Poi con te mi piacerebbe discutere della Boeing's policy, nella gestione di difetti progettuali che hanno riguardato alcuni suoi modelli.
Con questa frase hai aperto una specie di sub-topic del thread. Adesso tiri in ballo il 747 JAL, che non è affatto caduto per un "difetto progettuale", bensì per un errore (grave) nella riparazione. Non credo, peraltro, che vi sia una policy di Boeing per nascondere errori di manutenzione (anche quando commessi da propri tecnici): al massimo, in passato, hanno provato a minimizzare difetti progettuali.
Gli errori di manutenzione e gli errori nella definizione delle procedure di manutenzione non sono, purtroppo, un'esclusiva Boeing. E va detto che Airbus - un relativo
late comer del settore - ha beneficiato anche dei pregressi errori altrui e delle lezioni imparate prima ancora del suo ingresso nell'industria aerospaziale. Anche i migliori sbagliano e l'importante è che si impari.
A volte, purtroppo, ci vuole un po' per imparare le lezioni. I ritardi possono essere causati da due circostanze:
1) Omissioni volontarie o, comunque, dovute al tentativo di oscurare un errore (l'esempio più emblematico è forse quello delle cargo doors dei DC-10).
2) Mancata consapevolezza del problema o tempi lunghi per lo sviluppo di soluzioni. Pensa a quanti incidenti ci sono voluti per capire che il lavoro in cockpit dovesse essere organizzato meglio, e a quanto ci è voluto prima che qualcuno (la NASA) trovasse un modello di lavoro migliore.
Le vie di mezzo sono infinite. Boeing non moriva certo dalla voglia di scoprire che i rudder del 737 avessero un difetto grave (difetto non propriamente progettuale, a dire il vero: era difettosa una componente prodotta da Parker Hannifin) ma, anche volendo, ci avrebbe messo un bel po' a scoprirlo - tant'è che la NTSB ha brancolato nel buio per anni prima di identificare il problema. Airbus non muore certo dalla voglia di scoprire che il rudder in composito dell'A300 potrebbe essere meno affidabile, oppure che le procedure di manutenzione di
tailfin in composito siano ancora perfettibili: preferirebbe confermare che il progetto è valido e magari sono altrui gli errori (plausibile anche questo).