1) Foggia si trova al livello del mare, ed in un ambiente "caldo": a parità di tipo di aereo/carico, IN ALTA QUOTA E AL FREDDO OCCORRE PIU' PISTA di quella media indicata, ma IN BASSO E AL CALDO NE OCCORRE MENO! Ed infatti, Ryanair per il suo Boeing-737/800 da 189 pax aveva richiesto al "Gino Lisa" una pista di 2000m netti (LDA) (anzichè i 2300m indicati sul sito: -15%!) per fare il Foggia-Londra nel 2002... ho il fax di FR in mano, per chi non ci credesse!
Analsisi interessante anche se toppa in vari punti.
Prima correzione da fare è che la lunghezza di pista aumenta all'aumentare di temperatura e di altitudine quindi nel caso di Foggia LIBF una compagnia che volesse pianificare year-round un volo prenderebbe per prime le indicazioni contenute nell'AIP AD 2 LIBF 1-1 ed in particolare il terzo punto:
3) Elevazione/Temperatura di riferimento Elevation/Reference temperature
265 FT / 28.5 °C
quindi i dati sulla lunghezza di pista.
Alla temperatura di riferimento di LIBF, trascurando il valore altimetrico che è pari ad un quarto del primo step contenuto negli Airport Planning Documents (1000 ft) avremmo, per aeromobili della classe del 320/B737 una riduzione, per la maggiore temperatura nell'ordine tra le 3.000 e le 5.000 lbs pari a circa (1.400-2.200 kg).
Il calcolo è fatto sulla base degli Airport Planning documents di Airbus e Boeing.
Nel supporre poi una nuova pista non va trascurata l'analisi a 15.000 metri dalla testa pista, come previsto dall'ICAO per valutare tutti i possibili ostacoli presenti lungo le traittorie di involo e di atterraggio, ostacoli che porterebbero, se presenti, anche a notevoli limitazioni della pista con conseguente inutilizzabilità. Errore classico che si fa è quello di "girare le piste" senza considerare il cosa si incontra girandola. Un'aeroporto, alla fine, occupa una area che si estende inevitabilmente su una lunghezza di oltre 30 km (15 per lato) e non della sola lunghezza pista.