Fontanarossa chiude per un mese per lavori


athenaRC

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20 Settembre 2011
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Regione autonoma di Reggio Calabria
Fontanarossa chiude per un mese
allo studio il dirottamento dei voli
Lo scalo rimarrà fermo dal prossimo novembre. Per i voli è all'esame un piano per spostarli su Sigonella. A seguire, l'ipotesi di Palermo e Reggio Calabria

Fontanarossa chiude per un mese allo studio il dirottamento dei voli
Al terminal partenze dell’aeroporto Fontanarossa di Catania un cantiere è già aperto, ma si tratta solo dei lavori per eliminare le infiltrazioni d’acqua che, sin dall’apertura della nuova aerostazione (nel maggio del 2007), colpiscono la zona degli arrivi.

I disagi per gli automobilisti sono minimi: è stato chiuso il transito alle macchine dei privati cittadini nell’area delle partenze. Si potrà posteggiare solo nei parcheggi riservati.

Ben altri problemi aspettano i passeggeri dello scalo catanese a partire dal prossimo novembre, quando l’intero aeroporto chiuderà per almeno un mese a causa dei lavori di manutenzione della pista.

“Verranno realizzate la nuova pavimentazione – spiega Gaetano Mancini, il presidente della Sac, la società che gestisce Fontanarossa –, il fondo della pista e infine collocheremo nuove strip ai margini della carreggiata per migliorare la sicurezza degli aerei in fase di decollo e atterraggio”.

Secondo la previsione di progetto l’aeroporto di Fontanarossa dovrebbe rimanere chiuso per un mese. Ma la velocità dei lavori è vincolata alle previsioni meteo.

“Sappiamo che novembre da questo punto di vista non è il periodo migliore – afferma Mancini – ma non potevamo certo chiudere ad agosto”. I fondi per realizzare i lavori fanno parte dello stanziamento da 90 milioni previsto dal contratto di programma quadriennale stipulato tra Enac e Sac e approvato
dal Cipe. Stanziamento che dovrebbe garantire l'ammodernamento delle strutture dell'aeroporto tra il 2012 e il 2015.

Ma cosa ne sarà dei cento voli che oggi quotidianamente partono e arrivano a Catania? Le alternative possibili sono tre: la prima scelta ricade su Sigonella che già nel 2002 ospitò per una ventina di giorni alcuni voli dello scalo catanese per i disagi dovuti alle eruzioni dell’Etna, seguono Palermo e Reggio Calabria.

Mentre Vincenzo Fusco, direttore dell’Enac a Catania, definisce “non ipotizzabile” la soluzione Comiso, perché la società di gestione dell’aeroporto ragusano deve ancora presentare all’Enac il piano industriale. “Per quanto riguarda Sigonella – spiega Fusco – siamo in una fase istruttoria, sono in corso dei colloqui a livello centrale tra l’Enac e lo stato maggiore dell’aeronautica che gestisce lo scalo”.

Solo dopo che i militari scioglieranno i dubbi e quantificheranno il volume di traffico aereo che Sigonella potrebbe sopportare, si procederà con gli altri calcoli. Cioè verrà presa una decisione sul numero di aerei che potranno essere dirottati su Palermo e su Reggio Calabria.

“Novembre è un mese di bassa stagione – sottolinea il presidente Mancini – non credo ci saranno problemi anche perché in quel periodo lo scalo palermitano non è saturo”. I vertici della Sac assicurano che entro “un paio di mesi” si avrà un quadro più chiaro della situazione.

http://palermo.repubblica.it/cronac...llo_studio_il_dirottamento_dei_voli-34461123/
 
A novembre chiuso l'aeroporto di Catania. Traffico parzialmente dirottato su Reggio
Si profila un importante banco di prova per l'aerostazione reggina. Necessario un implemento del servizio navetta da e per gli aliscafi

A novembre l'aeroporo di Catania "Fontanarossa" sarà chiuso per lavori di riqualificazione della pista. La notizia, già diffusa da tempo, è stata ribadita in conferenza stampa dal presidente della SAC, la società di gestione aeroportuale, Gaetano Mancini, in occasione della presentazione di altri lavori di manutenzione straordinaria da effettuarsi sulla rampa carrabile che conduce al terminal Partenze.

