Fusione tra gli aeroporti di Forlì e Rimini


Le ipotesi in ballo sono diverse. Da Meridiana a Easyjet, da Vueling a Bue Express. Sarebbero almeno cinque le compagnie contattate dal "Ridolfi"; tra queste anche la Eagles Airlines, compagnia che fa base all'aeroporto di Venezia e che tratta rotte nazionali e internazionali.

E' una bufala? :D

Eagle Airlines? ROFL
 
L'unica compagnia abbastanza seria è Wizz air che fino ad ora ha calcolato bene i suoi movimenti al Ridolfi con ottimi risultati.
FR riempiva bene come suo solito ma per motivi di soldi/infrastrutture/interessi si è spostata a Bologna, IV per tutte le questioni abbondantemente ripetute è andata a Rimini.
E poi la Windjet secondo me ha esagerato aprendo rotte improbabili...ma tanto prendeva i soldi...

se ci fossero altre persone che la pensano così, rigurardo IV, A.Pulvirenti sarebbe una persona qualunque e quella compagnia non esisterebbe! (si nota che provo "un pò" di sano odio verso IV?) :D
 
IV apriva rotte improbabili, e anche quelle probabili ad orari e giorni impossibili, ma tanto che gli fregava se trovava passeggeri oppure prendeva soldi da Forlì? magari però se trovava più passeggeri il giochino poteva durare un pò di più....
 
L'unica compagnia abbastanza seria è Wizz air

Però questa è una considerazione che non regge. Il concetto di serio, come forse lo intendi tu, è da applicare a chi programma voli e poi non opera, a chi vende posti con le autorizzazioni sospese oppure a chi tanto ci ha fatto discutere in questi ultimi anni in Italia cone esperienze ripetute e fallimentari. Capisco che a Forlì abbiate il dente avvelenato ma nel calderone non puoi buttarci ne Ryanair e neanche Windjet (tranne che tu non sia al corrente di catastrofi operative). Certi appunti bisognerebbe lasciarli a gente che non da nessun contributo alla discussione, abituata a parlare solo per partito preso ed incapace di esprimere giudizi pacati ed obiettivi come, per fare un esempio, Iceman85 che candidamente, come solo i ragazzini sanno fare, pure lo ammette:

se ci fossero altre persone che la pensano così, rigurardo IV, A.Pulvirenti sarebbe una persona qualunque e quella compagnia non esisterebbe! (si nota che provo "un pò" di sano odio verso IV?) :D
 
IV apriva rotte improbabili, e anche quelle probabili ad orari e giorni impossibili, ma tanto che gli fregava se trovava passeggeri oppure prendeva soldi da Forlì? magari però se trovava più passeggeri il giochino poteva durare un pò di più....

Beh, il network che Windjet aveva a Forlì, già dalla prima stagione, non era malvagio, a parte alcune abbastanza in dubbio come TSR e KRK, il resto erano voli di tutto rispetto verso capitali europee di tutto rispetto..Purtroppo gli operativi erano quelli che erano, ma d'altronde se SEAF aveva contrattato per 2500 voli (a RMI dovrebbero essere sui 2000), ne uscivano vari bisettimanali per più destinazioni diverse...
 
Anche perchè la regia del grosso del lavoro fatto in SEAF era data da un personaggio (a dire il vero anch'esso molto controverso) che andatosene a Rimini, si è pian piano portato dietro una grandissima fetta degli operatori che facevano vivere il Ridolfi..
Chissà se senza Rusticali andranno avanti le trattative con Eagles :D

questa fusione semplicemente non s'à dà fare
non ci sono i presupposti
per i voli voli sovvenzionati e con le compagnie di cui si parla ogni passeggero che sceglie un aeroporto inevitabilmente indebolisce l'altro
e parliamo di aeroporti che sono , per adesso , già deboli di loro
non ce ne è bisogno , tutte le spese sono moltiplicate per 2 , fermiamole
mi auguro che le provincie trovino una compensazione ragionevole per porre fine a questo spreco tutto romagnolo
 
L'unica compagnia abbastanza seria è Wizz air che fino ad ora ha calcolato bene i suoi movimenti al Ridolfi con ottimi risultati.
FR riempiva bene come suo solito ma per motivi di soldi/infrastrutture/interessi si è spostata a Bologna, IV per tutte le questioni abbondantemente ripetute è andata a Rimini.
E poi la Windjet secondo me ha esagerato aprendo rotte improbabili...ma tanto prendeva i soldi...

