'Bocciato' l'aeroporto Ridolfi
Critiche al piano industriale
La Corte dei Conti sottolinea che la società di gestione pesa troppo sul bilancio della Regione. L'aeroporto avrà un passivo di 6 milioni di euro: ma nel 2010 dovrebbero aumentare i passeggeri
Forlì, 21 ottobre 2009 - Riduzione dei mutui, indebitamento pro capite tra i più bassi d'Italia, nessuna criticità nella finanza derivata. Unico neo, la Seaf, la società di gestione dell'aeroporto di Forlì, che dovrebbe iniziare a pesare meno sulle finanze regionali. La Corte dei conti promuove così il governo della Regione Emilia-Romagna che si è comportato bene nella gestione economico-finanziaria del bilancio 2008 e si affaccia con serenità verso la nuova strada del federalismo fiscale. La Regione ha rispettato l'equilibrio di bilancio nei diversi momenti di previsione, assestamento e consuntivo, ha rispettato il patto di stabilita' e ha contenuto l'indebitamento ampiamente al di sotto del limite di legge.
L'unica criticità, appunto, è relativa alla società Seaf che gestisce l'aeroporto di Forlì per la quale la Corte
dei Conti rileva "l'esigenza di adottare iniziative idonee ad evitare ulteriori future penalizzazioni per la finanza regionale". Sulla questione il sottosegretario alla presidenza di Giunta regionale, Alfredo Bertelli, ha riferito che "è già stato avviato un percorso positivo".
In questi mesi, "insieme agli enti locali, anch'essi soci della Seaf, è stata individuata la strada della privatizzazione, che consentirà alla Regione di cambiare la propria funzione, uscendo dalla società, ma continuando ad investire per risanarla".
Ieri pomeriggio si è riunita anche la seconda commissione consigliare. Il presidente di Seaf, Franco Rusticali, ha comunicato che l'aeroporto di Forlì chiuderà il 2009 con un passivo di 6 milioni di euro, contro una previsione di 6 milioni e 700 mila euro. I passeggeri però non supereranno quota 600 mila.
"Il calo- ha spiegato Rusticali- è dovuto alla crisi del trasporto aereo, all'abbandono della Ryanair e alla impossibilità di programmare per tempo la nuova stagione di voli della Wind Jet". Per il 2010, però, la Seaf prevede di aumentare il numero di passeggeri fino a 900 mila con l'arrivo di nuovi aerei della compagnia Wizz Air che passerà da tre a sei voli settimanali.
Il presidente dello scalo ha anche illustrato lo stato dell'arte della pratica per la concessione trentennale che permetterebbe alla Seaf di risparmiare. "Entro la fine dell'anno l'istruttoria sarà chiusa, poi servono le firme di tre ministri e della Corte dei conti e questo potrebbe farci slittare ancora ai primi cinque-sei mesi del 2010". Una volta ottenuta però la concessione consentirà un risparmio che oscillerà dagli 1,5 ai 2 milioni l'anno.
Dalla relazione di Rusticali emerge anche un'altra vicenda. A quanto pare alcuni passaggi del piano di sviluppo dello scalo sono stati bocciati dall'Enac e dovranno essere rivisti. "La Sinloc che è la società che ha redatto il nostro piano industriale - dice Rusticali - aveva individuato fuori dal sedime aeroportuale le aree per la zona cargo e per quella della manutenzione (due dei punti cardine per il rilancio dello scalo, ndr). L'Enac però ha respinto questa ipotesi perché gli investimenti si possono fare solo nell'area dello scalo".
Le aree, individuate a sud dello scalo, lato via Decio Raggi, dovevano essere espropriate ai privati e poi concesse per 60 anni all'aeroporto. Ora però il piano dovrà essere rivisto e le aree dovranno essere individuate nel sedime aeroportuale. Cosa che, secondo Rusticali "renderà meno appetibile il piano di sviluppo per i privati" che vogliono partecipare il bando per la privatizzazione.
ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com
CIAO
_goa
Critiche al piano industriale
La Corte dei Conti sottolinea che la società di gestione pesa troppo sul bilancio della Regione. L'aeroporto avrà un passivo di 6 milioni di euro: ma nel 2010 dovrebbero aumentare i passeggeri
Forlì, 21 ottobre 2009 - Riduzione dei mutui, indebitamento pro capite tra i più bassi d'Italia, nessuna criticità nella finanza derivata. Unico neo, la Seaf, la società di gestione dell'aeroporto di Forlì, che dovrebbe iniziare a pesare meno sulle finanze regionali. La Corte dei conti promuove così il governo della Regione Emilia-Romagna che si è comportato bene nella gestione economico-finanziaria del bilancio 2008 e si affaccia con serenità verso la nuova strada del federalismo fiscale. La Regione ha rispettato l'equilibrio di bilancio nei diversi momenti di previsione, assestamento e consuntivo, ha rispettato il patto di stabilita' e ha contenuto l'indebitamento ampiamente al di sotto del limite di legge.
L'unica criticità, appunto, è relativa alla società Seaf che gestisce l'aeroporto di Forlì per la quale la Corte
dei Conti rileva "l'esigenza di adottare iniziative idonee ad evitare ulteriori future penalizzazioni per la finanza regionale". Sulla questione il sottosegretario alla presidenza di Giunta regionale, Alfredo Bertelli, ha riferito che "è già stato avviato un percorso positivo".
In questi mesi, "insieme agli enti locali, anch'essi soci della Seaf, è stata individuata la strada della privatizzazione, che consentirà alla Regione di cambiare la propria funzione, uscendo dalla società, ma continuando ad investire per risanarla".
Ieri pomeriggio si è riunita anche la seconda commissione consigliare. Il presidente di Seaf, Franco Rusticali, ha comunicato che l'aeroporto di Forlì chiuderà il 2009 con un passivo di 6 milioni di euro, contro una previsione di 6 milioni e 700 mila euro. I passeggeri però non supereranno quota 600 mila.
"Il calo- ha spiegato Rusticali- è dovuto alla crisi del trasporto aereo, all'abbandono della Ryanair e alla impossibilità di programmare per tempo la nuova stagione di voli della Wind Jet". Per il 2010, però, la Seaf prevede di aumentare il numero di passeggeri fino a 900 mila con l'arrivo di nuovi aerei della compagnia Wizz Air che passerà da tre a sei voli settimanali.
Il presidente dello scalo ha anche illustrato lo stato dell'arte della pratica per la concessione trentennale che permetterebbe alla Seaf di risparmiare. "Entro la fine dell'anno l'istruttoria sarà chiusa, poi servono le firme di tre ministri e della Corte dei conti e questo potrebbe farci slittare ancora ai primi cinque-sei mesi del 2010". Una volta ottenuta però la concessione consentirà un risparmio che oscillerà dagli 1,5 ai 2 milioni l'anno.
Dalla relazione di Rusticali emerge anche un'altra vicenda. A quanto pare alcuni passaggi del piano di sviluppo dello scalo sono stati bocciati dall'Enac e dovranno essere rivisti. "La Sinloc che è la società che ha redatto il nostro piano industriale - dice Rusticali - aveva individuato fuori dal sedime aeroportuale le aree per la zona cargo e per quella della manutenzione (due dei punti cardine per il rilancio dello scalo, ndr). L'Enac però ha respinto questa ipotesi perché gli investimenti si possono fare solo nell'area dello scalo".
Le aree, individuate a sud dello scalo, lato via Decio Raggi, dovevano essere espropriate ai privati e poi concesse per 60 anni all'aeroporto. Ora però il piano dovrà essere rivisto e le aree dovranno essere individuate nel sedime aeroportuale. Cosa che, secondo Rusticali "renderà meno appetibile il piano di sviluppo per i privati" che vogliono partecipare il bando per la privatizzazione.
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