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Aeroporto, studio sulle piste. Quella parallela batte tutte
AdF ha realizzato uno studio sui dirottamenti per avverse condizioni meteo sull’aeroporto di Firenze in base a 5 ipotesi di pista e la vincente risulta quella parallela: se la pista fosse stata così, nel 2009 si sarebbero avuti solo 19 dirottamenti invece di 185
L'ipotesi di pista parallela
Sono solo simulazioni ma è un primo passo in avanti (concreto) per la definizione della nuova pista dell'aeroporto di Peretola. AdF ha realizzato uno studio sui dirottamenti per avverse condizioni meteo sull’aeroporto di Firenze sulle 5 ipotesi di pista e la vincente risulta quella parallela: se la pista fosse stata così, nel 2009 si sarebbero avuti soltanto 19 dirottamenti invece di 185.
LO STUDIO - I dati sono stati simulati con vento superiore a 10 Knt, nell'orario di atterraggio e per un periodo di almeno 15 minuti. Con la pista attuale i dirottamenti sono stati 185, lo stesso accadrebbe se quella stessa pista fosse più lunga di 120 metri. Molto peggio andrebbe nel caso di pista obliqua: i dirottamenti sarebbero stati 276. Ma lo studio entra ancora più nel dettaglio ed evidenzia punti critici e benefici delle cinque ipotesi, ecco il risultato.
PISTA ATTUALE - L'ipotesi prevede: prolungamento dell'attuale pista di 120 metri direzione nord; adeguamento della RESA (area di sicurezza di fine pista) da 90 metri a 240 metri; acquisizione area di estensione pari a 17 ettari nei comuni di Sesto e Firenze; tombamento del canale di cinta orientale. Criticità: il coefficiente di utilizzazione della pista rimane 90,2% inferiore al valore minimo previsto dall'ICAO; interdizione per atterraggi per aeromobili Airbus A e similari e mantenimento delle attuali penalizzazioni di carico e raggi d'azione; discontinuità operativa a causa dei dirottamenti dovuti a venti in coda superiori a nodi; saturazione del sistema terminale "airside" per il non aumento del numero degli spazi per la sosta degli aeromobili; procedure di decollo possibile sol con visibilità superiore ai metri; impatto acustico legato al sorvolo degli aeromobili in fase di decollo e atterraggio sugli edifici dell'area dell'Osmannoro e della frazione di Peretola; il tombamento del canale presenta controindicazioni di carattere idraulico e non è espressamente consentito dalla normativa della Regione Toscana. Sui benefici, lo studio è laconico: «Dal punto di vista dell'operatività dello scalo non si rilevano particolari benefici». Dirottamenti: 185
PISTA OBLIQUA - L'ipotesi prevede la realizzazione nuova pista di volo di 1950 metri; realizzazione di una via di rullaggio; riconfigurazione edifici per attività di supporto; acquisizione area di estensione pari a 110 ettari nei comuni di Sesto e Firenze; eliminazione dello stagno di Peretola, tombamento canale di cinta orientale. Criticità: il coefficiente di utilizzazione della pista aumenta fino al 91,20% inferiore al valore minimo previsto dall'ICAO; la costruzione della nuova pista comporterebbe la chiusura dell'attuale per un tempo non inferiore a 6 mesi; discontinuità operativa a causa dei dirottamenti dovuti a venti in coda superiori a 10 nodi; interdizione per atterraggi per aeromobili Airbus A319 e similari per la ridotta lunghezza della pista; impatto acustico legato al sorvolo degli aeromobili in fase di decollo e atterraggio sugli edifici dell'area dell'Osmannoro; lo stagno di Peretola fa parte delle aree naturali protette ed è Sito di Importanza Comunitaria; il tombamento del canale presenta controindicazioni di carattere idraulico e non è espressamente consentito dalla normativa della Regione Toscana. Anche in questo caso, secondo lo studio, non si rilevano particolari benefici. Dirottamenti: 276
PISTA PARALLELA - L'ipotesi prevede la realizzazione di una nuova pista di volo di lunghezza pari a 2.000 metri in direzione parallela alla A-11 ; realizzazione di una via di rullaggio; riconfigurazione edifici per attività di supporto; acquisizione area di estensione pari a 110 ettari nei comuni di Sesto e Firenze; deviazione del fosso reale. Su questa ipotesi lo studio non rileva nessuna particolare criticità mentre evidenzia una serie di benefici: il coefficiente di utilizzazione della pista aumenta fino al 97,50% superiore al valore minimo previsto dall'ICAO; le attività di costruzione avranno una marginale interferenza con operatività dell'aeroporto; la presenza di venti prevalentemente trasversali all'asse della pista rende necessario solo in caso di emergenza o per ragioni di sicurezza il sorvolo di aree in prossimità dello scalo lato città; la modifica dello svincolo verso Sesto Fiorentino potrà essere un'opportunità di diversificazione dell'accesso allo scalo per chi proviene da nord con alleggerimento del traffico; le fasi di decollo e atterraggio interessano aree scarsamente abitate rendendo minimo l'impatto acustico; la deviazione di un tratto del "Fosso Reale" consentito dalla normativa della Regione Toscana. Dirottamenti: 19. Lo studio analizza anche due varianti della pista parallela, quella divergente e quella convergente, e in entrambi i casi i dirottamenti sarebbero solo 19.
