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Messaggio inserito da bigjim33
non sono "così sicuro" ed infatti mi sono posto in maniera interlocutoria con la mia idea, che solo dopo si è scoperta coincidere con quella degli imprenditori. Invece altri si esprimono sulla base di conoscenze così profonde che li portano a ritenere impossibile la costruzione di una ferrovia CHE IN REALTA GIA' ESISTE...
Da "La Repubblica" edizione di Genova di oggi:
Bisagno: "Siamo soddisfatti, finalmente abbiamo trovato disponibilità ad ascoltarci e discutere"
L´Affresco convince gli industriali: Bellissimo, speriamo sia realizzabile
di NADIA CAMPINI
Dopo le perplessità e gli avvertimenti lanciati nei giorni scorsi dal mondo delle riparazioni navali il nuovo progetto di Renzo Piano sul waterfront, che ha cambiato completamente rotta inventando spazi nuovi per il settore industriale del porto, ha conquistato anche gli industriali genovesi. «Sono progetti bellissimi - ammette il presidente di Confindustria Genova, Marco Bisagno - sicuramente più belli di quelli che avevamo messo insieme noi, l´unica perplessità resta riguardo all´effettiva possibilità di realizzarli dal punto di vista economico, per il resto siamo soddisfatti, soprattutto perchè finalmente abbiamo trovato la disponibilità ad ascoltarci e a discutere le nostre richieste». Le condizioni le avevano messe sul tavolo in un protocollo di intesa gli imprenditori e i sindacati insieme, 350.000 metri quadrati e 3500 metri lineari di banchina, condizioni entrambe rispettate dai nuovi disegni di Piano. Anzi, sbuca anche l´opportunità per i cantieri di allargarsi a Sestri Ponente, nella zona dove già opera la Fincantieri. «L´idea di realizzare anche una fabbrica di scafi in quest´area raccoglie sicuramente il nostro interesse - spiega Bisagno - in questo settore se si investe molto nella tecnologia è possibile fare concorrenza anche in un settore che tradizionalmente è a basso costo».
Nuove prospettive si aprono così per quella che Piano ha definito «la più bella fabbrica di riparazioni navali del Mediterraneo». D´altra parte il settore della cantieristica va bene, ma ci sono anche altri settori che nel panorama dell´industria genovese iniziano a vedere segnali di ripresa. Lo dimostrano i dati dell´indagine congiunturale sulle previsioni dell´industria nel primo trimestre 2006, esaminata ieri dall´assemblea degli industriali genovesi. Nelle 211 aziende manifatturiere intervistate è migliorato notevolmente il clima di fiducia, il saldo ottimisti-pessimisti rispetto alla produzione è cresciuto di 2,5 punti, mentre per quanto riguarda il fatturato si registra addirittura un aumento di 21,1 punti e di 19,6 punti negli ordini. Restano invece sostanzialmente stabili il livello occupazionale e la propensione agli investimenti, che restano su indici mediamente bassi. «La sensazione è sicuramente positiva - commenta ancora Bisagno - l´unico grande dispiacere è il segno negativo che ancora caratterizza le attività portuali, non attribuisco colpe, probabilmente ci sono le responsabilità di tutti, ma ha pesato in modo negativo il conflitto che ha caratterizzato i mesi passati tra Autorità Portuale e operatori, ora per fortuna le cose stanno cambiando».
L´assemblea degli industriali ha poi deliberato il cambiamento del nome da Assindustria in Confindustria Genova. L´associazione ha eletto 19 membri del consiglio direttivo, dei quali 15 effettivi, che sono Guido Ancona, Giorgio Bertolina, Francesco Berti Riboli, Enrico Castanini, Giuseppe Costa, Attilio Dapelo, Fabrizio Ferrari, Vittorio Malacalza, Carlo Mangiapane, Giuseppe Manzitti, Bruno Melagrano, Luigi Negri, Luigi Profumo, Daniele Riva, il più giovane, che a 30 anni rappresenta l´azienda più grossa, il gruppo Ilva, e Agostino Sasso. I 4 supplenti sono invece Ottavio Dei, Giorgio Garaventa, Franca Garbarino e Nicoletta Viziano.
CIAO
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