello di alcune aziende energivore: compro tutto o quasi il mio requisito di energia per un dato periodo con largo anticipo, magari coprendolo con qualche derivato e non chiudo posizioni in perdita per riaprirne di nuove in modo da bloccare la perdita. 370 mio di perdita su una posizione di derivati non sarebbero accettabili in nessun trading floor a meno di situazioni estreme tipo Lehman.

Da qui deriva la mia domanda su, con che strategie e modalità, vengono prese in AZ le decisioni su tale materia. Mi leggerò il documento postato poco fa da un'altro utente (che ringrazio) e cerco di farmi un'idea più chiara. Intanto grazie a tutti per le risposte.
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Sono d'accordo con te, se fai trading di derivati senza avere le spalle coperte da una posizione fisica. Il punto è che siccome il derivato e il contratto fisico hanno lo stesso sottostante il loro valore di mercato sale e scende con correlazione 1. Se dunque tu hai una posizione fisica in acquisto (positiva) di petrolio, perchè devi rifornire gli aerei, e ti copri con una posizione opposta in vendita (negativa) formata da derivati, la perdita sul fisico è compensata da un guadagno sul derivato in maniera proporzionale alla posizione coperta e viceversa (supponendo che siano fatti allo stesso prezzo).
Se quindi la copertura è fatta in maniera corretta essa copre dalla perdita sull'acquisto del fisico (magari fatto ai tempi in cui il petrolio era a 100 USD/barrel).

Ho quindi il forte sospetto che questa perdita sui derivati non sia dovuta semplicemente al mercato che è andato contro alla posizione, ma bensì da una posizione puramente speculativa (e quindi non di hedge) presa con derivati che ha generato il buco non essendo compensata da una posizione fisica. In alternativa potrebbe essere dovuta al fatto che non c'è in AZ una vera e propria attività di Trading, ma bensì segue il modello di alcune aziende energivore: compro tutto o quasi il mio requisito di energia per un dato periodo con largo anticipo, magari coprendolo con qualche derivato e non chiudo posizioni in perdita per riaprirne di nuove in modo da bloccare la perdita. 370 mio di perdita su una posizione di derivati non sarebbero accettabili in nessun trading floor a meno di situazioni estreme tipo Lehman.

Da qui deriva la mia domanda su, con che strategie e modalità, vengono prese in AZ le decisioni su tale materia. Mi leggerò il documento postato poco fa da un'altro utente (che ringrazio) e cerco di farmi un'idea più chiara. Intanto grazie a tutti per le risposte.

Scusa, ma se la posizione fisica e il derivato vanno nella stessa direzione, di che copertura stiamo parlando? Se il petrolio cala (come oggi) hai un vantaggio sullo spot che è più che compensato (negativamente) dalle perdite sul derivato. Se invece il petrolio fosse salito i guadagni sul derivato avrebbero più che compensato la perdita sullo spot.
Per fare un esempio scemo con 4 numeri.

Compero un derivato con strike (prezzo di esercizio) di 100, consegna 1 anno.
Il petrolio l'anno dopo costa 50. Acquisto il petrolio sullo spot a 50 e pago alla controparte del derivato 50 (differenza fra strike e spot alla scadenza del contratto ). Risultato netto che pago il petrolio 100.
Stesso esempio, ma dopo un anno il petrolio costa 150. Compero sullo spot a 150, ma incasso dalla controparte 50 (differenza fra strike e spot alla scadenza del contratto). Risultato netto pago il petrolio 100.
Se invece di un derivato finanziario avessi comperato un contratto a termine "vero", cioè con consegna fisica, metterei a conto economico 100 per acquisto carburante, senza evidenziare alcuna partita nella voce "utili/perdite su derivati.
Il risultato nei tre casi è analogo, cambiano le voci movimentate.
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Scusa, ma se la posizione fisica e il derivato vanno nella stessa direzione, di che copertura stiamo parlando? Se il petrolio cala (come oggi) hai un vantaggio sullo spot che è più che compensato (negativamente) dalle perdite sul derivato. Se invece il petrolio fosse salito i guadagni sul derivato avrebbero più che compensato la perdita sullo spot.
Per fare un esempio scemo con 4 numeri.

Compero un derivato con strike (prezzo di esercizio) di 100, consegna 1 anno.
Il petrolio l'anno dopo costa 50. Acquisto il petrolio sullo spot a 50 e pago alla controparte del derivato 50 (differenza fra strike e spot alla scadenza del contratto ). Risultato netto che pago il petrolio 100.
Stesso esempio, ma dopo un anno il petrolio costa 150. Compero sullo spot a 150, ma incasso dalla controparte 50 (differenza fra strike e spot alla scadenza del contratto). Risultato netto pago il petrolio 100.
Se invece di un derivato finanziario avessi comperato un contratto a termine "vero", cioè con consegna fisica, metterei a conto economico 100 per acquisto carburante, senza evidenziare alcuna partita nella voce "utili/perdite su derivati.
Il risultato nei tre casi è analogo, cambiano le voci movimentate.

