Gli utili delle compagnie aeree volano grazie al calo del petrolio


La Cina e il petrolio non ci azzecano molto, di fatti guarda dove hanno "comprato" e "invaso".
I piú grandi giacimenti di petrolio é meglio che rimangano dove sono.

L'articolo linkato riportava la dislocazione in Cina della maggior parte delle risorse di quel tipo. Forse non hanno la tecnologia per sfruttarle. Ma al momento.
 
Intendi shale oil, credo: http://it.m.wikipedia.org/wiki/Olio_di_scisto.

Mi giunge nuova che il Venezuela stia raschiando il fondo del barile (no pun intended), più probabile che, coi prezzi del greggio a questi livelli, stia facendo un po' la fame in termini di bilancia commerciale.

DaV

Mi correggo, hai ragione shale oil.
P.S. Oggi gli arabi intesi come Arabia Saudita hanno dichiarato che possono spingere il prezzo del greggio fino a 40 dollari, salta la prossima riunione Opec. A russi e venezuelani non farà piacere. Fonte: Radio 24 (in diretta). Saluti a tutti
 
Io ho enorme rispetto per le opinioni altrui. Sei tu che continui a fare allusioni e parlare di controsensi.
Il fatto che negli USA fanno politiche energetiche composte sia da rinnovabili sia dallo sfruttamento degli enormi bacini di shale, e' un controsenso soltanto per chi piace fare chiacchiera geopolitica alla M5S.
Magari ce l'avessimo noi la politica e l'indipendenza energetica USA.

Le allusioni le vedi tu. E cosa c'entra tirare in ballo la politica italiana e M5S lo sai solo tu.
 
Le allusioni le vedi tu. E cosa c'entra tirare in ballo la politica italiana e M5S lo sai solo tu.
La situazione attuale geopolitica con il barile a $55 è diversa dal periodo dell'articolo che hai postato di un anno e mezzo fa.
Come si dice a Roma ti piace buttarla in caciara, metti qualche linketto di articoli sparsi di qualche anno fa, ma hai secondo me una dubbia conoscenza delle dinamiche del settore energetico mondiale, e le rispettive politiche delle IOCs/NOCs e dei governi.
Il riferimento al M5S è per l'opposizione ignorante ad attività di E&P nell'Adriatico di Eni e società italiane basate su teorie ambientaliste stile scie chimiche (per rimanere in tema aviation).
 
La situazione attuale geopolitica con il barile a $55 è diversa dal periodo dell'articolo che hai postato di un anno e mezzo fa.
Come si dice a Roma ti piace buttarla in caciara, metti qualche linketto di articoli sparsi di qualche anno fa, ma hai secondo me una dubbia conoscenza delle dinamiche del settore energetico mondiale, e le rispettive politiche delle IOCs/NOCs e dei governi.
Il riferimento al M5S è per l'opposizione ignorante ad attività di E&P nell'Adriatico di Eni e società italiane basate su teorie ambientaliste stile scie chimiche (per rimanere in tema aviation).

Guarda che chi continua a buttarla in caciara, in politica, a distorcere e a cambiare le carte in tavola (in nome di cosa poi non lo so), sei proprio tu.

Che l'articolo sia di un anno o di un mese fa non cambia proprio nulla e tra l'altro non sono articoletti, bensì atti di un congresso di geologi e una rivista di ingegneria. Distorci, perchè il punto da cui hai iniziato a scassare non è la questione geopolitica, ma come sai benissimo le discordanze sull'impatto ambientale di queste tecniche. E nulla rileva l'anzianità che citi.

Pertanto, ti invito cortesemente a piantarla in quanto hai alzato un grande e palloso polverone fatto di nulla e di acida mistificazione. E ti ripeto per l'ennesima volta: io ho scritto "controversi" e che per te che ti barcameni tra paragoni del ciufolo tipo M5S e scie chimiche sia valido il contrario è tutto da dimostrare. E dato che non basta fare avanspettacolo, non mi pare proprio questa la sede, continuando a ritenere assai più politically correct scrivere "controversi".
 
Herzog

Mi dici che cos'hanno in comune le tue accuse di "metterla in caciara" sul thread AZ, sul thread Meridiana e su questo thread?

Suggerimento, tu!

Per favore vedi di controllare questa tua tendenza di gettare il sasso nello stagno e di accusare gli altri di provocare le onde.

E questa volta parlo da moderatore!
 
Provo a rientrare in topic e condividere con voi la mia opinione, da persona che lavora nel settore dell'energia.
Probabilmente il calo del prezzo del petrolio durerà almeno per diversi mesi, se non per tutto il 2015. In questo scenario, le compagnie aeree porteranno a scadenza una parte dei future sul petrolio che hanno contratto nel passato e - quindi - inizieranno a beneficiare di un prezzo medio più basso. Sarà interessante vedere quanta parte di questa riduzione dei costi finirà per abbassare il prezzo del biglietto e quanta a ridurre le perdite (in Europa) o aumentare i profitti (negli USA), o - infine - ad alzare la qualità media del vino in business (ovunque, spero).
Per quanto riguarda estrazione del petrolio in Italia, shale oil e prezzo alla pompa della benzina - altri argomenti toccati più sopra - io propenderei per spiegazioni più semplici. Anche se iniziassimo ad estrarre domattina in Adriatico, le quantità in ballo non sarebbero tali da alterare il prezzo del petrolio nel mondo, ma - tranquilli - dall'Adriatico non uscirà una goccia di petrolio per decenni...
Sullo shale oil, il discorso sarebbe lungo, mi limito solo a una considerazione, in attesa che la sua pericolosità sia definitivamente smentita o accertata. Le zone dello shale negli USA sono poco popolate: un conto è fratturare rocce nel Montana e uno in mezzo alla Pianura Padana. Il paragone non regge.
E infine il prezzo alla pompa: tutti vorremmo la benzina a 2$ al gallone come negli USA, ma lo Stato italiano quali altre tasse si inventerebbe per compensare il calo del gettito? Triplicare l'IMU? Quadruplicare le tasse aeroportuali? Raddoppiare l'IVA sulla caciotta? Scherzi a parte, sarebbe bello, ma non è realistico.