Forlì, per l'aeroporto altro buco da 5 milioni


Dal Resto del Carlino:

LA CRISI DELL'AEROPORTO
Rusticali presenta il conto:
servono due milioni di euro
Dopo l'uscita di scena di Sab, il Comune aumenterà la propria fetta azionaria passando al 43%. La cifra che l’amministrazione dovrà sborsare è dovuta alla ricostituzione del capitale sociale e al passivo di bilancio

Forlì, 9 ottobre 2008 - L'amministrazione comunale dovrà levarsi di tasca poco meno di due milioni di euro per contribuire a rimettere in sesto i conti dell’aeroporto Ridolfi, che quest’anno, dicono le previsioni, chiuderà con un deficit di sei milioni di euro. A mettere nero su bianco lo sforzo economico del Comune è stata la giunta con due delibere (al voto lunedì in consiglio comunale) presentate mercoledì in commissione consiliare.
Nel dettaglio, la cifra di 1,9 milioni di euro che l’amministrazione dovrà mettere a bilancio, si compone di una quota di 568mila euro per ripianare le perdite, e di 1,3 milioni di euro che la ricostituzione del capitale sociale. Il Comune (così come gli altri soci), aumenterà poi la propria fetta azionaria (passando dal 38 al 43%), dopo che l’uscita di scena dei soci bolognesi di Sab, ha ‘liberato’ un 16% di quote. Per rimettere in pista lo scalo forlivese, ha detto ieri il presidente di Seaf (società che gestisce il Ridolfi) Franco Rusticali, ci sono due ipotesi. Destinate, sembra scontato, ad incrociarsi.
La sostanza è che il Ridolfi punterà sia sulla base Ryanair che sulla possibilità di ottenere per 30 anni la gestione totale dell’area aeroportuale. Ancora: si ipotizza di puntare in futuro sui voli charter e sui cargo per il trasporto merci. "Da rivedere — ha aggiunto Rusticali — le strutture dei call-center che vendono i biglietti e la gestione dei parcheggi, delle sub-concessioni commerciali e della pubblicità. In questi ultimi tre casi abbiamo disdetto i contratti in essere". Questo perché "i voli low coast danno margini di guadagno molto piccoli rispetto ai passeggeri che effettivamente arrivano nel territorio. Dobbiamo ottenere più soldi dalla sosta e dalle attività commerciali. Altri aeroporti, per esempio, hanno nelle loro vicinanze un supermercato". Il futuro dovrà portare a un chiarimento con Ryanair, anche perché, racconta Rusticali "del loro volo per Palermo (già coperto dalla compagnia Windjet, per questo scesa sul piede di guerra) abbiamo appreso il giorno stesso della presentazione delle altre tratte nazionali".
Il presidente della Camera di Commercio Tiziano Alessandrini replica poi alle affermazioni sul Ridolfi fatte dall’omologo riminese Manlio Maggioli. "Non è elegante — scrive — salutare le difficoltà altrui come buone opportunità per sé. Così Maggioli non comprende che occorre fare sistema". Critico infine Stefano Gagliardi (Pdl - Forza Italia): "Servono nuovi investitori. L’incapacità politico-gestionale del centro sinistra è ormai acclarata".
Luca Bertaccini
 
Il futuro dovrà portare a un chiarimento con Ryanair, anche perché, racconta Rusticali "del loro volo per Palermo (già coperto dalla compagnia Windjet, per questo scesa sul piede di guerra) abbiamo appreso il giorno stesso della presentazione delle altre tratte nazionali".

Ciò conferma che non c'è alcun dietrofront di Ryanair e quindi PMO è definitivamente confermata.
 
Aeroporto "Ridolfi": senza magie, pareggio solo nel 2012


FORLI' - "Il riequilibrio dei conti non si puo' raggiungere prima del 2012, e non è possibile ottenerlo prima e se qualcun altro ha la bacchetta magica io mi tiro indietro, non ho problemi". Il presidente di Seaf, Franco Rusticali, è schietto e diretto come sempre parlando alle commissioni comunali della crisi dell'aeroporto "Ridolfi". Tuttavia per l'ex sindaco di Forlì, "le potenzialità ci sono: l'aeroporto serve un bacino vasto che va dall'Emilia alla Toscana, l'Umbria e le Marche".

