Funerali Casamonica : sospesa licenza all'elicotterista


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Il corteo funebre era regolarmente autorizzato, la curia ha dato il benestare per la chiesa, i parenti galeotti hanno ottenuto il permesso d'urgenza per presenziare, i vigili urbani dirigevano il traffico, la banda di maestri di musica militari guidata da un carabiniere ha sicuramente versato i diritti Siae, nessuno si preoccupa di sapere quale origine hanno i fondi necessari per pagare questa esibizione di potere e ricchezza e l'unico pirla che ha fatto tutto abusivamente e che deve essere duramente sanzionato e' il pilota? Come direbbe Toto' ? Ma mi faccia il piacere...

Pirla o non pirla, che paghi! Perchè il problema non è l'eventualità di essere un coglione, ma l'avere fatta una cosa vietata. La sanzione esiste per questo, senza attenuanti! E piantiamola con la difesa d'ufficio della categoria, che definire vergognosa è finanche essere educati!
 
Pirla o non pirla, che paghi! Perchè il problema non è l'eventualità di essere un coglione, ma l'avere fatta una cosa vietata. La sanzione esiste per questo, senza attenuanti! E piantiamola con la difesa d'ufficio della categoria, che definire vergognosa è finanche essere educati!

Sono d'accordo totalmente con la prima parte del tuo intervento, ma in totale disaccordo con l'ultima. Qui non esiste alcuna categoria, semplicemente una persona che non ha rispettato le regole e che perciò deve pagare. Se posso permettermi di parafrasare l'intervento di I-FORD, credo che il senso sia che in questo paese si scalfisca sempre la superficie e non si tenda mai ad andare in profondità. Si colpisce (giustamente) chi è innegabilmente esposto in maniera evidente, ma non si fa una parola su chi avrebbe dovuto quantomeno approfondire la questione e scambiare le informazioni con gli enti preposti e non lo ha fatto( si trattava pur sempre del funerale di uno dei più importanti capomafia della capitale ...). Sarebbe bastato poco a svelare l'arcano e ad evitare una figuraccia.
 
Il corteo funebre era regolarmente autorizzato, la curia ha dato il benestare per la chiesa, i parenti galeotti hanno ottenuto il permesso d'urgenza per presenziare, i vigili urbani dirigevano il traffico, la banda di maestri di musica militari guidata da un carabiniere ha sicuramente versato i diritti Siae, nessuno si preoccupa di sapere quale origine hanno i fondi necessari per pagare questa esibizione di potere e ricchezza e l'unico pirla che ha fatto tutto abusivamente e che deve essere duramente sanzionato e' il pilota? Come direbbe Toto' ? Ma mi faccia il piacere...

Il fatto che durante un funerale vengano affissi manifesti del defunto - incidentalmente anche malavitoso - vestito da papa non è reato. Dire "hai preso Roma e mo te prendi il paradiso" non è reato. Un corteo funebre di cattivo gusto non è reato. La carrozza coi cavalli non è reato. Suonare la colonna sonora de Il Padrino non è reato. Celebrare il funerale di un malavitoso con 600 persone non è reato. Pochissimo di tutto quello che è successo l'altro giorno è reato. E infatti parliamo principalmente di una figura di merda delle istituzioni che avrebbero dovuto evitare questo sfoggio di potere, oltre la quale è però difficile ravvisare evidenti violazioni del codice penale.

Deviare dal piano di volo, sorvolare Roma a bassa quota, e gettare materiale dall'alto senza un'apposita autorizzazione, invece, sono tutte cose proibite e che portano come minimo alla sospensione della licenza, che è poi l'unica azione punitiva che mi sembra sia stata intrapresa finora contro il pilota. Aggiungi come ENAC e magistratura abbiano tempi d'intervento differenti. Infine questo è un forum di aviazione e dunque gli altri aspetti della vicenda ci interessano solo fino ad un certo punto e ci ritroviamo a parlare principalmente del tipo.