04 gennaio 2010
http://corrierefiorentino.corriere....to-pista-parallela-vince--1602244308140.shtml
Lo studio di ADF:
http://corrierefiorentino.corriere.it/media/pdf/peretola/Ipotesi_pista.pdf
AdF ha realizzato uno studio sui dirottamenti per avverse condizioni meteo sull’aeroporto di Firenze in base a 5 ipotesi di pista e la vincente risulta quella parallela: se la pista fosse stata così, nel 2009 si sarebbero avuti solo 19 dirottamenti invece di 185
L'ipotesi di pista parallela
Sono solo simulazioni ma è un primo passo in avanti (concreto) per la definizione della nuova pista dell'aeroporto di Peretola. AdF ha realizzato uno studio sui dirottamenti per avverse condizioni meteo sull’aeroporto di Firenze sulle 5 ipotesi di pista e la vincente risulta quella parallela: se la pista fosse stata così, nel 2009 si sarebbero avuti soltanto 19 dirottamenti invece di 185.
LO STUDIO - I dati sono stati simulati con vento superiore a 10 Knt, nell'orario di atterraggio e per un periodo di almeno 15 minuti. Con la pista attuale i dirottamenti sono stati 185, lo stesso accadrebbe se quella stessa pista fosse più lunga di 120 metri. Molto peggio andrebbe nel caso di pista obliqua: i dirottamenti sarebbero stati 276. Ma lo studio entra ancora più nel dettaglio ed evidenzia punti critici e benefici delle cinque ipotesi, ecco il risultato.
PISTA ATTUALE - L'ipotesi prevede: prolungamento dell'attuale pista di 120 metri direzione nord; adeguamento della RESA (area di sicurezza di fine pista) da 90 metri a 240 metri; acquisizione area di estensione pari a 17 ettari nei comuni di Sesto e Firenze; tombamento del canale di cinta orientale. Criticità: il coefficiente di utilizzazione della pista rimane 90,2% inferiore al valore minimo previsto dall'ICAO; interdizione per atterraggi per aeromobili Airbus A e similari e mantenimento delle attuali penalizzazioni di carico e raggi d'azione; discontinuità operativa a causa dei dirottamenti dovuti a venti in coda superiori a nodi; saturazione del sistema terminale "airside" per il non aumento del numero degli spazi per la sosta degli aeromobili; procedure di decollo possibile sol con visibilità superiore ai metri; impatto acustico legato al sorvolo degli aeromobili in fase di decollo e atterraggio sugli edifici dell'area dell'Osmannoro e della frazione di Peretola; il tombamento del canale presenta controindicazioni di carattere idraulico e non è espressamente consentito dalla normativa della Regione Toscana. Sui benefici, lo studio è laconico: «Dal punto di vista dell'operatività dello scalo non si rilevano particolari benefici». Dirottamenti: 185
PISTA OBLIQUA - L'ipotesi prevede la realizzazione nuova pista di volo di 1950 metri; realizzazione di una via di rullaggio; riconfigurazione edifici per attività di supporto; acquisizione area di estensione pari a 110 ettari nei comuni di Sesto e Firenze; eliminazione dello stagno di Peretola, tombamento canale di cinta orientale. Criticità: il coefficiente di utilizzazione della pista aumenta fino al 91,20% inferiore al valore minimo previsto dall'ICAO; la costruzione della nuova pista comporterebbe la chiusura dell'attuale per un tempo non inferiore a 6 mesi; discontinuità operativa a causa dei dirottamenti dovuti a venti in coda superiori a 10 nodi; interdizione per atterraggi per aeromobili Airbus A319 e similari per la ridotta lunghezza della pista; impatto acustico legato al sorvolo degli aeromobili in fase di decollo e atterraggio sugli edifici dell'area dell'Osmannoro; lo stagno di Peretola fa parte delle aree naturali protette ed è Sito di Importanza Comunitaria; il tombamento del canale presenta controindicazioni di carattere idraulico e non è espressamente consentito dalla normativa della Regione Toscana. Anche in questo caso, secondo lo studio, non si rilevano particolari benefici. Dirottamenti: 276
PISTA PARALLELA - L'ipotesi prevede la realizzazione di una nuova pista di volo di lunghezza pari a 2.000 metri in direzione parallela alla A-11 ; realizzazione di una via di rullaggio; riconfigurazione edifici per attività di supporto; acquisizione area di estensione pari a 110 ettari nei comuni di Sesto e Firenze; deviazione del fosso reale. Su questa ipotesi lo studio non rileva nessuna particolare criticità mentre evidenzia una serie di benefici: il coefficiente di utilizzazione della pista aumenta fino al 97,50% superiore al valore minimo previsto dall'ICAO; le attività di costruzione avranno una marginale interferenza con operatività dell'aeroporto; la presenza di venti prevalentemente trasversali all'asse della pista rende necessario solo in caso di emergenza o per ragioni di sicurezza il sorvolo di aree in prossimità dello scalo lato città; la modifica dello svincolo verso Sesto Fiorentino potrà essere un'opportunità di diversificazione dell'accesso allo scalo per chi proviene da nord con alleggerimento del traffico; le fasi di decollo e atterraggio interessano aree scarsamente abitate rendendo minimo l'impatto acustico; la deviazione di un tratto del "Fosso Reale" consentito dalla normativa della Regione Toscana. Dirottamenti: 19. Lo studio analizza anche due varianti della pista parallela, quella divergente e quella convergente, e in entrambi i casi i dirottamenti sarebbero solo 19.
04 gennaio 2010
http://corrierefiorentino.corriere....to-pista-parallela-vince--1602244308140.shtml
Lo studio di ADF:
http://corrierefiorentino.corriere.it/media/pdf/peretola/Ipotesi_pista.pdf