Un territorio che non può restare insensibile di fronte alle esigenze di sviluppo e consolidamento del capitale sociale dello scalo forlivese: "non e' pensabile che il territorio non risponda, in nessun modo ai benefici che diamo", sentenzia Rusticali.

E la dimostrazione che l'effetto dell'aeroporto di Forlì sul territorio locale e non solo forlivese, è positivo, lo dimostra un fatto: "Quando i voli sono stati trasferiti, per non dire scippati, da Bologna, c'e' stata la sollevazione popolare: questo vuol dire che i benefici c'erano".

Per il rilancio dell'aeroporto forlivese serve anche una nuova strategia commerciale, fino ad oggi piuttosto modesta e poco incisiva, serve anche rivedere la società ‘Promozione e turismo', che è "inadatta e va completamente modificata"; una società che in teoria dovrebbe essere il ‘braccio operativo' dello scalo romagnolo, ma i cui risultati sono difficilmente rilevabili in termini di ricaduta sul territorio.

Le parole di Rusticali accendono il dibattito tra le forze politiche. Lauro Biondi (Pri) osserva che "la situazione attuale e' frutto di scorrettezze politiche giocate all'interno della vostra stessa maggioranza", di centrosinistra. Il suo ex compagno di partito, Luigi Sansavini (oggi dirigente di spicco del Pd) rilancia la questione di un'azione legale nei confronti di Sab, la società bolognese ex socia del "Ridolfi". "Massimo Bucci non era un politico, all'epoca era il presidente della Confindustria regionale. E molti altri erano imprenditori: nonostante non fossero segretari di partito i risultati non sono stati quelli sperati".

Anche Marco Errani, capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, interviene sul caso: "Certo ci sono stati errori ma rispetto a dieci anni fa lo scalo ha un profilo ben superiore". E sull'incontro tra Rusticali e l'ex ministro leghista Roberto Castelli aggiunge: "Credo sia il modo giusto per affrontare i problemi dello scalo: siamo maggioranza a Forli' ma minoranza nel paese e dobbiamo dialogare per l'interesse generale e fare squadra per far entrare i privati. Se in futuro la partecipazione del Comune scendesse non sarebbe cattiva cosa".

Anche Vanda Burnacci (Forza Italia) ammette che ci sono state grosse responsabilita' della Sab di Bologna, ma aggiunge: "Noi dobbiamo dimostrare alla gente che ripianiamo sentendo la drammaticita' della cosa, non dare la sensazione che ci sia una gestione superficiale del problema, ma per ripartire serve un'analisi impietosa dei debiti accumulati".


Fonte: Romagna Oggi
 
Aeroporto, Nervegna (PdL): "Rusticali si dimetta"


FORLI' - "Ogni ora che passa la situazione contabile e gestionale della Seaf si aggrava": per questo il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Forlì, Antonio Nervegna, chiede che il presidente dell'aeroporto forlivese, Franco Rusticali, si dimetta. Nervegna denuncia anche l'abitudine di quelli che definisce "amministratori comunisti ed ex comunisti" di "riservare il conto delle loro malefatte amministrative ai cittadini", riferendosi al ‘buco' di bilancio di Seaf.

"Ryanair non solo non ha ritirato la proposta di collegamento Forlì-Palermo per non mandare in frantumi i rapporti fra il Ridolfi e la siciliana Wind Jet - ricorda Nervegna - ma addirittura ha inserito il volo nelle offerte on line del giorno a prezzi stracciati". E poi c'è la polemica con Rimini, innescata dal presidente della Camera di Commercio di Rimini, Manlio Maggioli, che ha previsto "la chiusura imminente dell'aeroporto di Forlì".

