Vorrei aggiungere anche Liguria e Piemonte dato che hanno sottoscritto il documento sulla centralita' di Malpensa assieme alla Regione Lombardia inviato al governo...
Formigoni dichiara guerra
- Autore Discussione kilomike
- Data d'inizio
Senza contare che le tre grazie, Rutelli, Veltroni e Marrazzo, non so chi dei tre è grazie al caxxo, tempo fa non ci misero due secondi a dire stronzate su MXP, che non cresceva, che era in stallo, che qui e che la, ma qui va tutto bene... perché?
Alitalia continua a correre a Piazza Affari Liquidità e indebitamento in linea con i dati di maggio. Il merato attende il nuovo piano industriale e le decisioni del governo
MILANO - Dopo l'ennesima giornata in forte ascesa in Borsa (+3,21% il titolo a Piazza Affari), i vertici di Alitalia hanno diffuso i principali dati finanziari. sollecitati dalla Consob: l'indebitamento netto delal compagnia è sceso leggermente, a 1,034 miliardi di euro (-1,7% rispetto a maggio), mentre la liquidità del gruppo - disponibilità e crediti finanziari a breve - al 30 giugno 2007 sono pari a 612 milioni, sostanzialmente in linea con i 613 milioni del 31 maggio.
BORSA - In attesa di novità dal ministero sul Tesoro sul futuro della compagnia (e sulle regole della nuova gara) a Piazza Affari Alitalia il miglior titolo tra le blue chip: dopo il miglioramento del 9% messo a segno nelle cinque sedute della scorsa settimana, ha chiuso in crescita del 3,21% a quota 0,8840 euro (rialzo di oltre il 7% nei primi due giorni della settimana). Sostenuti gli scambi.
NUMERI E PIANO - Tanta attesa era giustificata dalle novità in arrivo: la compagnia aerea dovrà, in una comunicazione alla Consob, ha fatto il punto sulla propria liquidità. Mercoledì invece il top management guidato da Giancarlo Schisano, dovrà definire gli ultimi dettagli del nuovo piano industriale che dovrà assicurare la continuità aziendale in attesa della privatizzazione dell'aviolinea. Il consiglio di amministrazione esaminerà infatti le linee guida del nuovo piano che, nelle intenzioni del management, dovrebbe assicurare una contrazione dei costi e un aumento della redditività con una serie di misure di razionalizzazione a partire dalla struttura del network.
TESORO - Sul fronte dell'azionista pubblico, non ci sono al momento decisioni su come cedere la quota in mano al ministero del Tesoro. E' certo comunque che il governo intende uscire dal capitale di Alitalia ed esclude di liquidare l'azienda. Rimane il problema di come privatizzare la compagnia dopo il fallimento della gara. Sul tavolo ci sono due opzioni: una trattativa diretta e una nuova procedura competitiva. L'obiettivo del dicastero, a quanto ha riferito il ministro Tommaso Padoa-Schioppa nel corso di una recente audizione, è quella di cogliere i vantaggi che le due soluzioni: la flessibilità della trattativa privata e l'oggettività e trasparenza della procedura competitiva. In questo ambito, secondo molti commentatori, l'ipotesi potrebbe essere quella di una gara con meno condizioni stringenti, quelle che hanno condizionato negativamente la precedente gara.
AUMENTO DI CAPITALE - In questi giorni, dopo il ritiro di Air One e il fallimento della gara, si è fatta largo l'ipotesi è che la nuova procedura possa prevedere un aumento di capitale. Aumento di capitale che non verrebbe sottoscritto dall'azionista pubblico che cederebbe i diritti a un nuovo azionista. A fronte dell'operazione, la quota in mano al ministero dell'Economia si ridurrebbe trasferendo il controllo al nuovo azionista che potrebbe evitare di lanciare un'Opa obbligatoria sul resto del capitale.
31 luglio 2007
MILANO - Dopo l'ennesima giornata in forte ascesa in Borsa (+3,21% il titolo a Piazza Affari), i vertici di Alitalia hanno diffuso i principali dati finanziari. sollecitati dalla Consob: l'indebitamento netto delal compagnia è sceso leggermente, a 1,034 miliardi di euro (-1,7% rispetto a maggio), mentre la liquidità del gruppo - disponibilità e crediti finanziari a breve - al 30 giugno 2007 sono pari a 612 milioni, sostanzialmente in linea con i 613 milioni del 31 maggio.
BORSA - In attesa di novità dal ministero sul Tesoro sul futuro della compagnia (e sulle regole della nuova gara) a Piazza Affari Alitalia il miglior titolo tra le blue chip: dopo il miglioramento del 9% messo a segno nelle cinque sedute della scorsa settimana, ha chiuso in crescita del 3,21% a quota 0,8840 euro (rialzo di oltre il 7% nei primi due giorni della settimana). Sostenuti gli scambi.
