dal quotidiano "Il Sole 24Ore" del 21 febbraio 2009, a pag.
21:
Trasporti. I costi dell'addestramento
Alitalia, ai piloti i fondi della Cig
L'aggiornamento
La tassa di tre euro a biglietto per integrare il reddito del personale in esubero verrebbe destinata alla formazione
Roma
La tassa di tre euro a biglietto introdotta per pagare la cassa integrazione agli esuberi Alitalia potrebbe essere utilizzata per aiutare l'azienda, per sostenere il costo di addestramento dei piloti, la «scuola guida» per passare alla cloche di aerei più moderni.
La proposta è in discussione tra l'azienda e i sindacati. Secondo indiscrezioni, non confermate da Alitalia, il progetto dovrebbe essere discusso dal comitato
amministratore del Fondo per il sostegno del reddito del personale del trasporto aereo - composto da otto rappresentanti dei vettori e altrettanti dei sindacati - nella riunione del 24 febbraio convocata presso la sede dell'Inps a Roma. Tra i punti all'ordine del giorno, firmato dal presidente Paolo Moreno, «Modifiche regolamento del fondo, Proposte di modifica e delibere conseguenti».
Istituito con una legge del 2005, il Fondo era alimentato in origine con una tassa di un euro su ogni biglietto dei voli in partenza dall'Italia, il balzello è stato elevato a tre euro a tratta dal Parlamento in ottobre, con l'approvazione del decreto che ha pilotato la cessione dell'Alitalia alla Cai. Secondo il traffico del 2008, la tassa darebbe un gettito di 200 milioni di euro all'anno.
Mentre è in ritardo il pagamento della cassa integrazione a 5mila esuberi Alitalia, l'azienda ha proposto ai sindacati modifica del regolamento che, se accolta, darà alla nuova compagnia privata - guidata da Roberto Colaninno
(presidente) e Rocco Sabelli (ad) - un aiuto per un importo fino a 15 milioni di euro, secondo stime sindacali.
Oltre che per integrare il reddito dei cassintegrati fino all'80% dello stipendio, il Fondo può già essere utilizzato per la «riqualificazione» del personale. Lo scopo è favorirne il reimpiego. C'è però una condizione: il personale deve essere in cassa integrazione. La proposta di modifica al regolamento prevede invece l'utilizzo del Fondo anche per «riqualificare» lavoratori già alle dipendenze di un vettore che non abbia chiesto lo stato di crisi. Una bozza di delibera che circola indica, tra i casi ammessi al finanziamento, «la formazione per l'abilitazione ad altro tipo di aeromobile a seguito della completa
radiazione della flotta di un tipo di aeromobile».
Se passerà questa modifica, la ex Cai potrebbe quindi attingere al Fondo per i costi di «passaggio macchina» dei circa 400 piloti dei 22 Md80 della vecchia Alitalia o dei 14 Boeing 737 di Air One. Questi aerei sono destinati ad essere
radiati entro il 2012. Ma già tra poche settimane una delle due classi di jet potrebbe essere messa a terra, perché il traffico è crollato e l'azienda sta pensando di tagliare la capacità. I piloti verranno quindi addestrati per passare sugli Airbus 320 e sugli Airbus 330 che entreranno in flotta in futuro, ceduti in leasing da Carlo Toto. Con la modifica al Fondo, la nuova Alitalia non sarebbe più tenuta ad assumere altri piloti dalla cassa integrazione per guidare i nuovi aerei, come era stato prospettato ai sindacati, ma terrebbe i piloti già assunti e non dovrebbe neppure chiedere lo stato di crisi e mettere i piloti da riqualificare in cassa integrazione.
Sempre sul fronte dell'organico, la nuova Alitalia assumerà «almeno 78 piloti (entro 12 mesi) e 190 assistenti di volo (da aprile)» a tempo indeterminato attingendo al bacino della cassa integrazione. Lo prevede l'accordo firmato nella tarda serata di giovedì tra l'azienda e i sindacati.
