Forlì: 6 milioni di perdite nel 2009, Corte dei Conti critica


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goafan

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'Bocciato' l'aeroporto Ridolfi
Critiche al piano industriale

La Corte dei Conti sottolinea che la società di gestione pesa troppo sul bilancio della Regione. L'aeroporto avrà un passivo di 6 milioni di euro: ma nel 2010 dovrebbero aumentare i passeggeri


Forlì, 21 ottobre 2009 - Riduzione dei mutui, indebitamento pro capite tra i più bassi d'Italia, nessuna criticità nella finanza derivata. Unico neo, la Seaf, la società di gestione dell'aeroporto di Forlì, che dovrebbe iniziare a pesare meno sulle finanze regionali. La Corte dei conti promuove così il governo della Regione Emilia-Romagna che si è comportato bene nella gestione economico-finanziaria del bilancio 2008 e si affaccia con serenità verso la nuova strada del federalismo fiscale. La Regione ha rispettato l'equilibrio di bilancio nei diversi momenti di previsione, assestamento e consuntivo, ha rispettato il patto di stabilita' e ha contenuto l'indebitamento ampiamente al di sotto del limite di legge.

L'unica criticità, appunto, è relativa alla società Seaf che gestisce l'aeroporto di Forlì per la quale la Corte
dei Conti rileva "l'esigenza di adottare iniziative idonee ad evitare ulteriori future penalizzazioni per la finanza regionale". Sulla questione il sottosegretario alla presidenza di Giunta regionale, Alfredo Bertelli, ha riferito che "è già stato avviato un percorso positivo".

In questi mesi, "insieme agli enti locali, anch'essi soci della Seaf, è stata individuata la strada della privatizzazione, che consentirà alla Regione di cambiare la propria funzione, uscendo dalla società, ma continuando ad investire per risanarla".

Ieri pomeriggio si è riunita anche la seconda commissione consigliare. Il presidente di Seaf, Franco Rusticali, ha comunicato che l'aeroporto di Forlì chiuderà il 2009 con un passivo di 6 milioni di euro, contro una previsione di 6 milioni e 700 mila euro. I passeggeri però non supereranno quota 600 mila.

"Il calo- ha spiegato Rusticali- è dovuto alla crisi del trasporto aereo, all'abbandono della Ryanair e alla impossibilità di programmare per tempo la nuova stagione di voli della Wind Jet". Per il 2010, però, la Seaf prevede di aumentare il numero di passeggeri fino a 900 mila con l'arrivo di nuovi aerei della compagnia Wizz Air che passerà da tre a sei voli settimanali.

Il presidente dello scalo ha anche illustrato lo stato dell'arte della pratica per la concessione trentennale che permetterebbe alla Seaf di risparmiare. "Entro la fine dell'anno l'istruttoria sarà chiusa, poi servono le firme di tre ministri e della Corte dei conti e questo potrebbe farci slittare ancora ai primi cinque-sei mesi del 2010". Una volta ottenuta però la concessione consentirà un risparmio che oscillerà dagli 1,5 ai 2 milioni l'anno.

Dalla relazione di Rusticali emerge anche un'altra vicenda. A quanto pare alcuni passaggi del piano di sviluppo dello scalo sono stati bocciati dall'Enac e dovranno essere rivisti. "La Sinloc che è la società che ha redatto il nostro piano industriale - dice Rusticali - aveva individuato fuori dal sedime aeroportuale le aree per la zona cargo e per quella della manutenzione (due dei punti cardine per il rilancio dello scalo, ndr). L'Enac però ha respinto questa ipotesi perché gli investimenti si possono fare solo nell'area dello scalo".

Le aree, individuate a sud dello scalo, lato via Decio Raggi, dovevano essere espropriate ai privati e poi concesse per 60 anni all'aeroporto. Ora però il piano dovrà essere rivisto e le aree dovranno essere individuate nel sedime aeroportuale. Cosa che, secondo Rusticali "renderà meno appetibile il piano di sviluppo per i privati" che vogliono partecipare il bando per la privatizzazione.

ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com

CIAO
_goa
 
Forlì, aeroporto. Il PdL: "Il Pd non ha una strategia per la struttura, intanto paghiamo"

E così, ogni volta che occorre ripianare i debiti si torna a parlare dell'aeroporto. Si spera che l'ENAC conceda la concessione quarantennale dell'area aeroportuale. Si attende l'ingresso dei privati. Fatto sta che anche per il 2009 gli enti locali dovranno sborsare 6 milioni di euro. Il vero dramma dell'aeroporto è che la sinistra non ha un minimo di strategia.

La stragrande maggioranza degli enti locali sono comandati dalla sinistra e da maggioranze imperniate sul PD, partendo dalla regione passando alle province per finire ai comuni più importanti.. De all'interno del PD non nasce una discussione seria a produttiva su quali politiche strategiche prendere per quello che tutti a parole definiscono l'aeroporto della Romagna, sarà difficile riuscire a superare tutti i problemi in tempi brevi.

Nel raggio di pochi km ci sono ben tre aeroporti che si fanno concorrenza (Parma è un discorso a parte): Forlì, Bologna e Rimini, e questo, in presenza di crisi di mercato e di espansione dei voli low cost, crea una situazione di conflitto permanente per accaparrarsi passeggeri, quote di mercato, rotte e compagnie aeree. Le forze di maggioranza si muovono in modo contraddittorio e spesso contrario a seconda dei momenti e delle località di appartenenza, senza una visione globale e strategica.

Infatti, nonostante le assicurazioni che ci sono sempre state date, a dispetto di una auspicabile politica dei trasporti integrata che veda sinergie tra il nostro aeroporto e il porto di Ravenna, a tutt'oggi la provincia di Ravenna non è ancora entrata nel capitale sociale della società di gestione del nostro aeroporto, anzi, recentemente ha deciso di partecipare alla gestione dell'aeroporto di Rimini, idem per altre realtà locali, con Cesena che detiene ben il 2,5% del capitale sociale, i comuni turistici del mare e della collina che sono assenti, nonostante le continue e vecchie promesse, e gli albergatori di Cesenatico che comprano biglietti dei voli su Rimini, e non investono un centesimo sui voli di Forlì.

Seguiamo con attenzione i tentativi del neo presidente della Seaf, ma riteniamo che se lasciato solo a tentare di mettere d'accordo i CDA dei tre aeroporti, con le forze politiche di riferimento completamente assenti o che, ancora peggio, danno indicazioni contrastanti, potrà solo cercare di chiudere i buchi di bilancio che via via si apriranno, senza riuscire ad offrire una soluzione vera e credibile.

Gruppo Consigliare PDL Provincia Forlì-Cesena

romagnaoggi.it

CIAO
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Con tutti i soldi spesi negli ultimi anni, i forlivesi avrebbero potuto comprarsi Gatwick...
 
'Bocciato' l'aeroporto Ridolfi

'Bocciato' l'aeroporto Ridolfi

Critiche al piano industriale

La Corte dei Conti sottolinea che la società di gestione pesa troppo sul bilancio della Regione. L'aeroporto avrà un passivo di 6 milioni di euro: ma nel 2010 dovrebbero aumentare i passeggeri

Forlì, 21 ottobre 2009 - Riduzione dei mutui, indebitamento pro capite tra i più bassi d'Italia, nessuna criticità
nella finanza derivata. Unico neo, la Seaf, la società di gestione dell'aeroporto di Forlì, che dovrebbe iniziare a pesare meno sulle finanze regionali. La Corte dei conti promuove così il governo della Regione Emilia-Romagna che si è comportato bene nella gestione economico-finanziaria del bilancio 2008 e si affaccia con serenità verso la nuova strada del federalismo fiscale. La Regione ha rispettato l'equilibrio di bilancio nei diversi momenti di previsione, assestamento e consuntivo, ha rispettato il patto di stabilita' e ha contenuto l'indebitamento ampiamente al di sotto del limite di legge.