Nervegna punta il dito contro "gli azionisti di maggioranza della Seaf, come il sindaco Nadia Masini" che restano nel "silenzio più totale". "Lasciano che sia Tiziano Alessandrini, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, a difendere gli interessi locali - osserva Nervegna -, ma a ben guardare nella sua "difesa" si legge anche una sorta di ultimatum".

Il riferimento di Nervegna va alla frase: "Se non si creeranno queste condizioni, avrà ragione il Presidente della Camera di Commercio di Rimini che "se la ride" dei problemi del nostro aeroporto".

Nervegna ricorda che "il Comune di Forlì dovrà sborsare (tra copertura della perdita e ricostituzione del capitale sociale) 1,9 milioni di euro. Con un voto in consiglio alle due delibere di giunta che mettono tale somma a bilancio già in programma lunedì. Una fretta che offende l'intelligenza e dovrebbe suscitare lo sdegno delle persone per bene".


Fonte: Romagna Oggi
 
rusticali e la giunta comunale forlivese??? ahhh non faccio commenti potrei essere querelato
 
Dal resto del Carlino:

AEROPORTO
Galassi bolla la Sab: "Concorrenza sleale"
L'assessore ai lavori pubblici accusa la società bolognese di aver usato il Ridolfi a proprio vantaggio e di non aver adempiuto agli impegni di investimento assunti nel 1997. Si valuta la rivalsa legale. "Ci vorranno tre o quattro anni per tornare in pareggio"

Forlì, 14 ottobre 2008 - E' stata l'ennesima dura requisitoria contro la Sab, la società di gestione dell'aeroporto di Bologna. Il Consiglio comunale di lunedì pomeriggio, a Forlì, è stato monopolizzato da un interminabile dibattito sulla ricapitalizzazione dell'aeroporto Ridolfi, di cui il Comune di Forlì è il socio di maggioranza: solo questo ente dovrà sborsare 1 milione e 921 mila euro per ripianare le perdite e lanciare una nuova ricapitalizzazione. E a sentire le parole dell'assessore all'Aeroporto Elvio Galassi la grave difficoltà ha un'origine principale: la Sab, prima socio di maggioranza e recentemente uscita dalla compagine proprietaria. "Con Sab non c'è mai stata una condivisione di un piano di sviluppo - ha detto Galassi -. Sab ha usato l'aeroporto di Forlì fino a quando ha soddisfatto le sue esigenze, non aveva la volontà di espanderlo come avrebbe dovuto avere un socio di maggioranza".
Ma non solo: se la 'holding degli aeroporti' promossa dalla Regione "non è decollata, sicuramente è per una non condivisione della stessa Sab del progetto". Quindi gli attacchi più duri: "La Sab da un lato impediva al nostro cda di avanzare sulla base operativa Ryanair, dall'altro ha intavolato una trattativa con la stessa compagnia, offrendo condizioni così vantaggiose, che alla fine l'unica che ha vinto in questa partita è stata Ryanair". "Concorrenza sleale - l'ha bollata Galassi -, in cui ci abbiamo perso tutti". Per l'assessore Galassi, quindi, "la rivalsa legale è un'azione da valutare", anzi, più precisamente, "è l'atto minimo che possiamo fare contro Sab".
Anche perchè, nelle intenzioni del Comune, c'è l'intenzione di mettere sul piatto un'altra partita. Lo spiega Galassi: "La Sab è inadempiente già dal 1997: secondo gli accordi avrebbe dovuto fare 15 miliardi di vecchie lire di investimenti, a fronte dei nostri di 5 miliardi. Noi li abbiamo fatti, i loro investimenti non sono mai avvenuti". Non è, però, tutta colpa della società bolognese, se il Ridolfi si trova in grave difficoltà: "Non c'è stato il supporto di un coinvolgimento più forte del territorio", ammette Galassi.
Tuttavia, nella presentazione della delibera, l'assessore ha messo bene in chiaro che "l'aeroporto non si può chiudere, con 17-18 milioni di euro già spesi e con una crescita del 25% dei passeggeri: arriveremo a 800 mila e possiamo arrivare anche ad un milione". Il problema, ammette il referente comunale per l'aeroporto è che "in questa situazione, più passeggeri vuol dire più debito (per via delle sovvenzioni elargite a compagnie come Ryanair, ndr)", quindi la proposta è di incrementare il cosiddetto 'non aviation', la vera fonte di introiti per un aeroporto. L'assessore ha quindi esplicitato che "ci vorranno tre o quattro anni per tornare in pareggio". Dopo il dibattito la delibera di ripiano dei debiti è passata con 20 voti a favore (tutta la maggioranza compatta) e 7 contrari (tutta l'opposizione): i soldi verranno da un avanzo di bilancio che era stato conteggiato già a giugno.
Ciao
 