Secondo me non è che di tutto sto casino ne pagherà solo il pilota perchè è l'anello debole, ma sempre secondo me finora sta pagando solo lui perchè è quello che è stato più fesso di tutti. Sempre partendo dal presupposto della buona fede...
 
Il corteo funebre era regolarmente autorizzato, la curia ha dato il benestare per la chiesa, i parenti galeotti hanno ottenuto il permesso d'urgenza per presenziare, i vigili urbani dirigevano il traffico, la banda di maestri di musica militari guidata da un carabiniere ha sicuramente versato i diritti Siae, nessuno si preoccupa di sapere quale origine hanno i fondi necessari per pagare questa esibizione di potere e ricchezza e l'unico pirla che ha fatto tutto abusivamente e che deve essere duramente sanzionato e' il pilota? Come direbbe Toto' ? Ma mi faccia il piacere...

Perchè, se un tuo collega sbaglia, parte subito la barricata di categoria? Qual è lo scopo? Dimostrare che i piloti sono tutti onesti?
Questo è un atteggiamento tutto italiano. A famigghia sacra jè.
 
Il fatto che durante un funerale vengano affissi manifesti del defunto - incidentalmente anche malavitoso - vestito da papa non è reato. Dire "hai preso Roma e mo te prendi il paradiso" non è reato. Un corteo funebre di cattivo gusto non è reato. La carrozza coi cavalli non è reato. Suonare la colonna sonora de Il Padrino non è reato. Celebrare il funerale di un malavitoso con 600 persone non è reato. Pochissimo di tutto quello che è successo l'altro giorno è reato. E infatti parliamo principalmente di una figura di merda delle istituzioni che avrebbero dovuto evitare questo sfoggio di potere, oltre la quale è però difficile ravvisare evidenti violazioni del codice penale.

Deviare dal piano di volo, sorvolare Roma a bassa quota, e gettare materiale dall'alto senza un'apposita autorizzazione, invece, sono tutte cose proibite e che portano come minimo alla sospensione della licenza, che è poi l'unica azione punitiva che mi sembra sia stata intrapresa finora contro il pilota. Aggiungi come ENAC e magistratura abbiano tempi d'intervento differenti. Infine questo è un forum di aviazione e dunque gli altri aspetti della vicenda ci interessano solo fino ad un certo punto e ci ritroviamo a parlare principalmente del tipo.

Secondo me non è che di tutto sto casino ne pagherà solo il pilota perchè è l'anello debole, ma sempre secondo me finora sta pagando solo lui perchè è quello che è stato più fesso di tutti. Sempre partendo dal presupposto della buona fede...

Il fatto che non ci siano reati oltre a quello del sorvolo di Roma lo dovrà stabilire la magistratura. Qui parliamo di un pilota privato ( non credo si tratti di un professionista che mette in gioco la sua licenza in questo modo, ma son pronto ad essere smentito ) che ha consapevolmente trasgredito almeno 2 regole fondamentali. Se lo ha fatto inconsapevolmente è comunque colpevole di incompetenza. Detto questo, ribadisco, a me il discorso della difesa della categoria sembra piuttosto infantile, in primis perché - in questo caso - non esiste alcuna categoria - e poi perché, preso atto che il pilota ha commesso una serie di cagate colpevoli e colpose, bisogna anche prendere atto del fatto che molte lacune esistono anche altrove in questa storia e chi chi avrebbe dovuto vigilate non lo ha fatto. Ripeto, non si trattava comunque di un cittadino qualunque.
 
Secondo me, il buonismo generale imperante lungo sto lembo di terra europea ci sta portando alla disfatta universale. E questo, purtroppo, ce lo meritiamo. Chiunque fa quel c---o che gli pare e l'impunità impera ... oltre a tutto il resto. Mi ri-tiro nel mio silenzio.

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Perchè, se un tuo collega sbaglia, parte subito la barricata di categoria? Qual è lo scopo? Dimostrare che i piloti sono tutti onesti?
Questo è un atteggiamento tutto italiano. A famigghia sacra jè.