L'unica criticità, appunto, è relativa alla società Seaf che gestisce l'aeroporto di Forlì per la quale la Corte
dei Conti rileva "l'esigenza di adottare iniziative idonee ad evitare ulteriori future penalizzazioni per la finanza regionale". Sulla questione il sottosegretario alla presidenza di Giunta regionale, Alfredo Bertelli, ha riferito che "è già stato avviato un percorso positivo".

In questi mesi, "insieme agli enti locali, anch'essi soci della Seaf, è stata individuata la strada della privatizzazione, che consentirà alla Regione di cambiare la propria funzione, uscendo dalla società, ma continuando ad investire per risanarla".

Ieri pomeriggio si è riunita anche la seconda commissione consigliare. Il presidente di Seaf, Franco Rusticali, ha comunicato che l'aeroporto di Forlì chiuderà il 2009 con un passivo di 6 milioni di euro, contro una previsione di 6 milioni e 700 mila euro. I passeggeri però non supereranno quota 600 mila.

"Il calo- ha spiegato Rusticali- è dovuto alla crisi del trasporto aereo, all'abbandono della Ryanair e alla impossibilità di programmare per tempo la nuova stagione di voli della Wind Jet". Per il 2010, però, la Seaf prevede di aumentare il numero di passeggeri fino a 900 mila con l'arrivo di nuovi aerei della compagnia Wizz Air che passerà da tre a sei voli settimanali.

Il presidente dello scalo ha anche illustrato lo stato dell'arte della pratica per la concessione trentennale che permetterebbe alla Seaf di risparmiare. "Entro la fine dell'anno l'istruttoria sarà chiusa, poi servono le firme di tre ministri e della Corte dei conti e questo potrebbe farci slittare ancora ai primi cinque-sei mesi del 2010". Una volta ottenuta però la concessione consentirà un risparmio che oscillerà dagli 1,5 ai 2 milioni l'anno.

Dalla relazione di Rusticali emerge anche un'altra vicenda. A quanto pare alcuni passaggi del piano di sviluppo dello scalo sono stati bocciati dall'Enac e dovranno essere rivisti. "La Sinloc che è la società che ha redatto il nostro piano industriale - dice Rusticali - aveva individuato fuori dal sedime aeroportuale le aree per la zona cargo e per quella della manutenzione (due dei punti cardine per il rilancio dello scalo, ndr). L'Enac però ha respinto questa ipotesi perché gli investimenti si possono fare solo nell'area dello scalo".

Le aree, individuate a sud dello scalo, lato via Decio Raggi, dovevano essere espropriate ai privati e poi concesse per 60 anni all'aeroporto. Ora però il piano dovrà essere rivisto e le aree dovranno essere individuate nel sedime aeroportuale. Cosa che, secondo Rusticali "renderà meno appetibile il piano di sviluppo per i privati" che vogliono partecipare il bando per la privatizzazione.

http://ilrestodelcarlino.ilsole24or...10/21/250353-bocciato_aeroporto_ridolfi.shtml
 
MENO 1

Cesena, il sindaco Lucchi: "Pronti ad uscire dall'aeroporto di Forlì"

Il deficit di bilancio per il 2009 della Seaf, la società che gestisce il Ridolfi di Forlì è destinato ad aumentare toccando quota 6milioni di euro. Anche quest'anno, quindi, gli enti pubblici che sostengono lo scalo forlivese dovranno mettere mano al portafoglio per mantenere in vita l'infrastruttura. In attesa della privatizzazione parziale del Ridolfi, all'orizzonte si profila un'uscita di scena importante dal sistema di enti coinvolti, quella del comune di Cesena.

