Grave incidente per Tam a SÃO PAULO CGH


I morti di questo tragico accidente aeronautico potrebbero essere più di 200 se si considerano i 155 passeggeri, i 6 membri dell'equipaggio e i 14 funzionari della TAM che viaggiavano a bordo dell'A320 e i 100, o forse più, funzionari della TAM Express che stavano cambiando di turno all'interno della palazzina della TAM Express adibita allo stoccaggio di merci (si parla anche di prodotti radioattivi) e centrata dall'A320 durante il tentativo disperato di prendere quota per interrompere l'atterraggio fallito a causa della pista strabagnata dalla pioggia.
L'altro ieri anche un ATR 42-300 della brasiliana Pantanal Linhas Aéreas è uscito di pista nell'atterrare a Congonhas proveniente da un altro aeroporto dello stato di San Paolo (Araçatuba, ndr.).
 
SAN PAOLO - Almeno 200 morti è il bilancio di un incidente aereo in Brasile. Un Airbus A320 della compagnia brasiliana Tam con 176 persone a bordo, in atterraggio all'aeroporto Congonhas di San Paolo, ha proseguito la corsa oltre la fine della pista, invadendo la strada che contorna l'aerostazione e andando a schiantarsi contro un grande hangar appartenente alla stessa società, adiacente a una stazione di rifornimento carburante. Secondo il capo dei vigili del fuoco della megalopoli, ci sarebbero "almeno 200 morti", ma le vittime potrebbero anche essere di più.

Il disastro, il più grave nella storia dell'aviazione civile brasiliana, è avvenuto alle 18.45 locali di ieri, le 23.45 in Italia, mentre sulla zona cadeva una fitta pioggia. Il velivolo, proveniente da Porto Alegre, è finito contro un terminal del servizio cargo della Tam, dopo aver attraversato la avenida Washington Luís.

L'impatto ha scatenato un violento incendio, che dall'aereo si è esteso all'edificio del terminal e a una vicina stazione di rifornimento di carburante, con fiamme alte più di dieci metri. L'Airbus si è incastrato nell'edificio con un fumo densissimo ad avvolgeva tutta l'area. Sul posto sono accorse decine di ambulanze e almeno una sessantina di automezzi dei vigili del fuoco.

"Gira, gira, gira", sono state le ultime parola del pilota dell'Airbus prima che l'aereo si schiantasse, secondo quanto riferito dal governatore di San Paolo Josè Serra, il quale ha aggiunto che praticamente non vi erano possibilità che qualcuno fosse sopravvissuto tra i 170 passeggeri e i 6 membri dell'equipaggio. Ore dopo lo schianto, i pompieri ancora non potevano avvicinarsi alla carcassa del velivolo per l'alta temperatura delle lamiere.

Resta incerto il bilancio delle vittime a terra, perchè ancora non è stato accertato quante persone vi fossero nell'edificio o nelle sue immediate vicinanze. Fonti dei vigili del fuoco hanno indicato che finora sono stati recuperati dall'interno dell'hangar 25 cadaveri, mentre la Tam ha reso noti i primi 11 nomi delle vittime a bordo dell'aereo.

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha decretato tre giorni di lutto nazionale e ha assicurato che "saranno effettuate tutte le indagini necessarie per dare una spiegazione" alla tragedia.

Dopo il disastro, Congonhas è stato chiuso e tutti i voli sono stati dirottati sull'aeroporto internazionale di San Paolo, che si trova a 40 km circa dalla città.

Congonhas, riservato ai voli interni, sorge invece in mezzo all'abitato e in passato si sono avuti diversi incidenti dovuti proprio allo spazio limitato in cui gli aerei sono costretti a manovrare.

La pista principale dell'aeroporto, teatro del disastro dell'Airbus, era stata riaperta venti giorni fa dopo due mesi di lavori, ma non era ancora ultimata. Mancavano le scanalature che avrebbero dovuto impedire l'accumulo di acqua piovana, la causa più probabile dell'incidente odierno.

