Gentile presenta i dati e le nuove strategie di Air Italy


Sorry if it's a double posting


Air Italy: punta alla borsa per il 2011 (MF)


MILANO (MF-DJ)--Air Italy sbarchera' in borsa entro la fine del 2011.
Parola del comandante Giuseppe Gentile, presidente e a.d. della compagnia
aerea partecipata al 40% dal fondo Synergo di Gian Filippo Cuneo.

La quotazione, a quanto si legge dalle pagine di MF, rappresentera' la
conclusione di un percorso iniziato nel 2005, quando la compagnia e' nata
per iniziativa di Gentile come vettore charter. Dopo anni segnati da una
forte crescita, nel 2008 il giro di affari della compagnia e' salito a
229,5 mln.

L'esercizio scorso, pero', si e' chiuso con una perdita di 1,4 mln euro:
sul risultato ha inciso la politica di investimenti su nuovi aeromobili e
le acquisizioni su mercati esteri che hanno portato alla creazione di
controllate come Air Italy Polska e Air Italy Egypt. La liste delle
controllate estere potrebbe poi allungarsi: sono infatti in corso
trattative con Kenya e Brasile.

Gentile ha definito "risultati eccezionali" quelli raggiunti da Air
Italy "nell'annus horribilis" per il settore aviation.
red/kam
(fine)


MF-DJ NEWS
0808:32 mag 2009



Alquanto interessante! Potrebbe andare in AIM ?
 
Penso che sarebbe il segmento ideale. Il 40% del capitale è in mano a Cuneo, che deve concludere il ciclo di private equity.

Tra l'altro sembra che Gentile & Soci abbiano cercato di limitare ai minimi termini l'uso dell'equity messo a loro disposizione per non vedere diluite le loro quote, utilizzando per il vettore una gestione molto focalizzata sui costi a livelli di certe super low cost.
 
Ho dimenticato l' insistenza con cui Air Italy mostra la propria disciplina finanziaria, abbastanza rara tra i vettori italiani. Io più o meno copio e incollo dal materiale distribuito.

Metà delle perdite deriva dagli startup in Egitto e Polonia, ostacolati dalla crisi, anche se la Polonia sembra aver assorbito il duro colpo della svalutazione invernale. Il resto è poca cosa, 0,7 milioni di euro su 168 di fatturato e senza il soccorso di partite straordinarie.

Leva bassa, debiti commerciali molto limitati e pure i crediti, "No money no fly". La politica sparagnina ha l' obiettivo limite nel possesso di aerei convenienti, ma anziani. Non è glamour, ma sembra funzionare. Il vettore è ancora piccolo, ma con un alto tasso di crescita.
 
Tra l'altro sembra che Gentile & Soci abbiano cercato di limitare ai minimi termini l'uso dell'equity messo a loro disposizione per non vedere diluite le loro quote, utilizzando per il vettore una gestione molto focalizzata sui costi a livelli di certe super low cost.
Concordo, bisogna vedere se cambierà qualcosa alla quotazione, che Gentile dichiara essere il punto d' arrivo della sua carriera. Notari però è giovane. I giornalisti naturalmente hanno ricordato le pessime esperienze dei vettori italiani in Borsa e credo che per questo motivo Air Italy abbia iniziato con larghissimo anticipo, rispetto all' IPO, la comunicazione finanziaria. Vuole in tutti i modi accreditarsi come società seria.

Sui costi mi sembra che intervengano la lunga esperienza e, come dicono, il contratto di lavoro. L' eventuale assenteista non guadagnerebbe quasi nulla, mentre se lavora come stabilito guadagna più o meno come ad Alitalia con l' attuale contratto. Il contratto di Air Italy sembra gemello di quello Neos, almeno cos' dicono.
 
... Leva bassa, debiti commerciali molto limitati e pure i crediti, "No money no fly". La politica sparagnina ha l' obiettivo limite nel possesso di aerei convenienti, ma anziani. Non è glamour, ma sembra funzionare. Il vettore è ancora piccolo, ma con un alto tasso di crescita.