All'interno di Salotto Blu, il talk show di Videoregione condotto da Mario Russomanno, il sindaco Paolo Lucchi non ha escluso questa ipotesi. "Stiamo valutando seriamente se uscire dall'aeroporto di Forlì, c'è un debito che l'aeroporto accumula da diversi anni, e mi pare che al momento non ci sia la possibilità da parte dei privati di intervenire come previsto."

Secondo Lucchi, i fondi investiti dal Comune di Cesena per lo scalo forlivese dovrebbero essere utilizzati per tamponare l'emergenza occupazione. "Noi ci siamo dati altre priorità, in particolare a supporto dei lavoratori che perdono il lavoro e delle loro famiglie, non possiamo permetterci di utilizzare soldi pubblici in un modo che non sia assolutamente preciso. Il sindaco di Forlì Roberto Balzani sa benissimo che stiamo andando in questa direzione, ci prendiamo ancora qualche settimana di tempo per vedere se il piano industriale funziona."

http://www.romagnaoggi.it/cesena/2009/10/27/140940/
 
Forlì: debiti del Ridolfi, entro due settimane il Comune pagherà 2,2 milioni

FORLI' - Il Comune di Forlì contribuirà con 2 milioni e 184 mila euro per la prima tranche del ripiano delle perdite 2009 dell'aeroporto Ridolfi. Il calcolo esatto del deficit totale è di 4 milioni e 541 mila euro, ma è un calcolo che si ferma solo alla fine di agosto, vale a dire relativo ai primi otto mesi dell'anno. Per tutto l'anno 2009, infatti, la perdita stimata è di 6,3 milioni di euro. La seconda tranche, del prossimo marzo, potrebbe arrivare a circa 900 mila euro.

L'assemblea è fissata per il 18 novembre: in quella data i soci decideranno, in base alle previsioni del Comune, che detiene il 48% dello scalo, di ridurre il capitale sociale, che da oltre 6 milioni di euro andrà a circa un milione e mezzo. Contemporaneamente avverrà il ripristino della dote finanziaria del Ridolfi, che, però, non sarà totale: il Comune di Cesena ha già deciso, nei fatti, di non partecipare alla ricapitalizzazione, annullando o rendendo minima la sua quota nella Seaf, attualmente pari al 2%.

Timori per un'azione simile da parte della Regione, che ha il 25% della Seaf, sono stati fugati da una telefonata del sindaco Balzani a Bologna, dove sarebbe stato garantito che la Regione parteciperà al ripiano dei debiti per il quarto che le compete. Della partita aeroporto si è discusso durante la prima commissione consigliare di giovedì pomeriggio.

Dove troverà i soldi il Comune per quest'esborso non previsto di 2,2 milioni di euro? A quanto pare da avanzi di gestione degli anni 2008 e 2009, garantisce la ragioneria comunale. Resta il problema che a marzo, all'atto di approvazione del bilancio consuntivo della Seaf, arriverà un'altra batosta: la seconda tranche del debito 2009, pari a circa 1,8 milioni. La forte esposizione del 2009 è in gran parte dovuta all'inattività dello scalo nei primi tre mesi dell'anno, in seguito all'abbandono di Ryanair, contro cui la Seaf ha aperto una vertenza legale.

romagnaoggi.it

CIAO
_goa
 
Aeroporto, il Comune elimina la copertura di bilancio sui debiti
Il Sindaco: "Non più tollerabile un deficit del genere"


FORLI' - Ultimatum all'aeroporto "Ridolfi" da parte del suo azionista maggiore, il Comune di Forlì.

"Questo è l'ultimo anno che ci possiamo permettere il lusso di un deficit di questo genere", spiega il sindaco Roberto Balzani. "Contiamo sulla privatizzazione in corso, ma entro l'anno una decisione la prendiamo, così non possiamo tenere l'aeroporto", dice senza troppi giri di parole il sindaco, sollecitato dai giornalisti sul peso che il deficit dello scalo ha sul bilancio municipale.

