Forlì, per l'aeroporto altro buco da 5 milioni


goafan

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Torna a dividere e a creare polemiche l'annosa questione del trasferimento dei voli della compagnia Ryanair dall'aeroporto di Forlì e quello di Bologna. Nonostante i passeggeri transitati dal "Ridolfi" abbiano registrato un aumento del 22% negli ultimi mesi, pare aumentare anche il deficit di bilancio di "Seaf", società di gestione dello scalo forlivese guidata dall'ex sindaco Franco Rusticali. Ammonterebbe a circa 5 milioni di euro il ‘buco', da coprire entro il 31 dicembre.

La questione è tornata a galla durante il consiglio provinciale di lunedì, nel quale in centrodestra è andato all'attacco della gestione dell'aeroporto portata avanti in questi anni e sul bilancio della società "Promozione e turismo", nata per promuovere i voli dell'aeroporto e dei cui risultati ben pochi sono a conoscenza.

Il buco di bilancio sarà ripianato in due tranche entro la fine dell'anno, con 630mila euro da parte della Provincia, mentre per il Comune di Forlì il ‘costo' dell'operazione sarà di 2 milioni di euro. Una nuova tegola sul bilancio comunale, che in quattro anni fino ad oggi aveva pagato per ripianare i buchi dell'aeroporto circa 6 milioni di euro.

Romagnaoggi.it

CIAO
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Profondo rosso all'aeroporto
Passivo 2008 di cinque milioni

E’ soprattutto il Comune di Forlì, che detiene il 38%, a dovere far fronte al disavanzo. L'assessore Elvio Galassi: "Va risolta subito la questione Sab e vanno individuati gruppi privati disposti a fare importanti investimenti"


Voragine Ridolfi. L’aeroporto continua ad accumulare debiti e non si vedono le prospettive di un rientro, annunciate più volte in passato. La Seaf, società di gestione, è formata da enti pubblici e i disavanzi ricadono sui cittadini. Il buco 2008 è più profondo di quanto immaginato: prima di fine anno bisogna mettere sul piatto 5 milioni, divisi in due tranche, la prima entro il primo ottobre, la seconda allo scoccare del 31 dicembre.

E’ soprattutto il Comune di Forlì, che detiene il 38%, a dovere far fronte a bilanci sempre più in rosso. Dal 2004 l’aeroporto ha gravato sui conti comunali per 6 milioni complessivi, ma ora è in arrivo un’altra botta, superiore ai 2 milioni. Per la Provincia, che ha solo il 10% delle quote azionarie, l’esborso previsto si aggira sui 630 mila euro. Fino a qualche mese fa si contava di poter recuparere grazie alla base operativa di Ryanair (che nel breve comunque comporta investimenti importanti) ma la scelta della compagnia low cost di trasferire i voli internazionali a Bologna, ha fatto saltare i programmi.

Oggi l'unica certezza sul futuro del Ridolfi sono i passivi. E si riaccendono le polemiche sulle responsabilità. Stefano Gagliardi, capogruppo in Provincia di Fi-Pdl, punta l’indice contro la Seaf e la Regione Emilia-Romagna: "La gestione della società aeroportuale è fallimentare, mentre è naufragata pietosamente l’opera di Bologna nel tentativo di coordinare i quattro aeroporti — sostiene il consigliere azzurro — . In tutti questi anni il nostro voto sul bilancio Seaf è sempre stato negativo e fortemente critico. Crediamo all’importanza dello sviluppo aeroportuale sia dal punto di vista economico che sociale, ma non abbiamo alcuna fiducia in questa gestione. Bisogna azzerare tutto".

E’ tempo di chiedersi se per una comunità è sostenibile un costo del genere; se Forlì può permettersi un aeroporto che miete tanti debiti. "Così non si può certo continuare — ammette anche Elvio Galassi, assessore comunale con delega in materia — . Va risolto subito il nodo della Sab (la gestione di gestione dell’aeroporto Marconi di Bologna, socia per il 17% della Seaf, ndr). Penso sia meglio che se ne vada, visto che ci ha solo messo i bastoni fra le ruote. Ed entro 6-7 mesi vanno individuati gruppi privati disposti a fare importanti investimenti nel Ridolfi. Altrimenti vanno rivisti tutti i programmi. Anche perché si può già prevedere che il prossimo anno sarà ancora molto difficile dal punto di vista finanziario".