In consiglio provinciale la copertura dei debiti dell’aeroporto di Forlì

Come previsto, dopo analogo passaggio nei consigli comunali di Forlì e Cesena, anche il consiglio provinciale di Forlì-Cesena , per sua quota parte, ha dovuto esaminare la copertura straordinaria delle perdite e la ricostituzione del capitale sociale della Seaf, la società di gestione dell’aeroporto di Forlì dopo l’abbandono della Sab di Bologna. 
L’aula è stata informata anche della vicenda del trasferimento al Marconi di Bologna dei sette voli internazionali di Ryanair fino ad oggi in partenza dall’aeroporto Ridolfi di Forlì e sulle nuove strategie gestionali della società del Ridoldi e di ‘Promozione turismo’, così come esposto in commissione dal nuovo presidente Franco Rusticali che a suo tempo ha esposto le linee principali del business plan che sarà correlato del piano di sviluppo entro il mese di dicembre.
In consiglio s’è parlato anche del “piano del coordinamento fra gli scali della regione che non è riuscito a decollare”: come ha ammesso l’assessore al Bilancio Luigi Sansavini e delle nuove strategie del Polo di via Seganti del futuro. Positivi, secondo l’assessore , i dati dei passeggeri che hanno fatto scalo in città: s’è passati da 16mila di qualche anno fa a gli 850mila passeggeri di oggi. “L’aeroporto di Forlì è una struttura importante. E i conti in rosso si sono generati per garantire l’ammodernamento di struttura e servizi. Non sono stati soldi buttati via, ma risorse necessarie per portare avanti l’attività. Gli investimenti sono stati moltiplicati. Con una redditività degli investimenti che è pari a 20 volte”. I problemi? “A fronte di chi ha abbandonato le rotte ci sono altri soggetti interessati a utilizzare l’aeroporto di Forlì. Perché il mondo dell’aviazione è in continua espansione. Abbandonare oggi lo scalo dunque equivale ad un suicidio”: ha risposto Sansavini 
Per ripianare i debiti la Provincia ha dovuto disporre una variazione di bilancio fino all’importo minimo previsto dal codice civile , pari a 120mila euro.
Nella successiva delibera di copertura delle perdite e ricostituzione del capitale sociale, con annesso contributo straordinario si è chiesto: il contributo straordinario calcolato il 30 settembre in sede di Patto di sindacato di 194.959 euro; la quota a copertura delle perdite dopo l’azzeramento del capitale sociale di 164.112 euro, quanto a 390mila euro per la ricostituzione del capitale sociale, e di 14.071 euro come parte di competenza per il mancato introito della Sab.
Ne è scaturito un animato dibattito.
 I consiglieri provinciali del centrodestra hanno chiesto alla giunta quale sia stata la strategia dell’ente in difesa dello scalo forlivese e quali le responsabilità per i conti in rosso e le finanze pubbliche erogate fino ad oggi.
“Dal 2004 al 2007 la Provincia ha già pagato alla Seaf ben 911mila euro. Nel 2008 pagherà 763.375 euro , più la quota del debito che si registrerà dal mese di agosto a fine anno, previsto in 1,6 milioni. Nel mese di agosto gli amministratori avevano già previsto che gli enti soci si sarebbero accollati ad ottobre una contribuzione straordinaria di un milione di euro. Come potevano essere certi di questo? Mentre si registrava una perdita di 4,7 milioni di euro in 8 mesi, ovvero 20mila euro al giorno!? Perché non era stato indicato con chiarezza che il debito con

