Però da questo articolo tratto da dedalonews.it sembra che MOL dopo Bologna vada a Milano...
Utili Ryanair in calo, O'Leary in Italia ma non si scusa per la pubblicità
Tour italiano in due tappe per l’a.d. Ryanair Michael O’Leary, che giovedì parlerà prima a Bologna (alle 11) e poi a Milano (alle 14.30). Nessuna anticipazione sul contenuto dei due incontri, nel primo dei quali O’Leary sarà affiancato da Giuseppina Gualtieri e Armando Brunini - rispettivamente presidente e a.d. dell’aeroporto Marconi. Nel secondo si parlerà delle «ultime novità riguardanti l’Italia», secondo maggior mercato della low cost irlandese che ha chiuso il primo trimestre 2008 con utili in calo dell’85% e prevede per l’anno un risultato tra il pareggio e la perdita di 60 milioni di euro. L’attività continua però a generare molta liquidità, tanto che Ryanair ha in cassa oltre 2,2 miliardi di euro
La causa della crisi è la stessa che affligge i vettori tradizionali: il caro-combustibile, che oggi rappresenta quasi la metà dei costi di Ryanair contro poco più di un terzo di un anno fa. Neanche Ryanair, insomma, non è immune dai problemi del settore del trasporto aereo. Commentando i risultati trimestrali, O’Leary ha smentito però che ad essere in crisi sia il modello low cost. La crisi economica generale - questo il ragionamento - renderà sempre più attraenti i voli low cost, che sottrarranno passeggeri ai vettori tradizionali. Il caro-carburante - aggiunge O’Leary - accelererà il consolidamento o il fallimento dei vettori tradizionali sui mercati a corto raggio, rinforzando così le low cost.
Sempre che - osserva Dedalonews - la crisi generale non riduca la propensione al turismo estemporaneo e la possibilità di enti turistici e società aeroportuali pubbliche di sostenere le low cost con tariffe scontate e varie forme di promozione.
Tornando a Ryanair, i costi complessivi sono cresciuti del 18%, ma -ha detto O’Leary - al netto del carburante sono scesi del 6%. Per farlo, Ryanair ha congelato tutti gli stipendi e ridotto il personale del "call centre" di Dublino. Altri tagli saranno attuati grazie all’introduzione di check-in automatici, che si aggiungerà ai risparmi già consentiti dal web check-in e dalla sovrattassa per il bagaglio in stiva. D’altra parte - ha aggiunto O’Leary - il diffondersi di questi sistemi deprime anche il provento medio. In ogni caso le entrate generate dalle voci "ancillari" sono cresciute del 25%, sei punti più del traffico.
Il blitz italiano di O’Leary giunge anche a pochi giorni dalla controversa pubblicità - che, forse per tirare la volata a questa visita, campeggia ancora sul sito - nella quale Umberto Bossi rinfaccia al governo di sostenere Alitalia. In attesa di giovedì, O’Leary ha dichiarato di non volersi scusare per «le dichiarazioni di Ryanair che il Governo Italiano sostiene le tariffe alte di Alitalia, contrasta la concorrenza e le tariffe più basse e non si preoccupa per i passeggeri Italiani, quando i passeggeri Italiani sono lasciati a terra in continuazione dai frequenti scioperi e penalizzati dalle alte tariffe e dai sovrapprezzi carburante di Alitalia, la compagnia aerea di bandiera Italiana in bancarotta.» In quanto all’uso dell’immagine del leader della Lega Nord, per O’Leary «Se c’è qualcosa di "volgare e offensivo" nella pubblicità Ryanair, è il gesto volgare e offensivo dell’Onorevole Bossi in risposta all’inno nazionale Italiano.» In realtà - ricorda Dedalonews - la polemica verteva sull’uso non autorizzato dell’immagine di Bossi e sull’accostamento arbitrario delle tematiche federaliste alla pubblicità commerciale.
Ciao