Magari era uno di quelli che hanno sgamato a lavorare in Qatar mentre prendeva la cassa e ora porello doveva pur rifarsi in qualche modo...
 
Magari era uno di quelli che hanno sgamato a lavorare in Qatar mentre prendeva la cassa e ora porello doveva pur rifarsi in qualche modo...

Simpatica la battuta. Da quello che si legge sui giornali - ammesso che sia attendibile - trattasi di pilota privato, ERGO licenza PPL, ERGO aeromobili non commerciali, ERGO niente cassa, almeno non nel settore e nelle modalità da te menzionate. Che dite di farla finita di vedere il mondo come un'eterno crogiolo di fazioni opposte?
 
Simpatica la battuta. Da quello che si legge sui giornali - ammesso che sia attendibile - trattasi di pilota privato, ERGO licenza PPL, ERGO aeromobili non commerciali, ERGO niente cassa, almeno non nel settore e nelle modalità da te menzionate. Che dite di farla finita di vedere il mondo come un'eterno crogiolo di fazioni opposte?

Quello che ho letto io è che è un ex AZ, poi se ne sai di più tu fai prima a uscire il nome, così non ci sono più equivoci.
 
Quello che ho letto io è che è un ex AZ, poi se ne sai di più tu fai prima a uscire il nome, così non ci sono più equivoci.

Io invece ho letto che è un pilota privato ed un ex dipendente AZ. In AZ non fanno tutti i Piloti. Anche perché - se la notizia è vera - il Pilota in qualsivoglia Compagnia Aerea non avrebbe potuto farlo con quel tipo di Licenza, quindi come vedi le informazioni sono piuttosto contraddittorie. Non posso far nomi per il semplice fatto che ne so esattamente quanto te.
 
è esattamente quello che abbiamo cercato di far capire a I-FORD.

Non sono l'avvocato difensore di nessuno ma I-FORD col suo intervento - dal mio modesto punto di vista - voleva evidenziare tutt'altro, il mio parere l'ho già espresso in merito. Se poi a voi fa piacere vederla come una difesa a spada tratta di una categoria, così sia. Io continuo a pensare che sia un atteggiamento un pò fanciullesco.
 
Che ne dite se ci dimostriamo per una volta migliori delle persone che critichiamo e, pur nel rispetto delle differenze di vedute, tentiamo di mantenere il thread sui binari corretti?
 
Dato che circa la metà dei commenti al mio post dimostra che non mi sono ben spiegato faccio mea culpa e provo a riproporre in termini più comprensibili il mio pensiero.
Conoscendo il clan in questione la mia idea è che tutti i vari attori della sceneggiata abbiano agito privi di permessi ufficiali, autorizzazioni o ordini di servizio: parroco, banda, il paio di migliaia di partecipanti che ha occupato militarmente le piazza, vigili urbani per l'ordine pubblico ed il controllo del traffico, pilota dell'elicottero; consapevoli che comunque una copertura "ufficiosa" ci sarebbe stata, qualche carta magari c'era, ma ottenuta con i sistemi che contraddistinguono da mezzo secolo il loro modo di operare.
Nel caso contrario, la autorizzazione al sorvolo ed al lancio di "materiale pubblicitario" (i petali di rosa) sarebbe stato l'ultimo e più semplice dei problemi per i Casamonica, come chiunque abbia mai organizzato anche una piccolissima manifestazione pubblica ben sa. Mi domando quindi come mai secondo i media tutto era in regola a parte il piccolissimo e secondario evento del lancio delle rose, il dubbio è lecito.
Ora che l'opinione pubblica è sazia per l'apparente "sacrificio" del pilota e del prefetto Gabrielli , unico mandato in TV a fare la figura del pirla (sindaco, questore, giudice di sorveglianza e vescovo si sono accortamente defilati) nel giro di poco tutto verrà dimenticato in attesa del prossimo evento dimostrativo di chi comanda davvero a Roma.
Per tornare all'argomento dei sorvoli in generale indipendentemente dai motivi, è impossibile, anche nei paesi col più ferreo controllo della popolazione, impedire che una persona determinata e capace arrivi in volo dove vuole, come Mathias Rust ha dimostrato con il suo voletto dalla Finlandia alla Piazza Rossa.
 