Da anni gli studi commissionati dalla Seaf affidano la ripresa all’impulso al settore cosiddetto ‘non aviation’. Significa che un aeroporto come quello di Forlì non può reggersi col solo movimento passeggeri, ma deve spingere al massimo i servizi e le iniziative commerciali collaterali come parcheggi, ristorazione, punti vendita interni. Il ‘modello’ sarebbe Orio al Serio, l’aeroporto di Bergamo diventato in pochi anni un gigantesco centro commerciale che attrae passeggeri anche per lo shopping. Ma finora non si è mosso quasi nulla, tranne il rosso sui conti Seaf.

Il Resto del Carlino

CIAO
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Aeroporto Forlì, buco di 4,3 milioni: "colpa di Sab"
"Forti esposizioni con Ryanair"- la Provincia contro la Regione


FORLÌ – Si allarga a dismisura il buco di bilancio dell’aeroporto Ridolfi di Forlì. Nella voragine, scoperta il mese scorso e comunicata agli enti soci solo pochi giorni fa, ci finiranno ben quattro milioni e 366.000 euro: un debito accumulato dalla Seaf, la società di gestione, in appena sette mesi, vale a dire da gennaio al 31 luglio scorso. Le perdite del 2007, infatti, per tre milioni e 756.000 euro, erano già state completamente colmate lo scorso marzo. Ma il debito ha subito un’impennata esponenziale nel primo semestre del 2008 e ci sono pochi giorni per correre ai ripari. E infatti, Seaf ha chiesto, entro nove giorni, un milione e 170.000 euro al Comune, 885.000 euro alla Regione e 337.000 euro alla Provincia di Forlì-Cesena: somme da pagare entro l'1 ottobre.

Ma un’altra stangata arriverà entro la fine dell’anno: per coprire il buco, la Seaf, infatti, ha deciso di azzerare il capitale sociale (due milioni e 460.000 euro), ma non basterà: ecco quindi la richiesta urgente agli enti soci di una cifra pari a 1,9 milioni di euro, da pagare con urgenza. Poi si dovrà andare alla ricostituzione del capitale sociale per tre milioni e 98.000 euro, da qui la richiesta già quantificata di una seconda tranche da pagare: si tratta di un altro milione di euro per il Comune di Forlì, 293.000 euro per la Provincia e 732.000 euro per la Regione, somme da trovare nelle casse dei vari enti entro la fine dell’anno. All’origine dell’improvviso buco di bilancio ci sarebbero delle partite passive che derivano da anni precedenti, in gran parte debiti accumulati nei confronti della compagnia aerea Ryanair. Il presidente della Seaf, Franco Rusticali non ha voluto commentare i dati, confermando però una situazione preoccupante e spiegando che riferirà agli enti soci entro la fine del mese.

Per l’assessore provinciale al Bilancio Luigi Sansavini “La Regione ha tentato un’iniziativa di coordinamento predisponendo un piano che poi non ha sortito gli effetti sperati. Certo è che gli unici che hanno rispettato quelle indicazioni siamo stati noi a Forlì, e questo è il risultato”. Stessa musica contro Bologna in Comune, dove però l’assessore comunale all’Aeroporto, Elvio Galassi, rassicura: “Quei due milioni e 200.000 euro ci sono in cassa, siamo perfettamente in grado di pagare". Ma “era ben noto che si sarebbe dovuta pagare questa cifra”, dato che “è l’effetto della scorrettezza della Sab”, la società di gestione del Marconi di Bologna.

Dire.it

CIAO
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Io sono un ignorante, ma visto che c'è Rimini lì vicino, proprio non si poteva fare a meno di Forlì??
 
Tanto paga sempre Pantalone, questi si che sono sprechi chiari e limpidi che si potrebbero eliminare subito. Per esempio a OLB Ryanair non ha avuto nessuno sconto da GEASAR, sul volo per Birmingham, eppure l'ha fatto lo stesso.
 