Sicuramente ottimi segnali, che mostrano idee chiare e sana gestione manageriale.

Domanda: l'alto tasso di crescita a quale settore é riferito? Linea, charter?
Mi pare che la l'attività di linea abbia avuto molte revisioni, se penso al modello inziale di base Verona con voli low cost in Europa.

Forza Air Italy!

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Ho dimenticato l' insistenza con cui Air Italy mostra la propria disciplina finanziaria, abbastanza rara tra i vettori italiani. Io più o meno copio e incollo dal materiale distribuito.

Metà delle perdite deriva dagli startup in Egitto e Polonia, ostacolati dalla crisi, anche se la Polonia sembra aver assorbito il duro colpo della svalutazione invernale. Il resto è poca cosa, 0,7 milioni di euro su 168 di fatturato e senza il soccorso di partite straordinarie.

Leva bassa, debiti commerciali molto limitati e pure i crediti, "No money no fly". La politica sparagnina ha l' obiettivo limite nel possesso di aerei convenienti, ma anziani. Non è glamour, ma sembra funzionare. Il vettore è ancora piccolo, ma con un alto tasso di crescita.

Mi ricordano tanto i primi complimenti che riceveva Toto agli inizi dell'avventura di AirOne. Un uomo che contro tutto e tutti era riuscito a sgretolare il monopolio nazionale di Alitalia.
Ora tutti ne parlano come di un manigoldo.

Gentile, non lo metto in dubbio, ha dimostrato di avere grande voglia di fare e belle idee, ma supportate da pochissima coerenza che, come ben sapete, nel settore aereonautico non porta a grandi risultati.

Ha iniziato col charter, poi si è dato alla linea charterizzata, poi linea, per un periodo low-cost (progetto VRN vi ricorda qualcosa?), adesso ha ripreso la linea nazionale e ora salta fuori la linea intercontinentale. Con che aerei poi?
 
Mi ricordano tanto i primi complimenti che riceveva Toto agli inizi dell'avventura di AirOne. Un uomo che contro tutto e tutti era riuscito a sgretolare il monopolio nazionale di Alitalia.
Ora tutti ne parlano come di un manigoldo.

Gentile, non lo metto in dubbio, ha dimostrato di avere grande voglia di fare e belle idee, ma supportate da pochissima coerenza che, come ben sapete, nel settore aereonautico non porta a grandi risultati.

Ha iniziato col charter, poi si è dato alla linea charterizzata, poi linea, per un periodo low-cost (progetto VRN vi ricorda qualcosa?), adesso ha ripreso la linea nazionale e ora salta fuori la linea intercontinentale. Con che aerei poi?

un buon manager imprenditore "deve e puo' provare" e nel caso cambiare!
la bravura e' nel non perdere troppo per errori o ideee che poi non vanno a buon fine!
non e' che Gentile si sveglia al mattino e cambia idea su progetti o politica aziendale ma, e' flessibile con il mercato e cerca ( da buon appassionato e Armatore di barca a vela) di seguire il vento giusto!
chiaramente a volte si sbaglia!!! ma ci mette sempre la faccia per ogni decisione giusta o sbagliata!! AVANTI COSI'!!!
 
un buon manager imprenditore "deve e puo' provare" e nel caso cambiare!
la bravura e' nel non perdere troppo per errori o ideee che poi non vanno a buon fine!
non e' che Gentile si sveglia al mattino e cambia idea su progetti o politica aziendale ma, e' flessibile con il mercato e cerca ( da buon appassionato e Armatore di barca a vela) di seguire il vento giusto!
chiaramente a volte si sbaglia!!! ma ci mette sempre la faccia per ogni decisione giusta o sbagliata!! AVANTI COSI'!!!



Verissimo.

Faccio, però, una osservazione più generale, svincolata dal caso concreto.

Da profano, immagino che quando si parta con un determinato progetto industriale, vi siano precisi criteri e/o studi a monte che abbiano già indicato le aree potenziali di traffico aggredibili e/o sfruttabili.