Quando parlavo di compagnie serie, mi riferivo soprattutto al fatto che hanno davvero la struttura di una compagnia aerea, a partire dalle dimensioni della flotta (dignitosa anche quella di Wind Jet), fino alla composizione della stessa, con aerei che non siano fondi di magazzino. E per assurdo, il comportamento "antipatico" che hanno avuto nei confronti di FRL, le qualifica come aziende serie, nel senso che sanno sfruttare al meglio le occasioni per guadagnare soldi e crescere.
Eagles Airlines mi sembra molto un cadavere resuscitato per ragioni sociali, dotata di 2 F100 (secondo Airfleets) o 3 (secondo il loro sito), che si ha l' impressione che vengano fatti volare su destinazioni scelte ab minchiam.
Felicissimo per chi ci lavora se quello che ho appena scritto è tutto sbagliato.
Tornando a FRL, se comunque l' obiettivo è di "comprare" il servizio di una compagnia aerea, a parità di spesa, vedrei meglio un numero minore di rotte, ma effettuate da una compagnia che dia qualche garanzia di solidità in più.
 
Ryanair, Wizz e Wind Jet.

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Però questa è una considerazione che non regge. Il concetto di serio, come forse lo intendi tu, è da applicare a chi programma voli e poi non opera, a chi vende posti con le autorizzazioni sospese oppure a chi tanto ci ha fatto discutere in questi ultimi anni in Italia cone esperienze ripetute e fallimentari. Capisco che a Forlì abbiate il dente avvelenato ma nel calderone non puoi buttarci ne Ryanair e neanche Windjet (tranne che tu non sia al corrente di catastrofi operative). Certi appunti bisognerebbe lasciarli a gente che non da nessun contributo alla discussione, abituata a parlare solo per partito preso ed incapace di esprimere giudizi pacati ed obiettivi come, per fare un esempio, Iceman85 che candidamente, come solo i ragazzini sanno fare, pure lo ammette:

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questa fusione semplicemente non s'à dà fare
non ci sono i presupposti
per i voli voli sovvenzionati e con le compagnie di cui si parla ogni passeggero che sceglie un aeroporto inevitabilmente indebolisce l'altro
e parliamo di aeroporti che sono , per adesso , già deboli di loro
non ce ne è bisogno , tutte le spese sono moltiplicate per 2 , fermiamole
mi auguro che le provincie trovino una compensazione ragionevole per porre fine a questo spreco tutto romagnolo

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Forlì, alla guida di Seaf il generale dell'Aeronautica Fabio Castellari

FORLI' - Il nome era circolato tra le indiscrezioni sul successore di Franco Rusticali alla presidenza di Seaf. Il Consiglio di amministrazione della società si è riunito martedì mattina ed ha nominato il generale dell'Aeronautica in pensione, Fabio Castellari. Inoltre, i consiglieri hanno provveduto a decurtare i compensi spettanti agli organi amministrativi, nella misura del 50%. Il tutto verrà convalidato
nell'assemblea prevista entro la fine del mese di dicembre.

L'iter burocratico è quasi completato, ma è ufficiale che Castellari raccoglie la patata bollente della presidenza della società di gestione dell'Aeroporto, dopo le aspre dimissioni di Rusticali. Nelle sue mani arriva un Ridolfi orfano di Wind Jet e con il bilancio in rosso.