Si tratta di una cifra superiore a quanto il Comune spende per tutti gli impianti sportivi della città, essendo stato il deficit di esercizio della Seaf, la società di gestione del Ridolfi, pari a 6,8 milioni di euro (il 48% a carico del Comune). Su questa partita, per il bilancio 2010 il sindaco gioca la carta che definisce della "trasparenza assoluta": non prevedere nel bilancio alcuna cifra a copertura dei prevedibili futuri deficit della Seaf. Insomma, questa volta è proprio il caso di dire che l'aeroporto vola senza paracadute.

"Quando ci saranno da coprire dei disavanzi, porterò la questione in Consiglio e chiederò ai consiglieri cosa intendono fare, dove reperire le risorse", continua Balzani. Una forma di "responsabilizzazione" che, tuttavia, potrebbe comportare nella seconda metà dell'anno manovre correttive anche consistenti.


Fonte: Romagna Oggi
 
Forlì: il debito dell'aeroporto schizza a 6,8 milioni di euro

WINDJET prende + soldi di RYANAIR?????
sembrerebbe così...

Forlì: il debito dell'aeroporto schizza a 6,8 milioni di euro

FORLI' - Il debito dell'aeroporto Ridolfi schizza a quota 6 milioni e 859mila euro: è la cifra ufficiale con cui è stato chiuso il bilancio del 2009. Si tratta di una cifra superiore al previsto, ma che soprattutto apre alla discussione per il deficit previsto per il 2010, che ammonterà, secondo il bilancio di previsione della Seaf, a 5 milioni e 696 mila euro. Questo significa che il conto da saldare per il Comune di Forlì è di 2,3 milioni di euro solo per il 2009, a cui si aggiungono i 102mila euro che sarebbero spettati al comune di Cesena.

La città guidata da Paolo Lucchi, tuttavia, aveva già deciso di non partecipare all'ultima ricapitalizzazione, portando la sua quota di partecipazione praticamente a zero. Questo comporta che la sua quota di debito è stata redistribuita tra gli altri soci di Seaf. Il sindaco Roberto Balzani, in commissione consigliare, ha addebitato l'alta incidenza del debito al calo dei passeggeri e alla quota che l'aeroporto di Forlì paga alla compagnia Wind Jet per l'acquisto di biglietti prepagati, pari a 3,1 milioni di euro. La cifra è superiore di tre volte di quanto la Seaf pagava per lo stesso motivo alla Ryanair nel 2008, cioé1,2 milioni di euro.

http://www.romagnaoggi.it/forli/2010/3/31/156564/
 
Sono 13€ di debito per ogni pax transitato da FRL, pura follia.
 
'Ridolfi', per il deficit della Seaf
Forlì pagherà anche per Cesena

Il Comune di Cesena, che possiede il 2% della società di gestione dello scalo forlivese, non intende infatti concorrere al ripiano

Forlì, 31 marzo 2010 - Seaf, società che gestisce l’aeroporto ‘Ridolfi’ di Forlì, chiuderà il 2009 con una perdita di 6.859.550 euro. Un ‘rosso’ annunciato che l’amministrazione comunale non intende più accettare come una condizione consolidata. «Il 2010 — ha detto ieri in commissione consiliare il sindaco Roberto Balzani — sarà un anno assolutamente decisivo. Un sistema di gestione di questo genere non lo possiamo assolutamente continuare a reggere». Questo in un quadro nel quale i conti di Seaf, seppure con progressi limitati, sono destinati a migliorare. Le previsioni di fine esercizio 2010 stimano una perdita di 5.696.000 euro.

L’assemblea straordinaria di Seaf, per la copertura della perdita e per l’approvazione del bando di gara di privatizzazione, si terrà l’8 aprile. A mettere mano al portafoglio saranno i soci pubblici di Seaf, coprendo, pro quota, la propria parte di perdite. Il Comune di Forlì — socio al 48% — si leverà di tasca 2.318.000 euro. Un altro ostacolo è rappresentato dal fatto che il Comune di Cesena (che ha in mano il 2% della torta societaria) non intende concorrere al ripiano. La sua quota, da 102mila euro, verrà messa dall’amministrazione comunale forlivese. Sollecitato dal consigliere Fabrizio Ragni (Pdl), il sindaco ha precisato che con i cugini cesenati «non c’è stato alcun tipo di trattativa. Da Cesena, in futuro, in cambio di questa nostra scelta, non avremo nulla».