“Sotto il coordinamento dell’Enac – ha sottolineato Mancini – stiamo valutando di convogliare parte del traffico su Sigonella, parte su Palermo e Reggio Calabria e, speriamo, anche su Comiso”.

Arriva dunque la conferma di un importante banco di prova per l'aeroporto dello Stretto, che verosimilmente sarà sottoposto a consistenti flussi di passeggeri siciliani. L'occasione, tra il resto, potrebbe rendere necessario un potenziamento del servizio navetta tra l'aerostazione e il porto reggino, gestito dall’ATAM per conto della SoGAS, che attualmente assicura nove partenze complessive (sette nei festivi) in coincidenza con alcune corse marittime del Consorzio Metromare.
Autore: Redazione Trasportisullostretto.it

http://www.trasportisullostretto.it/notizia.php?id=924
 
Secondo me questa è l'occasione migliore per aprire finalmente Comiso una struttura ormai pronta ma la cui apertura viene sempre via via rinviata per problemi burocratici, di questo passo si rischia si trasformi in una enorme opera inconpiuta di cui putroppo l'Italia è piena.
 
Secondo me questa è l'occasione migliore per aprire finalmente Comiso una struttura ormai pronta ma la cui apertura viene sempre via via rinviata per problemi burocratici, di questo passo si rischia si trasformi in una enorme opera inconpiuta di cui putroppo l'Italia è piena.
Così poi quando riapre Catania, che ci fai? Lo richiudi? Noooo, troveranno mille ragioni per tenerlo aperto in concorrenza con tutti e con quattro voli in croce.
Dirottiamo su REG TPS PMO, e spianiamo Comiso.
 
Ultima modifica:
Dirottiamo su REG TPS PMO, e spianiamo Comiso.

Sai quanto è costato al contribuente la costruzione di Comiso? Io sono tendenzialmente contrario a nuovi aeroporti visto che in Italia ce ne sono già troppi inutili e che sarebbero da chiudere, tuttavia la struttura è pronta e finita e i soldi che si apra o no sono già stati spesi. A questo punto tanto vale aprirlo. Vettori interessanti ce ne sono già diversi. Inoltre con la prossima acquisizione di Windjet da parte di AZ su molte rotte nazionali da CTA si avrà un monopolio. Altre compagnie da Comiso potrebbero riattivare almeno un minimo di concorrenza.
 
Sai quanto è costato al contribuente la costruzione di Comiso? Io sono tendenzialmente contrario a nuovi aeroporti visto che in Italia ce ne sono già troppi inutili e che sarebbero da chiudere, tuttavia la struttura è pronta e finita e i soldi che si apra o no sono già stati spesi. A questo punto tanto vale aprirlo. Vettori interessanti ce ne sono già diversi. Inoltre con la prossima acquisizione di Windjet da parte di AZ su molte rotte nazionali da CTA si avrà un monopolio. Altre compagnie da Comiso potrebbero riattivare almeno un minimo di concorrenza.

Non spendiamo anche quelli che servirebbero per tenere in piedi la struttura per il prossimo secolo: solo perché ne sono già stati sprecati tanti, non significa che si debbano sprecare altri soldi.
 
Allora bisogna fare in modo che a CTA ci possano essere delle valide alternative al monopolio su diverse rotte che si prospetta a breve. Inoltre CTA è un aeroporto che per la sua posizione è soggetto a frequenti e imprevedibili chiusure quando l'Etna borbotta. Avere un alternato vicino in questi casi farebbe comodo invece di cancellare o mandare a PMO che non è proprio dietro l'angolo.
 