G.D.
21:
Trasporti. I costi dell'addestramento
Alitalia, ai piloti i fondi della Cig
L'aggiornamento
La tassa di tre euro a biglietto per integrare il reddito del personale in esubero verrebbe destinata alla formazione
Roma
La tassa di tre euro a biglietto introdotta per pagare la cassa integrazione agli esuberi Alitalia potrebbe essere utilizzata per aiutare l'azienda, per sostenere il costo di addestramento dei piloti, la «scuola guida» per passare alla cloche di aerei più moderni.
La proposta è in discussione tra l'azienda e i sindacati. Secondo indiscrezioni, non confermate da Alitalia, il progetto dovrebbe essere discusso dal comitato
amministratore del Fondo per il sostegno del reddito del personale del trasporto aereo - composto da otto rappresentanti dei vettori e altrettanti dei sindacati - nella riunione del 24 febbraio convocata presso la sede dell'Inps a Roma. Tra i punti all'ordine del giorno, firmato dal presidente Paolo Moreno, «Modifiche regolamento del fondo, Proposte di modifica e delibere conseguenti».
Istituito con una legge del 2005, il Fondo era alimentato in origine con una tassa di un euro su ogni biglietto dei voli in partenza dall'Italia, il balzello è stato elevato a tre euro a tratta dal Parlamento in ottobre, con l'approvazione del decreto che ha pilotato la cessione dell'Alitalia alla Cai. Secondo il traffico del 2008, la tassa darebbe un gettito di 200 milioni di euro all'anno.
Mentre è in ritardo il pagamento della cassa integrazione a 5mila esuberi Alitalia, l'azienda ha proposto ai sindacati modifica del regolamento che, se accolta, darà alla nuova compagnia privata - guidata da Roberto Colaninno
(presidente) e Rocco Sabelli (ad) - un aiuto per un importo fino a 15 milioni di euro, secondo stime sindacali.
Oltre che per integrare il reddito dei cassintegrati fino all'80% dello stipendio, il Fondo può già essere utilizzato per la «riqualificazione» del personale. Lo scopo è favorirne il reimpiego. C'è però una condizione: il personale deve essere in cassa integrazione. La proposta di modifica al regolamento prevede invece l'utilizzo del Fondo anche per «riqualificare» lavoratori già alle dipendenze di un vettore che non abbia chiesto lo stato di crisi. Una bozza di delibera che circola indica, tra i casi ammessi al finanziamento, «la formazione per l'abilitazione ad altro tipo di aeromobile a seguito della completa
radiazione della flotta di un tipo di aeromobile».
Se passerà questa modifica, la ex Cai potrebbe quindi attingere al Fondo per i costi di «passaggio macchina» dei circa 400 piloti dei 22 Md80 della vecchia Alitalia o dei 14 Boeing 737 di Air One. Questi aerei sono destinati ad essere
radiati entro il 2012. Ma già tra poche settimane una delle due classi di jet potrebbe essere messa a terra, perché il traffico è crollato e l'azienda sta pensando di tagliare la capacità. I piloti verranno quindi addestrati per passare sugli Airbus 320 e sugli Airbus 330 che entreranno in flotta in futuro, ceduti in leasing da Carlo Toto. Con la modifica al Fondo, la nuova Alitalia non sarebbe più tenuta ad assumere altri piloti dalla cassa integrazione per guidare i nuovi aerei, come era stato prospettato ai sindacati, ma terrebbe i piloti già assunti e non dovrebbe neppure chiedere lo stato di crisi e mettere i piloti da riqualificare in cassa integrazione.
Sempre sul fronte dell'organico, la nuova Alitalia assumerà «almeno 78 piloti (entro 12 mesi) e 190 assistenti di volo (da aprile)» a tempo indeterminato attingendo al bacino della cassa integrazione. Lo prevede l'accordo firmato nella tarda serata di giovedì tra l'azienda e i sindacati.
G.D.
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