L’assemblea di Seaf (e giovedì il consiglio comunale) si esprimerà anche rispetto al bando di gara per la privatizzazione della società. Stando alle parole del primo cittadino «in prima battuta Seaf incontrerà i soggetti interessati, spiegando loro le potenzialità di sviluppo dell’aeroporto. Poi riferirà ai soci, che decideranno se andare avanti».

L’ultima novità è rappresentata dal fatto che il bando, come deciso da Enac, riguarderà in prima battuta la privatizzazione per la gestione ‘caratteristica’ (cioè quella strettamente legata al volo). Solo dopo quattro anni di gestione a pareggio verrà indetto un nuovo bando per la parte non-aviation (attività commerciali, servizi).

Luca Bertaccini

http://ilrestodelcarlino.ilsole24or...03/31/312054-ridolfi_deficit_della_seaf.shtml
 
non ho parole, sono stato sempre molto critico sulla gestione dello scalo

non credo sia una questione di gestione , il problema è se tenerlo aperto o meno ai voli di linea , e su questo penso ci sia volontà comune ,non ho mai sentito la parola chiusura
o sbaglio ?
se si vuole tenerlo aperto i risultati secondo me assomiglieranno sempre a questi

Cesena ha fatto bene a troncare inutili finanziamenti
 
Mi spiace ammetterlo, ma quell'aeroporto non ha alcun significato.
Bologna è fortissimo e attrae molti pax, e la bassa romagna è comunque parzialmente coperta da Rimini.
Mi spiace ma Forlì non ha senso di esistere, se non tanto quanto Molinella (comprenderanno i locali) cioè solo in ragione di aeroporto per amatori...
Fossi io il sindaco di forlì lo trasformerei in pista di go-kart!

E' triste è vero ma qui si parla di una azienda SEAF che non genera utili (se non per Windjet), anzi perdite ed in quanto tale va chiusa. Con le stesse sovvenzioni che vengono riconosciute a windjet si può benissimo approntare un sistema di trasporto con frequenze elevate diretto al Marconi.
 
Mi spiace ammetterlo, ma quell'aeroporto non ha alcun significato.
Bologna è fortissimo e attrae molti pax, e la bassa romagna è comunque parzialmente coperta da Rimini.
Mi spiace ma Forlì non ha senso di esistere, se non tanto quanto Molinella (comprenderanno i locali) cioè solo in ragione di aeroporto per amatori...
Fossi io il sindaco di forlì lo trasformerei in pista di go-kart!

E' triste è vero ma qui si parla di una azienda SEAF che non genera utili (se non per Windjet), anzi perdite ed in quanto tale va chiusa. Con le stesse sovvenzioni che vengono riconosciute a windjet si può benissimo approntare un sistema di trasporto con frequenze elevate diretto al Marconi.
quoto.

circa l'aeroporto di forlì infatti qualche dubbio mi viene...

nel raggio di un centinaio di km o poco più si accavallano 3 aeroporti con i loro rispettivi bacini di utenza. non saranno troppi?

l'aeroporto di bologna ha senso di esistere in quanto bologna è bologna. ci mancherebbe. e poi il bacino di utenza è in parte anche extra-regionale.
rimini ha una valenza turistica indiscutibile, specialmente nel periodo estivo.

mi chiedo: c'era proprio bisogno di un terzo aeroporto tra rimini e bologna (100 km)? considerando poi che fino a qualche anno fa rimini non faceva provincia, per cui nella stessa provincia di forlì e cesena vi erano 2 aeroporti, a qualche decina di km di distanza l'uno dall'altro.
è vero che l'aeroporto di forlì conta più passeggeri di rimini, ma a quale prezzo? bisognerebbe chiedersi quanti passeggeri farebbe rimini se l'aeroporto spendesse gli stessi soldi di forlì per sostenere voli e compagnie.

secondo me tre aeroporti in quel fazzoletto di terra sono troppi, considerati i numeri.
qualcuno è di troppo, e tra i tre io penserei forlì...poi magari mi sbaglio...
 