Ryanair di 1,5 milioni di euro?”: ha detto il capogruppo di Forza Italia /Pdl Stefano Gagliardi .
”Senza l’aeroporto la nostra provincia avrebbe danni enormi sul versante dei collegamenti ma anche sul versante insediativi. Ma oggi , a differenza di precedenti occasioni, è difficile offrire un voto favorevole alla delibera. Chi ha avuto responsabilità nelle politiche gestionali venute alla luce soltanto in sede di audizione con il nuovo presidente Seaf deve farsi carico oggi di sostenerne l’onere politico”: ha detto il capogruppo del PRI Giovanni Lucchi. 
”I sei milioni di euro che gli enti pubblici e gli altri enti soci dovranno sborsare per azzerare le perdite della società saranno stornate da altre ‘poste di bilancio’. Siamo chiamati tutti pagare il danno creato dalla Sab di Bologna che, diciamolo senza giri di parole, ha preso in giro tutti noi! Non erano state incluse clausole e penali in caso di premature rescissione del contratto con Ryanair ? In compenso, gli enti pubblici si sono fatti carico di concorrere all’acquisto dei biglietti delle compagnie low cost ! Questioni complesse e comunque errori e mancanze che sono state commesse… Il deficit di ogni è figlio delle scelte scellerate degli amministratori del passato, come ha ammesso lo stesso Franco Rusticali. Allora è giusto che salti qualche testa, anche se ancora non si spiega il silenzio dei vertici Pd locali e regionali. Siamo gli unici a chiedere le dimissioni di chi ha sbagliato, come atto di chiarezza e rigore etico”: ha detto il capogruppo del Gruppo della Libertà Michele De Leonardis.
“Sarebbe un clamoroso errore ‘alzare oggi le mani – ha detto da parte sua Giuliano Pedulli , del Pd - . Ho fiducia che , al di là delle divergenze che ci sono fra le forze politiche, ci sia il sostegno unanime ad una struttura che è utile al territorio. Dobbiamo dunque credere alla prospettiva del nuovo piano industriale del Ridolfi. Fare processi allo stato di cose e per i contenziosi in atto non è compito del consiglio provinciale. E a mio parere non si può nemmeno addossare alla Regione la responsabilità di non essere riusciti a fare sistema fra gli scali dell’Emilia-Romagna, piuttosto : ci sono stati enti che si sono chiusi in se stessi, aiutati da questa autentica guerra , in una logica di ristrutturazione , di ricollocazione e di competizione, che c’è nel campo dell’aviazione commerciale”.
“L’aeroporto ? E’ stato costruito da chi aveva prospettive a lunga scadenza per tutta la società frutto di una visione che avvantaggiava Forlì”: ha esordito riferendosi a Mussolini (ma senza nominarlo) il consigliere di An/Pdl Luca Bartolini , che poi ha aggiunto: “il nostro gruppo ha sempre creduto al Ridolfi e a tutto il polo tecnologico di via Seganti-Fontanelle. L’ultima volta, quando votammo a favore dell’aeroporto di Forlì avevamo vincolato il parere positivo ai risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti: disastrosi. E’ mancato il supporto politico. La Regione anziché fare l’arbitro ha scelto di trasformarsi in giocatore, una parte in campo che ha sostenuto le priorità indicate da Bologna. Macroscopico esempio di debolezza politica del Pd di Forlì come nel caso del recente sostegno dalla rete delle Fiere dell’Emilia-Romagna che ancora una volta ha penalizzato Forlì”.