Monopolio su CTA: non credo sia saturo, quindi il mercato deciderà in base alla richiesta. Con CTA attivo Comiso resterebbe vuoto o con 4 voletti, ma con costi pieni. Costa meno far dirottare su REG-TPS-PMO che tenere aperto un alternato che serve 30 giorni all'anno. Come ha detto Kenadams quel che è speso è speso, ma non giustifica ulteriori sprechi.
 
@Cesare
Ricostruire l'aeroporto di Comiso e' costato € 50.000.000, di cui buona parte di fondi europei. Praticamente, una bazzecola
se si considera quanto e' stato speso per CTA fino ad adesso e quanti ne verranno ancora spesi (stiamo parlando di numeri a 10 cifre e non 8).

@Bruno
Il monopolio a CTA c'e' gia' e nonostante la domanda sia in continua crescita non mi sembra che vi sia in arrivo un'alternativa.
Comiso poteva (ma non con questa societa' di gestione) essere la chiave per far sbloccare CTA che adesso continuera' ad adagiarsi sugli allori.

Non dico che Comiso sia necessario, ma con la situazione odierna avrebbe potuto aiutare a smuovere le cose per un aeroporto che,
oltre ad essere stato costruito male e nel posto sbagliato, non riesce a trovare lavoro sul mercato internazionale.
Vedrai che tra due anni saremo ancora qua a discutere come mai vi sia ancora solo AZ sulla FCO-CTA e perche' a CTA solo il 19% e' traffico internazionale.

Per Comiso si dovrebbe chiedere ai "funzionari" (ma funzionano?) dell'ENAC secondo quali criteri hanno approvato il progetto.
 
Non credo che Comiso possa essere la soluzione a questi "mali" sopra citati. Semmai la mancanza di voli internazionali va cercata nel sistema regione, non solo nell'incapacità della SAC di calamitarli.
E comunque, vista la prosizione geografica della Sicilia, è naturale che il traffico sia prettamente nazionale. Di certo non si può attendere altrettanto da aeroporti come Venezia, Bologna o Torino, che hanno Milano e le zone più industializzate del paese a qualche ora di auto o di treno.
Inoltre non mi pare che CTA sia stato mal progettato. Ha qualcosa come 50 anni, di certo nessuno immaginava al tempo che l'aeroporto avrebbe potuto avere la necessità di gestire anche 10 milioni di passeggeri annui. Credo che nemmeno tutti gli aeroporti di Londra messi insieme negli anni '50 e '60 potessero fare che qualche milione annuo. E poi nessuno poteva immaginare che gli aerei avrebbero potuto decuplicare le loro dimensioni.
Che altarnative ci sono a questo aeroporto? Il famigerato aeroporto cinese in mezzo alla piana di Catania, che non sarà mai ben collegato? Non riusciamo a collegare bene un aeroporto ad un tiro di schioppo dal centro città e dalla principale stazione nei ditorni immaginarsi se fosse a 20 km...
La pista inoltre è perfettamente orientata secondo i venti dominanti.
Quindi non vedo cosa ci sia di così grossolano nell'aver progettato CTA lì dove è oggi. Al massimo si può rimproverare del fatto che oggi il terminal è al limite delle capacità, ma anche lì è stato progettato secondo un piano industriale che è stato sopravanzato dalla realtà dei primi anni dello scorso decennio in cui l'aeroporto ha raddoppiato i suoi passeggeri nell'arco di qualche anno, con incrementi annuali del 20%. Ma questo non è un errore riconducibile alla posizione dell'aeroporto.
 
Io sono contrario ad aeroporti fanasma e affini quali cuneo e Salerno...ma vi assicuro che Coniso...con lo stato viario e ferroviario esistente in Sicilia sarebbe Se non necessario molto utile...

Città come Agrigento necessitano di ore di macchina per raggiungere l'apt più vicino...per non parlare delle ferrovie...assolutamente inadeguate!!

poi ci sta che mi possa sbagliare..
 