Mi spiace ammetterlo, ma quell'aeroporto non ha alcun significato.
Bologna è fortissimo e attrae molti pax, e la bassa romagna è comunque parzialmente coperta da Rimini.
Mi spiace ma Forlì non ha senso di esistere, se non tanto quanto Molinella (comprenderanno i locali) cioè solo in ragione di aeroporto per amatori...
Fossi io il sindaco di forlì lo trasformerei in pista di go-kart!

E' triste è vero ma qui si parla di una azienda SEAF che non genera utili (se non per Windjet), anzi perdite ed in quanto tale va chiusa. Con le stesse sovvenzioni che vengono riconosciute a windjet si può benissimo approntare un sistema di trasporto con frequenze elevate diretto al Marconi.

Sull'aeroporto di Forlì gravitano anche l'ITAER Baracca, probabilmente il piu' grande d'Italia, con simulatori e quant'altro, e l'enorme e modernissimo centro di formazione dell'ENAV. Senza aeroporto non avrebbero ragione di esistere. Dovrebbero essere trasferiti a Rimini anche questi in caso di chiusura. Niente di impossibile ma, probabilmente, questo complica le cose non poco.

Ad ogni modo, uno dei due (Rimini e Forlì) dovrebbe chiudere al traffico civile commerciale. Forse potrebbe essere trasformato in una struttura, la prima in Italia, veramente dedicata al cargo, in fondo la Romagna produce di tutto, esporta di tutto e l'autostrada e la ferrovia sono vicine....
 
Inoltre ai costi non corrisponde nessun vantaggio per Forlì. I passeggeri non locali partono subito per Bologna o per la riviera.

Esatto. In pratica nessun utente non residente si ferma per soggiornare a Forlì e provincia.

La totalità dei passeggeri che sbarcano proseguono il viaggio verso nord (Bologna/Ravenna) o sud (Rimini/San Marino/Pesaro).

Il ritorno economico per il territorio forlivese è praticamente zero.
 
Mi spiace ammetterlo, ma quell'aeroporto non ha alcun significato.
Bologna è fortissimo e attrae molti pax, e la bassa romagna è comunque parzialmente coperta da Rimini.
Mi spiace ma Forlì non ha senso di esistere, se non tanto quanto Molinella (comprenderanno i locali) cioè solo in ragione di aeroporto per amatori...
Fossi io il sindaco di forlì lo trasformerei in pista di go-kart!

E' triste è vero ma qui si parla di una azienda SEAF che non genera utili (se non per Windjet), anzi perdite ed in quanto tale va chiusa. Con le stesse sovvenzioni che vengono riconosciute a windjet si può benissimo approntare un sistema di trasporto con frequenze elevate diretto al Marconi.

mah sai io ritengo che un minimo di traffico possa esserci al ridolfi, il problema è una gestione altamente politicizzata dello scalo, se guardiamo i dati di assoaeroporti (da poco pubblicati anche su questo forum) ci sono altri scali con numero di pax in transito inferiore, soprattutto in regione; Rimini ha punte di traffico in estate poi......quando volava FR non era così inutile, o sbaglio? certo i dati di bilancio parlano chiaro ma sono imputabili maggiormente, secondo il mio modesto parere, a come viene gestito il negozio.
Se un pax trasportato da wind jet costa 13Euro sulle tasche dell'aeroporto, beh c'è qulcosa che non va, consideriamo che operano anche wizz air e belle air, ovvio che non si può competere con i dati di traffico del BLQ
 
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