“L’aeroporto è senz’altro una realtà utile che necessita di un sostegno imponente. Un grande investimento che riguarda non soltanto l’aeroporto in sé , ma dovrebbe riguardare anche la viabilità e i collegamenti – ha spiegato il capogruppo del PDCI Agostino Mantegazza – Perché dovremmo credere alle promesse di oggi e domani dopo le promesse , mancate di ieri? Basta con i responsabili di partito laddove si dovrebbero sedere manager seri e competenti. E allora dico basta con chi ha amministrato alla maniera di Parmalat e Cirio. In un clima argentino il disastro c’è e si palesa in un momento difficile, mentre la finanza tracolla, e le banche sono a rischio di chiusura. Che ne sarà domani? Come possiamo fidarci oggi?”. 
”Situazione catastrofica , un vero e proprio disastro - ha aggiunto Tiziano Strada di Rifondazione comunista –. I soldi pubblici andrebbero spesi con parsimonia erogando servizi e generando benefici concreti e verificabili. In un momento economico tragico per il paese chiedere oggi un impegno così gravoso, la rinuncia a fondi così utili a bilancio, sarebbe per noi inaccettabile. I cittadini ce lo riproverebbero. E’ inutile che l’ente pubblico si faccia carico dei debiti di un ente dove qualcun altro gestisce facendo conto solo su quello . In mancanza di prospettive future per l’aeroporto di Forlì, non abbiamo elementi oggi per decidere senza tentennamenti”.
Una riflessione condivisa dal capogruppo del PRC Piergiorgio Poeta che ha sottolineato negativamente il ruolo giocato dalla Sab di Bologna che con propri rappresentanti controllava le politiche gestionali della Seaf.
 Il capogruppo dei Verdi Stefano Brigidi chiama in carico il direttore dello scalo, Vezzelli: “Lui aveva garantito il pareggio di bilancio entro il 2009 e l’aumento dei passeggeri entro il 2009. Sappiamo come è andata a finire: oggi è davvero difficile concedere il via libera ad una delega in bianco e in assenza di un preciso business plan”.
Duro l’affondo di Fabio Dellamotta (Fi/Pdl) e interessante l’anticipazione fornita da Leonardo Zavalloni (Pd) che ha in qualche modo rassicurato: “Cesenatico garantirà il proprio impegno a sostegno del Ridolfi”.
Per quanto riguarda l’aumento del capitale sociale – con un apposito emendamento inserito in delibera - Giuliano Pedulli , del Pd , ha chiesto che venga subordinato alla verifica del business plan , dell’assemblea dei soci, che analizzi la concreta possibilità di attuazione di azioni strategiche volte al risanamento della situazione economico , patrimoniale e finanziaria della società.
Nella fase delle dichiarazioni di voto sono intervenuti anche il capogruppo di An/Pdl Vittorio Dall’Amore (“assurdo non richiamare alle sue responsabilità chi ha ricoperto un ruolo nel segno della continuità all’interno del Cda Seaf”) ; il capogruppo del Pd Daniele Zoffoli che ha punzecchiato un po’ Bartolini in riferimento alle opere del Duce realizzate nel Ventennio, ha chiarito il ruolo della maggioranza (“anche oggi ci assumiamo le nostre responsabilità , siamo abituati a farlo, senza il voto di oggi si chiuderebbe l’aeroporto”) e difeso il presidente Rusticali (“è la scelta migliore”); il capogruppo del Prc Poeta (“chiedano i danni a chi ricopriva incarichi nel precedente consiglio di amministrazione Seaf”) , il capogruppo del Pdci Mantegazza , e il capogruppo del Pri Lucchi.
Le delibere relative alla Seaf sono state votate con il voto favorevole del Pd e di Poeta (Prc), con l’astensione di Strada (Prc) e Mantegazza (Pdci) e il voto contrario di Fi/Pdl, An/Pdl, GdL, Pri e Verdi. 
Voto favorevole invece di tutti i partiti (ad esclusione dei Verdi, astenuti) alle modifiche statutarie della Seaf.