Nel consiglio di amministrazione sono stati confermati dal Comune di Forlì, Stefano Foschi, dalla Provincia di Forlì-Cesena, Paolo Dacci, dalla Camera di Commercio, Antonio Nannini e dalla Regione, Francesco Saverio di Ciommo. Confermato alla direzione Antonio Lo Bianco.

http://www.romagnaoggi.it/forli/2010/12/7/180022/

http://www.romagnanoi.it/News/Economia/Forli/articoli/257174/Castellari-nuovo-presidente-Seaf.asp
 
di solito quando la politica nomina un generale vuol dire che non c'è + niente da mangiare....o sbaglio?
 
Aeroporto:
Fabio Castellari
è il nuovo presidente
di Seaf
Il Cda della società di gestione del 'Ridolfi', a seguito delle dimissioni irrevocabili rassegnate dall'ex presidente Franco Rusticali, ha provveduto alla nomina del nuovo capo gruppo

Forli, 7 dicembre 2010 - Il generale Fabio Castellari e' il nuovo presidente di Seaf, la societa' di gestione dell'aeroporto di Forli'. Lo rendono noto in un comunicato i soci del "Ridolfi", ovvero Comune di Forli', Provincia e
Camera di Commercio di Forli'-Cesena.
Nel vertice di oggi il Cda, "a seguito delle dimissioni irrevocabili" rassegnate dall'ex presidente Franco Rusticali nell'assemblea dei soci della scorsa settimana, ha provveduto a "cooptare" Fabio Castellari, che era uscito dal Consiglio in agosto ed era stato sostituito con Giampaolo Dacci, fra i suoi membri e a nominarlo presidente.
Inoltre, rendono noto i soci, i consiglieri hanno provveduto a decurtare i compensi degli organi amministrativi del 50% e "si sono impegnati a sottoporre le decisioni assunte alla convalida dell'assemblea dei soci prevista entro la fine del mese di dicembre". Castellari rimarra' in carica almeno fino ad aprile, quando scadra' il mandato dell'attuale Cda.

Fonte: Resto del Carlino

Da notare la decurtazione del 50% dei salari...ma non si poteva farla prima??? -.-
 
forse ci voleva un 3ad apposito, ma riporto qui una notizia apparsa sul "corriere adriatico"...visto che si parla di fusione...forse ve ne è anche una tra pesaro e rimini:

"Ricci vola verso Rimini: “È più vicina”
La Provincia di Pesaro a un passo dall’ingresso in Aeradria. E da Ancona s’alza la protesta

Ancona. In viaggio verso Rimini. Ma con un piede che resta a terra, al Sanzio di Falconara. Una manciata di chilometri e tra Pesaro e Rimini scoppia la passione: il presidente della Provincia Matteo Ricci è a un passo dall’ingresso in Aeradria, la società di gestione dello scalo romagnolo. Ma dalle Marche, da Ancona città capoluogo, i mugugni corrono veloci. Dal cuore politico della regione, crescono i timori e la polemica s’infervora. Secessione nell’aria? L’uscita di scena dei Comuni della Valmarecchia brucia ancora sulla pelle di Palazzo e l’operazione in corso pone qualche interrogativo. “Come assessore marchigiano, sarei stato più contento se la Provincia di Pesaro avesse rafforzato le sue quote nell’aeroporto di Falconara. Per il resto, sono libere scelte su cui non mi pronuncio”, fa sapere Luigi Viventi che delle infrastrutture marchigiane è nume tutelare. E ancora: “non so che senso abbia un’operazione di questo tipo, non ci crea conflittualità ma noi viviamo nelle Marche. Non capisco politicamente le ragioni di questa operazione”.

Direttamente dal nord, da quella provincia di confine che è Pesaro, Ricci prova a spiegarsi. Si parte con i tempi.

“Siamo in trattativa, prima occorre chiudere il protocollo con la Valmarecchia dove è compreso anche questo. Mi auguro di scrivere la parola fine tra un paio di mesi”. Quindi, le ragioni. “Restiamo nello scalo dorico, abbiamo una quota minima e vogliamo continuare a dare il nostro contributo per farlo crescere. Ma siamo una provincia di confine e la vicinanza dell’aeroporto di Rimini crea ricadute sulla nostra economia”.