Tanto paga sempre Pantalone, questi si che sono sprechi chiari e limpidi che si potrebbero eliminare subito. Per esempio a OLB Ryanair non ha avuto nessuno sconto da GEASAR, sul volo per Birmingham, eppure l'ha fatto lo stesso.
forse perchè lì c'era traffico!
FR fa come i tassisti..si fa pagare la sosta se vuoi il taxi fermo davanti al negozio mentre fai la spesa..
 
Stiamo parlando di 8 miliardi di lire...

dovrebbero essere bruscolini in confronto all'indotto che portano 500.000 passeggeri trasportati..

Non sono d'accordo...gli 8 miliardi li paga lo stato in anticipo,il grosso dei guadagni li incassa Ryan e qualche albergo e ristorante poi qualche briciola del gettito IVA rientra nelle casse statali...non mi sembra un giro lungimirante e virtuoso.
 
che sia colpa di SAB mi sembra un pò esagerato, che eista un concorso di colpa è più che palese(SAB fino a qualche tempo fa aveva la maggioranza tra i tutti azionisti di SEAF) oggi non è più così e la sua presenza in nella gestione dell'aeroporto forlivese e in minima parte; personalmente la responsabilità di questa situazione è degli enti locali che non hanno saputo gestire correttamente le potenziali risorse dello scalo.
Se si vuole parlare di SAB penso che sia scorretto e troppo comodo attribuirgli l'intera colpa del rosso in bilancio, però mi sorge una domanda: "che ci fa SAB nella proprietà di SEAF quando esiste una concorrenza destinata a salire tra i 2 scali? mah
 
Non sono d'accordo...gli 8 miliardi li paga lo stato in anticipo,il grosso dei guadagni li incassa Ryan e qualche albergo e ristorante poi qualche briciola del gettito IVA rientra nelle casse statali...non mi sembra un giro lungimirante e virtuoso.


concordo...fanno fare un giro molto vizioso a quei soldi per farl ifinire (forse!) nelle tasche dell'economia e mercato locale.
Costerebbe di meno versarli direttamente sul conto degli albergatori!:)))
 
Aeroporto "Ridolfi": il buco di bilancio finisce alla Corte dei Conti


FORLI ‘ - "Pochi casi come i conti in rosso dell'aeroporto di Forlì dimostrano quanto la logica spartitoria, lottizzatrice e asservita al centralismo partitico abbia arrecato un danno alle finanze pubbliche".

Antonio Nervegna, capogruppo di Forza Italia in Comune a Forlì, con queste parole annuncia di aver inviato "gli atti alla Corte dei Conti per una verifica della congruità delle spese di Comune e Seaf per far sopravvivere lo scalo dell'aeroporto Ridolfi".

Nervegna ricorda quanto in questa vicenda abbiano pesato, a suo dire, "le tessere di partito o la "sudditanza" di manager che, pur assoldati in un'istituzione forlivese, di fatto sostenevano gli interessi di Bologna".

L'esponente azzurro si riferisce "all'ex presidente Massimo Bucci", che venne nominato alla guida di Seaf su espressione dell'allora azionista SAB. Bucci, osserva Nervegna, ha "lasciato una dote di contratti e assunzioni poi contestati dal nuovo cda della Seaf. E mi riferisco per ultimo allo stesso nuovo responsabile della società di gestione dell'aeroporto Ridolfi , l'ex sindaco Franco Rusticali, che da quando è montato in sella ha inanellato gaffe a raffica".

"Al suo insediamento - racconta Nervegna - Rusticali aveva difeso il rapporto privilegiato con Bologna, l'unico in Romagna a non essersi accorto che il Marconi era entrato in competizione con noi".

Nervegna fa notare come l'ex sindaco Franco Rusticali sia riuscito "nell'impresa titanica di logorare i rapporti con i due vettori principali (Ryanair e WindJet) del Ridolfi".

"Infine - aggiunge Nervegna - nonostante avesse promesso di azzerare quella società inutile che è Promozione Turismo, un'idrovora che risucchia milioni di euro all'anno, ha ribadito per ultimo che, al massimo, dovrà cambiare mission".

Nervegna conclude osservando che "sarà la magistratura contabile a verificare i conti. Ma la nostra condanna etica è senza appello".


Fonte: Romagna Oggi