Non ti do torto, ma partiamo da due presupposti diversi. Il contratto fisico a termine (future o forward) e il suo corrispondente derivato finanziario a termine (se hanno lo stesso indice di prezzo sottostante) variano nella stessa direzione, ma è la posizione opposta che netta la perdita in quanto il fisico è ovviamente in acquisto e il derivato è in sell. L'utilizzo della parola Sell per i derivati è puramente indicativa del segno da mettere di fronte alla formula del PL, ma io comunque sto acquisendo il titolo.

Il tuo esempio è corretto e parti dal presupposto di comprare tutto il petrolio a Spot. Le strategie di trading di qualunque azienda nel campo delle commodities prevedono, con variazioni, la copertura del requisito fisico di energia con contratti Future o Forward a lungo termine inizialmente (Y+1, Y+2, etc), a medio successivamente e a breve termine quando si è vicini alla delivery. Il rimanente (in generale poco in percentuale) viene comprato o venduto a spot giornalmente. Questo perchè mi è impossibile sapere con esattezza quanto fuel mi servirà tra X anni e quindi vado per approssimazioni successive vendendo o comprando per aggiustare la mia posizione.

Utilizzando una strategia in cui il derivato a termine ha una perdita compensata dal fisico a termine la perdita viene nettata e la percentuale di acquisto a spot è molto minore in quanto ho già acquistato a termine la maggior parte del mio fabbisogno.

Se attuo una strategia come quella detta da te io mi ritrovo per anni con derivati in perdita (che tra l'altro non sono stati chiusi con posizioni opposte) e poi mi ritrovo a pagare spot tutto il petrolio che mi serve. Di fatto perdo acqua da tutte le parti.
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Non ti do torto, ma partiamo da due presupposti diversi. Il contratto fisico a termine (future o forward) e il suo corrispondente derivato finanziario a termine (se hanno lo stesso indice di prezzo sottostante) variano nella stessa direzione, ma è la posizione opposta che netta la perdita in quanto il fisico è ovviamente in acquisto e il derivato è in sell. L'utilizzo della parola Sell per i derivati è puramente indicativa del segno da mettere di fronte alla formula del PL, ma io comunque sto acquisendo il titolo.

Il tuo esempio è corretto e parti dal presupposto di comprare tutto il petrolio a Spot. Le strategie di trading di qualunque azienda nel campo delle commodities prevedono, con variazioni, la copertura del requisito fisico di energia con contratti Future o Forward a lungo termine inizialmente (Y+1, Y+2, etc), a medio successivamente e a breve termine quando si è vicini alla delivery. Il rimanente (in generale poco in percentuale) viene comprato o venduto a spot giornalmente. Questo perchè mi è impossibile sapere con esattezza quanto fuel mi servirà tra X anni e quindi vado per approssimazioni successive vendendo o comprando per aggiustare la mia posizione.
L'acquisto "fisico" è per la maggior parte spot (in realtà contratti a breve termine, se ricordo correttamente mensili) mentre il derivato è solo per copertura e non prevede consegna fisica (anche perché spesso ha come sottostante una commodity diversa, anche se fortemente correlata, come il greggio). In questo modo la compensazione fra le due partite è automatica, a condizione di coprire una parte significativa (ma inferiore al 100%, se no diventa speculativo) del fabbisogno previsto. Anche perché sui mercati regolamentati non conosci la controparte del contratto, non sai se hai un produttore, un intermediario finanziario o uno "speculatore".

Utilizzando una strategia in cui il derivato a termine ha una perdita compensata dal fisico a termine la perdita viene nettata e la percentuale di acquisto a spot è molto minore in quanto ho già acquistato a termine la maggior parte del mio fabbisogno.

Se attuo una strategia come quella detta da te io mi ritrovo per anni con derivati in perdita (che tra l'altro non sono stati chiusi con posizioni opposte) e poi mi ritrovo a pagare spot tutto il petrolio che mi serve. Di fatto perdo acqua da tutte le parti.
Dimentichi il caso in cui il prezzo aumenta (che è la ragione per cui si stipulano i contratti di copertura).
Dal punto di vista economico stai acquistando una determinata merce a un prezzo prefissato con consegna in un momento futuro. Se al momento della consegna la merce costa meno, hai una perdita sul derivato (di fatto hai una differenza negativa fra quanto paghi realmente la merce e il prezzo a cui potresti comperarla sul mercato in quel determinato momento). Solo che per correttezza di contabilizzazione non puoi inserire in conto economico il prezzo prefissato (banalmente perché non corrisponde alla fattura pagata) per cui la perdita del derivato viene portata in diminuzione del patrimonio netto.
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

