Riporto da altro sito....
Questi dati appaiono confermare i rilievi indiretti sul campo che evidenziano come la sera sia il momento della giornata più favorevole alle performance agonistiche.Un altro problema fondamentale, strettamente connesso all'esistenza dei ritmi circadiani, è il cambiamento di fuso orario. Trasferirsi da un continente all'altro costringe i soggetti a mangiare ad ore diverse da quelle alle quali è abituato e, principalmente, a cambiare l'ora di addormentamento e di risveglio. Egli avrà la sensazione che il suo giorno si sia allungato quando si sposta verso ovest (per esempio andando in America) e che, invece, si sia accorciato andando verso est (Australia).
Il cambiamento di fuso orario provoca la desincronizzazione dei ritmi circadiani che manifestano un'inerzia ad adattarsi alle nuove alternanze di luce e di buio . Da questo punto di vista non è la stessa cosa allungare od accorciare il giorno. E' infatti dimostrato che spostandosi verso est (oriente) è necessario il 50% in più di tempo per riadattarsi rispetto a quando si va verso ovest (occidente). Per esempio cambiare il proprio fuso orario di 12 ore verso ovest necessita di 6 giorni di risincronizzazione, mentre se le stesse 12 ore vengono cambiate andando verso est i giorni diventano 9.Appare quindi evidente che quando il cambiamento di fuso orario è di 10-12 ore, quindi in altri termini ci si trasferisce dalla parte opposta della terra, è opportuno viaggiare da Oriente ad Occidente.Questa differenza è legata al periodo naturale di ritmi circadiani che per la maggior parte delle funzioni vitali supera le 24 ore. E' perciò più facile per un individuo "allungare" la sua giornata trasferendosi verso ovest, che "accorciarla" verso est.In campo sportivo queste considerazioni sono molto importanti in quanto, com'è facile immaginare, quando si devono programmare le trasferte in altri continenti, vanno tenuti presenti, oltre agli aspetti squisitamente tecnici (conoscenza del campo e delle condizioni di gara, rifinitura dell'allenamento), anche i tempi necessari per riportare l'organismo nelle migliori condizioni funzionali.Da quest'ultimo punto di vista la durata del processo di risincronizzazione può variare da 1-2 giorni a 7-10 e più giorni e dipende da tanti motivi...
Ciao.