...
Ora che l'opinione pubblica è sazia per l'apparente "sacrificio" del pilota e del prefetto Gabrielli , unico mandato in TV a fare la figura del pirla (sindaco, questore, giudice di sorveglianza e vescovo si sono accortamente defilati) nel giro di poco tutto verrà dimenticato in attesa del prossimo evento dimostrativo di chi comanda davvero a Roma.
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Cioè il Papa...
 
Dato che circa la metà dei commenti al mio post dimostra che non mi sono ben spiegato faccio mea culpa e provo a riproporre in termini più comprensibili il mio pensiero.
Conoscendo il clan in questione la mia idea è che tutti i vari attori della sceneggiata abbiano agito privi di permessi ufficiali, autorizzazioni o ordini di servizio: parroco, banda, il paio di migliaia di partecipanti che ha occupato militarmente le piazza, vigili urbani per l'ordine pubblico ed il controllo del traffico, pilota dell'elicottero; consapevoli che comunque una copertura "ufficiosa" ci sarebbe stata, qualche carta magari c'era, ma ottenuta con i sistemi che contraddistinguono da mezzo secolo il loro modo di operare.
Nel caso contrario, la autorizzazione al sorvolo ed al lancio di "materiale pubblicitario" (i petali di rosa) sarebbe stato l'ultimo e più semplice dei problemi per i Casamonica, come chiunque abbia mai organizzato anche una piccolissima manifestazione pubblica ben sa. Mi domando quindi come mai secondo i media tutto era in regola a parte il piccolissimo e secondario evento del lancio delle rose, il dubbio è lecito.
Ora che l'opinione pubblica è sazia per l'apparente "sacrificio" del pilota e del prefetto Gabrielli , unico mandato in TV a fare la figura del pirla (sindaco, questore, giudice di sorveglianza e vescovo si sono accortamente defilati) nel giro di poco tutto verrà dimenticato in attesa del prossimo evento dimostrativo di chi comanda davvero a Roma.
Per tornare all'argomento dei sorvoli in generale indipendentemente dai motivi, è impossibile, anche nei paesi col più ferreo controllo della popolazione, impedire che una persona determinata e capace arrivi in volo dove vuole, come Mathias Rust ha dimostrato con il suo voletto dalla Finlandia alla Piazza Rossa.

Questo post conferma che avevamo capito (purtroppo) anche il precedente. All'opinione pubblica del tuo collega non gliene frega una mazza. E' l'unico ad aver commesso, ad oggi, palesi violazioni. Nessuna delle altre attività da te citata è vietata o criminale e tutto il resto della cerimonia era (purtroppo) autorizzato o lecito.
Possiamo discutere di una città che permette tutto ciò, di un prete che spero possa cagare verde per il resto dei suoi giorni, di come la criminalità tenga in pugno il paese, delle mezze stagioni e di tutto quello che vuoi, ma è un altro discorso.
Il pilota paga perchè ha sbagliato, non perchè all'opinione pubblica stiano sulle palle i piloti.
 