NUMERI E PIANO - Tanta attesa era giustificata dalle novità in arrivo: la compagnia aerea dovrà, in una comunicazione alla Consob, ha fatto il punto sulla propria liquidità. Mercoledì invece il top management guidato da Giancarlo Schisano, dovrà definire gli ultimi dettagli del nuovo piano industriale che dovrà assicurare la continuità aziendale in attesa della privatizzazione dell'aviolinea. Il consiglio di amministrazione esaminerà infatti le linee guida del nuovo piano che, nelle intenzioni del management, dovrebbe assicurare una contrazione dei costi e un aumento della redditività con una serie di misure di razionalizzazione a partire dalla struttura del network.
TESORO - Sul fronte dell'azionista pubblico, non ci sono al momento decisioni su come cedere la quota in mano al ministero del Tesoro. E' certo comunque che il governo intende uscire dal capitale di Alitalia ed esclude di liquidare l'azienda. Rimane il problema di come privatizzare la compagnia dopo il fallimento della gara. Sul tavolo ci sono due opzioni: una trattativa diretta e una nuova procedura competitiva. L'obiettivo del dicastero, a quanto ha riferito il ministro Tommaso Padoa-Schioppa nel corso di una recente audizione, è quella di cogliere i vantaggi che le due soluzioni: la flessibilità della trattativa privata e l'oggettività e trasparenza della procedura competitiva. In questo ambito, secondo molti commentatori, l'ipotesi potrebbe essere quella di una gara con meno condizioni stringenti, quelle che hanno condizionato negativamente la precedente gara.
AUMENTO DI CAPITALE - In questi giorni, dopo il ritiro di Air One e il fallimento della gara, si è fatta largo l'ipotesi è che la nuova procedura possa prevedere un aumento di capitale. Aumento di capitale che non verrebbe sottoscritto dall'azionista pubblico che cederebbe i diritti a un nuovo azionista. A fronte dell'operazione, la quota in mano al ministero dell'Economia si ridurrebbe trasferendo il controllo al nuovo azionista che potrebbe evitare di lanciare un'Opa obbligatoria sul resto del capitale.
31 luglio 2007
io invece ritengo che la risposta non si può evadere
perchè uno(formigoni) che ritiene la partenza di az da mxp,la fine di az stessa,e che ha la fila di compagnie pronte a mettere le ruote a mxp,ma poi allo stesso tempo invoca di essere ascoltato dal governo perchè az non può lasciare mxp
beh è un signore che rappresenta il miglior esempio del concetto di contraddizione
Se c'e' qualcuno che qui si contraddice e' chi ha portato Alitalia allo sfacelo, per decenni (non mesi o anni) chiede (ai Governi) un Hub a Milano dichiarando miliardi di perdite nel nord Italia, nel 1998 apre l'hub a Milano ed ora dopo 9 anni in cui non e' stata capace di basarsi (a casa sua, cioe' Malpensa) saluta ed alza i tacchi? Nossignori...troppo comodo!
ottimo allora non perdiamo più due milioni al giorno,almeno per il periodo estivo,cioè se non ho capito male ci sono speranze che la cassa possa reggere fino a settembre/ottobre senza grosse falle
@airbus
come ho già detto la posizione è di fare il possibile perchè AZ non se ne vada, ma, anzi, si rafforzi.
SEA ha investito molto per AZ e non è del tutto rientrata degli investimenti, non solo sta predisponendo l'ampliamneto del T1 dedicato a lei, mi sembrano buone ragioni per non mollare la presa.
Chiaro che se passa il piano schisano cosa facciamop dei Malpensa?
Lo lasciamo li a vivacchiare con una AZ a mezzo servizio che anoi Milanesi non serve proprio?
Se AZ a noi non pensa più allora facciamo arrivare qualcun altro e per fare si che venga a Milano bisogna fare tabula rasa ovvero cacciare AZ via.
Ci vorranno almeno tre anni di sacrifici, di gente messa a casa, ma piuttosto che la lagna di AZ a mezzo servizio è meglio soffrire per un un po per poi ricrescere in futuro.
Intanto AZ senza Milano non sopravvive, è inutile farsi pare mentali.
come ho già detto la posizione è di fare il possibile perchè AZ non se ne vada, ma, anzi, si rafforzi.
SEA ha investito molto per AZ e non è del tutto rientrata degli investimenti, non solo sta predisponendo l'ampliamneto del T1 dedicato a lei, mi sembrano buone ragioni per non mollare la presa.
Chiaro che se passa il piano schisano cosa facciamop dei Malpensa?
Lo lasciamo li a vivacchiare con una AZ a mezzo servizio che anoi Milanesi non serve proprio?
Se AZ a noi non pensa più allora facciamo arrivare qualcun altro e per fare si che venga a Milano bisogna fare tabula rasa ovvero cacciare AZ via.