www.casafc.it

CIAO
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Forlì, ecco la cordata che vuole comprare l'aeroporto

Il Comitato di imprese pronto ad acquisire le quote di maggioranza dell'aeroporto di Forlì svela le proprie carte; almeno in parte. Francesco Minutillo, portavoce del comitato, ha rivelato i nomi che compongono la cordata, ma soprattutto chiarito che "non si tratta di un'operazione politica: c'è un gruppo di imprenditori seri e che vogliono fare un investimento che porti benefici al loro territorio e al sistema produttivo". Tra le società presenti nella cordata, spicca la Air Group di San Marino.



La società de Titano è rappresentata da Armando Calzolari, noto imprenditore del settore calzaturiero. Assieme a lui fanno parte della cordata anche la Aircraft General Unit Srl di Terni (rappresentata da Massimo Ascani), Fabbri Assicura Srl di Cesena (rappresentata da Riccardo Fabbri) e una societa' o gruppo di società che per ora preferisce restare dietro le quinte, ma che è rappresentato da Rosanna D'Amore, domiciliata a Cesena.



Nel corso della conferenza stampa in cui è stata presentata la cordata, è emerso inoltre che socia delle aziende che formano il gruppo dei possibili acquirenti di quote Seaf e' la famiglia Bernucci, gia' coinvolta nell'indagine "Icaro" aperta dalla

procura di Forli' sulla sicurezza aerea, che parti', appunto, dalla compagnia commeciale Icaro con base a Ridolfi.



La partecipazione di altri imprenditori a questa cordata non è affatto preclusa, anzi. "Massima collaborazione con la cordata annunciata da Pini": il riferimento va all'annuncio fatto qualche giorno fa dal leader di Lega Nord, Gianluca Pini, che ha fatto sapere di lavorare ad una cordata di imprenditori per entrare nel capitale dell'aeroporto forlivese.



"Il comitato che rappresento intende entrare per acquisire una quota di capitale tale da poter prendere decisioni", chiarisce Minutillo; il quale non esclude di aprire il capitale sociale dell'aeroporto ad una sorta di "azionariato popolare, per coinvolgere tutti coloro che credono nel futuro dell'aeroporto di Forlì".



Francesco Minutillo risponde anche al presidente della Camera di commercio, Tiziano Alessandrini, che in mattinata, a margine della presentazione del programma di mandato, aveva detto di non aver avuto notizie di questa cordata, come invece dichiarato da Minutillo. "Ho tutte le ricevute dei fax e delle raccomandate inviate - chiarisce l'avvocato forlivese che rappresenta il comitato di imprese - che dimostrano l'avvenuto invio della comunicazione. Ora noi attendiamo risposte, di tempo da perdere certamente non ce n'è".

Fonte: Romagnaoggi
 
Con una redditività degli investimenti che è pari a 20 volte
Quindi se è vero che negli ultimi anni hanno speso 16 milioni, ora ne dovrebbero avere 320.
Complimenti vivissimi. La soglia della vergogna è stata superata da tempo, però dispiace sempre vedere che c'è chi tratta la gente alla stregua di dementi all'ultimo stadio.
Ciao
 
Aeroporto, Confartigianato attacca: "Troppi debiti su SEAF"


FORLI' - Anche Confartigianato Forlì lancia l'allarme sul futuro dell'aeroporto "Ridolfi". Una preoccupazione che nasce dal "continuo lievitare dei debiti accumulati" da Seaf, oltre che dal "balletto delle compagnie aeree che entrano ed escono". Confartigianato ritiene che "la comunità forlivese non può più permettersi di spendere alcuni milioni di euro all'anno" a svantaggio di cittadini e imprese; soldi da cui i forlivesi "potrebbero, invece, trarre ben altri benefici".

"Ci viene detto, da tempo, che è in elaborazione un business plan serio, per poter poi assumere le determinazioni del caso - afferma la giunta di Confartigianato -. Pensavamo che tutti i business plan dovessero essere seri, poi ci siamo accorti, sia con Promozione Turismo (braccio promozionale di Seaf, ndr), sia, negli anni passati, con l'aeroporto, che anche questi strumenti di programmazione possono essere fantasiosi e addomesticabili a seconda delle esigenze del padrone."