Allora investiamo sul ferro! O almeno una nazione evoluta avrebbe fatto questo. Con tutti gli relativi benefici per chi può usufruire del treno senza necessariamente doverlo prendere per andare in aeroporto ma per altre ragioni
 
Ma sì, dirottiamo su Trapani: due ore e mezza di regionale per raggiungere Palermo ( non oso immaginare Catania ) e passa la paura. A leggere certi commenti si capisce fin troppo bene perché l'Italia non cresce.
 
Allora investiamo sul ferro! O almeno una nazione evoluta avrebbe fatto questo. Con tutti gli relativi benefici per chi può usufruire del treno senza necessariamente doverlo prendere per andare in aeroporto ma per altre ragioni

Certo questo prescindere...quando saranno adeguate le ferrovie (ossia tra una trentina d'anni e centinaia e migliaia di milioni di euro) ne riparleremo...
 
Pensare che Reggio sia una alternativa Catania e' follia pura , solo propaganda da parte di chi fa finta di non conoscere le puculiarita' dell'Aeroporto di Reggio, le sue criticita' operative, il tutto inserito nelle dinamiche di movimento nell'area dello stretto.Sono almeno 50 anni che i Messinesi preferiscono usare Catania piuttosto che andare a Reggio che in linea teorica dista solo 3 km da Messina, un motivo ci sara'.....La vera alternativa a Catania, non considerando ovviamente Sigonella,rimane Comiso.
 
Dico la mia: prima di tutto i soldi europei non cadono dagli alberi. Ogni volta che si parla di Comiso si dice che è stato fatto in gran parte da fondi europei, motivo per cui non è costato nulla ai contribuenti italiani. Questo non è vero, perché l'unione europea riceve trasferimenti da ogni paese membro e il nostro paese è uno dei principali contribuenti.

I problemi di Catania Fontanarossa, come quelli di Punta Raisi e aggiungerei Birgi, non sono dovuti ad una carenza di concorrenza e nemmeno ad una cattiva progettazione. Ma come ha detto Alby al contesto in cui opera l'aeroporto. La Sicilia è una miniera d'oro per il turismo, ma non è mai stato in grado di sfruttarlo a pieno per incapacità, disinteresse e ignoranza della classe dirigente. Inoltre è una regione in cui sono inesistenti grandi attività produttive dinamiche e che hanno interessi fuori dal bel paese. Motivo per cui gli aeroporti hanno principalmente una funzione domestica, cioè quella di far rientrare nei periodi di festa i Siciliani dal nord e centro Italia. Punto. Quindi o si lavora su questo aspetto, oppure si va direttamente a chiamare la compagnia x, a cui dovrai dare i finanziamenti pubblici a manetta per avere dei voli internazionali.
 
Allora bisogna fare in modo che a CTA ci possano essere delle valide alternative al monopolio su diverse rotte che si prospetta a breve. Inoltre CTA è un aeroporto che per la sua posizione è soggetto a frequenti e imprevedibili chiusure quando l'Etna borbotta. Avere un alternato vicino in questi casi farebbe comodo invece di cancellare o mandare a PMO che non è proprio dietro l'angolo.

Anche con Comiso non risolviamo gran parte dei problemi. Non credo sia adatto per accogliere l'intero traffico di Fontanarossa, l'aerostazione e il piazzale aeromobili è piccolino. Penso che quest'ultimo sia insostituibile in Sicilia.
 
Pensare che Reggio sia una alternativa Catania e' follia pura , solo propaganda da parte di chi fa finta di non conoscere le puculiarita' dell'Aeroporto di Reggio, le sue criticita' operative, il tutto inserito nelle dinamiche di movimento nell'area dello stretto.Sono almeno 50 anni che i Messinesi preferiscono usare Catania piuttosto che andare a Reggio che in linea teorica dista solo 3 km da Messina, un motivo ci sara'.....

Condivido, fin quando non esisterà un ponte degno di un paese civile e ci si metteranno ore tra fila per il traghetto e traversata, la situazione non potrà che restare così.