Ci vorranno almeno tre anni di sacrifici, di gente messa a casa, ma piuttosto che la lagna di AZ a mezzo servizio è meglio soffrire per un un po per poi ricrescere in futuro.
Intanto AZ senza Milano non sopravvive, è inutile farsi pare mentali.
quindi potrebbe essere che formigoni stia pensando a questo quando spara proclami,invettive,e azioni di forza in caso di una partenza di az da mxp?
Formigoni STA pensando a questo quando spara proclami,invettive,e azioni di forza in caso di una partenza di az da mxp !!!
Se AZ se ne va ci sono piano B e piano C per MXP e Milano, non ti credere nemmeno che manchino i soldi, semplicemente non se li beccherà AZ.
io intendo dire che con questa risposta ho evaso la tua domanda.
io capisco che tu possa avere problemi con Formigoni ma il tuo ragionamento non sta in piedi.
Formigoni vuole il traffico a MXP: se è Alitalia meglio, sennò avanti un altro.
andando al concreto,,,
oggi AZ confermerà di lasciare MXP a partire dalla primavera 08
La SEA avrà qualche mese per riorganizzarsi,,,
ma secondo voi quale compagnia avrebbe interesse a far diventare MXP un hub? le compagnie estere europee potrebbero solo far defluire il traffico nei loro hub (LHR, FRA, CDG) con voli a medio raggio,,,
Insomma se ci riuscite fate qualche nome di compagnia che ha interesse a creare un hub a MXP,,,io non ne trovo,,,
oggi AZ confermerà di lasciare MXP a partire dalla primavera 08
La SEA avrà qualche mese per riorganizzarsi,,,
ma secondo voi quale compagnia avrebbe interesse a far diventare MXP un hub? le compagnie estere europee potrebbero solo far defluire il traffico nei loro hub (LHR, FRA, CDG) con voli a medio raggio,,,
Insomma se ci riuscite fate qualche nome di compagnia che ha interesse a creare un hub a MXP,,,io non ne trovo,,,
Una compagnia che abbia gli interessi a far passare i passeggeri dall'italia al posto che da scali esteri...magari aiutata da qualche americana che farebbe gli stessi conti.
Una USAriways, per esempio e solo per esempio, quanti soldi si becca se il pax del nord italia passa da Monaco per andare negli USA?
ok capito come la pensi cmq nessun problema con formigoni manco lo conosco [:308]..di persona intendo
per ora mi sembra lui quello che ha qualche problema di contraddizioni
Certo che no, però da una spalla a una compagnia che partirà sicuramente con pochi aerei. Si inizia con quello che è semplice poi si passa a Hong-Kong...
All'inizio bastano una decina di aerei per far girare le destinazioni fondamentali, POI si parlerà di altre destinazioni.
Formigoni?
Scusate ma pensate che tutta sta vicenda sia solo in mano a Formigoni?
La Regione lo scorso Novembre ha avuto le deleghe da parte di Comune di MI, SEA, Provincia di MI (dopo le esternazioni di Rutelli sul tallone d'achille e realtivi casini..) di parlare a nome di tutti sulla faccende aeroportuali dato che qui c'e' un FRONTE COMUNE e non solo all'interno della CDL ma anche per buona parte dell'Unione e dei Sindacati!
Per evitare trabocchetti romano-politici si e' deciso (grazie a Rutelli con la sua sparata delo scorso Ottobre) di non esternare in ordine sparso ma sotto una unica voce, perlomeno in buona parte.)
In Camera di Commercio (MI) sono nauseati di quanto si sta' facendo dell'Alitalia, l'imprenditoria del nord e' nauseata di avere un carrier che tramite le sue presidenze sa solo dire che le colpe sono di Malpensa (milano) con paini di ristrutturazione ridicoli!
Alitalia e' di tutti noi e ce la stanno distruggendo!
Scusate ma pensate che tutta sta vicenda sia solo in mano a Formigoni?
La Regione lo scorso Novembre ha avuto le deleghe da parte di Comune di MI, SEA, Provincia di MI (dopo le esternazioni di Rutelli sul tallone d'achille e realtivi casini..) di parlare a nome di tutti sulla faccende aeroportuali dato che qui c'e' un FRONTE COMUNE e non solo all'interno della CDL ma anche per buona parte dell'Unione e dei Sindacati!
Per evitare trabocchetti romano-politici si e' deciso (grazie a Rutelli con la sua sparata delo scorso Ottobre) di non esternare in ordine sparso ma sotto una unica voce, perlomeno in buona parte.)
In Camera di Commercio (MI) sono nauseati di quanto si sta' facendo dell'Alitalia, l'imprenditoria del nord e' nauseata di avere un carrier che tramite le sue presidenze sa solo dire che le colpe sono di Malpensa (milano) con paini di ristrutturazione ridicoli!
Alitalia e' di tutti noi e ce la stanno distruggendo!