No, la discussione al TAR è sulla scorsa winter, certo tra un anno le cose non miglioreranno.Ma la recente decisione della UE di congelare tutti gli slots può sgretolare i sogni di gloria a LIN di Gentile?
Penso che sarebbe il segmento ideale. Il 40% del capitale è in mano a Cuneo, che deve concludere il ciclo di private equity.Alquanto interessante! Potrebbe andare in AIM ?
Penso che sarebbe il segmento ideale. Il 40% del capitale è in mano a Cuneo, che deve concludere il ciclo di private equity.
Concordo, bisogna vedere se cambierà qualcosa alla quotazione, che Gentile dichiara essere il punto d' arrivo della sua carriera. Notari però è giovane. I giornalisti naturalmente hanno ricordato le pessime esperienze dei vettori italiani in Borsa e credo che per questo motivo Air Italy abbia iniziato con larghissimo anticipo, rispetto all' IPO, la comunicazione finanziaria. Vuole in tutti i modi accreditarsi come società seria.Tra l'altro sembra che Gentile & Soci abbiano cercato di limitare ai minimi termini l'uso dell'equity messo a loro disposizione per non vedere diluite le loro quote, utilizzando per il vettore una gestione molto focalizzata sui costi a livelli di certe super low cost.
Il contratto di Air Italy sembra gemello di quello Neos, almeno cos' dicono.
... Leva bassa, debiti commerciali molto limitati e pure i crediti, "No money no fly". La politica sparagnina ha l' obiettivo limite nel possesso di aerei convenienti, ma anziani. Non è glamour, ma sembra funzionare. Il vettore è ancora piccolo, ma con un alto tasso di crescita.
Ho dimenticato l' insistenza con cui Air Italy mostra la propria disciplina finanziaria, abbastanza rara tra i vettori italiani. Io più o meno copio e incollo dal materiale distribuito.
Metà delle perdite deriva dagli startup in Egitto e Polonia, ostacolati dalla crisi, anche se la Polonia sembra aver assorbito il duro colpo della svalutazione invernale. Il resto è poca cosa, 0,7 milioni di euro su 168 di fatturato e senza il soccorso di partite straordinarie.
Leva bassa, debiti commerciali molto limitati e pure i crediti, "No money no fly". La politica sparagnina ha l' obiettivo limite nel possesso di aerei convenienti, ma anziani. Non è glamour, ma sembra funzionare. Il vettore è ancora piccolo, ma con un alto tasso di crescita.
Al fatturato totale. Limitandosi all' attività italiana, in mln euro:Domanda: l'alto tasso di crescita a quale settore é riferito? Linea, charter?
Non mi pare, non ha rubato soldi a nessuno e non ha lasciato debiti non pagati.Mi ricordano tanto i primi complimenti che riceveva Toto agli inizi dell'avventura di AirOne. [...] Ora tutti ne parlano come di un manigoldo.
Mi ricordano tanto i primi complimenti che riceveva Toto agli inizi dell'avventura di AirOne. Un uomo che contro tutto e tutti era riuscito a sgretolare il monopolio nazionale di Alitalia.
Ora tutti ne parlano come di un manigoldo.
Gentile, non lo metto in dubbio, ha dimostrato di avere grande voglia di fare e belle idee, ma supportate da pochissima coerenza che, come ben sapete, nel settore aereonautico non porta a grandi risultati.
Ha iniziato col charter, poi si è dato alla linea charterizzata, poi linea, per un periodo low-cost (progetto VRN vi ricorda qualcosa?), adesso ha ripreso la linea nazionale e ora salta fuori la linea intercontinentale. Con che aerei poi?
un buon manager imprenditore "deve e puo' provare" e nel caso cambiare!
la bravura e' nel non perdere troppo per errori o ideee che poi non vanno a buon fine!
non e' che Gentile si sveglia al mattino e cambia idea su progetti o politica aziendale ma, e' flessibile con il mercato e cerca ( da buon appassionato e Armatore di barca a vela) di seguire il vento giusto!
chiaramente a volte si sbaglia!!! ma ci mette sempre la faccia per ogni decisione giusta o sbagliata!! AVANTI COSI'!!!
Verissimo.
Faccio, però, una osservazione più generale, svincolata dal caso concreto.
Da profano, immagino che quando si parta con un determinato progetto industriale, vi siano precisi criteri e/o studi a monte che abbiano già indicato le aree potenziali di traffico aggredibili e/o sfruttabili.
La repentinità con la quale, spesso, molti vettori rivoltano come un calzino il network (segno positivo quanto a capacità di intervento nel modificare in corsa le scelte), mostra, probabilmente, una realtà diversa da quella che mi sarei immaginato quanto a predisposizione del progetto iniziale di start up.
Sempre che i miei pensieri siano corretti, per carità.