Proprio due giorni fa un ATR-42 della compagnia brasiliana Pantanal era scivolato e finito fuori pista a causa della pioggia violenta che si stava abbattendo su San Paolo, però senza conseguenze per i passeggeri. La pista era stata riaperta ieri.


Fonte: repubblica.it
 
Citazione:Messaggio inserito da A319FLR


La pista principale dell'aeroporto, teatro del disastro dell'Airbus, era stata riaperta venti giorni fa dopo due mesi di lavori, ma non era ancora ultimata. Mancavano le scanalature che avrebbero dovuto impedire l'accumulo di acqua piovana, la causa più probabile dell'incidente odierno.

Proprio due giorni fa un ATR-42 della compagnia brasiliana Pantanal era scivolato e finito fuori pista a causa della pioggia violenta che si stava abbattendo su San Paolo, però senza conseguenze per i passeggeri. La pista era stata riaperta ieri.

Fonte: repubblica.it

Se fosse confermata questa come causa dell'incidente, sarebbe da processare al tribunale dell'Aja chi ha firmato la riapertura della pista.

Un pensiero per le vittime e per le loro famiglie.

/Mauro
 
Citazione:Messaggio inserito da Abenobashi

si ma non e' pensabile, che la stazione di rifornimento possa stare csì vicino alla pista!!!

guarda che a LIN c'è la stazione dell'AGIP che è proprio situata nell'asse prolungato della pista e, se l'8 ottobre 2001 l'MD87 della SAS non avesse virato leggermente, con ogni probabilitá sarebbe andato a sbattere proprio lí invece che nel deposito bagagli.......
 
Se fosse vero che la pista non era ancora ultimata e che mancavano le scanalature per far defluire la pioggia che dovrebbe andare sotto processo !!??

Un pensiero alle vittime.

[:306]
 
un pensiero alle vittime....


ps
come si fa a dare l'ok ad una pista non ancora completata che 48 ore prima ha avuto lo stesso incidente? [:305]
 
Io ci sono passato in quella strada vicino a Conghonas, è davvero impressionante!!
E poi se non ricordo male, qualche tempo fa le autorità brasiliane avevano limitato l'utilizzo dell'aeroporto a velivoli di categoria non superiore all'A-320 e al 737 vista la pericolosità delle operazioni che si svolgono sull'aeroporto (una volta era l'unico scalo internazionale di S.Paolo).
Credetemi, è davvero impressionante passare sull'autostrada e vedere sopra dei piloni che non sono altro che il sentiero luminoso che guida l'aereo alla pista... La cosa assurda, poi, è che non c'è nemmeno una sorta di stopway alla fine della pista, ma finisce direttamente a strapiombo sulla strada, tipo Madeira.
Ora mi chiedo io: visto che era già successo poco tempo fa che un altro aereo, sempre della TAM, si era fermato al pelo ad una delle estremità della pista, non era il caso da parte della autorità di pensare a qualche soluzione in caso di aereo "lungo"?
E inoltre mi sa che sono stati proprio i piloti a fare la frittata, sembra tentando un'impossibile riattaccata quando ormai erano lunghi, piuttosto che tentare una sterzata o qualcosa, tant'è che il velivolo ha sorvolato la strada (non è caduto a peso morto diciamo) e si è schiantato contro una palazzina...
E se poi è vero che sulla pista mancavano le canaline per il drenaggio dell'acqua, in caso di condizione meteo avverse, magari era il caso di pensarci un attimo... il problema è che Conghonas è un aeroporto cruciale per il traffico aereo di S.Paolo, si parla di 15milioni di pax, con 2 piste di 1450m e 1900m...e con 1900 metri i margini d'errore con un A-320 sono davvero pochi!!

Una preghiera per le vittime...
 
Citazione:Messaggio inserito da charly

Se fosse vero che la pista non era ancora ultimata e che mancavano le scanalature per far defluire la pioggia che dovrebbe andare sotto processo !!??

Un pensiero alle vittime.

[:306]
Perché in alto metti la faccina che ride? Io non ci trovo nulla di divertente.
 
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