Per la Giunta dell'Associazione è quindi più importante e credibile che sia "la proprietà, quindi Comune di Forlì, Camera di Commercio e Amministrazione Provinciale a indicare i progetti per il futuro. Se così non fosse, noi imprenditori potremmo tutti abdicare ai business planneristi la gestione delle nostre imprese. Misera e poco credibile prospettiva".

Un attacco piuttosto netto, dunque, quello che Confartigianato sferra nei confronti degli amministratori che seguono la crisi di Seaf. Anche l'ipotesi della privatizzazione non convince i dirigenti di Confartigianato. "Alitalia docet - dicono -: al pubblico venditore costi, debiti ed esuberi del personale, mentre al privato compratore risorse, finanziamenti e attività sanificata".

Confartigianato ammette di non essere "a conoscenza dei numeri esatti, dei programmi veri e delle prospettive pensate" e si limita dunque ad "esprimere soltanto grande preoccupazione per come dovrà chiudersi la vicenda sia di Promozione e Turismo, in qualità di azionisti diretti attraverso Confartigianato, ma, ancora di più, per l'aeroporto, in quanto azionisti indiretti, essendo imprenditori e cittadini del territorio, senza diritto di intervento, ma con il dovere di contribuire a ripianare debiti e capitale".


Fonte: Romagna Oggi
 
Siamo alle solite: Ryanair si sa, dove va crea buchi, ma un movimento incredibile: o ci si mette il cuore in pace e si prende una decisione o si continua a far finta di nulla!!!

Ecco per un attimo pensiamo:

se non fosse per puro estetismo che tanti aeroporti insieme non concedessero ora gli aiuti alle compagnie. Aiuti seppure dell'unione o del governo o regioni che importa.

se invece che regalare soldi alle estere, qualche altra compagnia in Italia (per non citare Alitalia ;-) avesse creato le condizioni necessarie per una decente concorrenza?

Ma questo è troppo lontano dalle nostre menti e chiaramente preferiamo questa falsa adulazione. E ci mettiamo pure a tifare per uno o l'altro. E adesso si trova il buco a Forlì: in un certo senso non ditemi (sono ignorante in materia) che non avreste mai pensato che Forlì non sarebbe mai stato avvantaggiato geograficamente se non in assenza di richiami (fondi) a Bologna.(mi sembra di capire che Fr abbia cambiato porto perchè ha visto + pesce? Giusto?)

Stessa illusione per situazioni simili in italia.
 
Aeroporto Forlì: la Regione ripiana il debito dello scalo


FORLI' - "Toppa" della Regione al bilancio dell'aeroporto di Forlì. L'ente guidato dal presidente Vasco Errani ha infatti deliberato lo stanziamento di 410 mila euro per coprire la sua parte di "rosso" nel bilancio di Seaf.

A questi soldi si aggiungono altri 775 mila euro (408.147 azioni) necessari per la ricostituzione del capitale societario, sancita dall'assemblea straordinaria dopo l'uscita di SAB - aeroporto di Bologna.

Al 31 agosto 2008 il buco di bilancio ammontava a 3,7 milioni di euro.


Fonte: Romagna Oggi
 
Aeroporto Forlì: la Regione ripiana il debito dello scalo.....
Al 31 agosto 2008 il buco di bilancio ammontava a 3,7 milioni di euro.
Fonte: Romagna Oggi

...che, suddivisi tra i ca. 779.000 pax dell'anno fa 4,75€ a passeggero...
Domanda peregrina:
ci sarebbe stato un tracollo dei pax se l'aeroporto avesse incassato da ogni pax 5€ in più?
magari con apposita cassettina al gate "per il vostro aeroporto e i vostri voli" e il santino con un aereo che decolla....
 
chiudiamolo per favore

Penso che sia veramente giunta l'ora di chiuderlo anche perchè con tutti i soldi investiti per ripianare i debiti la città poteva benissimo essere migliorata sia come strade sia come marciapiedi e sia in tante altre cose.Io non sono di Forli ma di Cervia sono però tutti i giorni a Forli per lavoro e provate a fare la Cervese tutti i giorni e poi ditemi.Altro che Ils di 2 Cat. Fate qualcos'altro per favore.