Dato che circa la metà dei commenti al mio post dimostra che non mi sono ben spiegato faccio mea culpa e provo a riproporre in termini più comprensibili il mio pensiero.
Conoscendo il clan in questione la mia idea è che tutti i vari attori della sceneggiata abbiano agito privi di permessi ufficiali, autorizzazioni o ordini di servizio: parroco, banda, il paio di migliaia di partecipanti che ha occupato militarmente le piazza, vigili urbani per l'ordine pubblico ed il controllo del traffico, pilota dell'elicottero; consapevoli che comunque una copertura "ufficiosa" ci sarebbe stata, qualche carta magari c'era, ma ottenuta con i sistemi che contraddistinguono da mezzo secolo il loro modo di operare.
Nel caso contrario, la autorizzazione al sorvolo ed al lancio di "materiale pubblicitario" (i petali di rosa) sarebbe stato l'ultimo e più semplice dei problemi per i Casamonica, come chiunque abbia mai organizzato anche una piccolissima manifestazione pubblica ben sa. Mi domando quindi come mai secondo i media tutto era in regola a parte il piccolissimo e secondario evento del lancio delle rose, il dubbio è lecito.
Ora che l'opinione pubblica è sazia per l'apparente "sacrificio" del pilota e del prefetto Gabrielli , unico mandato in TV a fare la figura del pirla (sindaco, questore, giudice di sorveglianza e vescovo si sono accortamente defilati) nel giro di poco tutto verrà dimenticato in attesa del prossimo evento dimostrativo di chi comanda davvero a Roma.
Per tornare all'argomento dei sorvoli in generale indipendentemente dai motivi, è impossibile, anche nei paesi col più ferreo controllo della popolazione, impedire che una persona determinata e capace arrivi in volo dove vuole, come Mathias Rust ha dimostrato con il suo voletto dalla Finlandia alla Piazza Rossa.

La magistratura, con i suoi tempi purtroppo lunghi, stabilirà se esistono responsabilità civili e/o penali. Nel frattempo, eventuali indagini si svolgeranno lontano dai giornali come è giusto che sia.

Nel frattempo ogni altro soggetto coinvolto valuterà la sfera di propria competenza: la Chiesa deciderà se spostare o magari ridurre a stato laicale il parroco; i Vigili apriranno un'inchiesta interna per valutare eventuali errori (sì lo so, questa era simpatica); l'ordine delle pompe funebri, se esiste, deciderà se multare un suo associato (in base a cosa??? i cavalli non sono vietati nè è vietato il funerale di un mafioso a meno che gli organi di pubblica sicurezza non si esprimano in senso contrario); la SIAE ascolterà gli audio del concerto e valuterà se c'è stata una violazione del diritto d'autore, applicando una piccola multa come previsto in questi casi; l'ENAC si prenderà carico di valutare la storia del pilota; etc.

E' difficile da capire che non c'è nessuna caccia alle streghe?

L'alternativa sarebbe fare passare il messaggio del: "tutti hanno fatto schifo, perchè quello deve pagare?", ma sono certo non fosse questa la tesi che stai sostenendo.
 
Io ci provo di nuovo chissà che alla fine anche i più tosti capiscano.
All'opinione pubblica del tuo collega non gliene frega una mazza. E' l'unico ad aver commesso, ad oggi, palesi violazioni.
Sono completamente daccordo sulla prima parte della frase, ho dei forti dubbi sulla seconda.
tutto il resto della cerimonia era (purtroppo) autorizzato o lecito.
Se erano in regola per tutto il resto il dubbio viene proprio dal perchè per quella unica piccola cosa non abbiano provveduto a farsi dare tutte le necessarie autorizzazioni, non è ne' particolarmente difficile ne' particolarmente oneroso.
Mettiamo poi pure il caso che sia esattamente come hanno raccontato i media, vedo che qui il risultato è proprio quello voluto, cioè che il fatto che un clan spadroneggi da più di mezzo secolo, ne meni vanto e si lasci andare a certe forme di esibizionismo passa in secondo piano rispetto alle violazioni (assolutamente minori e che, nella peggiore delle ipotesi, porteranno ad una breve sospensione di una licenza) di un tizio presumo molto più innocuo dei suoi committenti.
Una PPL fa rientrare il tizio nella categoria piloti come la patente AM potrebbe fare rientrare me nella categoria degli autotrasportatori.
E' difficile da capire che non c'è nessuna caccia alle streghe?
Sono io che non riesco a fare capire che del tizio non me ne può fregare di meno, è del tutto incidentale che fosse il pilota dell'R22, avrebbe potuto anche essere il cocchiere del carro funebre sanzionato per infrazioni alle leggi sul maltrattamento degli animali.
 
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