E....... Sarei curioso di sapere quali sono i tempi di hedging nella strategia AZ

dovrebbero sovrapporsi ai tempi di adeguamento dei prezzi del carburante previsti contrattualmente che sembrerebbero essere mensili:

"l prezzo del carburante è fissato alla fine di ogni mese e rimane tale per tutto il mese successivo, e viene applicato sulla base della variazione del prezzo base nel mese precedente. "

http://docplayer.it/2927482-Lugano-...i-annessi-per-l-aeroporto-di-lugano-agno.html


infatti nel documento postato più sopra che rimetto qui (http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/6109/827130-1183989.pdf?sequence=2), le tecniche di copertura proponevano tempi mensili , ma penso perchè il contratto sottostante ha tempi mensili di adeguamento del prezzo
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Utilizzando una strategia in cui il derivato a termine ha una perdita compensata dal fisico a termine la perdita viene nettata e la percentuale di acquisto a spot è molto minore in quanto ho già acquistato a termine la maggior parte del mio fabbisogno.

Se attuo una strategia come quella detta da te io mi ritrovo per anni con derivati in perdita (che tra l'altro non sono stati chiusi con posizioni opposte) e poi mi ritrovo a pagare spot tutto il petrolio che mi serve. Di fatto perdo acqua da tutte le parti.

Quello che dici (sebbene sia astruso ai molti) e' correttissimo, ma considera che in quasi tutte le legislazioni occidentali in cui ho lavorato (Uk, Australia, USA), e' considerato reato per una societa' (non privato) che non ha una licenza di FS avere posizione speculative su derivati. In altre parole un HF puo' scommettere sul mercato, ma un societa' come Alitalia e' limitata a comprare opzioni solamente per coprire una posizione che verosimilmente potrebbe avere. In altre parole se Alitalia consuma X litri di cherosene al mese, puo comprare CALL per una quantita' piu' o meno X x M, dove M sono i mesi alla scadenza. Questo e' per evitare che societa' che non hanno come core business investment banking speculi su mercati. Per la cronaca a quel punto il costo dell'hedge e' direttamente correlato a mesi dalla scadenza e volatilita' dello strumento, (Black and Scholes) che per il petrolio sono alti ma non altissimi. Per fare un esempio per assicurarsi di comprare petrolio in 3 mesi allo stesso prezzo di oggi, bisogna pagare, se non sbaglio, circa 7% del valore. Nel caso di future (quindi essere ad obligati a pagare il prezzo di oggi anziche' avere l'opzione), e' circa 1%.

Un'eccezione a questo sono sono alcuni mercati dell'est in cui quanto sopra non e' regolato, ed in effetti parecchie societa' che producono energia spesso speculano, ma non tanto su commodities quanto su Forex.
 
Considerato l'interesse per la discussione, ho spostato i messaggi in un apposito thread per non "perdere i pezzi per strada".
Grazie a tutti per i post.
 
Re: Thread Alitalia - Ottobre 2016

Quello che dici (sebbene sia astruso ai molti) e' correttissimo, ma considera che in quasi tutte le legislazioni occidentali in cui ho lavorato (Uk, Australia, USA), e' considerato reato per una societa' (non privato) che non ha una licenza di FS avere posizione speculative su derivati. In altre parole un HF puo' scommettere sul mercato, ma un societa' come Alitalia e' limitata a comprare opzioni solamente per coprire una posizione che verosimilmente potrebbe avere. In altre parole se Alitalia consuma X litri di cherosene al mese, puo comprare CALL per una quantita' piu' o meno X x M, dove M sono i mesi alla scadenza. Questo e' per evitare che societa' che non hanno come core business investment banking speculi su mercati. Per la cronaca a quel punto il costo dell'hedge e' direttamente correlato a mesi dalla scadenza e volatilita' dello strumento, (Black and Scholes) che per il petrolio sono alti ma non altissimi. Per fare un esempio per assicurarsi di comprare petrolio in 3 mesi allo stesso prezzo di oggi, bisogna pagare, se non sbaglio, circa 7% del valore. Nel caso di future (quindi essere ad obligati a pagare il prezzo di oggi anziche' avere l'opzione), e' circa 1%.

Un'eccezione a questo sono sono alcuni mercati dell'est in cui quanto sopra non e' regolato, ed in effetti parecchie societa' che producono energia spesso speculano, ma non tanto su commodities quanto su Forex.

Hai ragione in parte. Alitalia non e' una societa' che opera servizi finanziari e' quella che in molti regolamenti bancari si definisce una Non Financial Counterparty.