La repentinità con la quale, spesso, molti vettori rivoltano come un calzino il network (segno positivo quanto a capacità di intervento nel modificare in corsa le scelte), mostra, probabilmente, una realtà diversa da quella che mi sarei immaginato quanto a predisposizione del progetto iniziale di start up.

Sempre che i miei pensieri siano corretti, per carità.
 
Verissimo.

Faccio, però, una osservazione più generale, svincolata dal caso concreto.

Da profano, immagino che quando si parta con un determinato progetto industriale, vi siano precisi criteri e/o studi a monte che abbiano già indicato le aree potenziali di traffico aggredibili e/o sfruttabili.

La repentinità con la quale, spesso, molti vettori rivoltano come un calzino il network (segno positivo quanto a capacità di intervento nel modificare in corsa le scelte), mostra, probabilmente, una realtà diversa da quella che mi sarei immaginato quanto a predisposizione del progetto iniziale di start up.

Sempre che i miei pensieri siano corretti, per carità.

penso sinceramente che il tuo discorso e il tuo pensiero sia perfetto e condividibile.
il problema che il trasporto aereo ultimamente sie e' riempito di mercenari pirati e speculatori ( vedi Soddu) che aprono compagnie senza capacita' e con solo l'obbiettivo di mangiare il piu' possibile!
tutto questo in un mercato italiano che si satura in fretta, bisogna far concorrenza a compagnie che, pur di operare e far girare denaro, vendono e propongo sottocosto. Questo come si puo' immaginare benissimo, porta ad un cambio di strategie da parte di compagnie che devono far quadrare un bilancio.
 
@victorgolf

Un piccolo vettore, che ha dalla sua solo il know-how di chi lo manda avanti, deve per forza trovare la sua strada fra tentativi ed errori, come è chiaro quello dei voli europei da Verona.

Ricapitolando Air Italy ha visto delle nicchie e le prova, portando a casa risultati accettabili nel charter ed anche in mercati minori sul nazionale, dove lo strapotere Alitalia e la crisi di Meridiana lasciano qualche spazio. Importante sarebbe certo l' accesso a Linate, giustificabile con la necessità di avere un po' di concorrenza. Ovviamente la concessione di ulteriori slot a LIN non è quello che mi auguro, anzi.

Il charter dall' Egitto mi sembra una buona idea, perché permette di servire non solo l' Italia, il mercato polacco è pur sempre quello di un paese di quasi 40 milioni di abitanti, freddo e ancora abbastanza vergine nel segmento. La linea (pesantemente charterizzata) da Fortaleza sotto bandiera verde-oro può essere un' opportunità, il lungo raggio da Malpensa potrebbe andare, se inteso come cherry picking di singoli voli e adeguatamente appoggiati a destinazione, nonché dai feed LHI e Star a Milano.
 
Notari, Air Italy: "Bilancio 2009 in linea con il target"

"Con l'avvio del nuovo esercizio finanziario, da novembre ad oggi, siamo in linea con il budget". A dichiararlo oggi a Torino a Guida Viaggi-no stop è stato il direttore commerciale e finanziario di Air Italy, Alessandro Notari. "L'obiettivo per l'anno in corso è di registrare 3 milioni di euro di utile come gruppo - ha aggiunto Notari - e considerando il periodo year-to-date, nei primi sei mesi d'esercizio viaggiamo già ad un milione di euro sopra le aspettative". Considerando lo scenario charter italiano, Notari si è detto soddisfatto: "Tutti i nostri clienti (ne contano una vendita, ndr) stanno confermando per la stagione invernale e avremo dei potenziamenti, tra cui possiamo citare gli impegni di Costa Crociere, Dimensione Turismo e Veratour. Altro aspetto gratificante - ha sottolineato - è il fatto di essere riconosciuti come vettore di riferimento in alcune aree, come ad esempio il Brasile. Registriamo un positivo effetto domino su t.o. e mercato. A breve annunceremo a Verona una nuova operazione charter lungo raggio". (Guida Viaggi)

CIAO
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