Economia, cuore pulsante del sistema. E della politica. “Per Rimini c’è la previsione di un milione di passeggeri e poi c’è anche la questione di Forlì: uno dei due scali è destinato a scomparire – si conforta Ricci –. Sarebbe utile per la Provincia avere delle quote. Vogliamo entrare con una partecipazione minima, l’1%”.

E se di soldi si tratta, sempre per rincuorare i marchigiani, Ricci s’affretta a sottolineare che l’operazione è a costo zero. “Ce la caviamo con una permuta di due immobili in Valmarecchia”. E cioè: la Rocca di Maioletto e il Lago di Andrenuccio di Pennabilli. “E’ una politica che sto portando avanti a 360 gradi – rassicura l’amministratore -: restiamo ad Ancona ma Rimini è solo a 30 chilometri di distanza”.

Questione di feeling, insomma. Così le preoccupazioni restano. Anche al Sanzio. Effetto domino dietro l’angolo? Marco Morriale, amministratore delegato di Aerdorica, la società di gestione del Sanzio, scuote la testa. “No, questa operazione non crea questo problema o qualche conflittualità ma è comunque strano che una provincia marchigiana acquisisca quote in uno scalo romagnolo. Noi continueremo ad offrire i nostri servizi che sono i migliori, continueremo a fare azioni di promozione verso i pesaresi affinchè scelgano lo scalo dorico”. Già, perché ricorda l’ad, “le Marche hanno un aeroporto che lavora per il territorio e l’indotto che genera ricade sullo stesso”. I numeri, a proposito, parlano chiaro. “Con i voli low cost – sottolinea Morriale – abbiamo generato 40 milioni di euro di indotto sulle Marche tra pernottamenti, ristoranti e via dicendo”. Anche questa è economia. “Quanto alla privatizzazione – spiega ancora Morriale – non ci saranno problemi ma questa è un’infrastruttura marchigiana e i passeggeri che vi transitano spendono nella regione e vi creano ricchezza. Questo per noi è un periodo solido sotto tutti i punti di vista. Se poi altri vogliono seguire l’esempio di Pesaro, se Ascoli, per esempio, vuole comprare quote nello scalo di Pescara, tutto è lecito. Ma non vedo il senso di questi percorsi”. A buon intenditore, poche parole."
 
Evidentemente anche a Pesaro hanno capito qual' è l' aeroporto che uscirà vincente dal trio FRL, RMI, AOI. Perchè RMI è l' unico che è in posizione ottimale per portare i turisti nel tratto di riviera che va da Ravenna ad Ancona.
 
Evidentemente anche a Pesaro hanno capito qual' è l' aeroporto che uscirà vincente dal trio FRL, RMI, AOI. Perchè RMI è l' unico che è in posizione ottimale per portare i turisti nel tratto di riviera che va da Ravenna ad Ancona.

Lo fanno solo perchè è il più vicino.
Non ci sono spiegazioni di altro genere.
 
Esatto: è più vicino a Pesaro (e riviera), ovviamente a Rimini e rispetto a FRL, poco più lontano rispetto alla riviera a nord di Cesenatico. Con un unico volo servi bene tutti.
 
Esatto: è più vicino a Pesaro (e riviera), ovviamente a Rimini e rispetto a FRL, poco più lontano rispetto alla riviera a nord di Cesenatico. Con un unico volo servi bene tutti.

Non hai capito il mio discorso.
è logico che Pesaro preferisca Rimini a Forlì, anzi, mi stupirei del contrario.
E poi FRL in questo discorso non c'entra, si parla di AOI-RMI.
Poi il Sig. Ricci può avere il suo modo di vedere le cose...il mio pensiero è che tutti gli aeroporti citati sopravviveranno ancora per molti anni a venire, giusti o sbagliati che siano.